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NON INDISPENSABILI – LO SPECCHIO NERO E04S02

Siamo una società progredita, o almeno pensiamo di esserlo. Cerchiamo conferme in ogni anfratto dello scibile umano, crediamo di trovarne in parole, storie e versi usciti da bocche e penne di ogni risma. Una delle poche conferme (alla convinzione di vivere in una società progredita) per noi autorevoli proviene dalla penna di Michel Houellebecq. Certo, dice, siamo una società progredita e lo si deduce da come trattiamo le persone anziane.

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Bif&st 2020 & Mario Monicelli contro il Covid-19

E’ arrivato il cavaliere. Vita da cani. Un eroe dei nostri tempi. I soliti ignoti. La grande guerra. Risate di gioia. I compagni. L’armata Brancaleone. Vogliamo i colonnelli. Romanzo popolare. Amici miei. Caro Michele. Un borghese piccolo piccolo. Temporale Rosy. Il marchese del grillo. Speriamo che sia femmina. Parenti serpenti. Le rose del deserto. E come se non bastasse, una mostra fotografica – gigantografica, per la precisione, come si conviene ad un gigante del cinema italiano – all’interno del teatro Margherita.

Novantacinque anni sul pianeta Terra, settanta dei quali nel cinema. Centocinquanta film, battesimo e funerale della commedia all’italiana compresi. Una commedia che aveva sempre un’ombra di tragedia e di morte dietro le risate e i sorrisi, perché è la vita stessa ad essere tragicomica.
Ritratto sui cartelloni pubblicitari nella splendida immagine da monaco ribelle (con uno sguardo troppo vispo e luciferino per essere un monaco credibile), Mario Monicelli è testimonial e cuore dell’imminente edizione 2020 del Bif&st: ci sono quindi diciannove buoni motivi (il ventesimo è l’ingresso gratuito a tutte le proiezioni dei film del Maestro) per frequentare i luoghi del festival, dal 22 al 30 agosto. Ridotto e ristretto, contingentato e igienizzato, regolamentato e mascherinizzato, sarà comunque festival. Sarà comunque cinema, e non solo quello di sua maestà Mario Monicelli. Vi invitiamo a consultare il programma dettagliato, che potete finalmente trovare in rete. Noi ci limitiamo a segnalarvi le visioni che hanno catturato la nostra curiosità famelica.

Cominciamo con quello che da queste parti è diventato ormai un classico: La CapaGira di Alessandro Piva, che dopo vent’anni conserva intatta la sua potenza espressiva; sarà un piacere rivederlo su grande schermo. E sarà anche un omaggio a Teodosio Barresi (r.i.p.).
Attendiamo Il giorno sbagliato, un thriller ricco di inseguimenti automobilistici e impreziosito da Russell Crowe in versione cattivone: promette bene, e sembra un film adatto a chi ha apprezzato Un giorno di ordinaria follia.
Hype a mille anche per un altro thriller, fieramente femminista, proveniente dall’Irlanda: il titolo è Rose Plays Julie, a dirigere è la coppia formata da Christine Molloy e Joe Lawlor. Continuano in questo film a esplorare i temi già affrontati nei loro lavori precedenti, ovvero l’identità, le esistenze alternative, l’eterno tema del doppio. Ma stavolta lo fanno stringendo le mani alla gola dello spettatore, e scommettiamo che ci ritroveremo tutti a seguirlo fino alla fine con gli occhi sgranati e le chiappe strette.

Ancora genere, che per fortuna abbonda nel programma, con un film che deve (molto) ad Agatha Christie e (qualcosina) a M. Night Shyamalan: Les Traducteurs di Régis Roinsard, con un cast necessariamente multilingue nel quale spicca l’immancabile Riccardo Scamarcio.
Ambientato nel 1992, in un angolo della Germania che poco prima era dell’est, Free Country racconta di ragazzine scomparse, una coppia di poliziotti male assortita, un territorio in mano a potentissimi criminali. E un serial killer. E non è tutto: la vicenda si srotola nelle pieghe della Storia, e non chiude gli occhi davanti alle bombe sociali ed economiche provocate dal crollo del muro di Berlino. La regia è di Christian Alvart, che riesce a non incasinarsi con tutti questi ingredienti.

Cielo livido, ciminiere torreggianti, pioggia incessante, in un paesino di mare sulla costa dello Yorkshire. Due anime sole: una ragazza di 17 anni e un quasi quarantenne, ossessionato dalla sua nuova e giovanissima amica. Forse. Come si esce da un quadro così grigio e deprimente? Prova a rispondere con Nocturnal la regista esordiente Nathalie Bianchieri, nata in Italia ma trapiantata a Dublino, con piglio deciso e convincenti riferimenti al realismo estremo del cinema inglese degli anni sessanta.

Ancora Inghilterra in Muscle: una storia intrisa di black humour, con un personal trainer che diventa stalker, in un film che fa pensare addirittura a Ben Wheatley, per noi quasi un idolo. Dirige Johnson, e la splendida colonna sonora è firmata da suo fratello Matt (The The). Attendiamo impazienti, sperando che la scena dell’orgia (girata con scambisti autentici) non sia tagliata.
Altri titoli interessanti sono Sympathie pour le diable, Three Summers, e Nuclear. Da recuperare assolutamente se ne avete perso il passaggio in sala è il capolavoro sorprendente di Pietro Marcello, Martin Eden.

Insomma, saranno nove giorni ricchissimi, nonostante i limiti oggettivi imposti dalle misure di sicurezza, e la qualità dei titoli selezionati sembra superiore a quella delle edizioni precedenti. Caccia ai biglietti!

Dikotomiko

Cartellone Cinema – i film nelle sale dal 5 all’11 marzo

Restano aperte le sale cinematografiche in Puglia, nonostante la psicosi, o meglio, i timori da contagio legati al nuovo coronavirus. Il cinema è certamente un luogo in cui l’accesso del pubblico è controllato, può essere contingentato. La visione di un film non prevede l’assembramento di persone a distanza ravvicinata ed ogni cittadino può responsabilmente adottare tutte le misure di sicurezza per tutelare se stesso ma soprattutto il prossimo.

Il B&Fest è stato invece rimandato, trattandosi di una manifestazione internazionale con ospiti e pubblico proveniente da territori al di fuori della nostra regione e nazione. Non ci resta ce consolarci facendo quel che si può ed andando a vedere dei bei film che possano svagare, scuotere le coscienze, farci conoscere mondi o fatti a noi lontano

Vi parlo quindi dei 14 film che è possibile vede da oggi e per tutta la settimana che va da giovedì 5 e mercoledì 11 marzo 2020.

Parto con una segnalazione, infatti da ieri è possibile vedere

Volevo Nascondermi

È un film di genere biografico del 2020, diretto da Giorgio Diritti, con Elio Germano e Oliver Ewy. Uscita al cinema il 04 marzo 2020. Durata 120 minuti. Distribuito da 01 Distribution. Da oggi sono sale invece dieci nuovi film:

Marie Curie

Fra il biopic ed il film storico, con la regia di Marie Noelle. Con Karolina Gruszka, Arieh Worthalter, Charles Berling, Izabela Kuna, Malik Zidi. Drammatico, Sentimentale – Polonia, Germania, Francia 2017. Durata 95 Minuti. Distribuzione Valmyn.

Picciridda – Con i piedi nella sabbia

Una storia di donne incastonate in una natura impervia, raccontata tra i silenzi dei non detti. Drammatico, Italia 2019. Durata 95 Minuti. Un film di Paolo Licata. Con Marta Castiglia, Tania Bambaci, Katia Greco, Lucia Sardo, Ileana Rigano.  Distribuzione Satine Film.

Qeen & Slim

È un film di genere drammatico del 2019, diretto da Melina Matsoukas, con Daniel Kaluuya e Jodie Turner-Smith. Uscita al cinema il 16 aprile 2020. Durata 132 minuti. Distribuito da Universal Pictures.

Honey Boy

Shia LaBeouf riversa il suo passato in un film ferocemente personale dove la malinconia sottile convive con la violenza sorda . Drammatico, USA 2019. Durata 94 Minuti. Un film di Alma Har’el. Con Shia LaBeouf, Lucas Hedges, Noah Jupe, Byron Bowers, Laura San Giacomo. Distribuzione Adler Entertainment.

Sono innamorato di Pippa Bacca

Una ricostruzione accurata della performance dell’artista, che ne coglie il convinto slancio pacifista. Documentario, Italia 2019. Durata 76 Minuti. Un film di Simone Manetti. Con Elena Manzoni, Antonietta Pasqualino di Marineo, Maria Pasqualino di Marineo, Rosalia Pasqualino di Marineo. Distribuzione Wanted.

Buñuel – Nel labirinto delle tartarughe

Una scommessa vincente, per ricordarci come il cinema debba sempre provare a scuotere le coscienze. Animazione, Spagna, Paesi Bassi, Germania 2018. Durata 80 Minuti. Un film di Salvador Simó. Con Jorge Usón, Salvador Simó. Distribuzione Draka.

Sola al mio matrimonio

Il ritratto realistico di una donna in cerca di una vita diversa, di un’indipendenza da conquistare. Drammatico, Belgio 2018. Durata 121 Minuti. Un film di Marta Bergman. Con Alina Serban, Tom Vermeir, Rebeca Anghel, Marie Denarnaud, Marian Samu. Distribuzione Cineclub Internazionale.

Vulnerabili

Tre storie intime s’intrecciano per caso in un racconto violento e dalla cifra stilistica decisa. Drammatico, Francia, Belgio 2017. Durata 105 Minuti. Un film di Gilles Bourdos. Con Alice Isaaz, Suzanne Clément, Vincent Rottiers, Pauline Etienne, Frédéric Pierrot. Distribuzione Movies Inspired.

Nessun nome nei titoli di coda

Un cinema nascosto. Documentario, Italia 2019. Durata 83 Minuti. Un film di Simone Amendola. Con Antonio Spoletini, Fernando Meirelles, Marcello Fonte, Pupi Avati, Dante Ferretti. Distribuzione Movieday Next.

La donna dello smartphone

Un film in bilico tra finzione e realtà. Drammatico, Italia 2020. Durata 87 Minuti. Un film di Fabio Del Greco. Con Chiara Pavoni, Silvana Porreca, Mariagrazia Casagrande, Hanad Sheik. Distribuzione Monitore Film.

                I uscita sabato 7 marzo

L’apprendistato

Un’opera fortemente contemporanea che si sa muovere tra coming of age e documentario. Drammatico, Italia 2019. Durata 84 Minuti. Un film di Davide Maldi. Con Luca Tufano, Mario Burlone, Lorenzo Campani, Enrico Colombini, Cristian Dellamora. Distribuzione Movieday.

                Lunedì 9 marzo sono nelle sale

Ultras

Non è mai solo una partita. Drammatico, Italia 2020. Durata 108 Minuti. Un film di Francesco Lettieri. Con Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia.

Hello World

Solo il 9 10 ed 11 marzo. Cambiare il passato. Animazione, Fantascienza, Sentimentale – Giappone 2019. Un film di Tomohiko Ito. Con Mirko Cannella, Gabriele Vender, Agnese Marteddu, Takumi Kitamura, Tôri Matsuzaka. Distribuzione Koch Media.

Aggiornerò questo articolo con soundtrack, trailer e curiosità dopola diretta di oggi 5 marzo alle 18:00 che potrete seguire ance da qui:

Cartellone Cinema: i film della settimana dal 27 febbraio al 4 marzo

Questa settimana, dal 27 febbraio al 4 marzo, parliamo di 12 film, da vedere, evitare o cercare.  

In uscita giovedì 27 febbraio 2020

  • Dopo Il Matrimonio

Un remake al femminile che fa del cast solido e performante il suo principale punto di forza. Drammatico, USA 2019. Durata 110 Minuti. Un film di Bart Freundlich. Con Michelle Williams, Julianne Moore, Billy Crudup, Abby Quinn, Eisa Davis. Distribuzione Lucky Red.

  • La Gomera – L’isola dei fischi

Godibile e intelligente riflessione sul linguaggio del cinema, ma il codice del noir pesa sull’insieme. Drammatico, Romania, Francia, Germania 2019. Durata 97 Minuti. Un film di Corneliu Porumboiu. Con Vlad Ivanov, Catrinel Marlon, Rodica Lazar, Antonio Buíl, Agustí Villaronga. Distribuzione Valmyn.

  • Non si scherza col fuoco

Una commedia per famiglie dalla comicità fracassona, con un John Cena tutto muscoli e buoni sentimenti. Commedia, USA 2019. Durata 96 Minuti. Un film di Andy Fickman. Con John Cena, Keegan-Michael Key, John Leguizamo, Tyler Mane, Brianna Hildebrand. Distribuzione 20th Century Fox Italia.

  • The Grudge

Un reboot che collega l’horror giapponese a quello made in Usa. Horror, USA 2020. Durata 94 Minuti. Un film di Nicolas Pesce. Con Andrea Riseborough, Demián Bichir, William Sadler, John Cho, Betty Gilpin. Distribuzione Warner Bros Italia.

  • Lupin III – The First

Look cartoonesco e un occhio a Miyazaki per la prima avventura in CG3D del ladro gentiluomo. Animazione, Giappone 2019. Durata 93 Minuti. Un film di Takashi Yamazaki. Con Tatsuya Fujiwara, Suzu Hirose, Kiyoshi Kobayashi, Kanichi Kurita, Daisuke Namikawa. Distribuzione Koch Media.

  • La Partita

Una partita di calcio in periferia si fa parabola nichilista sulla perdita dell’innocenza, in un tagliente esordio alla regia. Drammatico, Italia 2018. Un film di Francesco Carnesecchi. Con Francesco Pannofino, Alberto Di Stasio, Giorgio Colangeli, Stefano Ambrogi, Lidia Vitale. Distribuzione Zenit Distribution.

  • Arctic – Un’avventura glaciale

Un’avventura a tema ambientalista per un film carino ma senza sorprese. Adatto ai più piccoli. Animazione, Avventura – Canada 2019. Durata 92 Minuti. Un film di Aaron Woodley. Con Ambra Angiolini, Stefano De Martino, Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, James Franco. Distribuzione Notorious Pictures.

