Per ogni appassionato di cinema e letteratura horror la parola inglese “covenant” è sempre un campanello d’allarme. E’ una parola che può significare tante cose:
Accordo formale. Contratto. Promessa scritta. Clausola. Alleanza. Convenzione. Testamento (nuovo o vecchio). Patto. Per tutti noi horror-addicted il patto, o l’alleanza che dir si voglia, significa una cosa sola: la congrega delle streghe. Sentir parlare di una Covenant School ci fa scorrere un brivido lungo la schiena, e molti di noi probabilmente hanno immaginato una scuola nella quale le streghe vengono addestrate ed imparano ad utilizzare i loro poteri. In realtà si tratta di una scuola privata – Nashville Private Christian School – che pochi giorni fa è stata teatro dell’ennesima sparatoria americana.
In fondo sempre di orrore si tratta, anche se purtroppo il sangue versato è reale. Ci sono andati di mezzo anche bambini, tre bambini, e questo rende la tragedia ancora più dolorosa. In un video, una donna scampata al massacro si rivolge ai giornalisti, chiedendo loro “non siete stanchi di pubblicare e filmare eventi come questo?”.
E’ in effetti un copione visto tante volte. Prima l’orrore, poi il dolore, poi i fiori e i giocattoli vicini al luogo del massacro per ricordare e piangere le vittime. E infine le dichiarazioni delle autorità, che accennano timidamente alla necessità di regolare e limitare l’uso delle armi da fuoco, come è toccato stavolta a Biden. Timidamente, molto timidamente, per non dare troppo fastidio alle lobby che fanno capo alla National Rifle Association, da sempre impegnata a far rispettare il “diritto civile” al possesso delle armi da fuoco per i cittadini americani. A questi basterebbe schioccare le dita per mobilitare le innumerevoli milizie e gruppi di vigilantes sparsi per tutto il territorio degli Stati Uniti. Per non parlare dell’appoggio (leggi: dollari a pioggia) di mezzo Congresso, o forse anche più di mezzo, pronti a bloccare qualsiasi proposta di legge che vada a toccare quel diritto civile.
This is America, come canta Childish Gambino.
This is America, and these are Americans: una mamma ha dichiarato che suo figlio “è rimasto traumatizzato dalla sparatoria” ma ha poi aggiunto “credo che si senta meglio ora che ha saputo della morte dell’assalitore”. Agghiacciante.
Il sindaco: “Nashville si aggiunge alla lunga, terribile lista di comunità che hanno subito una sparatoria a scuola”. Wow.
Questa è la sparatoria di massa numero 129 del 2023, la dodicesima in una scuola. E siamo ancora a marzo. C’è sempre stato qualcosa di sbagliato e terribile in quella nazione, fin dalla sua nascita. Anzi, si può dire che la nazione è nata proprio a causa di cose sbagliate e terribili, e su quelle fondamenta ha costruito la sua potenza.
Le prossime due puntate delLo Specchio Rotto riguarderanno proprio l’America, vista da due prospettive opposte. La prima, in onda domani alle 18, è il risultato di uno sguardo che proviene da fuori. Un regista inglese che “osa” recarsi in America e calare idealmente le braghe alla “più grande democrazia del mondo”. Il suo nome, che dalle nostre parti è pressoché sconosciuto, é Peter Watkins. Il suo film si chiama Punishment Park, è stato girato nel 1971, ed è un mockumentary, ovvero un falso documentario. Piccolo particolare: Peter Watkins è l’inventore del mockumentary. E non solo di quello.

La settimana prossima, invece, vedremo l’America dal suo interno, dalle sue viscere più profonde e nere. Ricorderemo Dalton Trumbo, uno che negli anni 40 era tra gli sceneggiatori più pagati di Hollywood, e che in un attimo si ritrovò a scrivere sceneggiature per film di serie B a basso costo, accettando di essere pagato un decimo delle sue tariffe abituali. Come mai? La parola chiave è Maccartismo. E forse Dalton Trumbo era un maledetto comunista. This is America.

Dopo queste due puntate, resteremo nel continente ma usciremo dagli Stati Uniti, perché, come canta Residente:
América no es solo U.S.A., papá
Esto es desde Tierra del Fuego hasta Canadá.
Per le due canzoni ringraziamo i nostri hermanos di Rappercut, Gigi e Giuan, che ce le hanno fatte conoscere durante la nostra splendida chiacchierata che potete ascoltare quando vi pare: è la puntata numero 17 delLo Specchio Rotto. Una delle tante cose belle che succedono nella grande famiglia di RKO Radio. Aquí estamos, siempre estamos.