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Intervista ai Nu Genea, dopo il successo di “Bar Mediterraneo” cosa c’è nel futuro della band: “Noi andiamo per la nostra strada e poi le cose accadono”

Con i Nu Genea ci eravamo già incrociati in tempi meno sospetti quando il loro nome era ancora Nu Guinea, “Nuova Napoli” e poi ancora il progetto Napoli Segreta. Ci siamo visti nuovamente la passata estate, durante il loro tour folgorante di “Bar Mediterraneo”, un successo che ha visto la band napoletana imporsi sul mercato discografico internazionale.

I Nu Genea sono diventati ormai un fenomeno, così come il loro suono ed il loro “linguaggio”. Non solo i portabandiera di una musicalità che vuole consacrare la napoli dei settanta ottanta, intrecciata con il jazz, il funk, il clubbing e la musica africana. Non ci sono limiti all’ispirazione, alle contaminazioni, tutto viene spontaneo e ogni nuovo ascolto si trasforma in una nuova idea, ed in questo bisogna ammetterlo sono stati molto bravi. Il “fenomeno” non smette di crescere e siamo tutti in attesa del prossimo disco. Nel back stage del Demodè Club abbiamo fatto due chiacchiere con Lucio Aquilina che insieme a Massimo Di Lena fanno, appunto, i Nu Genea.

Ci eravamo incontrati in occasione del primo disco, da allora sono cambiate tante cose, ma mi sembra che non sia cambiata quella spontaneità iniziale anche se, dopo l’incontro della scorsa estate, al Locus, mi siete sembrati ancora stupiti del successo internazionale che ha avuto il nuovo disco “Bar Mediterraneo”. Come avete vissuto questo passaggio importante?
Questo stupore ci è rimasto ancora, ma spero ci resti per tutta la nostra carriera, perché smettere di stupirsi significa che dai qualcosa per scontato e poi cade tutto il castello. È stata una crescita abbastanza lenta, piccoli passi, ed ogni volta ci fa sorridere perché questo è un progetto dove non puntiamo molto sulla comunicazione, sulle classiche sponsorizzazioni, è un progetto che si è diffuso per il passaparola, ad oggi io non ho ancora capito bene e stiamo indagando (nrd ride) per capire come mai abbiamo raggiunto numeri così elevati e importanti, ma ovviamente mi fa piacere. Come lo abbiamo affrontato poi è una bella domanda a cui non so rispondere esattamente, perché noi andiamo per la nostra strada se poi le cose accadono siamo contenti ma non c’è stato un nostro sforzo per raggiungere il successo e quindi da qui lo stupore, che si palesa ad ogni concerto che facciamo, lo stupore che ci fa capire che stiamo facendo bene. Noi siamo più o meno sempre gli stessi, non siamo cambiati.

Sul suono dei Nu Genea si è parlato tanto, Napoli, la ricerca dei vinili, tanto ascolto e scoperta sonora, l’Africa, tante fonti di ispirazione insomma che però hanno guardato soprattutto al passato, ma nel futuro della band cosa c’è?
Nel futuro c’è sempre il passato perché fa parte del nostro processo di scoperta musicale e sicuramente fonte di ispirazione e su questo io e Massimo siamo della stessa idea, è una cosa che arriva se sei pronto ad accoglierla e soprattutto se hai ascoltato tante cose del passato che spesso aiutano anche a “tizzare” questa ispirazione, perché se non hai stimoli è difficile che ti venga un’idea. Invece per noi è la fase che continua ad essere fondamentale nella nostra vita, cioè ascoltare più musica possibile scoprire nuove cose anche artisti minori per esempio, noi siamo specializzati in artisti minori, quei connubi che sono nati per esempio da quel chitarrista sconosciuto che però ha provato quella cosa particolare e così parte tutto, la scoperta è fondamentale.

Sicuramente oltre al passato effettivamente siete molto attenti anche a quello che vi accade intorno, è bello prendere ispirazione da tutte queste cose. Invece parlando del linguaggio dei Nu Genea, anche qui una mescolanza di suoni e nazionalità, il napoletano che si intreccia con l’africano ed il francese tanto da non distinguere più la differenza, potremmo persino dire che avete coniato “una nuova lingua, una lingua alla Nu Genea”
Si questo è il bello del napoletano (nrd ride) che è abbastanza duttile tanto da far sembrare un brano del Ghana come può essere “Tienatè”, che ha un tipo di flow particolare, da alcuni è visto come brano brasiliano altri ci vedono il centro Africa, alcune melodie o alcuni modi di cantare, come “Marechià” che è francese napoletano ma non te ne accorgi quando si passa da una lingua all’altra, ma perché il francese è nel napoletano, senza entrare nel merito o nella diatriba, alcuni la chiamano lingua, altri dialetto, per noi è ispirante perché si può giocare con le lingue ed i suoni, prendere qua e là ed avere un suono nostro che non è riconducibile ne là e ne qua.

