Lobello Records Spring Freaklist #7

Blues, country, indie rock, alt rock, soul electro, new wave, reggae, americana, alt country, pop, funky e tutte le vibrazioni che ci arrivano da diverse parti del mondo. Sono artisti che hanno un grande suono e che sono per la maggior parte indipendenti e underground. In particolare segnaliamo il songwriter britannico Hugmynd che troverete live in Puglia nei prossimi mesi.

Hugmynd
Hugmynd

PODCAST SINERGIA: BUONA LA PRIMA 17-11-2022

Cristiano Cervoni e Gianluca Polverari sono tornati insieme dietro i microfoni dopo tanti anni con il loro vecchio progetto SINERGIA, un percorso di “musica che unisce” e che vi fa ascoltare tanti generi ed artisti per orecchie di ascoltatori curiosi.
ECCO LA SCALETTA E IL PODCAST

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La mostra “THE KIDS ARE ALRIGHT – 60 anni di The Who”, ne parliamo con la curatrice Eleonora Bagarotti

Fino al 5 novembre alla Galleria Biffi Arte di Piacenza (Via Chiapponi, 39 – ingresso libero) si tiene la mostra THE KIDS ARE ALRIGHT – 60 anni di The Whoa cura della giornalista e scrittrice Eleonora Bagarotti.

La mostra “THE KIDS ARE ALRIGHT – 60 anni di The Who” vuole omaggiare una delle più grandi band rock and roll di tutti i tempi ripercorrendo i momenti più significativi di questi 60 anni di carriera (che cadranno, per la precisione, nel 2024). L’esposizione alla Galleria Biffi Arte di Piacenza offre in anteprima un percorso di immagini inedite e ufficiali concesse dai fotografi e dalla stessa band, arricchito da riviste, oggetti da collezione e curiosità. 

L’ultima parte dell’esposizione è dedicata ad alcune opere realizzate da artisti contemporanei, espressamente realizzate per la mostra, uniti dall’amore per gli Who e per la loro musica: Marco Botti, Francesco Cabras, Francesco Cervelli, Andrea Clanetti, Gianluigi Colin, Mauro Di Silvestre, Matt Dillon, Danilo Filios, Maria Assunta Karini e Francesco Paolo Paladino, Francesca Orelli, Silvia Rastelli, Natalia Resmini, Corrado Sassi, Scimon e Kosmo Vinyl. 

Presente in mostra anche il catalogo in doppia lingua (italiano e inglese) con alcune immagini esclusive del gruppo e delle opere artistiche con testi, analisi e racconti. I proventi dalla vendita del catalogo andranno a favore del Teenage Cancer Trust, progetto benefico sostenuto dalla band.

Orari apertura THE KIDS ARE ALRIGHT – 60 anni di The Who

Fino al 30 settembre:

martedì- mercoledì-venerdì-sabato dalle 10.30 alle 19.30

lunedì-giovedì-domenica chiuso

Dall’1 novembre:

lunedì-domenica chiuso

martedì- mercoledì-venerdì-sabato dalle 10.30 alle 19.30
giovedì dalle 10.30 alle 12.30

Gli Who hanno ancora molto da dire, oggi. Non solo con le loro reunion e con le versioni deluxe dei capolavori del passato, ma perché le nuove generazioni stanno scoprendo sempre più il valore delle loro opere.

La rivista americana Rolling Stones scrisse che “gli Who formano, con i Beatles e i Rolling Stones, la trinità del rock“. In 60 anni la band britannica guidata dal compositore e chitarrista Pete Townshend ha cavalcato la sottocultura mod, definito per la prima volta il genere rock opera con Tommy Quadrophenia e tenuto concerti incredibili – fino al recente tour che ha toccato anche l’Italia con Firenze.

Le canzoni di Pete Townshend, grazie all’interpretazione vocale di Roger Daltrey e alla sezione ritmica più energica della storia, hanno dato voce, più di ogni altra band, alla rabbia e alla disperazione del mondo giovanile. Da “My Generation” “My Generations”, come suggerisce il racconto di Marco e Gabriele Zatterin, due tra gli autori che hanno contribuito con immagini e scritti a questa iniziativa. Tra loro c’è anche il fotografo e regista Francesco Cabras, che sarà protagonista, insieme ai Zatterin e a Bagarotti, di alcuni incontri d’approfondimento non solo musicale, ma sull’impatto artistico e visuale che il gruppo ha avuto nella cultura e nella società degli anni Sessanta e Settanta in particolare. Sono in programma visite guidate e iniziative collaterali con ospiti speciali, le cui date saranno annunciate in futuro. 

Pronti per Arezzo Wave 2023, il 6 e 7 ottobre in Toscana. Live in diretta su RKO.

Venerdì 6 e sabato 7 ottobre si terrà a Cavriglia la 37a edizione di ArezzoWave Love Contest & Festival. ArezzoWave è da decenni un punto fermo nella storia della musica italiana, sia come festival tra i più grandi d’Europa tra gli anni Novanta e Duemila, che come fucina di nuovi talenti grazie al lavoro di ricerca della Fondazione ArezzoWave Italia e alle selezioni live in ogni regione italiana. Sono più di 52000 le band e gli artisti che negli anni hanno inviato la loro candidatura al Festival, da queste proposte sono usciti nomi oggi molto noti nel panorama musicale italiano: dai Negramaro a La Rappresentante di Lista, dagli Zen Circus ad Alborosie fino ai Piqued Jacks, che quest’anno hanno partecipato all’Eurovision Song Contest, e tantissimi altri.

L’ingresso ai concerti avrà un costo simbolico ad offerta minima, che sarà devoluta al Calcit Valdarno: 4 euro per la serata di venerdì 6 ottobre e 7 euro per quella di sabato 7 ottobre, con la possibilità di fare l’abbonamento di 10 euro per entrambe le serate. I biglietti e l’abbonamento si possono acquistare in prevendita presso il Teatro Comunale di Cavriglia (in Piazza Enrico Berlinguer, 6) ogni giorno dalle ore 17 alle 18, oppure si possono prenotare telefonando al numero 320 7953326.

Anche quest’anno l’Ucraina è al centro del programma proposto da ArezzoWave, che per l’edizione 2023 ha scelto le Krapka Koma, due giovani artiste che hanno rappresentato il loro Paese a Eurosonic in Olanda. Il loro concerto sarà preceduto da un incontro pomeridiano, dal titolo “Welcome Ucraina”, che si svolgerà sabato 7 ottobre alle ore 15,30 e che prosegue l’impegno preso durante la scorsa edizione del Festival per dare sostegno al Paese invaso da oltre un anno; le Krapka Koma saranno accolte dal Sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, e dalla Giunta comunale con la volontà di ascoltare dalla loro voce le emozioni e le speranze dei giovani ucraini. Il Comune di Cavriglia è legato storicamente all’Ucraina nella riconoscenza proprio verso un giovane, Nicolai Bujanov, soldato ucraino dell’Armata rossa che, dopo essere stato fatto prigioniero dai nazisti e deportato in Italia, entrò nelle formazioni partigiane operanti nel Valdarno aretino e sacrificò la sua vita per contrastare un rastrellamento; il parco naturale di Cavriglia è a lui dedicato.

