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ISMAEL / 1 e 95, lungo week-end di spettacoli all’Arena del Teatro Kismet

Da venerdì 3 a domenica 5 settembre in scena un racconto di migrazione con Massimiliano Frateschi e lo stand-up comedy show di Giuseppe Scoditti

Lo spazio aperto da 200 posti all’esterno del Teatro Kismet (strada San Giorgio martire, 22 F) propone un doppio appuntamento sempre in programma alle ore 21.

Si parte venerdì 3 e sabato 4 settembre con Ismael, spettacolo di e con Massimiliano Frateschi, che interpreta un 30enne in fuga dalla Siria, pronto a raccontare, con un sorriso e una grande voglia di vivere, la sua storia dall’Ufficio immigrazione di Roma. Una storia di migrazione che si intreccia con gli epocali cambiamenti che racconta l’attualità internazionale. 

Domenica 5 settembre si ride e si riflette, invece, con lo stand-up comedy show 1 e 95, coproduzione Teatri di Bari / Elsinor, di e con Giuseppe Scoditti. Un monologo comico dove si spazia dalle origini del Coronavirus alle tragicomiche disavventure del quotidiano, con la mimica di Scoditti a fare da guida al racconto. I due appuntamenti rientrano in ‘Speciale Puglia sotto le stelle’, la rassegna estiva di Teatri di Bari a cura di Teresa Ludovico, realizzata in collaborazione con Fondazione Sat.

Biglietto unico per il singolo spettacolo di 8 euro, acquistabile sul circuito Vivaticket.com. Al botteghino del Teatro Kismet è poi possibile acquistare un biglietto per assistere a entrambi gli spettacoli al costo di 10 euro. Previste anche speciali promozioni per chi acquista più biglietti.

Per informazioni: 080 579 76 67 – 335 805 22 11 oppure botteghino@teatrokismet.it. Botteghino del Teatro Kismet attivo dal martedì al venerdì ore 10.30 -12.30 / 16.30 – 19 e due ore prima dello spettacolo. Chiuso il lunedì. 

ISMAEL

di e con Massimiliano Frateschi

regia Graziano Piazza

Ismael è un ragazzo di 30 anni scappato dalla Siria. Dopo essere stato perseguito politicamente senza ragione, cacciato dalla sua città natale, rinchiuso in un carcere, dopo aver attraversato due continenti da nomade e perso le tracce della sua famiglia e del fratello Adnan, con cui ha condiviso la reclusione, Ismael si trova all’ufficio per gli immigrati a Roma.

Ismael è un ragazzo iperattivo, molto magro e sorridente nonostante il suo bagaglio emotivo. Ha imparato a parlare italiano da bambino, romano per la precisione (chiaramente sempre mantenendo un forte accento arabo) perché la madre, probabilmente morta mentre Ismael era in viaggio verso la terra promessa, cercava di lasciare ai suoi figli un’ancora di salvezza verso un mondo non troppo lontano e forse più accogliente.

Teatri di Bari | Elsinor

1 e 95

di e con Giuseppe Scoditti scritto da Ludovico D’Agostino e Giuseppe Scoditti costumi Sartoria Teatrale Arrigoni video Giacomo Scoditti foto Clarissa Lapolla prodotto da Teatri di Bari e Elsinor

Un’ora di stand-up comedy con il comico più alto d’Italia!*

1 e 95 è un monologo comico. L’atmosfera è quella di un nightclub, in cui arriva il comico in smoking e comincia lo show. Come in un flusso di coscienza, gli argomenti si susseguono ad un ritmo forsennato. L’importante è tenere viva l’attenzione e, soprattutto, divertire. La veste dello spettacolo è classica, pulita, vintage, ma il contenuto sarà folle, anarchico e imprevedibile.

*non abbiamo verificato in nessun modo quest’informazione, ma vi preghiamo di accettarla lo stesso per la buona riuscita di questa presentazione.

Ho sempre amato la comicità. Probabilmente ho cominciato a fare teatro proprio perché volevo far ridere. Italia Uno è stata la mia prima maestra. Trasmettevano i Simpson, demenziali, folli, scorretti ma alla base della mia formazione. Poi è arrivato quel mostro di Jim Carrey e allora ho perso la testa. “Un giorno – mi dicevo – mi piacerebbe essere come lui”. Quel giorno non è mai arrivato, ovviamente. Perché lui è un genio assoluto e io un ragazzo di Bari a cui piace fare il cretino. Nonostante questo, ho seguito il mio istinto e, sebbene in accademia abbiano fatto di tutto per distogliermi dalla strada della comicità, qualche anno dopo il diploma ho messo su uno spettacolo di varietà, Contenuti Zero, scoprendo che alla gente piace tantissimo ridere (e non è banale!). Motivato dal successo di questa esperienza, mi sono affacciato al mondo della stand-up americana, che ha come protagonisti, tra gli altri, lo stesso Carrey, Eddie Murphy, Robbie Williams, Louis C.K. e mi sono detto: “Sai che c’è? Ci provo pure io”. Mi sono esibito in un locale di Milano, dove si fa stand-up, con un pezzo scritto da me e la cosa ha funzionato. Da quel momento ogni serata di Contenuti Zero si è aperta con un mio monologo di introduzione (alla Walter Chiari per intenderci) che trattava argomenti diversi volta per volta. 1 e 95 è, quindi, il punto finale di questo processo: mettere insieme tutte le cose che ho scritto in questi anni, scriverne di nuove e vedere cosa ne viene fuori.

Lo spettacolo è un monologo comico. La scrittura è libera, si spazia da un tema ad un altro: chi siamo, i rapporti amorosi, il coronavirus, i pipistrelli, la mia altezza, le scuole di inglese e molto altro. Gli argomenti si accavallano, ritornano, scompaiono, come un lungo soliloquio interiore.

Giuseppe Scoditti

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