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Sinergia#20 – Un’accurata scelta di musica – 30/03/2023

Puntata numero 20 della SINERGIA con Cristiano Cervoni e Gianluca Polverari che scelgono sempre il meglio della musica del presente e del passato con playlist mai scontate

SCALETTA DELLA TRASMISSIONE
Liars – There’s Always Room on the Broom
Akron/Family – Raising the Sparks
C+c=maxigross – Bruceremo Palo Santo
Uzeda – Ten Stars
Breathless – Sense of Purpose
The Sound – I Can’t Escape Myself
The Danse Society – We’re so Happy
Motorpsycho – Walking on the Water (You Lied)
Pam Risourie – A Star Among the Candles
The National – New Order T-Shirt

ASSASSI-NATION

Per ogni appassionato di cinema e letteratura horror la parola inglese “covenant” è sempre un campanello d’allarme. E’ una parola che può significare tante cose:

Accordo formale. Contratto. Promessa scritta. Clausola. Alleanza. Convenzione. Testamento (nuovo o vecchio). Patto. Per tutti noi horror-addicted il patto, o l’alleanza che dir si voglia, significa una cosa sola: la congrega delle streghe. Sentir parlare di una Covenant School ci fa scorrere un brivido lungo la schiena, e molti di noi probabilmente hanno immaginato una scuola nella quale le streghe vengono addestrate ed imparano ad utilizzare i loro poteri. In realtà si tratta di una scuola privata – Nashville Private Christian School – che pochi giorni fa è stata teatro dell’ennesima sparatoria americana.

In fondo sempre di orrore si tratta, anche se purtroppo il sangue versato è reale. Ci sono andati di mezzo anche bambini, tre bambini, e questo rende la tragedia ancora più dolorosa. In un video, una donna scampata al massacro si rivolge ai giornalisti, chiedendo loro “non siete stanchi di pubblicare e filmare eventi come questo?”.

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“10 Anni Tour”, intervista agli Eugenio in Via Di Gioia: sabato live al Demodè Club

Intervista con Eugenio ospite di Carlo Chicco in Avantpop, in occasione della loro tappa pugliese al Demodè Club per festaggiare 10 anni di carriera.

Dieci anni fa siamo partiti dalla strada e ci ritroveremo a festeggiare il compleanno in giro per tutta l’Italia. È bello vedere che continuiate a chiederci se siamo per per le vie di Torino a suonare, noi ogni tanto ci torniamo e tornano i ricordi di giornate passate al gelo a intonare i nostri primi brani” – una piccola preview dell’essenza di questi 4 artisti, uniti dalla voglia di far musica e trasmettere emozioni.


Dalla strada ai loro 10 anni di carriera: la band “Eugenio in Via Di Gioia” festeggia il suo decimo compleanno in giro per l’Italia e il 25 marzo fa tappa al Demodè Club per un live che si prospetta magico, soprattutto per chi li segue dagli albori del loro percorso musicale. Proprio ieri, 22 marzo, è partito il loro “10 Anni Tour“, 8 date nei club della penisola, con Torino e Bologna già sold out in prevendita. La band incontrerà tutti coloro che in questi anni li hanno accompagnati: dagli esordi con il Premio Buscaglione fino al Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo, dal primo album “Lorenzo Federici” fino a “Amore e Rivoluzione” uscito nel 2022.

Tutte le 8 date

22 MARZO – VENARIA REALE (TO) – TEATRO CONCORDIA – Sold Out
25 MARZO – BARI – DEMODÈ
26 MARZO – NAPOLI – DUEL
30 MARZO – BOLOGNA – ESTRAGON – Sold Out
1 APRILE – SENIGALLIA – MAMAMIA
4 APRILE – CIAMPINO (ROMA) – ORION
5 APRILE – PADOVA – HALL
6 APRILE – MILANO – ALCATRAZ

