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RKO PARTY! Appuntamento il 23.12 al Teatro Kismet di Bari

L’associazione Microsolco invita tutti gli amanti della buona musica, tutti coloro che non si accontentano e protendono l’orecchio verso ascolti interessanti, costruttivi, liberatori, che aprono la mente e fanno venir voglia di stare in compagnia, a brindare con noi alla stagione 2023 di RKO, in un PARTY prenatalizio come non se ne vedono spesso.

L’appuntamento è per il 23 dicembre alle ore 22:00 nel foyer del Teatro Kismet Opera di Bari, in strada San Giorgio martire 22/f.

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Underzones. Ancora 2 date OFF prima del 35° festival sulla via delle musiche possibili

Aveva inaugurato la settimana scorsa e si conclude in questi due giorni, oggi 25 e domani 26 settembre, Underzones, la rassegna OFF che, da tempo immemore, precede l’inizio di Time Zones, il festival più prestigioso di Puglia, sempre coerente con il claim Sulla via delle musiche possibili“, giunto quest’anno alla sua XXXV edizione.

Lo scorso 17 e 18 settembre hanno calcato il palco, allestito nel Parco Princigalli a Bari, Tonno, Anuseye, Magpies e Giancane, con dei live partecipati, carichi di energia e promesse, in una stagione affamata di musica ed intrattenimento culturale in presenza come non mai.

Per questi 2 giorni Underzones cambia la location: ci spostiamo oggi ad Acquaviva delle Fonti, all’interno dello splendido Palazzo De Mari, per i live di Simona Armenise e Livio Minafra, mentre domani, sabato 26 settembre, sarà possibile partecipare allo special project “L’Anello e la Pietra” di Francesco Arena e Davide Viterbo, all’interno del Chiostro Santa Chiara a Bari.

Simona Armenise

Nata nel 1977 Simona Armenise è una chitarrista classica diplomata presso il Conservatorio N. Rota di Monopoli. Musicista curiosa ,anima inquieta ha fatto della ricerca e della sperimentazione l’asse centrale del suo percorso musicale.  Un’impostazione classica fusa con il rock ,con continue irruzioni nella musica contemporanea e nel jazz quello più contaminato. Di recente si è rinnovata la collaborazione con Ares Tavolazzi  lo storico bassista degli   Area per la registrazione di Lotus  Sedimentations album ispirato a quel simbolo della cultura giapponese che è il fiore di loto . Chitarra ,basso e sequenze elettroniche si inseguono per un raffinato intreccio di suoni adagiati su un tappeto ambient intriso di  psichedelia e richiami al nu-jazz.

Livio Minafra

Compositore e pianista figlio d’arte(il padre Pino Minafra è un jazzista,  la madre Margherita Porfido è pianista e clavicembalista) vincitore del prestigioso premio Top Jazz   nel 2005, 2008 e 2011. Suona in piano solo ed in passato con il suo quartetto,pianista eclettico capace di restare fuori da oppressive gabbie stilistiche,con la sua musica  spazia in ogni direzione.Ha composto musica per il cinema (Ameluk di Mimmo Mancini) e per docufilm. Ha al suo attivo numerose   collaborazioni Daniele Sepe, Keith Tippet, Julie Tippet, Louis Moholo e il Canto General, ha fatto parte della Municipale Balcanica. E’ un piccolo gioiello Sole Luna ultimo suo lavoro discografico.

L’anello e la pietra

26 settembre – Chiostro di Santa Chiara – Bari

THE VERY STONE ONE KICKS WITH ONE’S BOOT WILL OUTLAST SHAKESPEARE

(La stessa pietra che calci con lo stivale sopravvivrà a Shakespeare)

Frase è tratta da To The Lighthouse di Virginia Woolf

Questa frase è incisa all’interno di un anello di bronzo giallo spesso 20 centimetri alto 50 e di 410 centimetri di diametro esternamente opaco e internamente lucidato a specchio.

Nella frase la scrittrice sintetizza meravigliosamente il nostro rapporto con le cose che ci circondano e che esistono da prima di noi e a noi sopravvivranno, la stratificazione del tempo e la moltitudine di tempi esistenti.

Questi elementi con un monolite posto al centro della circonferenza sono gli elementi che compongono ANELLO, opera dell’artista Francesco Arena. Quest’opera è stata commissionata e finanziata dal Mibact e collocata il 25 giugno scorso nel Parco Archeologico del Colosseo a Roma dove resterà per “l’eternità.

Il festival Time Zones in accordo con l’artista propone all’interno del Chiostro Santa Chiara, nel Borgo antico di Bari, una performance che richiami l’opera attraverso la costruzione di una liaison con essa. L’artista collocherà in questo spazio un’altra sua opera sulla quale il violinista Davide Viterbo salirà per eseguire le musiche composte in occasione della posa dell’opera lo scorso giugno a Roma. La performance si innesta sul pensiero che ha prodotto l’opera come chiusura di un ideale cerchio, con un’ulteriore riflessione sulla stratificazione del tempo condivisa adagiata ed intrisa nella partitura del compositore Davide Viterbo. Uno schermo visualizzerà un montaggio di immagini realizzato per l’occasione dell’ artista Domenico Palma.