  • Doppio Sospetto

L’orrore si fa strada nelle crepe di un’amicizia speculare. Lo stile è classico ma il finale è originale. Drammatico, Francia, Belgio 2018. Durata 97 Minuti. Un film di Olivier Masset-Depasse. Con Veerle Baetens, Anne Coesens, Mehdi Nebbou, Arieh Worthalter, Jules Lefebvres. Distribuzione Teodora Film.

In uscita il 2 MARZO troviamo i documentari:

  • They shall not grow old – Per sempre giovani

Un lavoro maniacale che restituisce i colori al primo conflitto mondiale, in tutta la loro drammatica vividezza. Documentario, USA 2018. Un film di Peter Jackson. Distribuzione Mescalito Film.

  • Varda par Agnès

Varda fa convivere, ancora una volta, astrazione e realtà. Cogliendo l’essenza di un sentimento. Documentario, Francia 2019. Durata 115 Minuti. Un film di Agnès Varda, Didier Rouget. Con Agnès Varda, Sandrine Bonnaire, Nurit Aviv. Distribuzione Cineteca di Bologna.

  • Show Me The Picture – The Story of Jim Marshall

La storia del fotografo Jim Marshall. Documentario, USA 2019. Durata 92 Minuti. Un film di Alfred George Bailey. Con Galadrielle Allman, Adam Block, Anton Corbijn, Amelia Davis, Michael Douglas. Distribuzione Zenit Distribution.

In uscita il 3 MARZO il documentario

  • Marianne & Leonard – Parole d’amore

Cohen e la sua bella e tragica storia d’amore. Documentario, Biografico, Musicale – USA 2019. Durata 97 Minuti.Un film di Nick Broomfield. Con Nick Broomfield, Leonard Cohen. Distribuzione Nexo Digital.

Sono 8 i film da vedere fino a mercoledì prossimo 4 marzo, usciti il 27 febbraio . 

Inizio da un film drammatico di produzione americana

Dopo il matrimonio

Bart Freundlich, regista poco prolifico ma sceneggiatore esperto di relazioni sentimentali e incomprensioni familiari, riscrive il dramma portato sullo schermo dalla regista danese Susanne Bier nel 2006, sostituendo la coppia di protagonisti maschili con quella al femminile, Michelle Williams e Julianne Moore, sua moglie e interprete di quasi tutti i suoi film. Il tema della maternità, biologica o sostitutiva, scelta o rifiutata, assume dunque un ruolo centrale ma solo in apparenza, perché cambiando di genere ai protagonisti della storia, il regista può in realtà raccontare la scelta di un uomo e il legame che ha instaurato con la figlia.

Musiche di Mychael Danna, compositore canadese autore di colonne sonore tra queste vi segnalo Vita di Pi, per cui ha vinto un Oscar ed ottenuto una nomination all’Oscar per la miglior canzone. Può vantare una cinquantina di lavori per il cinema a partire dal 1994 ed anche un Golden Globe.

Soundtrack

Trailer:

Resto nel genere drammatico di respiro europeo parlandovi di

La Gomera – L’isola dei fischi

Ambientato a Bucarest  e presentato in concorso al Festival di Cannes 2019 è la storia di Cristi (Vlad Ivanov), ispettore di polizia corrotto dai narcotrafficanti, è sospettato dai suoi superiori e per questo sottoposto a intercettazioni. Viene inviato dalla diabolica Gilda (Catrinel Marlon) su un’isola delle Canarie, la vulcanica Gomera, dove si trova un carcere in cui è tenuto prigioniero un gangster mafioso. Per liberarlo e recuperare i milioni nascosti sull’isola, Cristi dovrà imparare il silbo, un antico linguaggio segreto. L’amore, però, interferirà con la missione del poliziotto e nulla andrà secondo i piani.

Soundtrack:

Trailer:

Torniamo negli USA e passiamo ad una commedia

Non si scherza col fuoco

Merito di John Cena, probabilmente, che smessi i panni del lottatore ha da tempo indossato quelli dell’attore e alla maniera del Vin Diesel di Missione tata si cimenta ancora con la commedia per famiglie (già affrontata in Giù le mani dalle nostre figlie). Un percorso classico, seguito da un film altrettanto scontato, in cui i muscoli del duro tutto d’un pezzo si sciolgono di fronte a una paternità prima forzata e poi rivendicata. L’aspetto rimarchevole di Non si scherza col fuoco riguarda gli incassi fatti registrare negli Stati Uniti: 44 milioni di dollari, 12 dei quali registrati al primo weekend.

A qualcuno la trama e le situazioni di Non si scherza col fuoco ricorderanno, fra i mille altri riferimenti, Tre scapoli e un bebè, remake americano della commedia francese, molto famosa a metà anni ’80, Tre uomini e una culla. Qui, semplicemente, il regista Andy Fickman e gli sceneggiatori Dan Ewen e Matt Lieberman aggiornano i componenti dell’improvvisato nucleo familiare di quei film: quattro uomini adulti costretti a diventare genitori e tre orfani di età differente, dai quattro, ai sette, ai sedici anni. Le donne sono come al solito un mero supporto narrativo a un percorso che riguarda solamente gli uomini: una ragazza che si mette nei guai e va per questo di continuo salvata e una rompiscatole pronta a diventare moglie e madre.

Musiche di Nathan Wang, compositore e direttore d’orchestra statunitense.

Soundtrack:

Il Trailer:

Cambiamo registro. Sempre di produzione americana è l’horror che vi presento oggi e che aggiunge un nuovo titolo alla trilogia firmata da Takashi Shimizu tra il 2004 ed il 2009. Sto parlando di

The Grudge

Si tratta del quarto capitolo della saga e ne mantiene il titolo. Vuole essere un ponte tra l’orrorifica serie e l’originale e spaventosissimo primo capitolo  Ju-on del 2000, un J-Horror (così si chiamano gli horror psicologici giapponesi) che uscì per il solo mercato home video. Per gli appassionati segnalo che questo è un interquel, che si svolge durante gli eventi di The Grudge (2004) e The Grudge 2 (2006). Questa volta però alla regia troviamo Nicolas Pesce, mentre il cast è composto da Andrea Riseborough e John Cho, più Elizabeth Folan Gilpin. Nel cast, particolarmente ricco, c’è anche la presenza di una vera icona del cinema horror americano come Lin Shaye: classe 1943, era presente nel primo Nightmare, ma anche in Critters, in Amityville – A New Generation e più recentemente in film come Tales of Halloween, Ouija e poi Ouija – L’origine del male, e tanti altri. Troviamo in questo film il numero 44, un riferimento al cortometraggio originale Ju-on 4444444444 (1998). 4 è anche il numero della sfortuna nella cultura giapponese, perché omofono di Shi, che significa morte. Il regista ha affermato che le sue fonti di ispirazione sono stati L’esorcista (1973) e Changeling (1980).

Le musiche sono state curate da The Newton Brothers, ossia Andy Grush e Taylor Newton Stewart, compositori di colonne sonore, produttori discografici, direttori e polistrumentisti, specialisti del genere horror, già curatori di Ouija: L’origine del male (2016) ed Oculus (2013).

Soundtrack:

Il Trailer:

Lupin III – The First

Dopo dieci lungometraggi di animazione, firmati anche da maestri come Hayao Miyazaki e Seijun Suzuki, e due poco riusciti adattamenti live-action (uno nel lontano 1974 e l’altro nel 2014), anche per il longevo Lupin III è la volta di una versione in computer grafica 3D. Di qui il sottotitolo The First che accompagna il film di Takashi Yamazaki, voluto dal creatore di Lupin Monkey Punch. The First ha un doppio primato: è il primo film animato dedicato al personaggio a essere realizzato in CGI e non nella classica tecnica 2D a mano libera, cifra stilistica degli anime. E’ inoltre il primo film a uscire dopo la morte del creatore del personaggio. Monkey Punch, al secolo Kazuhiko Katō, è infatti deceduto nell’aprile 2019 e il Lupin III The First gli sarà dedicato. Sul piano dei contenuti Yamazaki, già avvezzo alle conversioni in digitale per il lavoro fatto con Doraemon – Il film, osa il minimo indispensabile: i punti fermi della saga di Lupin vengono rispettati in maniera ossequiosa, anche se i comprimari, da Jigen a Zenigata, ottengono uno spazio minimo per poter incidere, in una trama che sembra appartenere più al romanzo d’avventura alla Tintin o Mortimer e Blake che alla tradizione nipponica. Il regista ha affermato che per un film live-action giapponese difficilmente si può realizzare una storia ambientata in diverse parti del mondo, mentre in Computer Grafica diventa possibile. Inoltre, essendo la storia ambientata non in un luogo immaginario, ma in diversi paesi reali, si è ispirato allo stile di 007. L’incipit della colonna sonora infatti fa eco alla sequenza di apertura dei film di James Bond.

Le musiche sono composte da Yuji Ohno, musicista, compositore e pianista giapponese jazz. È lui che ha quasi sempre curato Lupin III, sia nei film per il cinema che per la Tv. Le liriche sono del giovane Yoshiki Mizuno, musicista e cantante di Hamamatsu, Prefettura di Shizuoka, Giappone.

Soundtrack:

Trailer:

Arrivo al primo film italiano della settimana

La partita

L’esordio nel lungometraggio di Francesco Carnesecchi, confezionato allargando le linee di gesso di un corto dallo stesso titolo, inizia come una commedia sportiva  sulla scia de L’arbitro ma si trasforma lentamente in una parabola nichilista sulla perdita dell’innocenza. Roma, maggio, domenica mattina. L’ultima partita del campionato di calcio della categoria allievi. Claudio Bulla è un allenatore che nella vita non ha vinto nulla. Oggi si gioca il titolo. Un campo che diventa un ring su cui lottare per qualcosa di importante. Italo (Alberto Di Stasio), presidente dell’associazione sportiva, compete per i soldi, perché ha scommesso tutto ciò che ha. L’allenatore Claudio Bulla (Francesco Pannofino), che nella sua carriera non ha mai vinto nulla, oggi spera di portarsi a casa un titolo. Antonio (Gabriele Fiore), il capitano della squadra, spera un giorno di diventare un professionista. Quei 90 minuti sembrano un’eternità per vivere, per decidere e per sognare.

Musiche di Vanni Fiorelli, Alessio Lottero.

Il Trailer:

Quello di cui vi parlo ora è un film davvero adatto ai più piccoli con un messaggio ambientalista

Arctic – Un’avventura glaciale

Cal Brunker, animatore di successi come Cattivissimo Me e L’era glaciale 4, ha contribuito a scrivere la sceneggiatura di questa animazione, che trasforma la catastrofe ambientale dello scioglimento rapido e drammatico della calotta polare, nel piano mortifero di un folle frustrato, il tipico villain del genere supereroistico, che ha piegato il suo genio al Male dopo che la società l’ha stigmatizzato e ripudiato. Il tutto è visto attraverso lo sguardo infantile del piccolo Speedy, che vorrebbe tanto essere un super cane, ma che  è solo una piccola volpe bianca come la neve che lo circonda. Come già in Fantastic Mr. Fox, la debolezza del giovane protagonista si trasforma da difetto in valore aggiunto ed identitario, decisivo per la riuscita dell’impresa.

Arctic si può dunque considerare un discreto passo avanti rispetto a Il viaggio di Norm, che aveva già tentato, senza convincere, la combinazione di avventura e messaggio ambientalista, sebbene resti niente più che un intrattenimento grazioso, adatto ai più piccoli.

Le musiche sono di David Buckley, compositore britannico nominato agli Emmy di colonne sonore di film e televisione, residente a Santa Monica, in California.

Soundtrack:

Il Trailer:

Il film franco-belga della settimana è

Doppio Sospetto

Olivier Masset-Depasse ambienta questo lavoro agli inizi degli anni ’70, rappresentando la storia di due donne, Alice (Veerle Baetens) e Céline (Anne Coesens), e delle loro famiglie. Quando un’improvvisa tragedia sradica le vite delle due, queste mettono in discussione le relazioni che prima avevano tanta importanza. Il regista di Illégal (2010) porta sullo schermo il romanzo di Barbara Abel “Derrière la haine” con un occhio a Hitchcock e l’altro a Douglas Sirk. Qualche insistenza di troppo della musica e della regia vengono compensate dalla misura asciutta del film e da un finale che contraddice la fedeltà al genere dimostrata fino a quel momento e, con un notevole colpo di coda, sceglie una strada più cupa e raggelante, ma anche perfettamente coerente con il punto di partenza.

Musiche di Renaud Mayeur, Frédéric Vercheval, che hanno composto una colonna sonora varia e piacevole

Tappeto:

Soundtrack del film:

Il Trailer:

In uscita il 2 marzo

They shall not grow old – Per sempre giovani

Peter Jackson mette mano all’archivio storico della BBC per recuperare 600 filmati originali della Prima Guerra mondiale, in occasione del centenario dalla fine del sanguinoso conflitto. Posso ricordare altri recenti lavori, come quello di Leonardo Tiberi, che in Fango e gloria, che racconta quella stessa guerra attingendo ai materiali d’archivio dell’Istituto Luce e poi procede a colorizzarli e doppiarli. A Differenza di Tiberi però Peter Jackson dispone di un budget e una strumentazione tecnologica infinitamente superiori. Il suo documentario restituisce al conflitto del ’14-’18 i colori in tutta la loro vividezza: dal rosso del sangue dei cadaveri dei soldati al verde del gas nervino, senza dimenticare le tinte accese dei fiori di campo che spuntano ostinatamente ai margini dei campi di battaglia. Ma a colpire è l’attenzione a dettagli che vengono mostrati in campo lungo, capaci di umanizzare scene di mobilitazione collettiva altrimenti troppo impersonali.

Trailer

In uscita sempre il 2 marzo

Varda par Agnès

Agnès Varda. Fotografa professionale, autrice di installazioni e soprattutto pioniera della Nouvelle Vague, è un’istituzione del cinema francese, una donna che non si è mai chiusa a nuove esperienze. Questo docufilm offre un ritratto della sua attività, utilizzando sequenze delle sue opere cinematografiche, foto e riprese delle installazioni, fuori da un criterio cronologico, indagando poi gli anni dal 2000 al 2018 nei quali il focus è sul suo rapporto con le nuove tecnologie. Emerge l’amore si Varda per la meraviglia da suscitare in chi assiste poiché un’opera artistica frutto della creatività non ha raggiunto il suo scopo se non viene condivisa con altri che la facciano propria, così nelle sue installazioni gli spettatori diventano attori offrendo una loro lettura personale.