Sinergia#19 – Un necessario relax sonoro – 20/03/2023

Puntata numero 19 della SINERGIA con Cristiano Cervoni e Gianluca Polverari che vi invitano rilassarvi godendo delle loro selezioni musicali

SCALETTA DELLA TRASMISSIONE
Protomartyr – Processed By The Boys
Black Eyes – Someone Has His Fingers Broken
Cigno – Timore di Dio
Litfiba – Elettrica Danza
Pigbag – Papa’s Got a Brand New Pigbag
The Stranglers – Sometimes
Breathless – Over And Over
Unwound – Corpse Pose
Fever Ray – What They Call Us
Squid – Swing (In A Dream) (Radio Edit)

Intervista ai Nu Genea, dopo il successo di “Bar Mediterraneo” cosa c’è nel futuro della band: “Noi andiamo per la nostra strada e poi le cose accadono”

Con i Nu Genea ci eravamo già incrociati in tempi meno sospetti quando il loro nome era ancora Nu Guinea, “Nuova Napoli” e poi ancora il progetto Napoli Segreta. Ci siamo visti nuovamente la passata estate, durante il loro tour folgorante di “Bar Mediterraneo”, un successo che ha visto la band napoletana imporsi sul mercato discografico internazionale.

I Nu Genea sono diventati ormai un fenomeno, così come il loro suono ed il loro “linguaggio”. Non solo i portabandiera di una musicalità che vuole consacrare la napoli dei settanta ottanta, intrecciata con il jazz, il funk, il clubbing e la musica africana. Non ci sono limiti all’ispirazione, alle contaminazioni, tutto viene spontaneo e ogni nuovo ascolto si trasforma in una nuova idea, ed in questo bisogna ammetterlo sono stati molto bravi. Il “fenomeno” non smette di crescere e siamo tutti in attesa del prossimo disco. Nel back stage del Demodè Club abbiamo fatto due chiacchiere con Lucio Aquilina che insieme a Massimo Di Lena fanno, appunto, i Nu Genea.

Ci eravamo incontrati in occasione del primo disco, da allora sono cambiate tante cose, ma mi sembra che non sia cambiata quella spontaneità iniziale anche se, dopo l’incontro della scorsa estate, al Locus, mi siete sembrati ancora stupiti del successo internazionale che ha avuto il nuovo disco “Bar Mediterraneo”. Come avete vissuto questo passaggio importante?
Questo stupore ci è rimasto ancora, ma spero ci resti per tutta la nostra carriera, perché smettere di stupirsi significa che dai qualcosa per scontato e poi cade tutto il castello. È stata una crescita abbastanza lenta, piccoli passi, ed ogni volta ci fa sorridere perché questo è un progetto dove non puntiamo molto sulla comunicazione, sulle classiche sponsorizzazioni, è un progetto che si è diffuso per il passaparola, ad oggi io non ho ancora capito bene e stiamo indagando (nrd ride) per capire come mai abbiamo raggiunto numeri così elevati e importanti, ma ovviamente mi fa piacere. Come lo abbiamo affrontato poi è una bella domanda a cui non so rispondere esattamente, perché noi andiamo per la nostra strada se poi le cose accadono siamo contenti ma non c’è stato un nostro sforzo per raggiungere il successo e quindi da qui lo stupore, che si palesa ad ogni concerto che facciamo, lo stupore che ci fa capire che stiamo facendo bene. Noi siamo più o meno sempre gli stessi, non siamo cambiati.

Sul suono dei Nu Genea si è parlato tanto, Napoli, la ricerca dei vinili, tanto ascolto e scoperta sonora, l’Africa, tante fonti di ispirazione insomma che però hanno guardato soprattutto al passato, ma nel futuro della band cosa c’è?
Nel futuro c’è sempre il passato perché fa parte del nostro processo di scoperta musicale e sicuramente fonte di ispirazione e su questo io e Massimo siamo della stessa idea, è una cosa che arriva se sei pronto ad accoglierla e soprattutto se hai ascoltato tante cose del passato che spesso aiutano anche a “tizzare” questa ispirazione, perché se non hai stimoli è difficile che ti venga un’idea. Invece per noi è la fase che continua ad essere fondamentale nella nostra vita, cioè ascoltare più musica possibile scoprire nuove cose anche artisti minori per esempio, noi siamo specializzati in artisti minori, quei connubi che sono nati per esempio da quel chitarrista sconosciuto che però ha provato quella cosa particolare e così parte tutto, la scoperta è fondamentale.