A questo punto la conditio sine qua non è essere napoletani, cioè l’appartenenza è alla base del progetto, se voi non foste napoletani allora il progetto non esisterebbe
Beh effettivamente, noi abbiamo avuto una grande fortuna che non tutti hanno perché abbiamo un patrimonio culturale importante, è chiaro che bisogna valorizzarlo, noi portiamo avanti la nostra cultura e cercare di mescolarla con altre. Di base partiamo con un bagaglio che non è farina del nostro sacco ma abbiamo avuto la fortuna di ereditarla e vogliano promuoverla il più possibile per chi non la conoscesse, soprattutto all’estero per esempio e questo ci fa molto piacere.

Il vostro rapporto con la Puglia? Siete venuti qui spesso e avete un pubblico enorme che vi segue da sempre
Si la Puglia è una delle regioni più calde, si dai primi concerti di Nuova Napoli c’è stato un riscontro importante, ricordo ad Ostuni per esempio non ci aspettavamo questa calca c’era gente anche oltre le transenne che stava li fuori ad urlare, è stato incredibile, ma anche la data all’Anchecinema o le due al Locus sono state incredibili. La Puglia è speciale, c’è anche un feeling particolare, una vicinanza o “cugginanza” no? Voi fate la burrata noi facciamo la mozzarella, quando facciamo noi la burrata ci criticate quando fate voi la mozzarella vi critichiamo noi, però ci vogliamo bene!!

Pier Paolo Pasolini, il disco solista ma anche il futuro dei La Crus. Intervista a Mauro Ermanno Giovanardi.

Intervista con Mauro Ermanno Giovanardi, che torna su RKO ospite di Carlo Chicco per parlare di una nuova uscita discografica, tributo a Pier Paolo Pasolini, ma c’è spazio anche per una grande novità che farà impazzire tutti i fan dei La Crus.

E’ disponibile da oggi, nei migliori store online e negozi di dischi, il vinile 45 giri di Mauro Ermanno Giovanardi “Cosa Resterà”, personale omaggio del fondatore dei La Crus a Pier Paolo Pasolini

Il vinile da collezione stampato in sole 300 copie numerate ed autografate dall’artista, vede sul Lato A l’inedito scritto da Giovanardi insieme a Maria Pia Leziroli “Cosa resterà”, mentre sul Lato B è incisa la sua rivisitazione di “Una storia sbagliata”, brano composto da Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola originariamente dedicato proprio a Pier Paolo Pasolini. Il progetto è pubblicato da Vrec Music Label con distribuzione Audioglobe.


LATO A: L’inedito “Cosa Resterà”, disponibile anche negli store digitali e piattaforme streaming, è nato per accompagnare il cortometraggio realizzato da Monica Giordano dal titolo originale “Tu sei bello come una stella” già online, interamente in stop-motion e dedicato a Pier Paolo Pasolini. “Cosa resterà” è stato prodotto da Giovanardi e Leziroli, arrangiato e registrato da Max Zanotti, mixato da Lele Battista e masterizzato da Giovanni Versari.


LATO B: “Una storia sbagliata” è la cover rarità incisa sul Lato B del 45 giri e non sarà pubblicata negli store digitali. Il brano «è spesso incluso nei miei spettacoli dal vivo – afferma Giovanardi – ed è stato naturale inciderla per impreziosire il progetto che è uscito tra il 2 novembre ed il 5 marzo, date simbolo di scomparsa e nascita di Pasolini, uno degli autori più influenti della cultura italiana la fine di un’epoca e la nascita dell’omologazione culturale ed economica» “Una storia sbagliata” interpretato da Giovanardi con Marco Causino alla chitarra acustica, è stato prodotto da Giovanardi e Leziroli, arrangiato da Giovanardi, Causino e Lele Battista, registrato da Lele Battista e masterizzato da Giovanni Versari.


L’artwork di copertina è una foto di Ilenia Costantino estratta dal cortometraggio in stop-motion “Tu sei bello come una stella” di Monica Giordano.


