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Teatro Koreja: l’Italia al Beijing Fringe Festival di Pechino è KATËR I RADËS

L’opera di Koreja partecipa all’edizione 2020 del Beijing Fringe Festival di Pechino il più importante appuntamento teatrale di tutta l’Asia

1-27 dicembre 2020 streaming piattaforma YOUKU

 L’Istituto Italiano di Cultura di Pechino è lieto di annunciare la partecipazione italiana al BEIJING FRINGE FESTIVAL 2020 dell’opera Katër I Radës. Il Naufragio, lo spettacolo di Koreja (coprodotto con la Biennale Musica di Venezia nel 2014) per la regia di Salvatore Tramacere; musica di Admir Shkurtaj e libretto di Alessandro Leogrande (dal romanzo-reportage Il naufragio, Feltrinelli 2011).

Per un intero mese e fino a domenica 27 dicembre 2020  (sempre disponibile) la trasmissione in streaming gratuito dello spettacolo, sottotitolato in cinese, sarà effettuata attraverso la piattaforma YOUKU, con accesso diretto attraverso il link:

https://v.youku.com/v_show/id_XNDkzMDA5MjczMg==.html

Il debutto “virtuale”, dell’opera in Cina al Beijing Fringe Festival, è il risultato di un importante lavoro sinergico fra l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, lo Spazio Teatro No’hma Teresa Pomodoro, ente collaboratore del Beijing Fringe Festival, e Koreja.

Dal 2008, la Cina vanta il festival più importante dell’Asia: il Beijing Fringe Festival, appunto. In pochi anni è diventato il bacino-laboratorio dei giovani talenti dell’arte scenica, sia cinesi che internazionali, con indirizzo verso eventi di divertimento intelligente, brillanti, e di forti provocazioni creative; eventi tesi anche a tessere scambi tra giovani artisti, aprendo, così, un nuovo scenario trampolino di lancio di molte opere teatrali eccellenti.

 “Katër i Radës non vuole essere semplicemente un’opera della memoria – ha scritto Alessandro Leogrande – è piuttosto il tentativo, attraverso la musica, di liberare l’universo umano di chi è andato incontro a una delle tante tragedie del Mediterraneo: quella di una piccola motovedetta albanese, stracarica di uomini, donne e bambini, affondata nel marzo del 1997 davanti alle coste italiane. Nell’atto unico si affollano i sommersi e i salvati, chi è sopravvissuto e chi è scomparso, le loro voci, i loro pensieri, e soprattutto il loro viaggio verso il buio, pieno di grandi ansie e piccoli desideri, sogni e paure, digressioni, apparizioni, improvvise rammemorazioni”.

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