Tutti gli incontri pomeridiani saranno ad ingresso gratuito e si terranno presso l’Auditorium Mine di Castelnuovo d’Avane, frazione a pochi chilometri da Cavriglia. Il piccolo borgo, abbandonato da decenni, è stato scelto dalla Regione Toscana (tra 44 proposte) per la sua riqualificazione urbana e culturale, e si è aggiudicato il bando di 20 milioni di euro dai fondi del PNRR. L’Auditorium sarà il primo punto di arrivo e di accoglienza per il centinaio di musicisti e artisti che compongono le 12 proposte finaliste di ArezzoWave 2023 in partenza da varie regioni d’Italia, nonché spazio culturale di discussione e presentazione di libri. Agli incontri pomeridiani parteciperanno operatori culturali e giornalisti, con la partecipazione attiva del Comune di Cavriglia grazie alla presenza del sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, del Vicesindaco e scrittore Filippo Boni e della Giunta.

Due le pubblicazioni al centro degli incontri, di cui una proprio a firma ArezzoWave. Venerdì 6 ottobre infatti, alle ore 16,30, sarà presentato il volume che raccoglie i migliori racconti del concorso letterario ArezzoWave Word Contest 2023, a cura di Francesco Bevivino ed edito da elemento115, con la prefazione di Marco Vichi, amico storico del Festival, che ha suggerito l’incipit per dare spunto ai racconti e liberare la creatività; Marco Vichi sarà presente all’incontro insieme allo stesso Bevivino, al Sindaco e al Vicesindaco di Cavriglia. L’altro libro in programma è La strada, il palco e i pedali. 30 anni dei Têtes de Bois di Massimo Pasquini, che sarà presentato sabato 7 ottobre alle ore 16,30 con la partecipazione dell’autore insieme al gruppo e a Paolo Hendel. L’evento non sarà solo l’occasione per ripercorrere 30 anni di vita dei Têtes de Bois, ma diventerà un vero spettacolo tra live-set e irruzioni estemporanee di Paolo Hendel, uno dei tanti amici del gruppo.

La sera dalle ore 21,00 la scena si sposterà al Teatro Comunale di Cavriglia, dove l’ingresso sarà gestito dal Calcit Valdarno a cui sarà devoluto l’intero incasso. Qui prenderà vita la tappa finale di ArezzoWave Love Contest, motivo di orgoglio per la Fondazione Arezzo Wave Italia data la sua unicità sul piano nazionale. Dopo un percorso partito a gennaio, che ha visto oltre 2000 artisti iscriversi al concorso e inviare le proprie proposte, superare le selezioni regionali (ArezzoWave è presente in ogni regione italiana con 29 Responsabili) e successivamente quelle nazionali, finalmente saliranno sul palco i magnifici 12 finalisti, scelti dalla giuria di ArezzoWave. Tra i giurati internazionali spicca il nome di Sat Bisla da Los Angeles, fondatore e Presidente del famoso MUSEXPO di Burbank in California e capo dell’agenzia di management A&R Worldwide, che ha lanciato tra gli altri Adele, Coldplay, Muse, Katy Perry, Dido.

Le proposte dei 12 finalisti spaziano dal cantautorato al rap al rock, e i primi importanti riscontri sono già arrivati. Sat Bisla vede pronti per l’estero la rapper napoletana Etta, il rock dei milanesi Atwood e la voce femminile di Marte da Genova; dalla Milano Music Week e dal suo festival musicale europeo di tendenza, Linecheck, è invece stato scelto e invitato alla prossima edizione il torinese Stasi. Ogni anno Nuova Imaie assegna un premio di 10000€ al miglior artista di ArezzoWave a sostegno di una tournée, e anche per questa edizione c’è attesa per una scelta utile alla crescita della musica italiana. La scaletta del Festival prevede ogni sera 6 progetti emergenti, ognuno dei quali presenterà un brano originale proprio e una cover rivisitata; alla fine delle esibizioni le targhe premio andranno al miglior artista/gruppo, alla miglior cover e al miglior artista U21 (il più amato dalla giuria di giovanissimi under 21).

ArezzoWave è speranza musicale per i nuovi artisti, ma anche vetrina nazionale e internazionale di proposte già affermate. Tra gli headliners della serata di venerdì 6 ottobre troviamo gli Habla de Mí en Presente, che arrivano da Barcellona/Berlino con il loro progetto technorumba, ovvero un genere musicale che mescola la techno berlinese con la rumba catalana per iniziare a scaldarsi e ballare; la fiesta a base di balli e divertimento proseguirà poi con gli italiani Rumba de Bodas, formazione jazz-afrobeat di Bologna che vanta partecipazioni a vari festival internazionali ed è reduce da un recente tour mondiale che li ha visti arrivare fino in America Latina ed esibirsi al Womad a Santiago del Cile. Sabato 7 ottobre, serata di chiusura e premiazioni, vedrà sul palco le ucraine Krapka Koma con un live set elettronico e coinvolgente, basato su una varietà di strumenti che creano una fusione di paesaggi sonori elettronici con un tocco acustico; e il gran finale con la rivelazione di quest’anno BigMama, già sul palco di Sanremo 2023 con Elodie nella serata dedicata alle cover. La giovane rapper di Avellino è una delle candidate italiane per MUSEXPO 2024 (a marzo in California), è molto apprezzata dai giovani per i suoi testi e la sua voce, ed è diventata un simbolo del ‘body positive’, il movimento sociale nato per combattere la derisione del corpo e promuovere piuttosto l’accettazione di tutti gli aspetti fisici.

Tutte le immagini di questa edizione del Festival, comprese quelle del contest musicale e di quello narrativo, sono state realizzate dall’illustratore e fumettista aretino Luca Ralli.

L’intero Festival sarà seguito e ripreso dalle emittenti locali e nazionali: i concerti, che saranno presentati da Sara Nocciolini di ArezzoWave, verranno mandati in onda in diretta dalla web radio RKO di Bari e ritrasmessi in seguito dalla televisione aretina Teletruria.

ArezzoWave Love Contest & Festival è un progetto ideato e promosso dalla Fondazione ArezzoWave Italia, realizzato per il 2023 grazie al supporto dalla Regione Toscana, del Comune di Cavriglia, della cooperativa sociale aretina Koinè e di Nuovo Imaie, in collaborazione con il progetto europeo Etep (European Talents Exchange Program), con Calcit Valdarno e con lo studio Total True di Arezzo.

“Quel Gran Genio”, da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre, tre giorni a Milano dedicati a LUCIO BATTISTI. Intervista con Francesco Paracchini

In occasione del 25° anno dalla sua scomparsa (e degli ottanta dalla sua nascita), a Milano si terrà “Quel Gran Genio”, una manifestazione per ricordare in maniera nuova e completa la figura di LUCIO BATTISTI.

È così che dal 29 settembre al 1° ottobre 2023, nel capoluogo lombardo, andranno in scena una dozzina di eventi sparsi sul territorio cittadino che, per la prima volta – nella stessa rassegna ­– abbracciano tutta la discografia dell’artista. Dai primi 45 giri della fine degli anni Sessanta diventati grandi successi popolari, fino ad arrivare alla svolta elettronica dei cosiddetti ‘dischi bianchi’ con Pasquale Panella, cinque album che segnano l’ambizione di dar vita ad un nuovo modo di fare canzone. Operazione certamente riuscita.