Sicuramente oltre al passato effettivamente siete molto attenti anche a quello che vi accade intorno, è bello prendere ispirazione da tutte queste cose. Invece parlando del linguaggio dei Nu Genea, anche qui una mescolanza di suoni e nazionalità, il napoletano che si intreccia con l’africano ed il francese tanto da non distinguere più la differenza, potremmo persino dire che avete coniato “una nuova lingua, una lingua alla Nu Genea”
Si questo è il bello del napoletano (nrd ride) che è abbastanza duttile tanto da far sembrare un brano del Ghana come può essere “Tienatè”, che ha un tipo di flow particolare, da alcuni è visto come brano brasiliano altri ci vedono il centro Africa, alcune melodie o alcuni modi di cantare, come “Marechià” che è francese napoletano ma non te ne accorgi quando si passa da una lingua all’altra, ma perché il francese è nel napoletano, senza entrare nel merito o nella diatriba, alcuni la chiamano lingua, altri dialetto, per noi è ispirante perché si può giocare con le lingue ed i suoni, prendere qua e là ed avere un suono nostro che non è riconducibile ne là e ne qua.

A questo punto la conditio sine qua non è essere napoletani, cioè l’appartenenza è alla base del progetto, se voi non foste napoletani allora il progetto non esisterebbe
Beh effettivamente, noi abbiamo avuto una grande fortuna che non tutti hanno perché abbiamo un patrimonio culturale importante, è chiaro che bisogna valorizzarlo, noi portiamo avanti la nostra cultura e cercare di mescolarla con altre. Di base partiamo con un bagaglio che non è farina del nostro sacco ma abbiamo avuto la fortuna di ereditarla e vogliano promuoverla il più possibile per chi non la conoscesse, soprattutto all’estero per esempio e questo ci fa molto piacere.

Il vostro rapporto con la Puglia? Siete venuti qui spesso e avete un pubblico enorme che vi segue da sempre
Si la Puglia è una delle regioni più calde, si dai primi concerti di Nuova Napoli c’è stato un riscontro importante, ricordo ad Ostuni per esempio non ci aspettavamo questa calca c’era gente anche oltre le transenne che stava li fuori ad urlare, è stato incredibile, ma anche la data all’Anchecinema o le due al Locus sono state incredibili. La Puglia è speciale, c’è anche un feeling particolare, una vicinanza o “cugginanza” no? Voi fate la burrata noi facciamo la mozzarella, quando facciamo noi la burrata ci criticate quando fate voi la mozzarella vi critichiamo noi, però ci vogliamo bene!!

Sinergia#18 – Un gran viaggio sonoro – 16/03/2023

Puntata numero 18 della SINERGIA con Cristiano Cervoni e Gianluca Polverari che vi invitano a viaggiare con loro attraverso diversi percorsi musicali ed epoche

Scaletta della trasmissione
Quiz Show – Sound of Kissing
Algiers – 73%
Mi Ami – The Man in Your House
Brakes – All Night Disco Party
Cabaret Voltaire – Just Fascination
Gang Of Four – Damaged Goods
Bachi Da Pietra – Non Io
CCCP Fedeli alla Linea – Paxo de Jerusalem
American Football – Never Meant
South – In the Course of

Al SEI Festival ci sono gli SHAME! Svelati i primi nomi per il noto festival salentino.

