Torna l’appuntamento estivo con il collettivo SoundWellen sui tetti di Giovinazzo.
Sarà infatti nuovamente lo SkyBar dell’Hotel S.Martin di Giovinazzo – già location in queste settimane per The Sound of Sunset, la trasmissione estiva del giovedì di RKO – ad ospitare il nuovo episodio del percorso di ricerca musicale dei promoter giovinazzesi, ancora una volta alle prese con un esclusivo showcase dedicato alla musica elettronica made in Puglia.
Protagonisti per la parte live della serata del 18 luglio i componenti del duo Pyramiden, Marco Cassanelli e Deckard, che porteranno in terrazza dal tramonto in poi il loro show basato su modular, drum machines e synth suonati dal vivo. I due produttori, che hanno all’attivo numerose releases con label nazionali ed internazionali, concerti e dj set in Italia e in Europa, fanno confluire i loro background in un nuovo progetto dalle sonorità techno armoniche e sperimentali. Un viaggio immaginifico, atmosfere da viaggio nordico, energia granitica, vibrazioni profonde per visioni di avamposti lontani.
Prima e dopo il live ad animare lo SkyBar la selezione di Gioacchino D’aniello aka Hudby Pole, dj barese con un lungo percorso alle spalle come resident e ospite di diversi locali su tutto il territorio nazionale, dove ha suonato accanto a nomi del calibro di Ivan Smagghe, Pan-Pot, Marcel Dettman, Octave One e tanti altri. Oggi lo troviamo alle prese con una ricerca sempre più mirata all’avanguardia nel suo lavoro di dj e producer.
Con la memoria ancora viva del bellissimo evento dell’estate 2020, vi invitiamo a partecipare e godervi il clamoroso panorama del centro storico di Giovinazzo accompagnato dalla ricca offerta musicale proposta da Soundwellen. Tutte le info sulle modalità di accesso sull’evento ufficiale.
Se volete rivivere gli episodi precedenti ed entrare in pieno mood, qui trovate i video dei live integrali dell’edizione 2020:
Venerdì 14 agosto, vigilia di Ferragosto per tutti ma soprattutto serata imperdibile dell’edizione 2020 del Locus Festival per molti. Un barlume sonoro di ritorno alla “normalità” per chi ama la musica dal vivo, certa musica dal vivo in particolare, e una boccata di ossigeno in un’estate che si sta rivelando asfittica per i noti motivi di cui si è tanto parlato negli ultimi mesi.
Grazie alla prudenza adottata in primavera la Puglia si è dimostrata tra le poche regioni d’Italia a potersi permettere un manipolo di tenaci festival estivi, tra cui questa “Limited Edition” del noto Locus. Cancellata la ricca programmazione presentata tempo addietro, il festival ha riadattato cast, location, generi musicali e modalità di fruizione alle nuove condizioni imposte e dal buon senso e dai decreti governativi, mantenendo un profilo di qualità e una varietà di proposte che non ha lasciato scontento nessuno, a partire dai due emozionanti live di Niccolò Fabi e Vinicio Capossela nel paesaggio ultraterreno degli scavi di Egnazia per poi proseguire con la programmazione delle 6 serate a Locorotondo, tutte andate sold-out.
Ad ospitare i live nella città bianca è stato l’inedito spazio della Masseria Ferragnano, ben nascosto dall’Istituto Agrario cittadino, che si è rivelato perfetto per quello che era richiesto a un festival in questa estate 2020: avere tanto spazio per permettere al pubblico di godere della musica con il giusto distanziamento e la giusta tranquillità. Un senso di sicurezza e tranquillità si è infatti respirato in tutte le serate del festival, sul cui palco si sono alternati Calibro 35, Venerus, Snarky Puppy, Fatoumata Diawara, Ghemon, Colapesce e Dimartino, Napoli Segreta e, nella serata che stiamo raccontando, Khalab, The Comet Is Coming e Lorenzo Senni.
Serata musicale difficile da immaginare da seduti, vista la netta tendenza al ritmo di tutti gli artisti coinvolti, ma che così è stata fruita per la maggior parte del tempo da un pubblico voglioso di farsi trasportare da una proposta musicale travolgente ma al tempo stesso prudente e rispettoso.
Dopo il dj set introduttivo (nell’accezione à la Dj Shadow di ‘entroducing’) del pugliese Think’d, il compito di aprire le “non-danze” è spettato a Khalab, ovvero il dj e speaker radiofonico Raffaele Costantino nella sua veste da producer, accompagnato dal tentacolare Tommaso Cappellato alla batteria. Ritmi afro e sonorità contemporanee per una prima parte di serata già serrata e seguita con entusiasmo dal caloroso pubblico che Costantino conosce bene, da abituè del Locus.
Il tempo di un cambio palco e di un po’ di chiacchiere a distanza di sicurezza con i tanti amici ritrovati finalmente per una sera in Valle d’Itria ed è stato già tempo del main event della nottata: sul palco The Comet Is Coming, trio non certo nuovo da queste parti ma sempre attesissimo.