Perché proprio a Milano? Perché fin dagli esordi il capoluogo lombardo ha saputo valorizzare il talento di Lucio Battisti, permettendogli di frequentare l’ambiente discografico e ottimi musicisti, oltre che facendogli conoscere Giulio Rapetti Mogol, personaggio chiave nella sua vita artistica. Luoghi centrali di quel fermento creativo furono la Galleria del Corso e Casa Ricordi, dove tutto ebbe inizio. Pensare e organizzare una manifestazione di questo tipo proprio a Milano è il modo migliore per omaggiare e valorizzare il suo lungo percorso artistico.

Dodici gli eventi previsti, che coinvolgeranno tutto il territorio di Milano. Lo spirito sarà quello di portare la musica di Battisti ‘dentro la città’, anche in periferia, coinvolgendo varie tipologie di pubblico, con pochi eventi a pagamento e la maggioranza gratuiti. Le location scelte non saranno solo teatri o auditorium, ma anche librerie, cinema, metropolitane, piazze, ecc.

Qui di seguito il programma:

VENERDÌ 29 SETTEMBRE

La manifestazione si aprirà con un minilive acustico che avverrà alle 07 e 40 di venerdì 29 settembre dalla Stazione di FERROVIENORD Milano Cadorna in cui sarà intonata la famosa e omonima canzone, “7 e 40. Ma come recita la seconda parte del brano, il “lui” innamorato vuole raggiungere la sua “lei” e prende un volo alle 08.50. Detto fatto.  All’Aeroporto di Linate, alle 08.50 in punto, ci sarà un nuovo minilive acustico che darà il via ufficiale alla 1ª edizione di “Quel Gran Genio”.

Sempre nella giornata di venerdì alle ore 11:30 è previsto “Battisti in classica”, live di chitarra (Roberto Fabbri) e quartetto d’archi (Khora Quartet).  Alle ore 17:30 è previsto l’incontro/dibattito Battisti è di tutti?, presso EST Milano (Via Pietro Calvi, 31), realizzato in collaborazione con ViviMilano e moderato dal giornalista Matteo Cruccu.Saranno presenti: Paolo Giordano, Claudio Buja, Enzo Gentile, Massimo Poggini, Antonio Dipollina, Franco Zanetti e Francesco Paracchini.

Alle ore 21:00 presso il Linate Center dell’aeroporto di Linate si terrà la presentazione di alcuni libri dedicati a Lucio Battisticon la partecipazione dei loro autori (Donato Zoppo, Enrico Casarini, Andrea Podestà e Marta Blumi Tripodi) e la conduzione di Franco Zanetti.

SABATO 30 SETTEMBRE

Sabato 30 settembre, alle ore 10.30, il Teatro del CPM Music Institute (Via Privata Elio Reguzzoni, 15) ospiterà il convegno Lucio Battisti: innovatore della musica italiana” sulla portata storica che Battisti ha avuto come “innovatore” della musica italiana. Interverranno Franco Mussida (musicista, presidente e fondatore del CPM Music Institute), Francesco Paracchini (direttore del magazine L’Isola che non c’era), Paul Potacci (attore e cantante che ha realizzato uno spettacolo teatrale dedicato ai dischi bianchi di Battisti), Alex Ciarla (scrittore e autore del libro “Battisti – Panella: da Don Giovanni a Hegel”, 2015) e Dario Massari (tastierista e programmatore di Fairlight, coinvolto nella realizzazione dell’album di Battisti “E già”). Il convegno sarà moderato dal semiologo e musicologo Paolo Jachia

Ingresso gratuito su prenotazione tramite il seguente link: https://bit.ly/3POXMDW.

Alle ore 13:00in corrispondenza di alcune fermate delle metropolitane milanesi (Garibaldi, Bicocca, Loreto) avrà luogo l’esibizione di alcuni busker su repertorio battistiano.

Alle ore 16:00, presso Cascina Merlata – Mare culturale Urbano si svolgerà l’iniziativa “CantaLucio”, un momento live condiviso con il pubblico. 

E alle ore 20:30 è prevista un’experience musicale sul tram storico ATMosfera: il tram farà un giro turistico privato per le vie del centro di Milano, con partenza in Largo Cairoli, sulle note della musica di Lucio Battisti.

DOMENICA 1° OTTOBRE

A chiusura della manifestazione, alle ore 16.00, presso il Teatro Franco Parenti, si svolgerà un concerto speciale, che abbraccerà tutta la sua produzione, un live cronologico da Per una lira ad Hegel che prenderà per mano l’ascoltatore facendogli vivere l’evoluzione artistica che ha attraversato tutta la produzione di Lucio Battisti. Tre le band che si alterneranno sul palco, per un totale di 27 musicisti, tra cui Walter Calloni, Marco Sabiu, Patrizia Cirulli, docenti e allievi del CPM Music Institute, Folco Orselli, Giuseppe Garavana, Laura B, Roberto Pambianchi, Raffaele Kohler

A condurre la serata ci sarà Massimo Cotto.

Saranno tre giorni in cui Milano sarà permeata di musica battistiana, con proposte che sapranno offrire i “grandi” successi ma dove troveranno spazio anche gli ultimi sei album, quelli che dopo la fine del sodalizio con Mogol lo hanno visto collaborare prima con Velezia (pseudonimo di Grazia Letizia Veronese, sua moglie) e poi con Pasquale Panella.

Tre giorni in cui si cercherà di far prendere coscienza, in maniera concreta, del fatto che l’artista Lucio Battisti è un patrimonio musicale che va conosciuto ancora meglio e valorizzato nella sua interezza discografica.

Oggi, così come per le generazioni future.

Tra i primi e più convinti sostenitori dell’iniziativa “Quel Gran Genio”, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, a cui si sono aggiunti subito dopo Sea AeroportiFNM, Sony Music Italia, Open Stage e il CPM Music Institute (una delle più importanti Scuole di Musica in Italia, fondata e diretta da Franco Mussida). Si ringrazia Franco Zanetti, per i consigli e l’amichevole sostegno.

La Direzione artistica è a cura di Francesco Paracchini de L’Isola che non c’era, realtà milanese che da oltre vent’anni si occupa di musica italiana attraverso un sito aggiornato quotidianamente e i vari canali social collegati.

Qui di seguito il programma:

VENERDÌ 29 SETTEMBRE

La manifestazione si aprirà con un minilive acustico che avverrà alle 07 e 40 di venerdì 29 settembre dalla Stazione di FERROVIENORD Milano Cadorna in cui sarà intonata la famosa e omonima canzone, “7 e 40. Ma come recita la seconda parte del brano, il “lui” innamorato vuole raggiungere la sua “lei” e prende un volo alle 08.50. Detto fatto.  All’Aeroporto di Linate, alle 08.50 in punto, ci sarà un nuovo minilive acustico che darà il via ufficiale alla 1ª edizione di “Quel Gran Genio”.

Sempre nella giornata di venerdì alle ore 11:30 è previsto “Battisti in classica”, live di chitarra (Roberto Fabbri) e quartetto d’archi (Khora Quartet).  Alle ore 17:30 è previsto l’incontro/dibattito Battisti è di tutti?, presso EST Milano (Via Pietro Calvi, 31), realizzato in collaborazione con ViviMilano e moderato dal giornalista Matteo Cruccu.Saranno presenti: Paolo Giordano, Claudio Buja, Enzo Gentile, Massimo Poggini, Antonio Dipollina, Franco Zanetti e Francesco Paracchini.

Alle ore 21:00 presso il Linate Center dell’aeroporto di Linate si terrà la presentazione di alcuni libri dedicati a Lucio Battisticon la partecipazione dei loro autori (Donato Zoppo, Enrico Casarini, Andrea Podestà e Marta Blumi Tripodi) e la conduzione di Franco Zanetti.