Gli inglesi Shame sono i primi ospiti confermati della diciassettesima edizione del SEI, festival salentino ideato, prodotto e promosso da CoolclubGiovedì 27 luglio nel fossato del Castello Volante di Corigliano d’Otranto (prevendite attive su Dice – bit.ly/Shame_SEIF)il quintetto londinese presenterà i brani di “Food for worms”.

Uscito il 24 febbraio, il terzo lavoro discografico della band inglese, prodotto da Flood (Nick Cave, U2, Foals) per Dead Oceans, segna un allontanamento dagli esordi post punk e propone influenze molto più eclettiche, attingendo dalle osservazioni liriche acute ma semplici di Lou Reed e dalle opere più melodiche dei Blumfeld, band tedesca degli anni ’90. Il frontman Charlie Steen lo definisce infatti “la Lamborghini degli album degli Shame”: un inno all’amicizia e una documentazione della dinamica che solo cinque persone che sono cresciute insieme possono condividere.

In attesa del Festival – che ospiterà una ricca tre giorni dal 27 al 29 luglio a Corigliano d’Otranto e altri concerti di qualità durante l’estate in vari luoghi del Salento – dal 25 marzo al 23 aprile da non perdere i concerti e le attività di formazione di Waiting for SEI. Sul palco del Castello Volante di Corigliano d’Otranto si alterneranno Bassi Maestro, dj e producer milanese considerato uno dei padri del rap underground in Italia (sabato 25 marzo), Andy Macfarlane Two Man orchestra, nuovo progetto del musicista e cantante scozzese (sabato 15 aprile) e Jennifer Gentle, una delle più bizzarre e improbabili rock band italiane di sempre fondata e guidata da Marco Fasolo (domenica 23 aprile) mentre le Officine Cantelmo di Lecce ospiteranno il cantautore Lorenzo Kruger, frontman e autore di tutte le canzoni dei Nobraino (sabato 8 aprile). La rassegna sarà completata dai sei incontri e laboratori dedicati a comunicazione, cinema, musica, teatro e danza della Scuola del SEI, sostenuta da “Va’ dove ti porta il teatro”, intervento strategico per la promozione e formazione del pubblico inserito nell’ambito delle “Azioni di Valorizzazione della cultura e della creatività territoriale” realizzate a valere sulle risorse FSC Puglia 2014 – 2020 – Patto per la Puglia, Area di Intervento IV, della Regione Puglia coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese. Il SEI Festival è realizzato con il sostegno del Fus – Fondo Unico per lo spettacolo del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, il patrocinio dei Comuni di Lecce e Corigliano d’Otranto e Distretto Produttivo Puglia Creativa con il sostegno di Vini Garofano e in collaborazione con Dice.fm e altre realtà pubbliche e private. Info 3331803375 – www.seifestival.it.

