Liberi e Pensanti risponde ad Enrico Mentana sul NO allo spegnimento dell’Altoforno2 dell’Ex-Ilva

Riportiamo il comunicato stampa del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti

“Secondo il Direttore del TG7 e di Open, Enrico Mentana, la decisione dei Giudici del Riesame, che di fatto permette ad Afo2 di continuare a funzionare, va letta come uno scampato pericolo, nemmeno del tutto scontato poiché frutto di una sentenza anziché di un processo politico-economico, come normalmente dovrebbe verificarsi fra un governo e le imprese sul suo territorio.

In effetti questa è l’unica affermazione che ci sentiamo di condividere, perché rispetto alle altre sue considerazioni, su quanto sarebbe costata a Taranto e ai tarantini l’eventuale decisione opposta e su quanto abbiamo da festeggiare, più che per un capodanno, siamo costretti a chiederle, Direttore, da cosa abbia derivato queste convinzioni, perché noi siamo l’altra parte della città e non siamo pochi benché spesso “oscurati” dai media, come in questi suoi commenti.
Siamo quelli che sono terrorizzati da questa decisione perché conosciamo lo stabilimento e perché se qualcosa si fosse potuta o voluta fare per coniugare salute e lavoro, dal 2012 sarebbe stata fatta e non sarebbero morti NOVE operai!

Premesso che tanti giornalisti della sua stessa emittente e del suo TG hanno prodotto e producono servizi su Taranto, le chiediamo se si sia mai preso la briga di ascoltare le testimonianze dei cittadini e degli operai che disperatamente cercano di portare alla luce la realtà di uno stabilimento che chiuderà comunque, per obsolescenza, per incuria, per impossibilità di essere riportato a norma, lasciando soltanto più vittime fra noi!

Forse si sarà sentito confortato dai calcoli:
Sei eventi (incidenti come quello occorso ad Alessandro Morricella) sono stati stimati in 10.000 anni (e se l’operaio non è nella direttrice del foro di colata non accade nulla di grave nemmeno in tutta l’eternità) e certamente avrà creduto che gli esuberi minacciati da ArcelorMittal avranno adesso, grazie alla continuità produttiva di Afo2, il posto salvo.

Ma far passare per una buona notizia il perpetuarsi quotidiano per noi, del rischio di morte e malattia, i cui numeri non sono proiezioni e stime ma calcoli precisi, a posteriori di vite interrotte o distrutte per sempre, è uno scivolone che potevamo aspettarci dalle pagine de Il Giornale o Il Foglio.
Perché i dati ci sono, i piani industriali pure e lei, Mentana, avrebbe potuto e dovuto dare un’occhiata a quello di Mittal, per cui Afo2 sarà dismesso a revamping ultimato di Afo5, previsto nel 2023.
E avrebbe potuto chiedersi se è sano, a fronte di una battaglia giudiziaria logorante per tutti, ritenere credibile ed utile un investimento di oltre 10 milioni di euro per un impianto che deve terminare il suo ciclo meno di un anno dopo la sua messa a norma, tutta da vedere poi!

Avrebbe potuto anche dare un’occhiata all’ultimo rapporto SVIMEZ che quantifica l’impatto di una eventuale chiusura di questo “più grande centro siderurgico d’Europa”, in un misero 0,2 punto di Pil …

Bisogna fare attenzione, Direttore, quando si fa informazione e si gode di una certa credibilità, perché il resto del paese ma probabilmente anche una parte di nostri concittadini, considera fatti quelle che talvolta, come in questo caso, sono deduzioni affrettate, se non addirittura arbitrarie!

Se ha voglia di capire quanto poco abbiamo da festeggiare venga a farsi una gita in questa splendida città. Le offriamo un tour alle pendici dell’altoforno così fortunatamente attivo.
Ma si sbrighi perché non è detto che regga finché lo sistemano!”