Musiche della compositrice polacca Joanna Bruzdowicz e Michel Legrand, compositore, pianista, arrangiatore e direttore d’orchestra francese di musica jazz, pop e di colonne sonore cinematografiche. È stato un prolifico compositore, con al suo attivo oltre 200 colonne sonore cinematografiche e televisive, oltre a molte canzoni memorabili.

Trailer

Show Me The Picture – The Story of Jim Marshall

Diretto da Alfred George Bailey, è un documentario sul fotografo delle rockstar, Jim Marshall, che con i suoi scatti è diventato a sua volta una celebrità del panorama musicale. Questo è un racconto della vita del fotografo davanti e dietro l’obiettivo, attraversando la carriera che lo ha reso un artista e un’esistenza fatta di alti e bassi. Figlio di immigrati, Marshall ha lottato per affermarsi nell’epoca d’oro del rock. Oltre alla passione per la fotografia, Marshall ne aveva una sfrenata per la musica, come dimostrano i suoi scatti e la sua poetica, secondo la quale si definiva simile a un reporter che cattura il soggetto nel suo ambiente. E lui si immergeva così tanto nel momento catartico della foto da diventare un tutt’uno con la fotocamera. Miles Davis che si allena alle corde, Bob Dylan che passeggia con gli amici, Hendrix che dà fuoco alla sua Stratocaster a Monterey Pop o che riprende Janis Joplin con una Super8 in un camerino, o ancora la Joplin in compagnia di una bottiglia di Southern Comfort, seduta sulla sua Porsche psichedelica o che finge di strangolare Grace Slick dei Jefferson Airplane. L’ultimo live dei Beatles a Candlestick Park, San Francisco, 1966. Johnny Cash (e la moglie June Carter) che saluta col dito medio le guardie, i leggendari concerti di Folsom Prison e a quello di San Quentin. Il tour americano degli Stones nel ’72 seguito per “Life” (da Marshall definito “pharmaceutical”), i Grateful Dead a Woodstock, l’amico Duane Allman e molti altri protagonisti della controcultura rock statunitense. Una scorribanda armata e ad alta tensione tra giganti, iniziata per caso con John Coltrane (che gli chiese indicazioni stradali per Berkeley sulla strada verso un’intervista, nel 1960, cortesia fatta in cambio della possibilità di fargli qualche foto). Proseguita con circa cinquecento crediti per altrettante cover e scatti a contratto negli studi di Atlantic e Columbia, culminata nell’era del classic rock, tra ’60 e ’70, e tramontata a contatto con gruppi molto meno eclatanti, proprio mentre Marshall iniziava a presentare i suoi libri fotografici nelle gallerie e la sua capacità di aver colto con passione lo spirito del tempo e la verità degli artisti veniva legittimamente riconosciuto.

Show Me the Picture è anche il titolo del volume fotografico uscito nel 2018 per Chronicle Books e sempre curato da Amelia Davis, che è anche coproduttrice e figura tra gli intervistati del film, insieme ai colleghi, i compagni di strada e gli amici stretti, come Joel Selvine, critico musicale del “The San Francisco Chronicle” e curatore di altri tre suoi volumi; Michael Douglas, conosciuto durante le session sul set del telefilm Le strade di San Francisco (1972-77), e la compagna Michelle Margetts, che lo conobbe da studentessa di giornalismo, incaricata dalla sua università di “stanare” e intervistare quel fotografo famoso che aveva fatto perdere le sue tracce e che pure nel 2004 per la sua prolungata militanza nel music business riceverà un premio honoris causa dai Grammys..

Le musiche sono del compositore londinese Ian Arber

Soundtrack:

Trailer

Chiudo con un documentario Nexo Digital al cinema solo il 3 e 4 marzo, presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2019,

Marianne & Leonard – Parole d’amore

L’ultimo film dell’acclamato regista di documentari Nick Broomfield, autore di Kurt e Courtney e Whitney: can I be me, bella ma anche tragica storia d’amore tra Leonard Cohen e la sua musa norvegese Marianne Ihlen. Il racconto parte dall’idilliaca isola greca di Hydra, divenuta un punto d’incontro per diversi artisti e spiriti bohémien. È qui che un 26enne Leonard aveva comprato nel settembre del 1960 un’abitazione vicina al mare, così da potersi concentrare e raggiungere quella pace interiore che gli permetteva di scrivere senza distrazioni. Ma non immaginava che in quello stesso anno su quell’isola avrebbe incontrato Marianne, giovane, bella, uno spirito libero nordico trapianto sulle calde sponde del Peloponneso. Marianne non fu solo l’ispirazione di “So Long Marianne” e “Bird on the Wire“, ma influenzò per tutta la vita la musica di Cohen. Con molte registrazioni inedite. Il film segue la loro relazione dai loro inizi fino al successo di Leonard. Le musiche sono di Nick Laird-Clowes, musicista e compositore, più famoso come cantante oltre che uno dei cantautori della band The Dream Academy.

Soundtrack:

Trailer

Chiudo così. Cartellone Cinema vi dà appuntamento a giovedì prossimo alle 18:00 sempre su http://www.rkonair.com.

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Un saluto da Paola!

Cartellone Cinema | Tutti i film in sala dal 20 al 26 febbraio

Questa settimana vi descriverò brevemente 14 pellicole, con segnalazioni di rassegne locali e dou-film.  

I Film in uscita il 20 febbraio:

  • Bad Boys for Life è un film di azione del 2020, diretto da Adil El Arbi, Bilall Fallah, con Will Smith e Martin Lawrence. Durata 123 minuti. Distribuito da Sony Pictures Italia / Warner Bros. Pictures Italia.
  • Il Richiamo della Foresta è un film d’avventura del 2020, diretto da Chris Sanders, con Karen Gillan e Harrison Ford. Durata 105 minuti. Distribuito da Walt Disney Italia / 20th Century Fox.
  • Cats, un musical del 2019, diretto da Tom Hooper, con James Corden e Judi Dench. Durata 110 minuti. Distribuito da Universal Pictures.
  • Lontano Lontano è una commedia del 2019, diretto da Gianni Di Gregorio, con Gianni Di Gregorio e Ennio Fantastichini. Durata 90 minuti. Distribuito da Parthénos Distribuzione.
  • Cattive acque, un film biograficodrammatico, un legal-drama del 2019, diretto da Todd Haynes, con Mark Ruffalo e Anne Hathaway. Durata 126 minuti. Distribuito da Eagle Pictures.
  • L’Hotel degli amori smarriti è una commedia francese del 2019, diretto da Christophe Honoré, con Chiara Mastroianni e Benjamin Biolay. Durata 86 minuti. Distribuito da Officine UBU.
  • La mia banda suona il Pop è una commedia italiana del 2020, diretto da Fausto Brizzi, con Christian De Sica e Diego Abatantuono. Durata 95 minuti. Distribuito da Medusa Film.
  • Criminali come noi è un film di avventura, commedia del 2019, diretto da Sebastián Borensztein, con Ricardo Darín e Luis Brandoni. Durata 116 minuti. Distribuito da BIM Distribuzione.

Venerdì 21 febbraio:

  • una nuova proiezione per Sudestival 2020 – Sezione Concorso NEVIA di Nunzia Privato Destefano

Lunedì 24 febbraio arrivano nelle sale 

  • Il Commissario Montalbano: Salvo amato, Livia mia. Il nuovo episodio del 2020, il giallo della fortunata serie legata ai romanzi di Camilleri, è perla prima volta al cinema prima disbarcare su Rai1, in anteprima assoluta, solo il 24, 25 e 26 febbraio con biglietti disponibili sulla piattaforma Nexo Digital. Diretto da Alberto Sironi, Luca Zingaretti, con Luca Zingaretti e Cesare Bocci. Durata 100 minuti. Distribuito da Nexo Digital (distribuzione cinema).

Solo il 24 25 e 26 febbraio 

  • Permette? Alberto Sordi, film diretto da Luca Manfredi, è il racconto di come Alberto Sordi, interpretato da Edoardo Pesce, sia diventato uno degli emblemi della cinema e, soprattutto, della commedia italiana dopo essere stato cacciato dall’Accademia di Recitazione dei Fiodrammatici milanese.
  • Lourdes, un documentario del 2019, diretto da Thierry DemaizièreAlban Teurlai. Durata 95 minuti. Distribuito da 102 Distribution.

Martedì 25 febbraio come evento speciale 

  • Royal Opera House: The Cellist / Dancesat a gathering

Nelle sale da mercoledì 26 febbraSi vive una volta sola, la commedia del 2020, diretta da Carlo Verdone, con Carlo Verdone, Anna Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora. Distribuito da Vision Distribution.

Iniziamo con i primi otto film in uscita giovedì 20 febbraio, film che potrete vedere fino a mercoledì prossimo 26 febbraio. 

Bad Boys for life

L’uscita di questo terzo capitolo avviene 17 anni dopo il precedente, ed esattamente 25 anni dopo il primo film di Bad Boys. Niente di nuovo sotto il sole della Florida, Will Smith è una testa calda che spinge a fondo sull’acceleratore e Martin Lawrence un pavido che sposta il piede sul freno.

Con Top Gun: Maverick e Space Jam 2, in uscita a breve, torna anche un altro Blockbuster degli anni Novanta a cui francamente non avevamo più pensato, firmato due volte da Michael Bay (Bad Boys, 1995; Bad Boys II, 2003). Ma Bad Boys for Life è diretto questa volta da Adil El Arbi e Bilall Fallah, che hanno concesso comunque a Bay un cameo ad honorem.

La pellicola sembra uscire da una bolla temporale. Sotto le ruote di Will Smith scorre la Miami degli anni Novanta, con le sue auto rombanti, i motoscafi scintillanti e i suoi poliziotti in camicia a maniche corte. Ma il tempo ha inciso sugli eroi (Mike si tinge il pizzetto, Marcus si è appesantito) e il cinema d’azione pure. L’obsolescenza di questo seguito tardivo si converte naturalmente in una risorsa comica e narrativa. Lo scambio verbale tra i due superpoliziotti, costruito ieri sull’opposizione tra un padre di famiglia razionale e un seduttore impenitente, riposa oggi sull’invecchiamento, percepibile o dissimulato.  Musiche: Lorne Balfe, compositore e produttore discografico scozzese che lavora stabilmente con il Remote Control Productions Studio. Tra i suoi lavori come autore di musiche troviamo Pacific Rim – La rivolta, Ghost in the Shell, Il cacciatore di donne, Salinger – Il mistero del giovane Holden, Assassin’s Creed III, Assassin’s Creed: Revelations, Assassin’s Creed: Brotherhood (Trailer), Sherlock Holmes: A Game of Shadows, le musiche aggiuntive per diverse colenne sonore come Kung Fu Panda 2, Inception, Iron Man, The Simpsons Movie, Transformers, Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest, King Arthur.

Soundtrack Bad Boys for Life

Trailer:

Il richiamo della foresta

Il cast vede Harrison Ford nel ruolo del protagonista, John Thornton, ma non è solo: gli fanno compagnia l’attore inglese Dan Stevens (vecchia conoscenza del pubblico in Downton Abbey e non solo), il semi-ubiquo Omar Sy (che, dopo Quasi amici, sta conoscendo un enorme successo internazionale ed è diventato l’attore francese più richiesto del pianeta, Hollywood compresa), la lanciatissima Karen Gillan e l’esperto lupo di mare Bradley Whitford, che al momento sta vivendo una seconda giovinezza grazie soprattutto alla performance in Scappa – Get Out di Jordan Peele. 

Il film (prevalentemente) live-action è la storia dell’amicizia tra Buck e il vecchio John e, come dice Harrison Ford stesso nel trailer, il racconto dell’avventura più importante delle loro vite.

Il protagonista a quattro zampe è stato rielaborato in CGI per avere un’espressività fuori dal comune e (quasi) tutti gli altri animali che si vedono nel film sono stati ricreati al computer, trasformandolo in una produzione a tecnica mista, parzialmente animata e parzialmente in carne e ossa.

Questa nuova versione cinematografica de Il richiamo della foresta diretta da Chris Sanders è il quarto adattamento per il grande schermo del classico di Jack London, pubblicato per la prima volta nel 1904, che vanta alcune trasposizioni televisive e persino una versione anime giapponese prodotta dalla Toei Animation negli anni 80. Viene considerato anche come il remake del film del 1935 con Clark Gable. Sulla falsa riga di quell’adattamento, anche stavolta il ruolo di John Thornton è più rilevante che nel romanzo originale anche se, a differenza del ’35, la storia dell’arrivo di Buck nello Yukon è raccontata e fedelmente ripresa dal libro. Tuttavia, gran parte della trama ruota più attorno al rapporto tra l’uomo e Buck che non al solo cane, trasformando di fatto il testo di London nella base di quello che è a tutti gli effetti un buddy movie uomo-animale che non disdegna l’inserimento di una pennellata di tenerezza qua e là.

Musiche: John Powell, compositore britannico. Il suo stile compositivo fonde gli strumenti orchestrali tradizionali ai più moderni suoni sintetizzati. Powell comincia studiando violino, prima d’iscriversi al London’s Trinity College of Music. Dopo aver intrapreso la via del jazz e del rock con la band soul The Fabulistics, intraprende la carriera di compositore per spot pubblicitari, grazie alla quale diventerà assistente del compositore Patrick Doyle in alcune sue produzioni cinematografiche, fra cui Molto rumore per nulla. La partecipazione a numerose produzioni di grande successo commerciale ha rapidamente consentito a Powell di diventare uno dei compositori più richiesti e pagati di Hollywood. Powell si è anche occupato della serie d’animazione L’Era glaciale, lavorando nel secondo L’era glaciale 2 – Il disgelo, nel terzo L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri e nel quarto capitolo L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva.

Per conoscerlo meglio:

Trailer:

Cats

Alla base dell’adattamento del musical in due atti di Andrew Lloyd Webber, una delle produzioni teatrali più longeve e redditizie di sempre, un’opera che è in scena da quasi quarant’anni, c’è un equivoco che riguarda l’abuso ormai conclamato del motion capture: l’idea, cioè, che il digitale possa rendere mobile e realistico qualsiasi immaginario.