WAITING FOR SEI
Il programma della rassegna Waiting for SEI prenderà il via sabato 25 marzo (ore 22 – ingresso 12 euro in prevendita su Dice – 15 euro al botteghino) nella sala cavallerizza del Castello Volante di Corigliano d’Otranto con una tappa dell’Hip Hop 101 Tour di Bassi Maestro, dj e producer milanese considerato uno dei padri del rap underground in Italia. Un viaggio nella storia dei sample e delle produzioni Hip Hop che hanno cambiato la storia della musica. Bassi Maestro offre uno show altrimenti impossibile da vedere: armato di soli vinili a 45 giri e microfono suonerà classici Hip Hop alternati con i sample originali, quarant’anni di storia della musica per il dancefloor, partendo da Grandmaster Flash, passando da Notorious B.I.G. per arrivare a Kanye West. Funk, soul, classic breaks e rap mischiati per un live event unico nel suo genere, proposto da Bassi al microfono e ai giradischi. Collezionista di vinili, si divide tra le produzioni di rap classico e il suo nuovo progetto elettronico North of Loreto con il quale propone un sound retro e old school dal sapore fresco e attuale. A inizio gennaio è uscito “Madreperla” il nuovo album ufficiale di Guè che vede il ritorno di Bassi alle produzioni rap con featuring importanti tra i quali Marracash, Massimo Pericolo e Benny the Butcher. In apertura il beatmaker, dj, cantante e producer salentino GSQ (Francesco Fisotti) con le sue sonorità disco, funk, house, broken-beat, ispirate da suggestioni mediterranee e esotiche.
Sabato 8 aprile (ore 22 – ingresso 10 euro in prevendita su Dice – 15 euro al botteghino) sul palco delle Officine Cantelmo di Lecce si esibirà il cantautore e performer Lorenzo Kruger, frontman e autore di tutte le canzoni dei Nobraino, la band rock romagnola con la quale ha all’attivo più di mille concerti, cinque album in studio, un album live e un EP e presenze su tutti i palchi più importanti della scena italiana. Nel 2017 Kruger decide di intraprendere un percorso da solista ispirandosi ai grandi nomi della musica italiana come Fabrizio De André e Paolo Conte. A quest’ultimo ha dedicato lo spettacolo “Gli scontati”, con cui ha girato l’Italia collezionando più di 300 date. Centinaia di concerti nel corso della sua carriera gli hanno fatto acquisire una presenza scenica poliedrica in bilico tra musica, teatralità e intrattenimento. Fuori dagli schemi, provocatorio e irriverente, totalmente dedito alla musica e al suo pubblico, Kruger si è espresso fino a oggi in una dimensione live al fianco del pianoforte. Nel settembre 2021 è uscito “Singolarità”, primo album solista prodotto da Taketo Gohara per Woodworm. Distribuito da Universal Music Italia, il disco consegna al pubblico una dimensione più “privata” e intimista dell’artista, che affida i suoi testi ad atmosfere sinth per trasportarci in un mondo che si allontana da ovvie stereotipizzazioni e ripudia la banalità. In apertura i cantautore Checco Curci Nongiovanni.
Sabato 15 aprile (ore 22 – ingresso gratuito) al Castello Volante di Corigliano d’Otranto spazio al “semi-acoustic suitcase” di Andy Macfarlane Two Man orchestra. Il musicista e cantante scozzese (voce, chitarra, cassa, cimbalo) già conosciuto come frontman delle band The Hormonauts e The Rock’n’Roll Kamikazes propone questa nuova formazione in duo con l’eclettico contrabbassista Nicolò Fiori. Il loro sound è un mix dalle mille sfaccettature, dalle radici del blues al rock’n’roll fino al punk.

Infine, domenica 23 aprile (ore 20 – ingresso 5 euro inclusa prima consumazione) al Castello Volante di Corigliano d’Otranto appuntamento da non perdere con i Jennifer Gentle, una delle più bizzarre e improbabili rock band italiane di sempre, tanto da divenire il primo gruppo tricolore ad essere messo sotto contratto dall’etichetta americana Sub Pop (Nirvana, Soundgarden, Mudhoney e Shins). Negli anni hanno collezionato una lunga quanto eterogenea lista di fan (Graham Coxon, Jarvis Cocker, Julian Cope, Mars Volta, Architecture in Helsinki e Dandy Warhols, solo per fare qualche nome) che li ha trasformati in una delle formazioni indie italiane più conosciute all’estero. Dopo quasi dieci anni di silenzio discografico, nel 2019 è uscito per Tempesta Dischi il settimo disco della band fondata nel 1999 e guidata da Marco Fasolo (leader indiscusso e unico sopravvissuto della line-up originale). Dopo le collaborazioni con Verdena, Bud Spencer Blues Explosion e I Hate My Village e il progetto Universal Daughters, il cantante, chitarrista, autore, compositore, produttore e polistrumentista torna con “Jennifer Gentle”. Il disco, registrato nel corso di due anni di lavoro, si presenta come una summa di tutto ciò che la band è stata finora e un’anticipazione di quel che sarà. Che si tratti di spumeggiante soul glam, di introspettive ballate dall’architettura barocca, di buffo funk retrofuturista, per arrivare alla psichedelia sballata che è il naturale marchio di fabbrica dei Jennifer Gentle, ogni canzone è un microcosmo concepito con scrupolosa attenzione ai particolari.