Il live è un vero e proprio viaggio interstellare da seduti, reso possibile grazie all’alchimia del sax dell’imponente Shabaka, ormai considerato guru dell’uso creativo dello strumento, del drumming perfetto di Betamax e dei synth acidi di Danalogue. I brani che abbiamo imparato ad amare su disco si rivelano ancora più carichi e lisergici, in un continuo ed evidente scambio di energia tra artisti e pubblico, “legato” alle sedie come da prescrizione ma assolutamente presente e partecipe. Momenti di giubilo liberatorio per le “hit”, ammesso che si possano definire tali, “Summon The Fire”, “Lifeforce” e “Blood of the past”, rese ancora più esplosive. L’atterraggio della Cometa sul desolante paesaggio estivo pugliese e italiano si è insomma rivelato più necessario del previsto.
Per chiudere una serata così speciale e spaziale occorreva qualcosa di ancora più fuori dall’abituale, ed è quello che ha presentato sul palco Lorenzo Senni: la techno decostruita delle sue produzioni per la Warp Records, in particolare del suo ultimo “Scacco Matto”, ha spiazzato chi poteva aspettarsi più “cassa” e sfidato il pubblico a seguire il ritmo e la tensione costante di brani lavorati per sottrazione delle parti ritmiche. Lorenzo ha ancora una volta disegnato “The Shape of Trance to Come”.
Cosa rimane di questa notte di Locus? Tanta soddisfazione per live di ottimo livello, rafforzata dall’ovvia carenza di concerti, tanta stima per aver saputo organizzare tutto al meglio, tanta nostalgia per tutto quello che ci siamo già persi e per quello che ci perderemo finché non saranno trovate soluzioni sanitarie e logistiche adeguate perché la musica dal vivo non soccomba. E anche la consapevolezza che quando tutto tornerà, noi spettatori, appassionati e promotori, lontani dalle mode, dagli incassi facili, dall’ammasso informe e dalla “movida” forzata risponderemo ancora “presente”.
Metti una calda domenica di fine luglio, una location più unica che rara, un tramonto mozzafiato, un ricercato mix di live e dj set e il gustoso cocktail preparato dai promotori di SoundWellen è servito.
Il collettivo artistico di base a Giovinazzo ha scelto lo SkyBar dell’Hotel S.Martin di Giovinazzo – che già ospita in queste settimane The Sound of Sunset, la trasmissione estiva del giovedì di RKO – per presentare il progetto musicale e il proprio concept degli eventi con uno showcase esclusivo, che presto si trasformerà in un vero e proprio showreel audiovisivo.
Dal tramonto fino a sera inoltrata gli artisti della scuderia dedicata alla nuova musica elettronica si sono alternati tra dj set e live, in un crescendo di bpm e con atmosfere sempre cangianti, ad accompagnare il pubblico in uno dei pochi eventi degni di nota nell’area nord-barese di questa strana estate “da Covid-19“.
Ad aprire le danze poco prima del calare del sole è stato il morbido dj set di Do It Later, moniker di Riccardo Cavaliere, tra i fondatori del progetto, che ha lasciato posto in console per il momento del sunset alle macchine analogiche e digitali dei Moodìntrigo, duo di base ad Adelfia entrato nel roster di SoundWellen nel 2019. Un’ora circa di live per Elisabetta e Francesco con la loro soft techno interamente suonata live tra commistioni psichedeliche e ispirazioni rock e progressive.
Superato il momento del tramonto, sempre davvero clamoroso a queste altezze e latitudini, è toccato a Dario Verolino aka TheVerol, recente new entry radiofonica qui a RKO, alzare ulteriormente i ritmi per passare alla fase serale dell’evento e preparare il terreno per il live del producer Glanko, altro artista del roster di SoundWellen, che ha presentato live il suo recente lavoro “Remission”.
In chiusura dj set liberatorio di Gianni Fiorentino, altra mente dietro questo progetto, per liberare tutta l’adrenalina accumulata nella preparazione di un evento curato in ogni minimo dettaglio e il cui prodotto finale di prossima uscita promette decisamente di farsi notare.
Seguiteci sui canali web e social di RKO per scoprirne di più.
Il podcast con la diretta dello showcase e le interviste ai protagonisti è disponibile qui:
Line up: Bambounou /// Tiger & Woods /// Capibara /// Lamusa II Nava //// Bonbooze /// Marco Erroi
Venerdi 16 agosto dalle 22 torna al Sudeststudio di Guagnano (Lecce) Fuck Normality Festival con ospiti internazionali tra installazioni, esposizioni e mercatini immersi nella campagna salentina. Il Sudestudio di Guagnano, in provincia di Lecce, accoglie l’ottava edizione del Fuck Normality Festival. Tra gli uliveti e le vigne della campagna salentina si alternano sul palco artisti del calibro di Bambounou, Tiger & Woods, Capibara, Lamusa II, Nava, Bonbooze e Marco Erroi. Una all night long all’insegna della musica indipendente e di ricerca, tra installazioni luminose, mostre di illustrazione e fotografia, mercatini e zone chill out sparse in una cornice bucolica, immersa nel verde.