L’hanno fatto e lo fanno tuttora con i classici della Disney, tradotti uno alla volta dall’originale animato alla versione live action e lo hanno fatto ora con Cats, trasportato da un palcoscenico del West End di Londra a un set cinematografico inesistente. È probabile che se il musical originale fosse stato anch’esso un film d’animazione le cose sarebbe andate meglio, come per Il Re leone

Sarebbe bastato copiare l’originale, inquadratura per inquadratura e far cantare i gatti come si è riusciti a fare parlare i leoni. Il problema, però, è che Cats viene dal teatro, e in quanto opera teatrale mette in campo già da sé un evidente scarto rispetto alla realtà: i gatti in scena sono uomini e donne travestiti, e sono accettati proprio in virtù della separazione fra platea e palcoscenico.

Quindi si tratta di una superproduzione al limite del ridicolo, del grottesco, dell’arbitrarietà di ogni forma di messinscena che non può nemmeno invocare il “fascino” del prodotto di serie B dato il lauto costo di produzione.

Il Musical, presentato in anteprima mondiale al New London Theatre nel 1981, è andato in scena per 21 anni da record e quasi 9000 spettacoli.  Judi Dench è stata scritturata nella produzione teatrale londinese originale del 1981 nei doppi ruoli di Jennyanydots e Grizabella. Tuttavia, poco prima dell’apertura della produzione originale, ha subito un infortunio che l’ha costretta a ritirarsi dallo spettacolo, per essere sostituita all’ultimo minuto da Elaine Paige.

Musiche: Andrew Lloyd Webber, autore del musical originale, ha scritto nuove canzoni, esclusivamente per questo film. Webber, che si è diviso tra il West End di Londra che a Broadway, con numerose produzioni in tutto il mondo in diverse lingue e adattamenti cinematografici. I suoi musical più famosi sono: Jesus Christ Superstar, Evita, Cats, The Phantom of the Opera e Sunset Boulevard. Ha composto in totale 17 musical, una raccolta di canzoni, un insieme di variazioni, due colonne sonore e una messa da requiem. Ha ricevuto numerosi premi ed onorificenze, tra cui un titolo di cavaliere nel 1992 (per poi diventare pari d’Inghilterra), 3 Tony Awards, 3 Grammy Awards, un Oscar, un Golden Globe, un Emmy International Award e sei Laurence Olivier Awards (i premi del teatro inglese). Molte delle sue canzoni sono state incise da numerosi interpreti in tutto il mondo e hanno avuto un notevole successo al di fuori dei musical per i quali sono state composte.

Andrew Lloyd Webber:

Soundtrack:

Il Trailer:

Lontano Lontano

Niente effetti speciali o scenari ricostruiti, ma una storia inscritta nel suo habitat naturale: Trastevere e i suoi caffè, luoghi preferiti dell’ozio romano e viavai di saluti, proposte, offerte, idee, progetti. Per Gianni Di Gregorio, che dirige ed interpreta, riprendendo il filo del suo cinema di quartiere, con Ennio Fantastichini e Giorgio Colangeli, la romanità è da sempre l’ingrediente segreto e stavolta il soggetto è la favolosa pensione degli italiani all’estero, tra vantaggi fiscali e sole abbagliante. Un vero e proprio saggio di antropologia urbana. Il film è stato presentato in anteprima al Torino Film Festival 2019. L’idea nasce da una conversazione tra Matteo Garrone ed il regista, che conoscendo molto bene Di Gregorio lo stimolò a scrivere la storia di un pensionato povero, costretto a trasferirsi all’estero per migliorare le sue condizioni di vita. Il film rappresenta l’ultima interpretazione di Ennio Fantastichini, deceduto il 1° dicembre 2018 dopo la fine delle riprese del film. La colonna sonora è di Francesco Santagata e Francesco Luongo.

Soundtrack:

Il Trailer:

Cattive acque

Tratto da un’inchiesta giornalistica – New York Times Magazine dal titolo molto chiaro: “The Lawyer Who Became DuPont’s Worst Nightmare” di Nathaniel Rich – , è la storia vera dell’impegno civile di Rob Bilott, interpretato dalla star attivista Mark Ruffal, avvocato difensore di aziende chimiche di Cincinnati, ma che di fronte ad alcune evidenze inizia una lotta legale lunga quasi vent’anni, nella speranza di salvare circa 70 mila cittadini a rischio avvelenamento, a causa della contaminazione delle acque da parte di DuPont con l’acido perfluorooctanico. In questo film il regista Todd Haynes – apertamente gay, non religioso pur avendo la madre ebrea, considerato un vero pioniere del New Queer Cinema; tra i suoi film più apprezzati: Velvet Goldmine, Lontano dal ParadisoCarol – trova una sintesi tra due anime diverse: accetta le costrizioni del dramma legale e del film familiare, senza opporre resistenza ed anzi, assecondandole entrambe nella loro semplicità. Molti spettatori, guardando Cattive acque, film filtrato da un blu corporate ed irrigidito dalla strutturata seriosità delle finestre dei grattacieli, si chiederanno dove sia il regista di film muscolari e sovversivi come CarolIo non sono qui e Safe. Questa è una nuova pagina di quel cinema sobrio e morale, tipicamente americano, che risponde alle aberrazioni del decennio attuale con storie di eccellente rettitudine del passato, Cattive acque si inserisce nella tradizione di Tutti gli uomini del presidenteSpotlightThe PostInsider – Dietro la verità, in cui l’individuo deve accettare che il sistema è in fondo nulla più che noi stessi – fallaci e opportunisti, ma anche capaci di tirare una riga e dire “basta”. La moglie del protagonista è interpretata da Anne Hathaway, premio Oscar per Les Misérables. Non manca un altro attore e attivista come Tim Robbins, vincitore dell’Academy Award per Mystic River. La soundtrack è a cura di Marcelo Zervos, pianista e compositore brasiliano di musica classica e jazz. Ha studiato musica presso la Berklee College of Music. Ha pubblicato 4 album musicali, ed ha composto le colonne sonore di alcune sigle televisive, musiche da teatro e di alcuni film per il grande schermo come Wonder.

Soundtrack:

Trailer:

L’Hotel degli amori smarriti

Una commedia brillante ricca di colpi di scena. Una donna decide di lasciare il marito poiché lei ha un amante, un suo studente dell’università. Decide di trasferirsi nell’hotel di fronte e dalla finestra della sua camera ha una visione a distanza della vita del marito, un’occasione per riflettere. La regia è di Christophe Honoré, che da qualche film a questa parte (più precisamente da Les bien-aimés datato 2011) ha abbandonato quella vena che si sarebbe potuto definire tardo-adolescenziale, secondo la quale era indispensabile provocare lo spettatore con situazioni o strutture narrative spesso fini a se stesse. Honoré si diverte così a rendere fisici e materiali i ricordi che ognuno di noi può avere, mettendoci di fronte ad una riflessione sul divenire.

Il titolo originale del film fa riferimento all’articolo 212 del Codice civile, che enuncia che i coniugi si devono reciprocamente rispetto, fedeltà, aiuto e assistenza. Il regista ha rivelato che il film proviene da un altro film che non è mai stato girato. L’aveva intitolato Les Fleurs (I fiori) e la storia era ambientata verso la fino degli anni ’50. Mentre scriveva e girava il film, il regista ha guardato diversi film di Sacha Guitry, Ingmar Bergman, Woody Allen e ognuno di loro, senza saperlo, gli ha permesso di dare un’identità a questo nuovo film. 

Durante il Festival di Cannes 2019 all’attrice Chiara Mastroianni è stato assegnato il Premio Migliore Interpretazione nella sezione Un Certain Regard ed ha ottenuto una candidatura a Cesar.

Il Trailer:

La mia banda suona il Pop

Agli ordini del regista Fausto Brizzi, un’autorità in materia di commedia all’italiana, c’è un cast di livello composto da alcuni dei più grandi campioni del genere degli ultimi quarant’anni di cinema, a partire proprio da Christian De SicaMassimo Ghini e Diego Abatantuono, accompagnati da una Angela Finocchiaro in grande spolvero e da Paolo Rossi, musicisti sgangherati che furono di successo. Nei panni di Olga troviamo la sempre affascinante Natasha Stefanenko e c’è spazio anche per una comparsata di Sergio Rubini mentre persino Tiberio Timperi si regala un cameo.

Una storia di amicizia, di caduta (vera) e risalita (potenziale), condita da un pizzico di nostalgia e da abbondanti dosi di cialtroneria all’italiana per una commedia che strizza l’occhio ai cinepanettoni.

Fausto Brizzi ha voluto che i Popcorn sembrassero davvero una band degli anni ’80 ed è così che il film ha avuto un lungo processo di preparazione, che ha visto la sua troupe impegnata nel ricreare videoclip dell’epoca con protagonisti gli interpreti stessi. Il regista non ha voluto usare hit note, ma ha chiesto al maestro Bruno Zambrini di comporre canzoni in pieno stile “sanremese”, che fossero orecchiabili sin dal primo ascolto.

Il Trailer:

Criminali come noi

Una commedia di produzione argentina basata sul romanzo La noche de la Usina (Premio Novel Alfaguara 2016), scritto da Eduardo Sacheri, che ha anche collaborato alla stesura del copione. In patria il film è stato paragonato a Ocean’s Eleven, per il tema, un tentativo di rapina, ma anche perché si tratta di un’opera corale con tanti attori scelti tra quelli più noti del paese.

È il 2001, siamo ad Alsina, una una piccola cittadina dell’Argentina dell’est, vicino all’Atlantico, rimasta priva di ogni genere di risorse e quasi disabitata. L’ex calciatore professionista Fermín Perlassi e sua moglie Lidia mettono insieme una piccola impresa per provare a risollevare le sorti economiche del circondario. Insieme a degli amici che condividono la loro iniziativa i due coniugi mettono faticosamente insieme una cifra di circa 160.000 dollari americani, con cui provare a comprare un locale abbandonato. Nella banca della vicina città Villagrán depositano i soldi, non in una cassetta di sicurezza, ma su un conto corrente su consiglio dell’operatore. Il giorno dopo, il 19 dicembre 2001, il governo argentino annuncia il famoso corralito, ossia quel provvedimento per cui, in tutto il paese, nessun cittadino avrebbe potuto ritirare dalla banca più di 250 dollari al giorno. A questo punto, i protagonisti si trovano con tutto il loro denaro bloccato e la necessità impellente di recuperarlo in qualche modo e devono studiare un piano per riuscirci.

Musiche: Federico Jusid, compositore argentino che risiede e lavora tra Madrid e Los Angeles. Ha scritto le colonne sonore di oltre 40 film, tra cui Il segreto dei suoi occhi, Loving Pablo,  e oltre 25 serie televisive. 

Federico Jusid:

Soundtrack del film La Odisea de los Giles:

Il Trailer:

Venerdì 21 febbraio c’è stata una nuova proiezione per Sudestival 2020 – Sezione Concorso, a Monopoli.

Nevia

Nevia di Nunzia Privato Destefano, Italia, 2019, 86’
Produzione: Archimede Production con Rai Cinema
Nel cast: Virginia Apicella, Pietra Montecorvino, Rosy Franzese, Pietro Ragusa, Franca Abategiovanni, Simone Borrelli, Gianfranco Gallo, Lola Bello
La regista esordiente è riuscita subito a portare il suo film al Festival del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti.
Nevia ha 17 anni: troppi per il posto in cui vive e dove è diventata grande prima ancora di essere stata bambina. Minuta e acerba, è un’adolescente caparbia, cresciuta con la nonna Nanà, la zia Lucia e la sorella più piccola, Enza, nel campo container di Ponticelli. Nevia cerca di farsi rispettare in un mondo dove nascere donna non offre nessuna opportunità, anzi: lo sa, e si protegge da quella femminilità che incombe su di lei nascondendosi dentro vestiti sportivi e dietro a un atteggiamento ribelle. Le sue giornate trascorrono tutte uguali, tra piccoli lavoretti e grandi responsabilità, i contrasti con la nonna e la tenerezza per la sorella. Finché un giorno l’arrivo di un circo irrompe nella quotidianità della ragazza, offrendole una insperata possibilità. Ospiti la regista Nunzia Privato Destefano e l’attrice Virginia Apicella.

Solo il 24, 25 e 26 febbraio con biglietti disponibili sulla piattaforma Nexo Digital:

Il Commissario Montalbano: Salvo amato, Livia mia. 

Il nuovo episodio del 2020, il giallo della fortunata serie legata ai romanzi di Camilleri, è per la prima volta al cinema prima disbarcare su Rai1, in anteprima assoluta. Diretto da Alberto Sironi, Luca Zingaretti, con Luca Zingaretti e Cesare Bocci. Durata 100 minuti. Distribuito da Nexo Digital (distribuzione cinema).

Altro evento speciale al cinema solo il 24, 25 e 26 febbraio 

Permette? Alberto Sordi

Film diretto da Luca Manfredi, è il racconto di come Alberto Sordi, interpretato da Edoardo Pesce, sia diventato uno degli emblemi della cinema e, soprattutto, della commedia italiana dopo essere stato cacciato dall’Accademia di Recitazione dei Fiodrammatici milanese. Al Multicinema Galleria di Bari solo il 24 febbraio.

Trailer

Lourdes 

Documentario di produzione francese che ha ottenuto 1 candidatura ai Cesar ed una ai Lumier Awards. La roccia della Grotta di Lourdes è accarezzata da decine di milioni di persone che hanno lasciato lì l’impronta dei loro sogni, le loro aspettative, le loro speranze e le loro frasi. A Lourdes convergono tutte le fragilità, tutte le povertà. Un film che intende narrare la condizione umana che va al di là delle fede e che mostra le aspettative e speranze in cui ognuno di noi si rispecchia. Musiche: Pierre Aviat.

Pierre Aviat:

Il Trailer:

Un altro evento speciale, che è possibile vedere solo martedì 25 febbraio alle 20:15. Una produzione Nexo Digital in diretta dalla Royal Opera House 

Royal Opera House: The Cellist / Dancesat a gathering

The Cellist è ispirato alla vita e alla carriera della violoncellista Jacqueline du Pré e segna il debutto sul palco principale della coreografa Cathy Marston per The Royal Ballet. Il balletto sarà interpretato da stelle del Royal Ballet come Lauren Cuthbertson e Matthew Ball e il solista Calvin Richardson. Questo nuovo balletto è abbinato a Dances at Gathering, del cinque volte vincitore del Tony Award e celebre coreografo di Broadway Jerome Robbins. Questo favoloso balletto fa ora un gradito ritorno al Royal Ballet dopo una lunga assenza dal suo repertorio. Dances at Gathering dimostra l’eleganza e la grazia di cinque coppie che ballano all’unisono sull’incantevole musica di Chopin.