LA SCUOLA DEL SEI
In continuità con le attività di promozione e formazione del pubblico svolte nelle precedenti edizioni, la rassegna ospiterà anche incontri e laboratori dedicati a comunicazione, cinema, musica, teatro e danza della Scuola del SEI, sostenuta da “Va’ dove ti porta il teatro”. Si parte martedì 4 aprile dalle 16 alle 20 alle Officine Cantelmo di Lecce con un incontro dedicato alla comunicazione e all’ufficio stampa a cura del giornalista Pierpaolo LalaSabato 8 aprile dalle 18 alle 21 sempre alle Cantelmo, Sara Valentino, direttrice di Seeyousound on the road Lecce, festival di cinema a tematica musicale, costola del Seeyousound International Music Film Festival di Torino, proporrà un viaggio nel rapporto tra suoni e visioni. Sabato 15 aprile dalle 18 alle 21 nel Castello Volante di Corigliano D’Otranto l’operatore culturale e scrittore Osvaldo Piliego racconterà attraverso l’ascolto di brani e la visione di videoclip e immagini di repertorio le prime sedici edizioni del SEI Festival e introdurrà le band e gli artisti che si esibiranno nell’estate 2023. Domenica 16 aprile dalle 16 alle 20 nella Biblioteca Fabrizio De André di Kora – Contemporary Art Center a Castrignano de’ Greci lo scrittore e libraio Andrea Donaera terrà un laboratorio di scrittura creativa. Ultimi due appuntamenti, in collaborazione con “Viva – Tante belle cose“, un progetto pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove) che mira al benessere, alla crescita culturale, alla condivisione di conoscenze e talenti, con il laboratorio di teatro a cura di Gabriele Polimeno (lunedì 17 aprile dalle 16 alle 19 nelle Sale di Palazzo De Donno a Cursi) e quello di danza tradizionale con Laura De Ronzo (domenica 23 aprile dalle 16 alle 19 nel Castello Volante di Corigliano d’Otranto).

Pier Paolo Pasolini, il disco solista ma anche il futuro dei La Crus. Intervista a Mauro Ermanno Giovanardi.

Intervista con Mauro Ermanno Giovanardi, che torna su RKO ospite di Carlo Chicco per parlare di una nuova uscita discografica, tributo a Pier Paolo Pasolini, ma c’è spazio anche per una grande novità che farà impazzire tutti i fan dei La Crus.

E’ disponibile da oggi, nei migliori store online e negozi di dischi, il vinile 45 giri di Mauro Ermanno Giovanardi “Cosa Resterà”, personale omaggio del fondatore dei La Crus a Pier Paolo Pasolini

Il vinile da collezione stampato in sole 300 copie numerate ed autografate dall’artista, vede sul Lato A l’inedito scritto da Giovanardi insieme a Maria Pia Leziroli “Cosa resterà”, mentre sul Lato B è incisa la sua rivisitazione di “Una storia sbagliata”, brano composto da Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola originariamente dedicato proprio a Pier Paolo Pasolini. Il progetto è pubblicato da Vrec Music Label con distribuzione Audioglobe.


LATO A: L’inedito “Cosa Resterà”, disponibile anche negli store digitali e piattaforme streaming, è nato per accompagnare il cortometraggio realizzato da Monica Giordano dal titolo originale “Tu sei bello come una stella” già online, interamente in stop-motion e dedicato a Pier Paolo Pasolini. “Cosa resterà” è stato prodotto da Giovanardi e Leziroli, arrangiato e registrato da Max Zanotti, mixato da Lele Battista e masterizzato da Giovanni Versari.