SABATO 30 SETTEMBRE

Sabato 30 settembre, alle ore 10.30, il Teatro del CPM Music Institute (Via Privata Elio Reguzzoni, 15) ospiterà il convegno Lucio Battisti: innovatore della musica italiana” sulla portata storica che Battisti ha avuto come “innovatore” della musica italiana. Interverranno Franco Mussida (musicista, presidente e fondatore del CPM Music Institute), Francesco Paracchini (direttore del magazine L’Isola che non c’era), Paul Potacci (attore e cantante che ha realizzato uno spettacolo teatrale dedicato ai dischi bianchi di Battisti), Alex Ciarla (scrittore e autore del libro “Battisti – Panella: da Don Giovanni a Hegel”, 2015) e Dario Massari (tastierista e programmatore di Fairlight, coinvolto nella realizzazione dell’album di Battisti “E già”). Il convegno sarà moderato dal semiologo e musicologo Paolo Jachia

Ingresso gratuito su prenotazione tramite il seguente link: https://bit.ly/3POXMDW.

Alle ore 13:00in corrispondenza di alcune fermate delle metropolitane milanesi (Garibaldi, Bicocca, Loreto) avrà luogo l’esibizione di alcuni busker su repertorio battistiano.

Alle ore 16:00, presso Cascina Merlata – Mare culturale Urbano si svolgerà l’iniziativa “CantaLucio”, un momento live condiviso con il pubblico. 

E alle ore 20:30 è prevista un’experience musicale sul tram storico ATMosfera: il tram farà un giro turistico privato per le vie del centro di Milano, con partenza in Largo Cairoli, sulle note della musica di Lucio Battisti.

DOMENICA 1° OTTOBRE

A chiusura della manifestazione, alle ore 16.00, presso il Teatro Franco Parenti, si svolgerà un concerto speciale, che abbraccerà tutta la sua produzione, un live cronologico da Per una lira ad Hegel che prenderà per mano l’ascoltatore facendogli vivere l’evoluzione artistica che ha attraversato tutta la produzione di Lucio Battisti. Tre le band che si alterneranno sul palco, per un totale di 27 musicisti, tra cui Walter Calloni, Marco Sabiu, Patrizia Cirulli, docenti e allievi del CPM Music Institute, Folco Orselli, Giuseppe Garavana, Laura B, Roberto Pambianchi, Raffaele Kohler

A condurre la serata ci sarà Massimo Cotto.

Saranno tre giorni in cui Milano sarà permeata di musica battistiana, con proposte che sapranno offrire i “grandi” successi ma dove troveranno spazio anche gli ultimi sei album, quelli che dopo la fine del sodalizio con Mogol lo hanno visto collaborare prima con Velezia (pseudonimo di Grazia Letizia Veronese, sua moglie) e poi con Pasquale Panella.

Tre giorni in cui si cercherà di far prendere coscienza, in maniera concreta, del fatto che l’artista Lucio Battisti è un patrimonio musicale che va conosciuto ancora meglio e valorizzato nella sua interezza discografica.

Oggi, così come per le generazioni future.

Tra i primi e più convinti sostenitori dell’iniziativa “Quel Gran Genio”, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, a cui si sono aggiunti subito dopo Sea AeroportiFNM, Sony Music Italia, Open Stage e il CPM Music Institute (una delle più importanti Scuole di Musica in Italia, fondata e diretta da Franco Mussida). Si ringrazia Franco Zanetti, per i consigli e l’amichevole sostegno.

La Direzione artistica è a cura di Francesco Paracchini de L’Isola che non c’era, realtà milanese che da oltre vent’anni si occupa di musica italiana attraverso un sito aggiornato quotidianamente e i vari canali social collegati.

Venerdì 29 settembre, prima Nazionale a Molfetta del libro “Fatti e Misfatti dell’industria musicale italiana”. Intervista con Alceste Ayroldi

Prosegue Storie Italiane, il primo festival di letteratura a Molfetta, organizzato e promosso dalla libreria Il Ghigno, con il patrocinio della città di Molfetta.

Venerdì 29 settembre, alle ore 19, presso la Galleria Patrioti Molfettesi (via Patrioti Molfettesi del Risorgimento) sarà presentato, in prima nazionale, Fatti e Misfatti dell’industria musicale italiana (edito da Arcana, Roma), il nuovo libro del critico musicale e musicologo Alceste Ayroldi.

Ingresso libero.

Dalla poliedricità delle sua esperienza professionale, Ayroldi compie approfondite riflessioni non trascurando alcune critiche al sistema musicale italiano e internazionale, aprendo un dibattito impreziosito, nel libro, dalla visione di alcuni illustri professionisti del settore che ha intervistato per l’occasione: la direttrice d’orchestra e pianista Gianna Fratta; Giovanna Mascetti, presidentessa dell’associazione agenti e manager musicali italiani; l’avvocata Claudia Barcellona, esperta di diritto dello spettacolo; Riccardo Vitanza, patron dell’agenzia di comunicazione Parole & Dintorni di Milano e Giordano Sangiorgi, promoter musicale e culturale, ideatore e organizzatore del Mei – Meeting Etichette Indipendenti (due interviste a cura di Fiorenza Gherardi De Candei); Alessandro Fedrigo e Simona Parrinello, musicisti e rispettivamente presidente e componente del direttivo del Midj – Musicisti Italiani di Jazz; Alessandra Micalizzi, professoressa associata nonché ricercatrice del Sae Institute di Milano; Gianluca Testani, direttore editoriale di Arcana Edizioni; Luca Conti, direttore della rivista Musica Jazz; Stefano Mastruzzi, musicista e direttore generale del Saint Louis College of Music di Roma; Claudio Angeleri, musicista, presidente del Centro Didattico produzione Musica di Bergamo e anche dell’Associazione Nazionale Scuole Jazz e musiche audiotattili.

Interventi che raccontano la complessità dell’industria musicale italiana, fatta di settori produttivi che si intersecano e collaborano: dalle scuole di musica che formano gli artisti, alle case discografiche che creano i prodotti finali, ai musicisti professionisti, alla critica musicale con la stampa specializzata (e non), agli uffici stampa che danno voce alle opere artistiche, ai tour manager, a i social media manager che, mai come oggi, sono diventati fondamentali nella carriera di un artista. E poi, i promoter, gli organizzatori di festival, i direttori artistici, l’editoria di settore, le associazioni di categoria. Un macrosettore che cresce sempre di più e sul quale ruotano cifre considerevoli.

Alceste Ayroldi: “Lo scopo di questo libro è di essere una guida nel mondo dell’industria musicale italiana, accendendo i riflettori anche su tutte le situazioni che appaiono piuttosto nebulose. Ciò, partendo da alcune domande: quanto è genuina la musica che ascoltiamo? I comportamenti dei musicisti sono spontanei o “comandati” dalle teste pensanti del marketing? Le case discografiche coadiuvano o sfruttano il musicista? Lo Stato cosa fa? I conservatori e le scuole di musica sono adeguate e al passo con i tempi? La critica musicale è stata sepolta dallo spirito libero dei social?”

