S’intitola “L’AMORE È UNA DITTATURA”, il brano con cui THE ZEN CIRCUS sono in gara alla 69ª Edizione del Festival di Sanremo. La band, nella serata degli ospiti di venerdì 8 febbraio, sarà affiancata da Brunori Sas. In quell’occasione il brano sarà riarrangiato con l’aggiunta di una sezione di ottoni.
THE ZEN CIRCUS PARLANO DEL BRANO “L’AMORE È UNA DITTATURA”
“L’amore è una dittatura” è una fotografia, un quadro neorealista, non certo un manifesto d’intenti. Un urlo, una ricerca di empatia negli altri, che sono lo specchio di noi stessi. Non tratta direttamente di argomenti politici o sociali, semplicemente come tutte le fotografie riporta la realtà che ci sta intorno, che nell’inquadratura del brano è più o meno sfuocata rispetto al soggetto principale che è l’essere umano ed il suo essere, appunto, umano. Non un pugno ma piuttosto una carezza: non dare spazio agli altri, di chiunque si tratti, è non darlo a noi stessi. In quello che non conosciamo potrebbe stare la nostra futura famiglia, il nostro futuro amore.
La band ha annunciato, venerdì 8 febbraio, l’uscita di “VIVI SI MUORE – 1999-2019”, la raccolta che celebra venti anni di storia del gruppo. L’album contiene 17 tracce di storia Zen, rimasterizzate per l’occasione, e 2 inediti, il brano “L’amore è una dittatura”e “La Festa”.
“Vivi si muore” è il nostro modo, in disco, di festeggiare venti anni di Circo Zen. Nel 1999 dei ventenni della provincia “cronica” escono con un disco autoprodotto, figlio di un certo disagio sociale ed esistenziale, fatto di prove in macchina o per strada, con strumenti acustici improbabili e le mani gelate. Vent’anni e oltre mille concerti dopo, quegli stessi ragazzi si ritrovano fra le mani undici album e decine di migliaia di ragazzi come loro a fargli da esercito, un esercito fatto di fiducia, di condivisione, di verità, di gioia e dolore urlati in faccia per ricordarci che si muore – è certo – ma prima si vive. La raccolta non pretende di essere esaustiva o completa, vuole anzi essere un riassunto in canzoni, proprio come quei “Bignami” che usavano i ragazzi dell’ultimo banco in compiti in classe per cui non avevano studiato, ragazzi ai quali da sempre ci sentiamo di assomigliare.
TRACKLIST – “VIVI SI MUORE – 1999-2019”
01 – L’amore è una dittatura
02 – La festa
03 – Il fuoco in una stanza
04 – Catene
05 – Non voglio ballare
06 – L’anima non conta
07 – Ilenia
08 – Viva
09 – Postumia
10 – I qualunquisti
11 – L’amorale
12 – Andate tutti affanculo
13 – L’egoista
14 – Canzone di natale
15 – Figlio di puttana
16 – Vent’anni
17 – Punk lullaby
18 – Fino a spaccarti due o tre denti
19 – Mexican Requiem
In questo inizio 2019 di novità e celebrazioni, è atteso anche il già annunciato concerto-evento al Paladozza di Bologna il prossimo 12 aprile, per festeggiare il decennale dell’uscita dell’album “Andate tutti affanculo” (2009), momento fondamentale e punto di svolta della carriera della band.