E chiudo con una commedia italiana in uscita mercoledì 26 febbraio

Si vive una volta sola

La commedia diretta da Carlo Verdone, con Carlo Verdone nei panni di un medico e con Anna Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora. Distribuito da Vision Distribution. In programmazione al Multicinema Galleria di Bari. Si tratta del 27° film di Verdone, nelle sale per festeggiare i 40 anni da Un sacco bello (1980), con una sceneggiatura scritta insieme all’amico Giovanni Veronesi. Il film è stato girato prevalentemente in Puglia e nello specifico a Bari, Monopoli, San Vito di Polignano, Otranto e in provincia di Lecce. 

Trailer:

Cartellone Cinema vi dà appuntamento a giovedì prossimo alle 18:00 sempre su RKO.

Vi ricordo che potete riascoltare la puntata dalla nostra piattaforma Spreaker cercando Cartellone Cinema ma anche su Spotify, Deezer, Apple Podcast, Castbox, Google Podcasts, ListenNotes, Podcast Addict, iHeartRadio, Podchaser.

Cartellone Cinema – Tutti i film nelle sale dal 6 al 12 febbraio

Nella settimana tra giovedì 6 febbraio e mercoledì 12 avremo la possibilità di vedere 6 film: da oggi 3 nuovi titoli, domani torna al cinema 8 ½ che per Fellini 100, la rassegna nazionale in onore dei 100 anni dalla nascita di Federico Fellini ed poi tra lunedì e mercoledì prossimo un paio di documentari.  

  • Il Ladro di Giorni è un film drammatico del 2019, diretto da Guido Lombardi, con Riccardo Scamarcio e Massimo Popolizio. Durata 105 minuti. Distribuito da Vision Distribution.
  • Birds of Prey è un film d’azione ed avventura del 2020, diretto da Cathy Yan, con Margot Robbie e Mary Elizabeth Winstead. Durata 109 minuti. Distribuito da Warner Bros.
  • Alice e il sindaco è una commedia francese drammatica del 2019, diretto da Nicolas Pariser, con Fabrice Luchini e Anaïs Demoustier. Durata 103 minuti. Distribuito da BIM Distribuzione, in collaborazione con Movies Inspired.

Il 7 febbraio per il cinema Ritrovato.. al Cinema

  • 8 1/2 è un film drammatico, commedia del 1963, diretto da Federico Fellini, con Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale. Durata 140 minuti. Distribuito da CINERIZ – DOMOVIDEO, MONDADORI VIDEO, DE AGOSTINI, MULTIGRAM, L’UNITA’ VIDEO.

In uscita lunedì 10 febbraio invece:

  • Impressionisti segreti è un documentario del 2020, la cui regia è curata da Daniele Pini, distribuito da Nexo Digital.

Mercoledì 12 febbraio:

  • Cercando Valentina – Il mondo di Guido Crepax, un documentario del 2019, diretto da Giancarlo Soldi, con Riccardo Vianello.Durata 75 minuti. Distribuito da Bizef Produzione.

Parto però con una segnalazione locale. Voglio parlarvi in apertura della proposta dell’Anche Cinema Royal di Bari:

Il 6 febbraio c’è stata la proiezione alle ore 19.00 del docufilm Legno Vivo – Xylella, oltre il batterio, all’interno della programmazione di “La Fondazione di Partecipazione delle Buone Pratiche”, uno spunto di riflessione e approfondimento sulla questione Xylella, tematica centrale nel dibattito pubblico, mediatico e politico, con preoccupanti risvolti non solo agricoli ed economici, ma anche ambientali, sanitari, giuridici e sociali. Durante l’incontro, presentato dal presidente della Fondazione di partecipazione delle Buone pratiche, Massimo Guido, interverranno gli autori, Elena Tioli, Francesca Della, Giovampaola Filippo Bellantoni, Simone Cannone. Inoltre interverranno: Nicola Grasso, costituzionalista dell’Università del Salento; Piero Tateo, autore del libro inchiesta “La Puglia degli Ulivi. Dopo la Xylella”; Pietro Perrino, genetista, già dirigente di ricerca CNR; Gianluigi Cesari, agro-ecologo; Sergio Mangia, medico ISDE Medici per l’ Ambiente Lecce. Ingresso 4 €

Andiamo ai film nelle sale italiane a partire da oggi e disponibili per tutta la settimana:

Alice e il sindaco

Diretto da Nicolas Pariser, descrive la storia del sindaco di Lione Paul Théraneau (interpretato da Fabrice Luchini) a qualche mese dalle elezioni municipali, dopo trent’anni di vita politica: un uomo come svuotato ed ormai privo di ispirazione. In suo soccorso, l’entourage comunale recluta una giovane normalista, una brillante filosofa di nome Alice Heimann (Anaïs Demoustier). La politica, reale o sognata, diventa il terreno di gioco di un autore audace e ispirato, erede di Rohmer, a cui quest’ultimo film fa esplicitamente riferimento. Ammiratore del suo cinema, Nicolas Pariser segue da studente un corso del regista alla Sorbona, a cavallo del XXI secolo, e dimostra la sua ammirazione nel titolo, chiaro omaggio a un classico di Éric Rohmer, L’albero, il sindaco e la mediateca, commedia filosofica sulla ruralità, l’ecologia e le manovre politiche, con un giovane Fabrice Luchini. Quando, un sabato notte, il figlio di immigrati italiani, che aveva cambiato il suo nome da Robert a Fabrice, entrò in una discoteca conosciuta per la soul music, non si aspettava di certo che, invece, il regista Philippe Labro gli avrebbe proposto un ruolo cinematografico. Non aveva nulla di particolare Luchini: un po’ di incertezza e noia negli occhi. E oggi, dopo aver recitato ne Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline, dopo una lunga e proficua collaborazione con Eric Rohmer – Il ginocchio di Claire (1970), Perceval le gallois (1978), La femme de l’aviateur – La moglie dell’aviatore (1981), Le notti di luna piena (1984), Reinette e Mirabelle (1987) e L’albero, il sindaco e la mediatica (1993) – , ad anni di distanza da quella famosa notte, è uno degli attori che più emoziona il pubblico francese. Inorridisce di fronte alla mondanità ed è una delle star più ritrose che si conosca, in perfetto equilibrio con la sua immagine disincanta e romantica.

il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar. Le musiche sono di Benjamin Esdraffo.

Birds of Prey

Cathy Yan è la prima regista donna asiatica a dirigere un film di supereroi ed è la seconda donna a dirigere un film DC, dopo Patty Jenkins. Ottavo film nel DC Extended Universe, questa pellicola è tratta da più serie a fumetti pubblicati a partire dal 1996, dedicati ai personaggi femminili, buoni e cattivi, del mondo DC Comics, che vivono e operano tra Gotham City, Metropolis e Platinum Flat.  La DC Comics e la Warner Bros hanno pensato di dare un seguito a Suicide Squad, una sorta di sequel in cui rivedere in azione l’anti-eroina Harley Quinn, interpretata da Margot Robbie. Si ritrova sola a Gotham per la prima volta e scopre l’indipendenza dopo la rottura con Joker. Ma il suo passato sentimentale le ha procurato non pochi nemici. Incontra altre tre supereroine: Black Canary (Jurnee Smollett-Bell), il cui vero nome è Dinah Lance, dotata di un potente urlo ultrasonico;Huntress (Mary Elizabeth Winstead), ovveroHelena Bertinelli, un’eccellente combattente discendente da una famiglia mafiosa italoamericana; infine, l’agente di polizia Renee Montoya (Rosie Perez). Queste donne, apparentemente diverse, sono tutte perseguitate dal temibile re del crimine, Black Mask (Ewan McGregor). Nascono così le Birds of Prey, un team di vigilanti tutto al femminile, con il compio di alleggerire quell’aria di grevità che si respirava con i Superman e Batman di Zack Snyder.

Helena Bertinelli, una vigilante particolarmente violenta della città di Gotham City, chiamata The Huntress, la cacciatrice, nei fumetti DC ha avuto diverse vite editoriali, in cui a volte era legata alla mafia, altre volte era una spia e in un’altra versione era addirittura la figlia di Bruce Wayne. I personaggi di Renee Montoya e la stessa Harley Quinn, sono stati creati per la serie animata di Batman prodotta tra il 1992 e il 1995 e solo successivamente sono entrati negli albi a fumetti ottenendo maggiore spazio narrativo.Storia diversa per Black Canary, la cui prima apparizione risale al 1947 guadagnando un’immediata popolarità per via del suo particolare super potere, un urlo distruttivo. Le musiche sono di Daniel Pemberton (compositore britannico specializzato in colonne sonore. Ha composto per Ridley Scott, per il film Steve Jobs di Danny Boyle, le musiche di Ocean’s 8 e Spider-Man – Un nuovo universo (2018), da cui ascoltiamo la composizione Only One Spider-Man.

Soundtrack:

Gli altri brani della soundtrack sono rigorosamente al femminile, con Hymne à l’amour di Edith Piaf, It’s Ohh so Quiete di Björk, la voce di Karen O degli YEah Yeah Yeahs e la pop-singer australiana Saygrace ft G-Eazy per la sua versione di You Don’t Own Me (l’originale è del 1963 di Lesley Gore).

Il Ladro di Giorni 

Il film diretto da Guido Lombardi, segue la storia di Salvo, un ragazzo di undici anni che vive con gli zii, lontano dal padre Vincenzo, Riccardo Scamarcio, che esce di prigione dopo sette anni e decide di andare a trovare il figlio in Trentino, dove il ragazzo si è trasferito lasciando la Puglia. Il racconto si dipana come un road movie, pieno di deviazioni e fuori programma. Questo è il terzo film lungometraggio di Guido Lombardi, regista, sceneggiatore e scrittore napoletano classe 1975. Prima di questo noir on the road, ha diretto il drammatico Là-bas – Educazione criminale e il thriller Take Five. L’idea de Il Ladro di giorni è arrivata nel 2007, trasformata poi in un soggetto di una trentina di pagine, vincitore del Premio Solinas. Tempo dopo, il produttore Nicola Giuliano ha intuito il potenziale cinematografico del racconto ed ha invitato caldamente Lombardi a mettersi al lavoro su una sceneggiatura. Augusto Zazzaro, che fa la parte di Salvo, non aveva mai recitato prima. Il film è una miscellanea di stili, Noir, Thriller, Road-Movie, poiché per il regista il genere è sempre stato al servizio della storia. Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2019 e parlato un po’ in italiano e un po’ in dialetto pugliese, Il Ladro di Giorniè stato candidato al Premio Caligari 2019, vincitore al Noir in Festival come miglior Noir dell’anno. Nel cast del film figurano anche Massimo Popolizio, Rosa Diletta e Giorgio Careccia.

Prosegue per Il Cinema Ritrovato la rassegna Felini 100. Torna al cinema in questa settimana e nello specifico a Terlizzi al Piccolo Osservatorio Garzia venerdì 7 febbraio con spettacolo unico alle 21:00

 8 ½

ll regista Guido Anselmi, reduce del successo del suo ultimo film, vorrebbe prendersi una pausa per riposarsi. Ma le continue pressioni del suo produttore, della troupe e dei suoi amici, lo obbligano a trovare un’ispirazione per un nuovo film. L’uomo sui quarantacinque anni si ritrova a trascorrere un periodo di riposo in una stazione climatica di cura, una pausa forzata che si risolve in una specie di bilancio generale della sua esistenza: un bilancio fatto di rapporti con personaggi reali e di fantasticherie, ricordi, sogni, che si inseriscono all’improvviso negli avvenimenti concreti delle sue giornate e delle sue notti. 

L’intenzione di Fellini è quella di raccontare lo sfacelo professionale e sentimentale di un regista in crisi d’identità, annebbiato nel genio da incubi e ricordi passati, angustiato nel presente da idee ormai evaporate ed incombenze sempre più pressanti; lo smarrimento di un uomo prima di un artista, che arriva ad un bivio e non sa cosa fare. Un bianco e nero nitidissimo esaltato dal talento registico di Fellini che catapulta letteralmente lo spettatore nel vivo della storia. La sua visionarietà senza pari, il suo gusto per i personaggi eccessivi, il suo saltellio continuo tra realtà e finzione talvolta possono distrarre dall’emozione dal messaggio. Da notare il doppiaggio di Carlo Croccolo che presta la sua voce a Guido Alberti e Mario Carotenuto ad un personaggio secondario. Le interpretazioni sono eccellenti, in particolare quelle di Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale. La sceneggiatura è di Fellini, Flaiano, Pinelli e Rondi. Le musiche eccezionali come d’abitudine sono di Nino Rota.

“Fellini mostra che un regista è prima di tutto un tizio che dalla mattina alla sera viene seccato da un mare di gente che gli pone domande alle quali non sa, non vuole o non può rispondere. La sua testa è piena di piccole idee divergenti, di impressioni, di sensazioni, di desideri nascenti e si pretende da lui che dia certezze, nomi precisi, cifre esatte, indicazioni di luogo e di tempo. […] Tutti i tormenti che possono distruggere le energie di un regista prima delle riprese sono qui accuratamente enumerati, in questa cronaca che sta alla preparazione di un film come Rififi sta alla elaborazione di un colpo.” (François Truffaut, 1963).

Scena finale:

Andiamo ai documentari

In uscita lunedì 10 febbraio

Impressionisti segreti

Il film diretto da Daniele Pini, è un documentario Nexo Digital prodotto in Italia, che racconta questo movimento artistico, passato dall’essere inizialmente ignorato dalla critica, a corrente tra le più apprezzate in tutto il mondo. Un racconto di come l’Impressionismo con le sue tecniche sulla luce e lo studio del colore abbia apportato una profonda rivoluzione nel mondo dell’arte.

Questo colorato viaggio immersivo, tra i dipinti di Manet, Cézanne, Signac, Monet, prende piede nel Palazzo Bonaparte di Roma, dove per la prima volta vengono esposte cinquanta opere in una mostra curata da Claire Durand-Ruel e da Marianne Mathieu. È al cinema come evento speciale solo nelle date del 10, 11 e 12 febbraio 2020, quindi fino a mercoledì prossimo.