Alceste Ayroldi

Docente, critico musicale, saggista, veejay. È docente di Legislazione dello Spettacolo e Rapporti tra autore ed editori presso il Saint Louis College di Roma. E’ senior lecturer di Music Research Practice, Diritto d’Autore e Industria Musicale presso la University of the West of Scotland. E’ docente Pearson presso i corsi di Performing Arts dell’Art Village di Roma. E’ direttore scientifico di alcuni Master post-laurea. Collabora stabilmente con la rivista Musica Jazz e con Radio Due Rete Svizzera Italiana. E’ consulente artistico e alla comunicazione di diversi festival italiani (Multiculturita Summer Fest, Beat Onto Jazz Festival). Per Arcana è uscito La legislazione dello spettacolo e il diritto d’autore delle opere musicali (2022).  Collabora stabilmente con Radio 2 Rete Svizzera Italiana in qualità di speaker e conduttore.

FLAMING FINGERS jazz dal Salento in uscita su musicassetta per la Lobello Records

"Flaming Fingers” è un percorso che nasce nell’estate del 2019 dall’incontro di cinque musicisti salentini. Dopo oltre tre anni di live e di partecipazioni ad alcuni Jazz Festival, l’omonimo debut album è ora previsto in uscita il 6 ottobre per l’etichetta Lobello Records, e di fatto andrà ad inaugurare una nuova collana della label dedicata alle produzioni in musicassetta.

Il primo singolo, ad anticipare l'album è Focus. Focus è una parola che racchiude in sé più significati. Tra questi: fuoco e centro, punto di riferimento.
Fuoco inteso come passione, come forza ancestrale che da sempre muove l'essere
umano, dalla sua forma più primitiva e selvaggia a quella razionale, misurata.
Il brano, ispirato alle atmosfere afro jazz, ha un ritmo terzinato in 12/8, un ritmo ipnotico
che interpreta l’estasi, presente nella cultura africana come nella pizzica salentina (zona di
provenienza dei cinque musicisti).
A questo significato si affianca l'altro, quello di centro. Il centro è il punto focale verso cui
tutto tende e da cui tutto può nascere ancora.
Esprime la determinazione e la consapevolezza musicale dei Flaming Fingers, uniti e
orientati verso lo stesso punto di arrivo e di partenza.
Il brano, come da tradizione jazz, è stato registrato in presa diretta. Mediante questa
formula, dal brano emerge l’intesa profonda dei musicisti, come cinque dita fiammanti
della stessa mano.
Credits:
Alessandro Dell'Anna - tromba
Dario Stefanizzi - sax tenore
Alessandro Casciaro - piano
Davide Codazzo - basso elettrico
Antonio De Donno - batteria
Registrato presso "ESSENZA studio";, Spongano (LE)
Registrazione ed editing: Alessandro Rizzello
Label: Lobello records

A Rutigliano parte la seconda edizione del Musa Festival, l’8 e 9 settembre con musica e talk: Davide Shorty, Maninni, Populous, Kyoto Lp e tanto altro

L’8 e il 9 settembre 2023 torna il Musa Festival. Obiettivo principale della seconda edizione – organizzata dall’associazione culturale “Risonanze” con il patrocinio del Comune di Rutigliano – è la promozione del patrimonio artistico e sociale del territorio, incoraggiando un turismo consapevole anche in quell’entroterra pugliese troppo spesso sottovalutato.

Due giorni di musica e dialogo che puntano a creare una sinergia tra palco e pubblico in una location che più di tutte è simbolo di cittadinanza e di impegno sociale: Viale della Repubblica. La line-up del Musa fa dell’eterogeneità artistica il suo focus. Apriranno il festival Davide Shorty e Maninni, seguiti nella seconda serata da Populous, Kyotolp accompagnata da Truemantic, Lucia EFFE e dal collettivo La Jam; insieme, faranno da colonna sonora a una vera e propria esperienza che miscela il soul al pop, l’elettronica al cantautorato. L’intero programma musicale è disponibile sui canali social della manifestazione. Non solo musica.

Il 9 settembre, a partire dalle ore 16, appuntamento con Libera contro le mafie, l’ente di formazione professionale Obiettivamente, Naka e Lup per discutere di resistenza democratica, lavoro e innovazione culturale. Non mancheranno anche quest’anno una zona food and beverage, il Musa Market con stand di artigianato locale e vintage, il radio corner e un’artist exhibition area.

Dietro le quinte dell’edizione 2023 del progetto Musa Festival – nell’ambito della community POUF (Puglia Outsider Festival) – c’è l’associazione culturale “Risonanze”, impegnata nella promozione dell’arte e della cultura come motori di cambiamento e arricchimento personale, contribuendo alla formazione di una società più vibrante e inclusiva. “Risonanze”, fondata e composta da appassionatə d’arte provenienti da diverse discipline e sfondi culturali, promuove l’inclusione offrendo opportunità di coinvolgimento artistico a diverse comunità, creando spazi sicuri ed accoglienti per l’espressione creativa di tuttə. Proprio perché l’associazione crede nell’arte accessibile a chiunque, indipendentemente dallo sfondo socio economico, dalle abilità ed età, si è scelto di mantenere la gratuità del Musa Festival. Tutto il festival sarà in diretta su RKO (www.rkonair.com)

PhEST – festival internazionale di fotografia e arte che dal 1° settembre al 1° novembre a Monopoli! Scopri gli appuntamenti e location

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con PhEST – festival internazionale di fotografia e arte che dal 1° settembre al 1° novembre animerà le vie e i palazzi di Monopoli in Puglia. L’ottava edizione è dedicata al tema ESSERE UMANI che il direttore artistico Giovanni Troilo introduce con una domanda: «Cos’è che ci rende davvero così speciali?». Il festival proverà a rispondere esplorando i modi della rappresentazione dell’uomo e dello spazio che lo circonda e con cui deve relazionarsi. Un percorso caleidoscopico tra la complessità delle visioni e la loro interpretazione. Sono numerosi gli artisti che hanno accettato la sfida e che sono presenti a Monopoli in persona o con i loro lavori tra i luoghi della città.

Cresce il numero delle location indoor e outdoor pronte ad ospitare le mostre e gli allestimenti coordinati da Cinzia Negherbon, direttrice organizzativa dell’evento. Palazzo Palmieri si conferma cuore pulsante del Festival anche in questa edizione 2023, cui si uniscono, come ormai tradizione, il Castello Carlo V, la Casa Santa e la Chiesa di SS Pietro e Paolo. Torna anche Palazzo Martinelli, dove oltre all’androne già  usato in precedenti edizioni del Festival saranno allestite per la prima volta anche le stanze del primo piano, e si aggiungono le Stalle di Casa Santa e la Chiesetta di San Giovanni (Largo San Giovanni 16).Oltre a Chiese, palazzi e dimore storiche il festival, come consuetudine, si estende tra le vie della città di Monopoli dal Porto Vecchio alla Piazzetta Santa Maria, attraverso Via ComesVia MagnoVia Garibaldi fino al Belvedere Di Porta Vecchia.

