Archivi tag: formazione

Storie (quasi) vere

“I personaggi non sono persone sono aspetti di un dilemma o di un conflitto”.

 Louise Glück, “Averno”, Il Saggiatore

La settimana scorsa, in più di una occasione, durante un paio di telefonate di lavoro, mi sono ritrovata a dire una cosa di me che mai avrei pensato di formulare e figuriamoci di dire a qualcuno. “Ciò che mi chiedi va oltre le mie capacità umane”. Era successo che in un paio di occasioni mi avessero fatto domande sul destino di una storia o di progetto editoriale alle quali mi ero resa conto davvero di non poter rispondere. Come se chiedessero, che ne so, a un meteorologo, scusi lei mi sa dire tra sei mesi, quando prenoto la vacanza, se porta pioggia? Non era la prima volta che mi sono trovata dentro una situazione professionale di questo genere. Era già successo, succede sempre. Solo che altre volte, una risposta provavo a darla o quantomeno a sdrammatizzare con una battuta ironica, che poi pagavo a colpi di sensi di colpa (miei) e chissà di cos’altro (della persona a cui avevo risposto). Invece, quando ho detto quella frase, quando mi sono trovata a ripeterla in più di una occasione, ho sentito così visibili i miei limiti che mi volevo abbracciare da sola. Ma dalla contentezza. Molte persone mi e si credono senza limiti e invincibili. Ma non è proprio così. 

Continua la lettura di Storie (quasi) vere

Laboratori di scrittura d’autunno. 16^ Festa dei lettori, L’invenzione del presente. Bari La Content, Storie di luoghi straordinari

“Quando leggi i veri poeti le parole ti vengono addosso, esistono, si aprono, non si chiudono. Mi succede con Dante, con Cavalcanti, con Leopardi: li leggo sempre con estasi, li imparo a memoria perché è importante, è fondamentale, mi fanno compagnia: cammino per strada e loro a un certo punto mi soccorrono” 

Patrizia Cavalli

Alessandra Minervin ci scrive per segnalare alcuni appuntamenti d’autunno, nei quali gli appassionati di scrittura ed i bisognosi di spazio interiore utile a “trovare le parole” possano trovare conforto e sfogo. Quindi fatevi sotto. Ecco cosa segnala Alessandra:

16^ Festa dei Lettori. L’invenzione del Presente.

Oggi [25 settembre 2020] comincia la Festa dei Lettori, curata dai Presidi del Libro, per l’occasione sarò stasera (20.30) a Gravina per presentare “NOI” l’ultimo romanzo di Paolo di Stefano e domenica pomeriggio sempre a Gravina per il workshop “Carte d’identità”  (sold out). Invece ci sono ancora posti liberi per lo stesso workshop che terrò il giorno dopo [lunedì 28 settembre 2020] a Bari  alla Mediateca regionale pugliese (info nella locandina).

Il workshop è a ingresso libero, prenotandosi qua: segreteria@presidi.org

Martedì 29 settembre alle 17.30 comincio il workshop “Da dove vengono le (tue) storie” in collaborazione con “La Matita Rossa” che oggi ha messo in promozione il mio laboratorio con una super promozione.

Fino al 30 settembre la versione video del laboratorio “Una storia tutta per sé” è ancora in promozione. Grazie intanto a tutti gli iscritti che per primi, quest’estate molto particolare, hanno scelto il mio corso e hanno deciso di cominciare a scrivere la propria storia.

Tutte le informazioni sono qui: casadiscrittura.it

Le promozioni in corso sono qui: casadiscrittura.it

PROSSIMI LABORATORI DI SCRITTURA 

Dal 6 al 27 novembre, Bari La Content, “Storie di luoghi straordinari”.  In collaborazione con Scuola Holden, un laboratorio condiviso che non vedo l’ora di cominciare.  I luoghi raccontano la nostra storia sin da quando veniamo al mondo. Allo stesso modo, i luoghi della letteratura – quelli reali, come quelli un po’ mitici – concorrono alla storia dell’io narrante e dei personaggi che ci vivono. Se pensiamo a Dostoevskij o a Kafka, vengono alla mente spazi chiusi, stanze soffocanti. Al massimo qualche angusta viuzza. Altri, invece, respirano solo in vasti spazi aperti, ampie brughiere o praterie. Ce ne sono addirittura di quelli che sanno descrivere con precisione luoghi inesistenti, inventati, assolutamente irreali, prendendo però spunto da luoghi che hanno visitato. Di questo si tratta, in fondo: immaginare interi mondi e spazi unici e renderli reali mettendo parole su una pagina.