In uscita mercoledì 12 febbraio

Cercando Valentina – Il mondo di Guido Crepax

Il docufilm, diretto da Giancarlo Soldi, insaziabile esploratore della storia del fumetto italiano, riflette a livello formale l’indomita libertà e l’anticonformismo del personaggio di Valentina, intorno a cui è costruito.  È  ambientato verso la fine degli anni ’60, un periodo in cui le principali capitali europee vivono un momento creativo e di ribellione: da Milano a Parigi, fino a Londra, un unico grido di rivolta si alzava ed incitava al rinnovamento. È il periodo della ribellione culturale, a cui partecipano per lo più i giovani intellettuali. Emerge molto bene quanto l’erotismo fosse la chiave, personalissima, attraverso cui Crepax interpretava il decennio della contestazione, certo che la nudità potesse avere un carattere rivoluzionario molto più dirompente di qualunque reclamo o gesto eclatante. A parlare sono soprattutto le tavole di Crepax, che talvolta interagiscono con gli attori in carne ed ossa per raccontarci la qualità principale delle storie di Valentina: la loro capacità di esondare le pagine disegnate. La formula tradizionale dell’intervista viene infatti contaminata da altri linguaggi e sintassi narrative, che vanno dal found footage – con meravigliose immagini della Milano di ieri e di casa Crepax – alla fiction surrealista. La ricerca cui fa riferimento il titolo è dunque tanto quella dei “testimoni” reali, che partecipano con i loro tasselli all’enigma di Valentina, quanto quella del fidanzato Philip Rembrandt, interpretato dall’attore Riccardo Vianello in suggestive sequenze in bianco e nero.

Chiudo così. Cartellone Cinema vi dà appuntamento a giovedì prossimo alle 18:00 sempre su http://www.rkonair.com.

Vi ricordo che potete riascoltare la puntata dalla nostra piattaforma Spreaker cercando Cartellone Cinema ma anche su Spotify, Deezer, Apple Podcast, Castbox, Google Podcasts, ListenNotesPodcast Addict, iHeartRadio, Podchaser, tra i podcast, cercando Cartellone Cinema.

Un saluto da Paola!

Cartellone Cinema – Tutti i film nelle sale dal 30/01 al 5/2/2020

Nella settimana da giovedì 30 gennaio e mercoledì 5 febbraio ci sono 8 nuovi titoli, un grande ritorno ed una rassegna. Vediamoli insieme!

  • Judy è un film di genere biografico, drammatico, musicale del 2019, diretto da Rupert Goold, con Renée Zellweger e Finn Wittrock. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 118 minuti. Distribuito da Notorious Pictures.
  • Il Diritto di Opporsi è un film di genere drammatico del 2020, diretto da Destin Daniel Cretton, con Michael B. Jordan e Jamie Foxx. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 137 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.
  • Una storia d’arte è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Marco Pollini, con Loretta Micheloni e Lorenzo Maggi. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 79 minuti. Distribuito da Ahora! Film.
  • Villetta con ospiti è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Ivano De Matteo, con Marco Giallini e Michela Cescon. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 88 minuti. Distribuito da Academy Two e prodotto da Odeo Drive Con Rai Cinema E Les Films D’ici. Interpreti: Marco Giallini, Michela Cescon, Massimiliano Gallo, Erika Blanc, Cristina Flutur, Monica Billiani, Bebo Storti, Tiberiu Dobrica, Vinicio Marchioni
  • Odio l’estate è un film di genere commedia del 2020, diretto da Massimo Venier, con Aldo e Giovanni. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 110 minuti. Distribuito da Medusa Film.
  • Dolittle è un film di genere commedia del 2020, diretto da Stephen Gaghan, con Robert Downey Jr. e Antonio Banderas. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 106 minuti. Distribuito da Universal Pictures.
  • Underwater è un film di genere thriller, azione, horror del 2020, diretto da William Eubank, con Kristen Stewart e Jessica Henwick. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 95 minuti. Distribuito da Walt Disney Italia / 20th Century Fox.

Venerdì 31 gennaio 2020 dalle ore 21:30 alle 00:30 segnalo al circolo Resilienza di Bitonto la serata Sud America fra vecchi e nuovi colonialismi. La Resistenza Del Popolo Mapuche”, con due proiezioni, il dibattito ed un concerto.

Proiezioni:

  • Somos Mapuche” (12:55) – documentario
  • I Colori Della Discordia” (52:19) docufilm di José Maldavsky sul conflitto tra la multinazionale italiana Benetton e la comunità mapuche Santa Rosa – Leleque.

Da lunedì 3 febbraio

  • Promare è un film di genere animazione, azione, avventura del 2019, diretto da Hiroyuki Imaishi. Uscita al cinema il 03 febbraio 2020. Durata 111 minuti. Distribuito da Nexo Digital.
  • Il dottor Stranamore è un film di genere commedia, guerra del 1964, diretto da Stanley Kubrick, con Peter Sellers e George C. Scott. Durata 93 minuti. Distribuito da CEIAD, Columbia Pictures – Columbia Tristar Home Video, L’ Unità Video (Columbia Classics). Ridistribuito dalla Cineteca di Bologna per Il Cinema Ritrovato

Quindi partiamo subito con i primi 7 titoli nelle sale dal 30 gennaio:

Judy

Ambientato nel 1968 il film biografico e musicale, diretto dal premiato regista teatrale inglese Rupert Goold, è ispirato alla poliedrica figura di Judy Garland, attrice, cantante e ballerina statunitense, nota al grande pubblico soprattutto per l’interpretazione di Dorothy ne Il mago di Oz. Una carriera brillante iniziata in giovane età, la sua, e proseguita con grandi successi, come Incontriamoci a St. Louis ed È nata una stella, che hanno accompagnato una vita ricca di tormenti, di amori finiti male e di drammi. La pellicola, con innesti del passato cinematografico di Judy, è incentrata sui suoi ultimi mesi di vita, quando l’attrice e cantante quarantasettenne, sei anni dopo il suo ultimo film, dipendente dall’alcool e dai farmaci e col rischio di perdere i figli, accettò controvoglia di esibirsi in una serie di recital al Talk of The Town, il locale notturno di Bernard Delfont, molto popolare nella vivacissima Swinging London del periodo. Il film trae spunto dallo spettacolo teatrale di Peter Quilter End of the Rainbow, sceneggiato per il cinema da Tom Edge, che ha ritratto una donna appassionata, arguta, acuta e consapevole di sé, una donna che conosceva i cliché esistenti su di lei ed era disposta a giocarci. Renée Zellweger ha accettato sia pure con molti timori il ruolo della diva nel triste momento della fine della sua carriera, riuscendo ad estrarre una performance straordinaria che le è valsa una nomination agli Oscar come Miglior attrice Protagonista e la vittoria di un Golden Globes come Miglior attrice in un film drammatico. Le musiche sono di Gabriel Yared, musicista parigino di nascita libanese, già compositore per diversi film francesi e non solo, come Betty Blue, The Happy Prince. Ultimo ritratto di Oscar Wilde, Coco Chanel & Igor Stravinsky, Le vite degli altri, Ritorno a Cold Mountain, Il paziente inglese, City of Angels o Autumn in New York, Camille Claudel e Le Saveurs du Palais. Vi faccio ascoltare una sua celebre composizione, scritta per Betty Blue. C’est le vent, Betty:

Ecco la Soundtrack di Judy:

Il Diritto di Opporsi

La storia vera del brillante avvocato laureato ad Harvard, Bryan Stevenson, interpretato da Michael B. Jordan, un uomo diventato famoso per aver combattuto per la giustizia in un sistema ostile. Il film, un dramma legale, tratto dal pluripremiato romanzo best-seller autobiografico di Bryan Stevenson, è diretto da Destin Daniel Cretton. Racconta del primo caso che il giovane avvocato difende, rinunciando a diverse cause remunerative, per rappresentare un uomo di colore, Walter McMillian, Jamie Foxx, unico indiziato di un caso di omicidio, che rischia la morte per un motivo probabilmente legato più al colore della sua pelle che a un reale coinvolgimento nel delitto. Se Black Panther e Creed sono i lavori più mainstream di Michael B. Jordan, l’attore ha più volte interpretato un afroamericano vittima di una delle tante ingiustizie sociali che tuttora restano tristemente di attualità.

Nella soundtrack c’è Heart Of Gold di Johnny Cash nella versione del keiota J.S. Ondara, che vi faccio ascoltare:

Il Diritto di Opporsi è un film di genere drammatico del 2020, diretto da Destin Daniel Cretton, con Michael B. Jordan e Jamie Foxx. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 137 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.

Una storia d’Arte

Il desiderio di fama, di rivalsa e di potere, oscurano il lato più innocente di Antonio, idraulico ventenne con la passione per la pittura e per l’arte, condiviso con Elvira, borghese settantenne piena di vizi. Il regista Marco Pollini ha scelto per Una storia d’arte di affidandosi ad attori emergenti della scuola di recitazione Ahora! Actor Lab di Verona. Questo film è nato per caso a detta di Pollini, dall’amicizia con un ottantenne, Gianfranco De Muri, che da giovane aveva lavorato come aiuto regia per Ugo Tognazzi e Vittorio De Sica nella Roma degli anni Sessanta. Pollini, ha curato la regia e le musiche. Ha avuto una lunga carriera nel mondo dei videoclip musicali e si sta ora costruendo un percorso parallelo nel cinema. Una storia d’arte è infatti il suo quarto film, e tra questi figura anche un documentario, La Playa. È anche autore di un libro, un racconto della sua seconda esperienza cinematografica, dal titolo: “Come fare un film indipendente e uscirne vivi. Diario di bordo di Moda Mia“, con aneddoti e dietro le quinte.

Villetta con Ospiti

Vizzi e virtù di una famiglia borgese del Nord Italia narrati in 24 ore, nelle vite di sette protagonisti, sette personaggi in un vortice di perdizione e violenza, ma ognuno reo di un peccato capitale con cui convive placidamente. Ivano De Matteo, al suo sesto film come regista e sceneggiatore, affiancato ancora una volta dalla compagna di vita Valentina Furlan, sceglie una commedia noir per parlare della tracotanza dei ricchi ai quali è consentita ogni debolezza, affrontando il tema delle armi e della legittima difesa, ispirandosi per le atmosfere ad Ascensore per il patibolo di Louis Malle ed, in generale, ai noir degli anni Cinquanta. De Matteo ha iniziato la carriera come attore, debuttando  nel 1992 con Michele Placido, ha lavorato per Vicari, Genovese, Scola, raggiungendo la notorietà nel ruolo d Puma nella serie Romanzo Criminale. In questo film collabora per la prima volta in veste di regista con Marco Giallini, con cui aveva invece già lavorato per Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese.

Musiche di Francesco Cerasi, giovane musicista, arrangiatore e compositore di colonne sonore, classe 1980, nato a Bari, ideatore di un esperimento di audioarte, ha presentato le proprie composizioni ispirate ad opere iconografiche per arte figurativa del Novecento. Nastro d’argento 2011 per Miglior canzone originale, Amami di più dal film Se sei cosi ti dico si.

Un brano Zombie dalla colonna sonora di Classe Z: https://www.youtube.com/watch?v=oykragqmsDg

Villetta con ospiti è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Ivano De Matteo, con Marco Giallini e Michela Cescon. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 88 minuti. Distribuito da Academy Two e prodotto da Odeo Drive Con Rai Cinema E Les Films D’ici. Interpreti: Marco Giallini, Michela Cescon, Massimiliano Gallo, Erika Blanc, Cristina Flutur, Monica Billiani, Bebo Storti, Tiberiu Dobrica, Vinicio Marchioni

Odio l’Estate

Il film di Aldo, Giovanni e Giacomo, diretto come sempre da Massimo Venier, racconta una storia di amicizia e sentimenti. Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto, ma abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato e finiscono per ballare insieme e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga. Con Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti, il cuiesordio al cinema risale al 1997, con quello che fu un grande successo, Tre uomini e una gamba. I tre comici con questo sono giunti al loro undicesimo film e tornano insieme dopo una breve pausa. Le riprese sono durate circa 8 settimane e si sono svolte ad Otranto in Puglia ed in Lombardia.

Musiche di Brunori Sas: La Verità da A Casa Tutto Bene:

Dolittle

Diretto da Stephen Gaghan, prende ispirazione da una serie di libri pubblicati da Hugh Lofis a partire dagli anni ’20 del secolo scorso, che avevano come protagonista un uomo che all’improvviso si trova ad avere la capacità di parlare agli animali. La storia è interpretata da Robert Downey Jr che, lontano dal Tony Stark degli Avengers o da Hank del legal drama The Judge (2014), dipinge un celebre ed eccentrico veterinario dell’età vittoriana. Questo è il remake di Il favoloso dottor Dolittle (1967), film di Richard Fleischer con un’allora lanciatissimo Rex Harrison, reduce dall’Oscar per My Fair Lady. Dopo una serie animata della DePeitie-Freleng (lo studio della Pantera Rosa) tra il 1970 e il 1972, il dottore che può parlare agli animali ha preso, oltre vent’anni dopo, le fattezze di Eddie Murphy in Il dottor Dolittle (1998) e Il dottor Dolittle 2 (2001). La Colonna sonora a cura di Danny Elfman.

Underwater

Un gruppo di scienziati sta lavorando sott’acqua quando viene travolto da un terremoto. I sopravvissuti dovranno fare delle scelte estreme per rimanere vivi. Soggetto e sceneggiatura di questo thriller fantascientifico, un survival movie,  sono firmati da Brian Duffield, uno che ha all’attivo i copioni di The Divergent Series: Insurgent, del western al femminile con Natalie Portman, Jane Got A Gun, e dell’horror Netflix La Babysitter. Alla regia, invece, c’è William Eubank, uno che già nel 2014 aveva diretto un altro thriller sci-fi intitolato The Signal. Kristen Stewart e i suoi colleghi di set, Vincent Cassel, Jessica Henwick, John Gallagher Jr., hanno girato il film nel marzo e nell’aprile del 2017. Le lunghe operazioni di post-produzione, e l’acquisto della 20th Century Fox, che lo ha poi prodotto, da parte della Disney, hanno fatto slittare l’uscita di Underwater fino al 2020.

Le musiche sono di Brandon Roberts, Marco Beltrami.

