I Popol Vuh Beyond nei nostri studi, ci raccontano questo nuovo capitolo della loro infinita carriera artistica. I Popol Vuh, la storica band tedesca, gruppo di culto che senza alcun dubbio, ha fatto la storia della musica internazionale, di infinita ispirazione per tantissimi artisti e compositori, tornano a Bari, nella nuova edizione del Time Zones Festival.
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Time Zones 17 ottobre: Popol Vuh Beyond, Joasinho
𝗧𝗜𝗠𝗘 𝗭𝗢𝗡𝗘𝗦 s𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 XXXV edizione
Sabato 17 ottobre – ore 21.00
Teatro Kismet, Bari
LINEUP
– Popol Vuh Beyond, requiem for Florian
– Joasihno
Sabato 10 ottobre Time ZOnes 2020 ospiterà le performance di Caterina Barbieri e Hassan K
Sabato 10 ottobre, ore 21.00, parte la quarta serata di #TimeZones2020 al Teatro Kismet, saranno di scena Caterina Barbieri e Hassan K

Caterina Barbieri, autrice ed esecutrice di composizioni elettroacustiche, soprattutto basate su oscillatori analogici, nata nel 1990 e diplomata al conservatorio in chitarra classica e composizione elettro-acustica. La sua produzione, iniziata come Odisseo Undular, è poi proseguita attraverso Vertical (del 2014 per Important Records), per voce e sistema modulare Buchla 200, che l’ha fatta conoscere tra gli addetti ai lavori e le riviste specializzate, e Patterns Of Consciousness (del 2017 con endorsement di Alessandro Cortini dei Nine Inch Nails), prodotto unicamente con sintetizzatori analogici. Del 2019 è invece Ecstatic Computation, il primo sulla rinomata Editions Mego, «un viaggio tra estasi e stati di trance attraverso arpeggi di synth complessi, minimalisti e psichedelici», per la definitiva consacrazione per una compositrice il cui nome è diventato immancabile all’interno delle line up dei principali festival musicali internazionali.

Hassan K prima che musicista è un ingegnere esperto di design interattivo. Docente ed esperto di interazioni collettive. Compositore elettronico, da 10 anni è in tournée con il progetto musicale Hassan K, in cui usa vari strumenti digitali e mescola la musica tradizionale mediorientale con l’avanguardia e la musica occidentale estrema, di lui si dice che è una “mystic one man band from Persia”. Una sorta di open source, artista fai da te, Hassan miscela folklore e tecnologie, musica surf e danza del ventre, swing ed heavy metal… in folli atti di pura estasi.