Davide Viterbo su un’ opera di Francesco Arena:
Ho composto la musica per questa performance intorno l’opera ‘Anello’ di Francesco Arena, prima opera di un artista contemporaneo ad essere accolta permanentemente all’interno del Parco Archeologico del Colosseo; questa musica scaturisce da una riflessione su risonanze armoniche fondamentali e immutabili che, come suggerisce la poetica dell’opera stessa, esistono prima di noi e a noi sopravvivranno. In questa performance suonerò su una scultura di Francesco Arena realizzata per l’occasione:  un blocco di pietra su cui è incisa una frase di Virginia Woolf tratta da ‘To the Lighthouse’: THE VERY STONE ONE KICKS WITH ONE’S BOOT WILL OUTLAST SHAKESPEARE (La stessa pietra che calci con lo stivale sopravvivrà a Shakespeare). Questa stessa frase è Incisa all’interno dell’anello di bronzo installato all’interno del Parco Archeologico del Colosseo.

La mia performance è un percorso che utilizza questi due elementi simbolici, la pietra e l’anello, che parte dal lavoro dell’uomo nel affaccendarsi per produrre oggetti nel suo tempo circolare e nella tensione che questo movimento produce, sino al momento dell’abbandono, lasciando il mondo all”indifferenza della natura nei confronti del nostro passaggio“.

Apertura porte ore 21:00. Ingresso contingentato nel rispetto delle normative anti Covid. Info e Prenotazioni: timezones@alice.it – tel: 338.5957238

Prevendite

  • Bari – Box Office Feltrinelli – Via Melo – Tel. 080.5240464
  • Bari – New Record – Via De Giosa, 59 – Tel. 080.5243946 
  • Bari – Centro Musica – C.so V. Emanuele, 165 – Tel. 080.5211777 
  • Bari – Wantend – via Bottalico, 10 – Tel. 080.5561088 
  • Altamura – Rock‘n’Roll Record – via via Nicola Melodia, 6 – Tel. 080 3218261
  • Monopoli – Discoshop – via Sforza Muzio – Tel. 080. 9303081 
  • Putignano – Libreria Spazio – via Vittorio Emanuele,10 – Tel. 080.4054223 
  • Molfetta – Clinic – via Rattazzi, 39 – Tel. 080.3977613

PIÙ DE LA VITA per STRADE MAESTRE al Cineporto di LECCE venerdì 29 novembre

Performance, musica, pittura e video artenel documentario su Michele Sambin

29 novembre 2019

Cineporto di Lecce

Venerdì 29 novembre 2019 alle ore 20.45 nuovo appuntamento per la stagione Strade Maestre presso il Cineporto di Lecce con PIU’ DE LA VITA (ingresso libero) un documentario di Raffaella Rivi prodotto da Kublai Film – distribuito da Emera Film che racconta, in una dimensione intima e concreta, quattro decenni del percorso artistico di Michele Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performances, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. La serata è realizzata in collaborazione con Centro Studi Apulia Film Commission Università del Salento, Cineclub universitario. L’impresa artistica di Sambin incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica.

Attraverso le opere d’archivio e il lavoro quotidiano dell’artista, il film offre uno sguardo diretto sull’arte intesa come lavoro concreto che attraversa il tempo e trasforma lo spazio.

Documentario e film si incontrano nella narrazione della vita e del pensiero di un grande artista contemporaneo, Michele Sambin: viaggiatore e precursore dei linguaggi della contemporaneità dalle mille sfaccettature, Sambin ha esplorato le arti visive nelle sue varie forme, si è immerso nella musica, ha attraversato il teatro, ha sostanzialmente disegnato il volto della videoarte nei suoi esordi per più aspetti pionieristici. Raffaella Rivi, regista ma anche allieva di Sambin, ha scelto il linguaggio del cinema per raccontare l’uomo e l’artista in un lavoro che è a sua volta un’opera d’arte sull’opera d’arte. Disegnato con tratto che molto deve ad una sensibilità creativa tipicamente femminile.

Una costante evoluzione attraverso la tecnologia, in quattro decenni di percorso artistico, dal video analogico alla pittura digitale, dal mondo degli strumenti tradizionali alla rivoluzione della musica elettronica. Mescolando passato e presente, tra opere ormai classiche e nuove performance, il film si propone di portare allo spettatore uno sguardo diretto sul lavoro dell’artista, puntando il focus sulla mutevole arte che attraversa tempo e spazio, adattandosi a essi, ma anche adattandoli alle proprie esigenze.