Monopoli ospiterà alcuni tra i più quotati fotografi internazionali provenienti da Olanda, Inghilterra, USA, Australia, Israele, Germania, Belgio, Brasile e altri. Insieme alla direzione artistica, Arianna Rinaldo, curatrice fotografica di PhEST e Roberto Lacarbonara, curatore per l’arte contemporanea, hanno sapientemente coinvolto oltre 30 artisti italiani e internazionali protagonisti di ben 32 mostre: Jan Fabre, considerato, da oltre quarant’anni, una delle figure più innovative nel panorama artistico internazionale, porta a PhEST “L’uomo che misura le nuvole” con la co-curatela di Melania Rossi; il britannico Phillip Toledano propone il suo sguardo audace con “Another America”; Lisa Sorgini con “Mother”, racconta madri e figli della sua terra, l’Australia; Koos Breukel è presente con “Me We”, antologica dei sui 30 anni di carriera da rinomato ritrattista; Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni con “‘Nzìm” raccontano la loro residenza d’artista tra le vie e le contrade di Monopoli e con “RhOME” indagano le metamorfosi della capitale; Elinor Carucci con “Midlife” percorre, con grande emotività, la vita di una donna; Zed Nelson porta “The Family” progetto trentennale con il quale il noto documentarista ha ritratto lo scorrere del tempo di una famiglia inglese; Cristina De Middel con “Gentlemen’s Club” affronta un viaggio attraverso il mondo della prostituzione; Giuseppe Gallo con “Di mare in mare”, dà forma scultorea alla collettività in perpetua migrazione; Robin Schwartz presenta “Amelia & The Animals”, indagine sulla relazione tra mondo animale ed essere umani intrapresa insieme alla figlia Amelia; Marieke van der Velden & Philip Brink con “Children of the Labyrinth” raccolgono la testimonianza di alcuni genitori, costretti a fuggire dal loro Paese, che scrivono una lettera ai propri figli; Ingmar Björn Nolting con “Eviction” documentata il passaggio di un paesino della Germania da luogo di utopie a fortezza di un’azienda energetica (in collaborazione con PHMuseum);  Siân Davey con “Alice e Martha” unisce due progetti: uno sulla figlia affetta da sindrome di Down e l’altro sulla figlia maggiore alle soglie dell’età adulta; Hanne van der Woude con “Emmy’s World” entra nell’intimità di un’anziana e stravagante coppia d’artisti; Giulia Gatti con “Corazonada” ci porta tra le poderose donne di Tehuantepec in Messico; Brea Souders con “Another Online Pervert” ci restituisce la sua conversazione con una chatbot online femminile; la brasiliana Luisa Dörr con “Imilla” descrive le giovani skater boliviane tra polleras ed emancipazione; Anouk Kruithof celebra le differenze e le unicità dell’umanità al ritmo danzante di “Universal Tongue”; Noemi Comi con “Lupus Hominarius” ci conduce in un viaggio antropologico sulla figura del lupo mannaro (in collaborazione con MIA Photo Fair); Tanya Tkachova con “Motherland” si immerge nel microcosmo della sua casa di famiglia in Bielorussia; Glauco Canalis con “The Darker the Night, the Brighter the Stars” ci trasporta nell’universo giovanile di Napoli, tra tradizione e oscuro scenario sociale, tra senso di appartenenza e criminalità. Gideon Mendel con due mostre: la prima “Drowning World” sulla vulnerabilità dell’uomo, povero o ricco che sia, davanti alle catastrofi naturali che uniscono le persone con un senso di solidarietà visibile; la seconda “Burning World” come risposta dell’artista all’aumento senza precedenti degli incendi boschivi in tutto il mondo; e poi Clay Lipsky con “Atomic Overlook” che ricontestualizza l’eredità dei test sulla bomba sottolineando la cultura voyeuristica in cui la catastrofe è vista come intrattenimento per masse sempre più desensibilizzate.

Si rinnova inoltre la collaborazione con Leica Akademie Italy quest’anno partner di due mostre, quella dedicata a Tomas Van Houtryve che con “Lines and Lineage” arriva sulla frontiera tra Messico e Stati Uniti con lastre di vetro e una macchina del diciannovesimo secolo e quella dedicata a Alessandro Cinque che con “Alpaqueros” indaga gli effetti del cambiamento climatico in Perù e le devastanti conseguenze per la popolazione locale.

E ancora, sopra ogni aspettativa la Pop-Up Call di PhEST, il contest internazionale promosso insieme a LensCulture e in collaborazione con Leica Akademie Italy, Cantine San Marzano, Netgear e PhMuseum. Con più di 800 application e oltre 10.000 immagini provenienti da 61 Paesi in tutto il mondo, la terza edizione di PhEST Pop-Up Open Call sul tema “Being Human” è stata un grande successo, espandendo i suoi confini ancor di più, grazie alla rete dei partner che la sostengono. Tra i vincitori, tre sono quelli i cui lavori saranno esposti in mostra. Si tratta del  vincitore internazionale Milan Gies con Composition (@milangies), del vincitore pugliese Nicola Genco con il suo Humanity Promenade (@nicolagenco) che si aggiudica il premio San Marzano Wines e della Menzione speciale con mostra anche per Irene Mattarolo con Inside (@irenemattarolo). Tra i riconoscimenti anche il Premio Leica Workshop pari merito tra Alberto Ceresa con Torpore (@alberto.ceresa) e Christian Velcich con Under the Fleece (@chrisvelcich); premio Netgear router per Giulia Degasperi con These Dark Mountains (@hollow_roads); premio Netgear cornice digitale per Valeria Puzzovio con Supernovae (@valeria_puzzovio); premio Lensculture (pubblicazione su piattaforma) per Francesco Pennacchio con Unlike Flowers (@francescopennacchio.studio); premio PhMuseum (pubblicazione su piattaforma) a Mohamed Hassan con Our Hidden Room (@mohamed_hassan.photo) e infine primo premio una macchina fotografica Leica D-Lux7 camera per Makoto Oono con Contrast A (@oonomakoto).

Nel weekend d’inaugurazione il Festival sarà aperto dalle attesissime visite guidate con gli artisti presenti a Monopoli che quest’anno saranno ben dodici: Phillip Toledano; Zed Nelson; Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni; Marieke van der Velden e Philip Brink; Giulia Gatti; Hanne van der Woude; Anouk Kruithof; Nicola Genco; Tanya Tkachova; Erik Vroons per Koos Breukel; Glauco Canalis. Alle visite si aggiungono le consuete Letture Portfolio, tutte gratuite, che porteranno a Monopoli alcuni tra i più influenti esperti del settore. Il confronto tra alte professionalità e fotografi aspiranti, emergenti e consolidati rappresenta un’attività di grande prospettiva per tutto il settore. Questi i lettori presenti:

  • Lucy Conticello, FR, Director of photography a M – Le Monde
  • Elena Boille, IT, Deputy director, Internazionale
  • Irene Alison, IT, Creative director, Der*lab
  • Michela Frontino, IT, Editor, Il Fotografo
  • Maurizio Beucci, IT, Head of the Leica Akademie Italy
  • Laura Sackett, USA, Co-founder & Creative director, Lensculture
  • Emanuela Mirabelli, IT, Photo editor, Marie Claire
  • Erik Vroons, NL, Scrittore, editor and curator freelance
  • Alexa Becker, DE, Freelance consultant and editor.