Soundtrack :

Da lunedì 3 febbraio invece è possibile vedere un film di animazione di produzione giapponese:

Promare

Lo Studio Trigger, già apprezzato dai fan per il lavoro compiuto sulle serie tv Gurren Lagann e Kill la Kill, porta a termine il suo primo e ambizioso lungometraggio, diretto anche questa volta da Hiroyuki Imaishi, racconta di come in trent’anni il pianeta Terra sia stato messo in ginocchio da una starna calamità. Un curioso mix di allegoria per adulti ed anime: gli adulti sono unici in grado di comprendere il tema distopico sotteso alla vicenda, chiamato in causa da un malvagio eco-terrorista dalle tentazioni eugenetiche, degne di Dr. Stranamore, ma affianco a questo c’è un sovraccarico di esplosioni e scontri all’ultimo sangue che tanto piace ai più giovani. La produzione ha fruttato 400 mila dollari nel primo weekend di programmazione in Giappone.

Chiudiamo con un immenso classico:

Per “IL CINEMA RITROVATO…AL CINEMA – I CLASSICI DEL CINEMA TORNANO IN SALA” – Capolavori di ogni tempo (e senza tempo) che tornano, in versione restaurata, ad essere prime visioni. Solo il 3, 4 e 5 febbraio.

Il Dottor Stranamore, Ovvero: Come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba

È uno dei pilastri della filmografia di Stanley Kubrick, datato 1964, uno dei pochi capolavori di satira politica nella storia del cinema, incentrato sulla grottesca follia che muove gli esseri umani accecati dal potere di uccidere. Riflette gli incubi apocalittici dei primi anni ’60, mossi dal terrore di guerra nucleare, risultando il più forsennato e meno controllato film del grande cineasta, con Peter Sellers al culmine del suo istrionismo.  Il generale Ripper (Sterling Hayden) è al comando della base aerea americana di Burpelson e ordina ai 34 bombardieri B-52 in volo di eseguire il piano “R”, un contro-attacco nucleare ai danni dell’Unione Sovietica. Il colonnello inglese Mandrake scopre casualmente che non c’è stato nessun attacco al quale reagire da parte dei russi, ma Ripper rimane determinato nel suo piano perché vuole finalmente eliminare la minaccia comunista per garantire la pace universale: taglia così qualsiasi comunicazione con l’esterno, barricandosi nella base insieme a Mandrake. Il film è ispirato al romanzo Red Alert di Peter George (1958). Sellers interpreta il colonnello Mandrake, il presidente Muffley e il dottor Stranamore, ruolo che lo renderà celebre. Kubrick lo scelse per recitare i diversi ruoli avendo conosciuto la sua versatilità ai tempi di Lolita (1962). La pellicola, universalmente riconosciuta come un assoluto capolavoro sotto ogni aspetto, ha ottenuto 4 candidaturePremi Oscar senza vincerne neanche uno ed ha vinto solo un premio ai Nastri d’Argento.

Segnalo una playlist che raccoglie le musiche dei film di Kubrick:

La soundtrack de film è di Laurie Johnson. Dr. Strangelove: Bomb run:

Il dottor Stranamore è in Puglia:

Inoltre segnalo che sempre a Terlizzi, al Piccolo Osservatorio Universale Garzia: il 31 gennaio alle 21:00 per il cinema ritrovato… al cinema è sullo schermo: La dolce Vita

Un Ultima segnalazione: il Circolo Resilienza, a cura dell’associazione Rimescola Bitonto, presenta venerdì 31 gennaio 2020 dalle ore 21:30 alle 00:30 la serata Sud America fra vecchi e nuovi colonialismi. La Resistenza Del Popolo Mapuche”, che prevede 2 proiezioni con dibattito ed un concerto:

proiezioni:
Somos Mapuche” (12:55) – documentario

I Colori Della Discordia” (52:19) docufilm di José Maldavsky sul conflitto tra la multinazionale italiana Benetton e la comunità mapuche Santa Rosa – Leleque.

dibattito:
Il Popolo della Terra fra Recupero dei Territori Ancestrali e Difesa della Vita a cura della Rete Internazionale In Difesa Del Popolo Mapuche

live:
“UNA CANZONE PER SANTIAGO” (musica & poesia dal sud del mondo) a cura delle BpR ensemble
Nico Losito (chitarra classica) – Antonio Mirenghi (strumenti a corda) – Claudia Iacobone (flauti)- Gerardo Zenga (chitarra elettrica)- Pippo Marzulli (voce)

Il contributo libero della serata sarà devoluto interamente al “COORDINAMENTO 18 OCTUBRE” PER LA LIBERTÀ DEI PRIGIONIERX POLITICX DELLA RIVOLTA IN CILE

Per questa settimana è tutto. Cartellone Cinema onair vi dà appuntamento a giovedì prossimo alle 18:00 in diretta su RKO.

Vi ricordo che potete riascoltare la puntata dalla nostra piattaforma Spreaker cercando Cartellone Cinema ma anche su Spotify, Deezer, Apple Podcast, Castbox, Google Podcasts, ListenNotesPodcast Addict, iHeartRadio, Podchaser, tra i podcast, cercando Cartellone Cinema.

Cartellone Cinema – tutti i film nelle sale dal 23 al 29 gennaio

Giovedì 23 gennaio 2020 sono stati rilasciati nelle sale italiane dieci nuovi film. Vi segnalo le cinque commedie o film drammatici, di cui un’animazione ed i cinque documentari che è possibile vedere fino al 29 gennaio o che è possibile recuperare sulle piattaforme web.

Ecco i film della settimana:

  • 1917 di Sam Mendes – drammatico
  • Just Charlie – Diventa chi sei – drammatico
  • Figli con Valerio Mastrandrea e Paola Cortellesi – commedia
  • Tappo – Cucciolo In Un Mare Di Guai – animazione
  • Lo Scoglio Del Leone – drammatico
  • Andrej Tarkovskij. Il Cinema Come Preghiera – documentario
  • Botero – Una Ricerca Senza Fine – documentario
  • Il Drago Di Romagna
  • Hare Krishna! Il Mantra, Il movimento e lo Swami che ha dato inizio a tutto – documentario
  • Royal Opera House: La Bohème – documentario

Quindi partiamo subito con i primi 4 titoli nelle sale dal 23 gennaio.

1917

Ambientato durante la prima Guerra Mondiale il film di Sam Mendes ha ottenuto 10 candidature a Premi Oscar, 3 candidature e vinto 2 Golden Globes, premiato come Miglior film drammatico e Miglior regia, racconta un anno cruciale della grande guerra. Il 1917 è raccontato dal punto di vista di due giovani caporali britannici, Schofield (George MacKay) e Blake (Dean-Charles Chapman), due amici, che dovranno attraversare l’ostile territorio nemico per consegnare un messaggio di vitale importanza ad un battaglione di 1600 uomini, tra cui il fratello di Blake, Joseph (Richard Madden).  

Guardando al contesto il 1917 è un anno cruciale per la storia della Prima guerra mondiale, per l’entrata in guerra degli Stati Uniti, la rivoluzione bolscevica e la conseguente uscita dal conflitto della Russia, che, pochi anni dopo, diventata Unione Sovietica. Sam Mendes racconta nel suo film, un momento emblematico e cruciale per le battaglie di trincea del fronte occidentale. Come accaduto per Dunkerque di Christopher Nolan, Mendes ha voluto rievocare la memoria dei racconti tramandati di generazione in generazione nella sua famiglia. In particolare prende spunto dai racconti del nonno paterno, Alfred Mendes, scrittore, impegnato per due anni sul fronte delle Fiandre. Sam Mendes è uno dei grandi autori del cinema britannico contemporaneo, vincitore dell’Oscar per il suo esordio American Beauty, capace poi di dirigere negli ultimi anni alcuni capitoli della serie di 007, ma prima (e soprattutto) alcuni gioielli come Era mio padre, Revolutionary Road, Jarhead, American Life. In carriera non è stato molto prolifico, ha realizzato otto film, incluso questo, in vent’anni.

Soundtrack a cura di Thomas Newman, Tony K e Reem:

JUST CHARLIE – DIVENTA CHI SEI

Charlie è un adolescente della provincia inglese con un grande talento per il calcio. Una delle squadre più importanti, il Manchester City, gli offre un ingaggio da sogno, ma Charlie ha un segreto: di nascosto ama vestirsi da ragazza. Intrappolata nel corpo di un fanciullo, è combattuta tra il desiderio di compiacere le ambizioni che il padre ripone in lei e il bisogno di affermare la propria identità. La scelta che la attende rischia di mandare in pezzi la sua famiglia e mettere a repentaglio i suoi affetti più cari.

Soundtrack: Yann McCullough, Darryl O’Donovan

Passiamo ad una commedia italiana

FIGLI

Il film diretto da Giuseppe Bonito, racconta la storia di Nicola (Valerio Mastandrea) e Sara (Paola Cortellesi), una coppia innamorata e felice. Sposati da tempo, hanno una figlia ed una vita che scorre senza intoppi. Ma quella che era iniziata come una dolce fiaba romantica si trasforma in un vero incubo con l’arrivo del secondogenito. Figli sarebbe dovuto essere il terzo film da regista di Mattia Torre ed è il suo ultimo lavoro di sceneggiatura, l’unico senza la collaborazione di Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, con cui aveva condiviso la macchina da presa per Boris – Il film e Ogni maledetto Natale. Torre è tragicamente scomparso il 19 luglio del 2019, vinto dalla malattia che aveva raccontato, attraverso Il personaggio di Valerio Mastandrea nella fiction tv La linea verticale, ispirata al suo romanzo omonimo. Mastandrea era stato scelto dal regista come protagonista e lo è rimasto anche quando il film è passato a Giuseppe Bonito, già regista di Pulce, nonché aiuto regista della serie televisiva Boris e di Boris – Il film. Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi sono stati una coppia anche nella vita, ma mai insieme sul grande schermo. Posso segnalare solo che nel 2001 i due sono stati protagonisti del videoclip La descrizione di un attimo dei Tiromancino.

TAPPO – CUCCIOLO IN UN MARE DI GUAI – Titolo originale “Trouble”

È un film d’animazione con protagonista un cagnolino viziato. Ritrovatosi improvvisamente senza un tetto sarà costretto ad affrontare il mondo reale in una grande città. Il film, che arriva dal Canada, è diretto da Kevin Johnson, che prima di cimentarsi nella regia è stato animatore per titoli importanti come Asterix in America, Il Gigante di ferro, T come Tigro… e tutti gli amici di Winnie The Pooh e Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può!. Il suo debutto è avvenuto nel 2003 quando ha diretto Early Bloomer, seguito, nel 2014 da Il libro della giungla, adattamento del celeberrimo libro di Rudyard Kipling

Torniamo in Italia con un’altra commedia, in uscita martedì prossimo, 28 gennaio

LO SCOGLIO DEL LEONE

Il film di denuncia di Rosario Scandura, regista al suo esordio, è una storia che parte dalla spensieratezza di un gruppo di ragazzi. Vivono tra il mare e il più bel sole di Sicilia i propri giochi d’infanzia, improvvisamente interrotta dallo scoppio brutale di una bomba lanciata da pescatori clandestini. Nasce da questa ferita lo spunto per un racconto in grado di legare l’emotività turbata di un bimbo allo scempio perpetrato da chi impunemente ha vilipeso per anni l’ecosistema marino jonico. Il film, girato nel borgo di Santa Maria La Scala, uno degli scorci più belli della riserva naturale della Timpa di Acireale, è stato premiato al Festival del Cinema di Roma

Passo ai documentari. In uscita lunedì scorso, 20 gennaio, e distribuito in poche sale, quindi da ricercare e recuperare

ANDREJ TARKOVSKIJ. IL CINEMA COME PREGHIERA

Il figlio del grande maestro raccoglie registrazioni audio, interviste video, lezioni di regia, materiali in gran parte inediti, che si trovavano nell’Archivio Tarkovskij di Firenze e propone un percorso nel cinema paterno. Il documentario, sottotitolato in italiano, procede in ordine cronologico con la sola voce del cineasta russo e racconta, la sua vita e la sua arte, con le otto opere che formano la sua filmografia, considerata uno dei capolavori della cinematografia mondiale. Ripercorrendo i luoghi a lui cari, Russia, Svezia e la sua seconda patria, l’Italia, l’autore di Solaris viene raccontato attraverso la propria storia, i ricordi d’infanzia e di giovinezza. Il figlio Andrey ci consente di comprendere le radici di questo modo di fare cinema, risalendo fino alle dinamiche relazionali di Tarkovskij con i propri genitori, al viscerale legame con un padre che lo ha abbandonato da bambino. L’ombra paterna torna anche nei suoi momenti di creazione, fino ad influenzare ed invadere lo spazio dei suoi film, come ne Lo Specchio, in cui il regista recita fuori campo estratti delle poesie paterne, versi con un importante influsso nella costruzione di immagini cinematografiche. Ci viene offerta anche l’occasione di essere messi a parte delle valutazioni che lo stesso autore dava di alcune sue opere fino ad arrivare all’ultima, in cui l’apocalisse nucleare incombe, ma viene comunque lasciato un barlume di speranza.

Solo lunedì scorso, il 20 gennaio, è stato nelle sale

BOTERO – UNA RICERCA SENZA FINE

Fernando Botero, artista colombiano dallo stile unico, definito uno dei maggiori pittori e scultori viventi, esposto in tutto il mondo, è raccontato in questo docufilm con i dietro le quinte della sua vita e della sua carriera. “Let yourself be” è il suo motto e ben si abbina alla bellezza che trasuda dalle  figure tondeggianti ed enormi di donne e uomini, dalle proporzioni esagerate, di matrice classica, figure ispirate da Paolo Uccello, dai grandi classici come Piero della Francesca, Leonardo o Manet. Il regista ha scelto Botero come soggetto proprio per la fascinazione della sua figura di “star” nell’arte, pur non essendo, da molti, considerato un artista puro. La narrazione si concentra sul percorso che porta Botero, da giovane squattrinato, sbarcato a New York, alle prime commissioni private e poi a quelle pubbliche che lo hanno spinto verso una fama internazionale. Il film presenta una partitura originale, registrata da un’orchestra d’archi di 23 pezzi e curata da David Bertok.