LATO B: “Una storia sbagliata” è la cover rarità incisa sul Lato B del 45 giri e non sarà pubblicata negli store digitali. Il brano «è spesso incluso nei miei spettacoli dal vivo – afferma Giovanardi – ed è stato naturale inciderla per impreziosire il progetto che è uscito tra il 2 novembre ed il 5 marzo, date simbolo di scomparsa e nascita di Pasolini, uno degli autori più influenti della cultura italiana la fine di un’epoca e la nascita dell’omologazione culturale ed economica» “Una storia sbagliata” interpretato da Giovanardi con Marco Causino alla chitarra acustica, è stato prodotto da Giovanardi e Leziroli, arrangiato da Giovanardi, Causino e Lele Battista, registrato da Lele Battista e masterizzato da Giovanni Versari.


L’artwork di copertina è una foto di Ilenia Costantino estratta dal cortometraggio in stop-motion “Tu sei bello come una stella” di Monica Giordano.


Nato a Monza il 3 maggio del 1962, Mauro Ermanno Giovanardi è cantautore raffinato e poliedrico, da più di 20 anni sulla scena musicale italiana come autore, interprete, performer, produttore discografico e direttore artistico di prestigiosi festival di musica e letteratura. Tra i creatori della scena underground in Italia, fonda nel 1993 i La Crus, band dirompente che cambia le regole della musica alternativa italiana. Solista dal 2007, i suoi lavori sono espressioni di ricerca di atmosfere sempre diverse eppure accomunate da un’impronta inconfondibile e sincera, libera di muoversi fra il rock, il pop, la tradizione cantautorale italiana e spettacoli di teatro canzone. Quattro volte Targa Tenco. Ha realizzato 3 album con la band The Carnival Of Fools, 8 album con i La Crus e 5 come artista solista.

“I.M.” è l’esordio discografico di LO:VE. Ne parliamo con Carlotta Amore

In occasione dell’uscita del suo disco “I.M.” incontriamo Carlo Amore, in arte LO:VE per parlare del suo esordio e del suo viaggio sonoro.

Carlotta Amore è una chitarrista/compositrice. Il suo progetto musicale, solista e strumentale,LO:VE, si basa su sonorità ambient, postrock, shoegaze. Cerca nuovi suoni utilizzando l’elettronica e percorsi visivi per esplorare i limiti del suono e creare un’esperienza unica e accattivante

“I.M.”,album d’esordio, di LOVE, può essere descritto come un viaggio creativo nelle profondità del suono e dell’emozione. LO:VE ha
realizzato un percorso audio-visivo, un flusso di coscienza, in grado
di esplorare coscienza, percezione, emotività. Il disco è pensato
come un’opera aperta, in continua evoluzione;
simboli, figure ed elementi sonori si fondono dando vita ad un immaginario in cui proiettarsi. L’obiettivo della compositrice è di creare un universo di significati in cui l’ascoltatore sviluppi la propria personale
interpretazione.

Outtanowhere! QUARTA STAGIONE Puntata #12 – 7/03/2023

Scaletta

  1. New Order – Blue Monday
  2. Sleaford Mods – So Trendy feat. Perry Farrell
  3. slowhtai – UGLY feat. Fontaines D.C.
  4. Fontaines D.C. – ‘Cello Song
  5. Everything But The Girl – Caution To The Wind
  6. Weval – Never Stay For Love feat. Eefje de Visser
  7. Angel Olsen – Nothing’s Free
  8. Micah P. Hinson – Ignore The Days
  9. The Smiths – Stop Me If You Think You’ve Heard This One Before
  10. Lucio Dalla – Mondo di Uomini
  11. Mick Ronson – Music is lethal
  12. Cristalli Liquidi – Volevi una hit
  13. Crack Cloud – Ouster Stew
  14. Tecnotronic – Pump Up The Jam
  15. The Cramps – Goo Goo Muck
  16. Fatboy Slim – Praise You
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