Ci saranno poi una serie di eventi, talk e incontri, proiezioni serali, tutti gratuiti, come l’anteprima assoluta di Sky Arte con il documentario FOTOGRAFE – Giulia Gatti – Corazonada, e un laboratorio di fotografia analogica per ragazzi con Guglielmo Meucci in collaborazione con Leica Akademie (sabato e domenica 10,30-12,30). Oltre a una pregiata selezione di artisti e professionisti dell’immagine, al pubblico saranno offerti diversi appuntamenti dal grande impatto acustico. Venerdì 1 settembre in piazza Palmierici sarà LARSSEN Gabriele Panico con un live set elettronico che, ispirato dal tema “Human” di questa edizione del Festival, costruirà un nuovo scenario sonoro mediterraneo dove il dub, il garage, l’ambient remixano voci arcaiche e canti di lotta, di fuga, d’amore. Sabato 2 settembre Monopoli e gli ospiti del festival balleranno sulle ritmiche di Clap! Clap!, producer toscano considerato da molti etno-musicologi un pioniere dell’etno-elettronica. A chiudere le tre giornate inaugurali il 3 settembre invece, sempre in largo Palmieri djset di Z.I.P.P.O, una personalità energica che con il suo mix eclettico si allontana da ogni tendenza e la cui creazione è impostata in base all’atmosfera della pista da ballo (programma completo al link https://www.phest.info/opening-weekend).

A Corato arriva il “Secolare Festival”, il 9 e 10 settembre: musica internazionale all’Agriturismo San Giuseppe. Scopri la line up!

Il 9 e il 10 settembre presso l’Agriturismo San Giuseppe di Corato. Nasce Secolare Festival: un rito “magico” tra cultura del territorio e musica.Due palchi e una line-up internazionale ai piedi del Parco dell’Alta Murgia: sul main stage il math-rock degli Horse Lords (USA), le acrobazie vocali di Marina Herlop (SPA), l’eclettismo di L.A. Salami (UK) gli italiani Emma Tricca e Parbleu.

I prossimi 9 e 10 settembre presso l’Agriturismo San Giuseppe di Corato, dal pomeriggio fino alla notte, si terrà la prima edizione di Secolare Festival, una manifestazione che unisce le specificità del territorio con le arti musicali provenienti dai diversi angoli del mondo.  L’intento della due giorni è quello di celebrare un rito attraverso cui esplicitare il legame tra territorio e natura, rispondendo alle caratteristiche di un’area secolare – come quella di Corato –  che nella sinergia vuole trovare il suo punto di forza.

La musica – di respiro internazionale –  è il collante e rappresenta il tocco magico attraverso cui l’incantesimo si allunga sul pubblico e sugli artisti, abbracciando la collettività all’interno di un contesto naturale a due passi dal Parco dell’Alta Murgia e ai piedi del Castel Del Monte.

Il territorio dell’Alta Murgia e quello dell’agro coratino sono ricchi di un patrimonio umano e naturalistico che rafforza l’identità del luogo: secolare come l’ulivo e la quercia, come i riti della terra, come una religiosità arcana che trascende il tempo al centro della cultura popolare. In tutto questo, la musica rappresenta uno dei primi rituali umani ed è proprio nella sua pratica che si vuole raccogliere e lanciare dei “semi secolari” per centrare il territorio del Nord Barese in una prospettiva contemporanea ed europea fatta di un mix di linguaggi e stili che si parlano e si connettono anche attraverso idiomi diversi.

Due palchi immersi nella natura e una line-up con proposte che, da diverse direzioni, convergono al centro di un festival unico nel suo genere: Horse Lords (USA) Marina Herlop (SPA) L.A. Salami (UK) Emma Tricca (ITA) Parbleu (ITA) Ever Felt (ITA) Talk is Cheap (ITA) Leland Did It (ITA) e Define Chris (ITA).

Ad accompagnare entrambe le serate ci saranno i dj-set di PsychoPhono, CassettePM e Vinxanity.

Nella zona del concerto ci sarà la possibilità di usufruire del servizio campeggio libero, riservato ai soli possessori di abbonamento full pass acquistato in prevendita e solo su prenotazione inviando una mail a info@secolarefestival.it

Secolare festival è un’iniziativa di Spore Soc. Coop, promosso da Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese a valere su fondi Por Puglia Fesr-Fse 2014/2020 – Asse VI azione 6.8 – “Palinsesto PP-TPP Puglia – Riscopri la meraviglia 2023” in collaborazione con il Comune di Corato Assessorato alle Politiche Educative e Culturali e Assessorato allo Sviluppo Economico, Pro Loco Quadratum, Gal Castel Del Monte, Parco Nazionale Alta Murgia, UNPLI Puglia.

Il concept

La magia naturale trasformata in musica è al centro del progetto di Secolare Festival, della sua identità grafica e del payoff “I put a spell on you” a richiamare il brano di Screamin’ Jay Hawkins, considerato l’inizio del rock’n’roll statunitense anni ’50 e che traeva ispirazione dalla stregoneria caraibica.

I tre manifesti raffigurano i tre macro-temi che si riscontrano nei soggetti rappresentati e disegnati da Massimiliano Di Lauro insieme a Stefania Galantino: c’è l’uomo che lavora nei campi simbolo di forza e prosperità, la donna con i simboli di fertilità e di buon auspicio e infine la morte, la notte, che è sì una fine ma anche un passaggio necessario per la nascita del nuovo.

Queste rappresentazioni si ispirano alle tradizione contadine e alle civiltà più antiche che hanno abitato queste terre. Si tratta di elementi magici, ancestrali, arcaici che si ripetono da millenni e che hanno caratterizzato tutte gli artefatti umani (generalmente in terracotta e successivamente in bronzo, creati dalle popolazioni che hanno abitato il nostro territorio: statuine, vasi, monili, che potevano avere funzione apotropaica, di buon auspicio ma anche semplicemente ornamentale).

Gli artisti sul palco

Il main act del 10 settembre è l’artista catalana Marina Herlop che incarna la sperimentazione musicale verso un futurismo pop che prende dal passato, rielaborandolo: con “Pripyat” (Pan, 2023) ha dato forma ad acrobazie vocali ispirate ai suoni religiosi dell’India fuse in composizioni pianistiche ed elettroniche che l’hanno portata in un lungo tour internazionale, da Los Angeles fino ai palchi europei del Primavera Sound di Barcellona e di Le Guess Who? di Utrecht.

Gli americani Horse Lords saranno invece i principali protagonisti della giornata del 9 settembre: alfieri del math rock, portandolo negli ultimi 10 anni dall’underground ai palchi internazionali. Il loro live è un misto trascinante di rock e sperimentazioni jazz, tra veloci geometrie e momenti distesi che sembrano attingere dalle culture mediterranee così come raccolte nell’ultimo album “Comradely Objects” (RVNG Intl., 2022).

Sul palco con un esclusivo set in solo nella seconda giornata, il cantautore L.A. Salami arriva forte di una critica unanime e una fanbase affezionata: il suo ultimo disco, “Ottoline” (Sunday Best, 2022), è la summa di un percorso poliedrico che tocca l’arte quanto la musica d’oltremanica, unendo folk, pop, jazz e hip-hop.

Protagonista del main stage del 9 settembre anche l’italiana Emma Tricca, diamante raro del panorama folk: il suo nuovo disco, “Aspirin Sun”, è fresco di uscita con la prestigiosa etichetta londinese Bella Union e, oltre ad aver accompagnato gli opening act dell’ultimo tour dei Baustelle, certifica l’apprezzamento della critica ottenuto già con il precedente “St Peter”, per un’artista che rompe gli argini del tempo, ricordando Joni Mitchell e Karen Dalton con tocchi di psichedelia sixties.

Gli italiani Parbleu  trascineranno il pubblico in danze scatenate domenica 10 Settembre. Freschi di uscita con il nuovo album “Elios” (Periodica Records, 2023), si autodefiniscono “escursione del solco equatoriale” combinando elementi di cumbia, ritmi afro-caraibici e psichedelici con uno stile retrò francese che respira suoni di tramonti estivi, sale marino e maracas.