UNA STORIA TUTTA PER SE’ – COME RACCONTARE SE STESSI ED ESSERE FELICI. Ultime promozioni e primi arrivi della nuova stagione 2020/21

Fino al 31 agosto la prima versione video del mio laboratorio “Una storia tutta per sé” è ancora in promozione. Grazie intanto a tutti gli iscritti che per primi, quest’estate molto particolare, hanno scelto il mio corso e hanno deciso di cominciare a scrivere la propria storia.
Tutte le informazioni sono qui: casadiscrittura.it
Le promozioni in corso sono qui: casadiscrittura.it

UNA STORIA TUTTA PER SE’ – COME RACCONTARE SE STESSI ED ESSERE FELICI

La scrittura può essere esplorata in diverse maniere tante almeno quante sono le esistenze di chi scrive. Una di queste è la scrittura del sé. Gli scrittori si confrontano con la propria vita. A volte la raccontano sotto forma di diario o di romanzo biografico, altre volte la immaginano creando mondi fantastici. Tutti abbiamo una storia da raccontare ma non sempre sappiamo come farlo. Un ricordo, la nostalgia dell’infanzia, un fatto luttuoso o una gioia infinita, l’inizio o la fine di un amore o più semplicemente una giornata particolare. Sono tantissimi gli stimoli e le suggestioni che ci fanno sedere davanti a un computer, o prendere in mano una penna, per cominciare a scrivere la nostra storia. Una storia tutta per sé è un percorso di lettura e di scrittura che vi conduce alla scoperta della vostra “storia nel cassetto”: alla fine del modulo base conoscerete la vostra voce e sarete pronti per cominciare a scrivere. la propria storia e si inizia a scriverla. Livello raggiunto (in media): ideazione della storia e stesura della bozza dell’incipit. 

A CHI SI RIVOLGE

Il laboratorio è adatto sia a chi ha già scritto una storia che a chi la sta scrivendo e a chi non ha ancora trovato il tempo per scriverla scriverla.

PROGRAMMA CORSO

I titoli delle sei lezioni che compongono il primo modulo di “Una storia tutta per sé”:

Le piccole virtù della scrittura autobiografica: il dato biografico come risorsa narrativa

Guarda come scrivo: Allenare lo sguardo narrativo attraverso l’osservazione dei propri ricordi.

I cinque sensi: Come usare i nostri sensi per raccontare

Caro diario, ti scrivo: A cosa serve e come usare un diario letterario.

Lessici famigliari: Tutto comincia da una data di nascita, un nome e un luogo. Fino a quando non ci tirano fuori e cominciamo a scrivere.

Dire la verità mentendo: Scrivere una storia (auto)biografica, distanza silenzio 

PROSSIMI LABORATORI DI SCRITTURA  
Si è già svolto il 27 agosto, Libri nel Borgo, Bisceglie, ore 20.00. Doppio appuntamento e doppia gioia per me. A partire dalle ore 20.00 a Bisceglie sono stata ospite della bellissima manifestazione “Libri nel Borgo”. È stata l’occasione per parlare per la seconda volta di uno degli esordi che ho curato e a cui tengo, “Il posto dei Santi” di Bianca Favale; inoltre subito a seguire nella stessa sede racconterò con con Elisa Forte “Bari, una guida”, proprio oggi recensita da una delle scrittrici che seguo e consiglio di più, Marilù Oliva su Huffington Post.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e potete trovare i dettagli nel programma a questo link: Libri nel Borgo

28 settembre + 5 ottobre, Corso online con La Matita Rossa, “Da dove vengono le (tue)storie”.  Chi scrive non finirebbe mai il suo romanzo. Non si tratta di una tensione verso la perfezione; non solo. Non è nemmeno una questione di refusi sfuggiti alla stanchezza. Si tratta di un difetto visivo e di un’illusione emotiva. Come se tenendosi stretta un’idea e una storia questa possa trarne vantaggio. L’unico vantaggio che ne trae, in realtà, è che nessuno la legge. Ma se si scrive, usando il pensiero narrativo per produrre storie, è indispensabile allo stesso gesto del narrare rivolgersi a qualcuno. Questo lettore ideale è il “personaggio” che ci aiuta a evocare in maniera più esatta il totem/autore.
Dal 6 al 27 novembre, Bari La Content, “Storie di luoghi straordinari”.  In collaborazione con Scuola Holden, un laboratorio condiviso che non vedo l’ora di cominciare.  I luoghi raccontano la nostra storia sin da quando veniamo al mondo. Allo stesso modo, i luoghi della letteratura – quelli reali, come quelli un po’ mitici – concorrono alla storia dell’io narrante e dei personaggi che ci vivono. Se pensiamo a Dostoevskij o a Kafka, vengono alla mente spazi chiusi, stanze soffocanti. Al massimo qualche angusta viuzza. Altri, invece, respirano solo in vasti spazi aperti, ampie brughiere o praterie. Ce ne sono addirittura di quelli che sanno descrivere con precisione luoghi inesistenti, inventati, assolutamente irreali, prendendo però spunto da luoghi che hanno visitato. Di questo si tratta, in fondo: immaginare interi mondi e spazi unici e renderli reali mettendo parole su una pagina.