Soundtrack:

Bisognerà aspettare il 25 gennaio, sabato prossimo, per

IL DRAGO DI ROMAGNA

Protagonista di questo documentario è uno dei giochi da tavolo cinesi più antichi del mondo, il mah jong, adottato in Italia fino a diventare uno dei giochi più presenti nei bar e nei circoli cittadini dell’Emilia Romagna. Nato in Cina nel XIX secolo, il mah jong si è diffuso nel nostro Paese circa 100 anni fa, precisamente nel 1923, grazie ad alcuni mercanti cinesi sbarcati sulle italiche sponde per i traffici commerciali. Stanziati nelle diverse città portuali, gli ambulanti trascorrevano il loro tempo a giocare con le tessere del mah jong. La grande influenza del gioco in Italia è narrata tramite la storia di Luisa, interpretata da Dilva Ragazzini, una donna romagnola e appassionata giocatrice, che spera un giorno di poter viaggiare fino al paese da cui proviene il suo gioco preferito, per scoprirne le antiche origini. Un documentario con la regia di Gerardo Lamattina, che parte da questa tradizione orientale trapiantata in Italia per mostrare la commistione culturale derivata dall’integrazione, che ha fatto da ponte tra i costumi occidentali e orientali.

martedì 28 gennaio sarà nelle sale

HARE KRISHNA! IL MANTRA, IL MOVIMENTO E LO SWAMI CHE HA DATO INIZIO A TUTTO

Docufilm di produzione americana, racconta i retroscena di un movimento culturale nato nella compagine artistica e intellettuale della Bowery di New York. Percorre l’incredibile vita di Srila Prabhupada, un anziano Swami indiano che nel 1965, all’età di 70 anni, senza alcuna risorsa economica, ha lasciato Calcutta e la sua amata India per arrivare a New York e iniziare la sua missione: creare un movimento spirituale di portata mondiale. Durante l’arco piuttosto breve di 12 anni il maestro riuscì ad aprire oltre cento templi in tutto il mondo, a viaggiare moltissimo, fare proseliti, e cosa ancora più importante, tradurre in 25 lingue i testi sulla coscienza di Krishna. Ma lo strumento centrale del suo messaggio, quello che maggiormente si imprime nella memoria dei suoi seguaci è il mantra: la pratica del canto devozionale che costituirà la chiave di accesso della diffusione dei suoi insegnamenti spirituali nel mondo occidentale. La preghiera che si farà largo anche nella cultura pop come il tratto caratterizzante della sua predicazione. Non solo New York, ma anche Londra e perfino Mosca sono attratte dai gruppi di giovani che ripetono con tamburi e cembali la loro lode alla divinità, la litania che apre la strada alla felicità universale.

Evento speciale in diretta solo mercoledì 29 gennaio alle 20:45

ROYAL OPERA HOUSE: LA BOHÈME

Con la regia di Richard Jones la celebre opera di Puccini narra della relazione amorosa tra il poeta Rodolfo e la sarta Mimì, contrapponendola a quella più spensierata tra il pittore Marcello e la cantante Musetta. Mimì è gravemente malata di tubercolosi e lei e Rodolfo decidono di separarsi in modo che Mimì possa trovare un amante più ricco, in grado di fornirle le cure di cui ha bisogno. Si riuniranno soltanto nelle ultime ore di Mimì, quando la donna farà ritorno dall’unico uomo che abbia mai amato.

Per questa settimana è tutto. Cartellone Cinema vi dà appuntamento a giovedì prossimo alle 18:00 in diretta su RKO.

Vi ricordo che potete riascoltare la puntata dalla nostra piattaforma Spreaker cercando Cartellone Cinema ma anche su Spotify, Deezer, Apple Podcast, Castbox, Google Podcasts, ListenNotesPodcast Addict, iHeartRadio, Podchaser, tra i podcast, cercando Cartellone Cinema.

Cartellone Cinema – tutte le uscite cinematografiche dal 16 al 22 gennaio 2020

Nella settimana dal 16 al 22 gennaio ci sono 8 nuovi film nelle sale sebbene alcuni titoli siano da ricercare sul web. Ecco i film di cui parliamo oggi:

  • Jojo Rabbit di Taika Waititi – commedia
  • Richard Jewell di Clint Eastwood – drammatico
  • The Lodge di Severin Fiala e Veronika Franz – horror
  • Me contro Te Il Film: La vendetta del Signor S di Gianluca Leuzzi – Kids
  • Leonardo. Le opere – documentario
  • La Bella Addormentata – Royal Ballet – evento speciale
  • Scherza Con I Fanti -documentario
  • Herzog incontra Gorbaciov – documentario

Jojo Rabbit

Film di guerra, tratto dal romanzo “Caging Skies” di Christine Leunens e diretto da Taika Waititi, è la storia di un ragazzino tedesco di dieci anni, Jojo Betzler (interpretato da Roman Griffin Davis), soprannominato “Rabbit”, appartenente alla Gioventù hitleriana durante i violenti anni della Seconda guerra mondiale.

Siamo nella Germania del 1944. Il padre di Jojo è al fronte in Italia, mentre sua madre, Rose (Scarlett Johansson), si prende cura di lui, dopo la morte della sorella. Il bambino trascorre le sue giornate in compagnia del suo amico Yorki, frequentando un campo per giovani nazisti, gestito dal capitano Klenzendorf (interpretato da Sam Rockwell). Sebbene sia considerato strambo dai suoi coetanei, il ragazzo si sente un nazista fortunato perché ha un amico immaginario molto particolare: una versione grottesca e caricaturale di Adolf Hitler (interpretato dallo stesso regista Waititi). Jojo odia gli ebrei, nonostante non ne abbia mai visto uno ed è fermamente convinto che sia giusto ucciderli. La sua visione nazista del mondo cambia completamente quando scopre che sua madre nasconde in soffitta una ragazza ebrea. Da questo momento in poi Jojo dovrà fare i conti con i dubbi sorti riguardo al concetto di nazionalismo e in questo potrà confrontarsi soltanto con il suo amico immaginario Adolf.

Il film ha ottenuto 6 candidature a Premi Oscar, come Miglior Film, Miglior Attrice non protagonista per Scarlett Johansson, Miglior Sceneggiatura non originale, Miglior Montaggio, Migliori Costumi e Migliore Scenografia; 2 le candidature a Golden Globes e 6 ai BAFTA. Inoltre Jojo Rabbit è stato il film d’apertura del Torino Film Festival 2019.

La Soundtrack originale, a cura di Michael Giacchino, contiene anche la versione di I dont’n wanna grow up di Tom Waits, e brani di Ella Fitzgerald/Chick Webb e Bowie in tedesco. È sempre in tedesco la versione di I want to hold your hand dei Beatles datata 1964, che vi faccio ascoltare.

The Beatles – Komm gib mir deine hand:

https://www.youtube.com/watch?v=6qAazPVLONM

Richard Jewell

Il 38° film diretto da Clint Eastwood, è un biopic che prende il titolo da una vicenda realmente accaduta, dal nome della guardia giurata che nel 1996, durante i giochi olimpici di Atlanta, Georgia, salvò moltissime vite umane, scoprendo per primo la bomba piazzata nel Centennial Park e facendo evacuare rapidamente le persone presenti, diventando l’eroe che aveva sempre sognato di essere. Bastarono però pochi giorni per trasformare Jewell da eroe a sospettato numero uno dell’FBI, che stava indagando sul fallito attentato.

Diffamato dalla stampa e vilipeso dall’opinione pubblica, la vita dell’uomo andò in frantumi. Per dimostrare la sua innocenza, Richard Jewell decise di rivolgersi a Watson Bryant (Sam Rockwell) avvocato anti-establishment, il quale si ritrovò ad affrontare una causa al di sopra delle sue possibilità, ma deciso a ripulire il nome del suo cliente ad ogni costo.

La Soundtrack contiene un pezzo di Bon Iver che si intitola 33 “GOD” e che vi faccio sentire:

The Lodge

Film thriller-horror diretto da Severin Fiala e Veronika Franz, è la storia di due ragazzi che, dopo la morte della madre da suicida, trascorrono un weekend in una remota baita di montagna assieme alla nuova, giovane e disprezzata compagna del padre (interpretata da Riley Keough). Una furiosa tempesta di neve li bloccherà all’interno della casa e la convivenza forzata non sarà facile. L’ostilità dei fratelli farà emergere traumi dal passato della donna, da un’infanzia infelice, con un’educazione iper-religiosa. Il culto a cui si fa riferimento è quello di Heaven’s Gate, setta realmente esistita, che nel 1997 fu al centro dell’attenzione dei media, a causa di un suicidio di massa che vide coinvolte 39 persone. Proprio quando le relazioni tra i tre cominciano finalmente a migliorare, iniziano a verificarsi alcuni eventi strani e spaventosi e un’oscura presenza minaccerà le loro vite.

Il film è stato presentato al Torino Film Festival 2019 nella sezione After Hours ed in anteprima mondiale al Sundance Film Festival.

Soundtrack:

Me contro Te Il Film: La vendetta del Signor S

Esce il 17 gennaio il primo film con protagonisti i due giovanissimi youtuber Sofì (Sofia Scalia) e Luì (Luigi Calagna), ormai fidanzatini anche nella vita, noti nel web come i Me Contro Te. Il loro più acerrimo nemico, il Signor S, questa volta ha deciso di conquistare il mondo e ha promesso ai Me contro Te una terribile vendetta. La coppia sicula, che conta oltre 4 milioni di iscritti sul canale Youtube (nato nel 2014) e 1 milione e mezzo di follower su Instagram, ha spopolato tra i bambini dai 4 ai 10 anni. Me contro Te è prodotto e distribuito da Warner Bros Entertainment Italia. A dirigere film è stato Gianluca Leuzzi, alla sua prima prova dietro alla macchina da presa per il cinema. Nel curriculum del regista ci sono la web serie con Geppi Cucciari Eities Ottanta mi dà tanto e la serie televisiva con Fabio Volo Untraditional.

Passiamo ora alla sezione documentari. Per questa settimana ce ne sono 3.

Iniziamo con un documentario della Nexo Digital uscito lunedì scorso, nelle sale solo per il 13-14 e 15 gennaio.

Leonardo. Le opere

Diretto dal pluripremiato Phil Grabsky, per Exibition on screen con la grande arte al cinema, il documentario ci conduce lungo il percorso artistico del genio di Da Vinci, presentando i suoi dipinti in visione Ultra HD. Immancabili le opere più celebri dell’artista, che nel docufilm vengono analizzate in profondità, con la consulenza di esperti come critici d’arte, restauratori e curatori. Un viaggio nella produzione pittorica di Leonardo, che ha portato il regista ad intraprendere un vero e proprio itinerario geografico, non solo nei musei d’Italia, ma anche in quelli di Russia, Germania, Francia, Nord America, Inghilterra, Scozia e Polonia. Musiche di Stephen Baysted, Susan Legg.

In onda dalla Royal Opera House, sempre per NExo Digital in diretta nei cinema solo il 16 gennaio alle 20:15

La Bella Addormentata – Royal Ballet

Appuntamento con la grande danza per la proiezione, in diretta via satellite dalla Royal Opera House di Londra, del balletto The Sleeping Beauty (La Bella Addormentata). La produzione del Royal Ballet, originariamente coreografata da Marius Petipa, propone anche coreografie di Frederick AshtonAnthony Dowell e Christopher Wheeldon. Il pubblico cinematografico avrà così modo di scoprire le performance di Lauren Cuthbertson nei panni della Principessa Aurora e di Federico Bonelli in quelli del Principe Florimund. La proiezione propone alcuni dei più celebri passi del famoso balletto, come gli iconici Adagio della Rosa e il Pas de deux sulle note dell’opera originale composta da Tchaikovsky.  

In Italia la stagione 2019-2020 della Royal Opera House è distribuita nei cinema da Nexo Digital in collaborazione con la Repubblica, MYmovies.it, Classica HD, Danza&Danza e Danzadove, Sipario – La Rivista dello Spettacolo, British Council e il progetto UK Italy Partners for Culture.

Per chi non conoscesse la trama ricordo che la malvagia fata Carabosse è furiosa perché non è stata invitata al battesimo della principessa Aurora (Cuthbertson) e scaglia così la sua maledizione: quando crescerà, Aurora si pungerà un dito con un fuso e morirà. La Fata dei Lillà riesce però a modificare il maleficio: invece di morire Aurora cadrà in un sonno profondo dal quale potrà essere svegliata da un principe. Al compimento del 16 ° compleanno, Aurora si punge in effetti il dito e cade in un sonno incantato assieme a tutta la corte. La fata dei Lillà conduce però il principe Florimund (Bonelli) a svegliarla con un bacio. Aurora e la corte riprendono conoscenza e si celebra così il matrimonio tra la giovane e il Principe.

Scherza Con I Fanti

Film diretto da Gianfranco Pannone ed Ambrogio Sparagna, che ritrae il complesso rapporto degli Italiani con l’esercito e che prende forma grazie ai diari, ben quattro, di alcuni soldati; dalle immagini di repertorio dell’Istituto Luce e dalle canzoni della tradizione popolare, reinterpretate dal maestro Ambrogio Sparagna ed altri nomi eccellenti del panorama musicale italiano. Un popolo, quello italiano, che ha combattuto ed è sopravvissuto a 2000 anni di imperi, invasioni, colonizzazioni e soprattutto guerre. Un documentario che vuole spiegare le fascinazioni popolari apparse nel corso della Storia verso figure di militari e strateghi militari da parte di un popolo di per sé tutt’altro che guerrafondaio.

E concludiamo con un uscita attesa nelle sale per il 19 gennaio

Herzog incontra Gorbaciov

Si tratta del documentario diretto da Werner Herzog ed André Singer, che racconta in ordine cronologico la vita dell’ottavo e ultimo Presidente dell’Unione Sovietico, Mikhail Gorbaciov. Il film non è soltanto un racconto della vita dell’uomo che quel 25 dicembre 1991 annunciò la dissoluzione dell’URSS dando le dimissioni, ma anche una narrazione degli anni che hanno rivoluzionato il corso del Novecento, cambiando per sempre la geografia politico-economica e sociale dell’intero mondo. La colonna sonora è stata curata da Nicholas Singer.

Vi ricordo che potete riascoltare la puntata dalla nostra piattaforma Spreaker cercando Cartellone Cinema ma anche su Spotify, Deezer, Apple Podcast, Castbox, Google Podcasts, ListenNotes, Podcast Addict, iHeartRadio, Podchaser, tra i podcast, cercando Cartellone Cinema.

Alla prossima settimana.