A completare la line-up del primo giorno Ever Felt e Talk is Cheap, due delle più apprezzate nuove realtà musicali pugliesi se si parla di chitarre e atmosfere vintage anni ’90. Con loro nella giornata del 9 settembre anche i Leland Did It, gruppo pugliese veterano della scena elettronica underground grazie ai tappeti sonori che attingono alle soundtrack di Reznor e Badalamenti.

Opening act della seconda serata sarà invece l’IDM di Define Chris, producer pugliese che si è fatto apprezzare per la sua elettronica ricca di influenze new age e ambient, perfetta per accogliere il pubblico in uno scenario che guarda al Castel del Monte.

In entrambe le serate dj-set accompagneranno il warm-up e il post-concerto: il 9 settembre Vinxanity da RadioJP di Putignano e il collettivo PsychoPhono da Milano, che raccoglie vinili rari dagli anni ’50 agli anni ’80 provenienti da diversi angoli del mondo, si alterneranno per due dj-set ricchi di contaminazioni: Africa, Caraibi, Sud America e Oriente ri tra rock, funk, soul e jazz.

Il 10 settembre i dj-set saranno interamente targati Radio Raheem, con CassettePM che si aggiungerà a PsychoPhono: quello di Cassette PM è un set fatto di cassette e walkmen tra meditazioni ambient, elettronica sperimentale, ritmi esotici e danze acide.

Il territorio

Corato rappresenta un’importante realtà nella regione Puglia, con un’economia diversificata. L’industria, il commercio e l’agricoltura ne sono i principali pilastri e contribuiscono allo sviluppo economico e sociale dell’area del nord barese, caratterizzata da un interessante fermento fatto di piccole e grandi realtà imprenditoriali; è conosciuta per la sua tradizione nella produzione di pasta, vino e olio di alta qualità, in particolare la cultivar coratina, che prende il suo nome proprio dalla città di Corato ed è una varietà di oliva particolarmente apprezzata per la sua alta resa in olio ricco di polifenoli e per il suo caratteristico sapore amaro e piccante.

Murgiafest 2023 – Pot’ess? 31 agosto-1 settembre a Santeramo in Colle (BA)

Il 31 Agosto e il 1 Settembre, a Santeramo in Colle, prenderà il via il Murgiafest – Ecofestival dell’Alta Murgia, organizzato dall’Arci Stand By; Santeramo. Diventato uno degli appuntamenti più attesi dell’estate murgiana, dopo aver cambiato location nel corso degli anni decide di tornare dove tutto è cominciato: Piazza Chiancone.

“Abbiamo sentito la necessità di riportare le attività in paese, a contatto con la comunità, dopo questi anni di distanziamento sociale. Ecco perché il motto scelto per questa edizione, Pot’ess? sta a significare proprio quel senso di stupore per la scelta di tornare ad animare una delle piazze storiche di Santeramo”.

Per l’edizione 2023, l’Arci “Stand by;” ha deciso di condensare l’esperienza in due giornate attraverso concerti di musica live, mostre, incontri tematici, laboratori per bambini, passeggiate naturalistiche e visite guidate.

Murgiafest è volontariato, è partecipazione, è valorizzazione delle radici ed intreccio con il presente. Questo senso di appartenenza e di rispetto che attraversa i luoghi e che caratterizza il Murgiafest come Ecofestival non manca di promuovere iniziative legate all’ambiente, alla conoscenza del territorio, all’educazione alimentare ed ambientale, oltre che realizzarsi nella formula eco-compatibile “Impatto Zero”. I punti di ristoro, infatti, saranno attrezzati con materiale biodegradabile e verranno promossi prodotti tipici e piatti unici della tradizione, preparati con alimenti a Km 0 (filiera corta), o con una filiera trasparente di produzione.

Il Murgiafest 2023 può contare sul patrocinio del Comune di Santeramo in Colle all’interno del calendario dell’Estate Santermana e sulle partnership del Comitato Regionale ARCI Puglia, ARCI Territoriale di Bari, APS Cooltura on the Road, Santeramo Genealogia in Colle, ANPI Santeramo.

Al seguente link è possibile visionare il programma del festival: Programma Murgiafest 2023

Giovedì 31 agosto

Dalle 16.30 alle 18.30 circa (raduno Piazza Chiancone)

Eventi per bambini dai 6 anni in su a cura di Cooltura on the Road

  • “Caccia al tesoro e passeggiata esplorativa per il Centro Storico”. Alla ricerca dei tesori nascosti di Santeramo, delle storie e dei personaggi più illustri, soprattutto artisti come Francesco Netti. L’attività è una passeggiata esplorativa a tappe rivolta ad un target comprendente bambini e famiglie ed è a cura di Fabio Sampaolo.
  • Laboratorio di Arte terapia per realizzare in forma grafica e colorata le emozioni che l’ambiente suscita in ogni partecipante, soffermarsi sull’ascolto delle proprie sensazioni in relazione agli elementi naturali dell’ambiente circostante, sperimentare liberamente colori e suoni, rilassando e al contempo potenziando i propri sensi.

Preadesione al link: Laboratori per bambini

Ore 19.00 – Piazza Chiancone

Evento a cura di ANPI Santeramo

  • Talk e presentazione mostra “I Santermani e la Resistenza”

Una mostra dedicata ai partigiani nati o residenti a Santeramo, impegnati nella Resistenza su diversi fronti di guerra, e agli antifasciti che a Santeramo si opposero al fascismo e lottarono per la libertà e la democrazia. Per l’inaugurazione saranno presenti Pasquale Martino (Presidente dell’ANPI provinciale) e i referenti del presidio ANPI di Santeramo

Ore 21.00 – Johnny DalBasso LIVE (https://shorturl.at/jzJOQ)

Ore 22.30 – Livia Mattos trio LIVE (https://shorturl.at/qrAK1)

Venerdì 1 settembre

ore 10.30 (raduno Piazza Chiancone) – “Caccia al tesoro e passeggiata esplorativa per il Centro Storico”.

Alla ricerca dei tesori nascosti di Santeramo, delle storie e dei personaggi più illustri, soprattutto artisti come Francesco Netti. L’attività è una passeggiata esplorativa a tappe rivolta ad un target comprendente bambini e famiglie ed è a cura di Fabio Sampaolo.

ore 17.30 – Laboratorio per bambini (età 7 – 10 anni. massimo 12 partecipanti).

Preadesione necessaria al link: https://arcistandby.com/laboratorio-storie-darte/

“Storie d’Arte” a cura di Chiara Bitetti: un Laboratorio di arte, partendo dalla vita e le opere di Francesco Netti, che porterà alla riproduzione di uno dei suoi dipinti.

ore 19.00 – “La famiglia di Francesco Netti” a cura di Filippo Natuzzi, (Genealogia di Santeramo in Colle): Le famiglie dell’ottocento erano decisamente più numerose di oggi. Molti artisti hanno spesso rappresentato parenti e affini nelle rispettive opere. Scopriamo volti e relazioni in una famiglia dell’alta borghesia che vanta sindaci, politici, dottori.

ore 21.00 – Chiara Turco LIVE (https://shorturl.at/bGV24)

ore 22.30 – Mundial LIVE (https://shorturl.at/gwER7)