LA LINE UP DEL FESTIVAL
Giunge all’ottava edizione Fuck Normality Festival, un progetto ideato e promosso dall’associazione culturale Persona e realizzato in collaborazione con Sudeststudio, venue dell’evento. Anche quest’anno la sua line up si caratterizza per la presenza di live set con nomi di spicco nel panorama del djing internazionale come Bambounou, per la prima volta in Puglia. Reduce da Terraforma Festival e dalla partecipazione a Boiler Room Bologna, Bambounou è un giovane producer parigino innamorato della dance music britannica. La sua musica è aperta alle sperimentazioni che hanno fatto ballare platee importanti come Berghain / Panorama Bar, MoMA PS1, Nuits Sonores The Tate London, Horst Festival, DGTL Festival, solo per citarne alcune. Nel 2019 ha pubblicato il suo EP per la rinomata etichetta Whities.
Boonbooze
L’apertura del festival è affidata a Boonbooze, cultore del campionamento analogico che oscilla tra diversi generi musicali, dal jazz al soul per produrre esperimenti nell’hip hop e nell’elettronica. Tra i nomi più attesi anche due italiani, importanti dj e produttori della scena elettronica europea: MarcoPassarani e ValerioDelphi, in arte Tiger&Woods, duo attivo dal 2006 che vanta performance a Coachella Festival, Sónar Festival, Primavera Sound, FYF Festival, MoMA PS1 e Transmusicales.
Lamusa II
Lamusa II è il nome d’arte di Giampaolo Scapigliati, produttore italiano e dj di stanza a Parigi. La sua musica è incentrata su ritmi, percussioni, sintetizzatori e drum machine che ricordano la fine dei ruggenti anni Ottanta. Giampaolo ha frequentato la Red Bull Music Academy di Montréal e attualmente è ospite di uno show radiofonico mensile su Rinse France, dove esplora diversi generi musicali. Ha suonato al Pitchfork Music Festival Paris 2016 e al Sónar Festival 2017 a Barcellona. È uno degli artisti di punta di Ortigia Sound System Festival.
Capibara
Tra gli ospiti anche Luca Albino, in arte Capibara. Co-fondatore della White Forest Records, la prima etichetta per sola elettronica italiana, ha sempre mostrato sin dall’inizio del suo percorso musicale una visione unica, coniugando slanci ritmici rivolti al futuro con una personalissima sensibilità pop sperimentale. Dopo aver pubblicato un album, un mixtape, e dato vita a svariati singoli, remix e collaborazioni che lo hanno portato a suonare in numerosi club e festival di settore, arriva ad un importante punto di sintesi: Omnia, il suo nuovo album, in uscita per l’etichetta La Tempesta.
NAVA
Suggestioni persiane ed elettronica elegante si concentrano attorno a NAVA, un progetto sperimentale di base a Milano. Freschi da un tour europeo e dalla loro partecipazione al MI AMI Festival, Body è il loro EP di debutto in cui sintetizzano perfettamente la fusione di quattro personalità e influenze musicali diverse, creando un’unica entità.
A chiudere la serata il set di MarcoErroi, co-fondatore di Common Series, label nata a Roma nel 2013. La sua musica è aperta alle influenze assorbite durante i suoi vent’anni di attività, nei suoi set Erroi propone sonorità underground con sovrapposizioni ipnotiche di solchi house, techno, acid, funk e afro dal retrogusto old-school.
ARTI VISIVE
Home/Casa è il tema che accoglie gli interventi degli artisti visivi che hanno risposto al richiamo di questa ottava edizione. Tra contributi che spaziano dai progetti installativi, all’illustrazione, alla fotografia contemporanea, il festival accoglie una collettiva dal sapore onirico e politico che spazia attraverso i media e i punti di vista degli autori. Tra gli illustratori si confermano gli artwork di Valeria Puzzovio, Enrica Ciurli, Annalisa Macagnino, Marina Ichigo, Francesco Caroppo, Paola Rollo, Federica Ubaldo, Simona Anna Gentile, Antonia Bufi, Betti Greco, Gianle Lametà, Fresh Rucola, Giorgia Prontera, 189, Sonia Q, Caterina Dufi, Alessandra Senso, Roberta Joe Muci. Tra i fotografi si segnala la presenza di Michele Battilomo, Gabriele A. Albergo, Francesca Fiorella e Martina Loiola. Un capitolo a parte merita il light design dell’evento reso possibile grazie al prezioso sostegno di Fratelli Parisi. Alla storica azienda salentina di luminarie si aggiunge l’esperienza e la creatività di Big Sur Lab e Maurizio Buttazzo, designer e artista visivo, tra gli autori degli allestimenti della Festa di Cinema del reale, partner del progetto. Come sempre, ampio spazio verrà dedicato ad esposizioni artistiche, installazioni, area market e street food.