Nato a Monza il 3 maggio del 1962, Mauro Ermanno Giovanardi è cantautore raffinato e poliedrico, da più di 20 anni sulla scena musicale italiana come autore, interprete, performer, produttore discografico e direttore artistico di prestigiosi festival di musica e letteratura. Tra i creatori della scena underground in Italia, fonda nel 1993 i La Crus, band dirompente che cambia le regole della musica alternativa italiana. Solista dal 2007, i suoi lavori sono espressioni di ricerca di atmosfere sempre diverse eppure accomunate da un’impronta inconfondibile e sincera, libera di muoversi fra il rock, il pop, la tradizione cantautorale italiana e spettacoli di teatro canzone. Quattro volte Targa Tenco. Ha realizzato 3 album con la band The Carnival Of Fools, 8 album con i La Crus e 5 come artista solista.

Intervista con Carolina Bubbico. Sanremo 2023 e il nuovo album in arrivo

Reduce dal successo a Sanremo 2023 come direttrice d’orchestra al fianco di Elodie, in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo abbiamo intervistato la grande Carolina Bubbico. Venerdì 17 febbraio è uscito “Portami a ballare”, il nuovo singolo di CAROLINA BUBBICO, per l’etichetta Sun Village Records.

Dopo la partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo in veste di arrangiatrice e direttrice d’orchestra per Elodie e l’annuncio del tour che la vedrà impegnata dal 24 al 28 febbraio in quattro date speciali con lo spettacolo “Il dono dell’ubiquità” (Pisa, Roma, Bologna e Milano), Carolina Bubbico prosegue il suo percorso artistico con l’uscita del nuovo singolo “Portami a ballare” che anticipa il nuovo album di inediti previsto per l’autunno 2023.

Cantante, pianista, arrangiatrice e direttrice d’orchestra e con tre album all’attivo, Carolina Bubbico è un’artista poliedrica e completa, con importanti esperienze e partecipazioni che l’hanno portata a esibirsi nei più significativi festival italiani ed internazionali e in importanti club, tra cui i Blue Note di Milano, Tokyo e Pechino al fianco di Nicola Conte e in luoghi unici come l’Arena di Verona e Piazza del Popolo a Roma come vocalist e tastierista nel tour 2022 di Raf.

Come direttrice d’orchestra vanta il primato di essere stata nel 2015 la più giovane arrangiatrice e direttrice d’orchestra che abbia mai calcato il palco del festival di Sanremo, dirigendo Il Volo – vincitori di quell’edizione – e Serena Brancale.

Il nuovo singolo, prodotto, mixato e masterizzato da Filippo Bubbico, riconferma l’ecletticità dell’artista, capace di creare atmosfere sonore dinamiche e ricercate.

“Portami a ballare dove la pioggia ci farà scoprire” canta dolcemente la voce di un’amante che desidera essere scelta dall’uomo di cui è innamorata. Un amore giovane e nascosto che non vede l’ora di essere vissuto alla luce del mondo. Come fosse una danza sotto la pioggia che tutto lava e tutto rivela, la verità di questo amore chiede di venir fuori. In fin dei conti quando una relazione ha motivo di essere, nella
borsa e nelle tasche piove di già. Non resta che prenderne atto e ballare.

I Verdena in concerto oggi a Bari per presentare “Volevo Magia”: Qui la nostra intervista.

Il trio bergamasco dei Verdena sarà in concerto oggi al Palaflorio di Bari sabato 26 novembre per presentare il nuovo album “Volevo magia”, uscito il 23 settembre 2022 su etichetta Capitol Records/Universal Music Italy. Qui l’intervista fatta dal nostro Carlo Chicco.

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“Marocco Speed”, Serena Abrami presenta i Leda: intervista a cura di Carlo Chicco

Su RKO Serena Abrami ci presenta la sua band, i Leda. I Leda sono una band alt rock. “Memorie dal Futuro” è il titolo del primo album, che esce ad aprile 2019, riscuotendo i consensi della critica di settore. All’interno, si segnalano le collaborazioni con Severini dei Gang e Paolo Bragaglia. I videoclip dei singoli “Pulviscolo” e “Ho continuato” ottengono riconoscimenti nazionali e internazionali, come la partecipazione all’“Interrobang Film Festival 2020” in Iowa. Dall’estate 2018 sino a febbraio 2020 si susseguono numerosi live in club, teatri, rassegne musicali e festival e partecipazioni in programmi radiofonici, tra cui Radio Rai Live. A gennaio 2021 i Leda registrano il secondo album. Di questo lavoro sono stati rilasciati i primi due singoli ufficiali: “Marocco speed” e “Niente è lo stesso”.  Si segnalano inoltre le loro partecipazioni all’edizione digitale del SXSW 2021 e del SIM Sau Paulo 2021. A febbraio 2022 esce il singolo “Insonnia”, terza anticipazione del nuovo album uscito il 22 aprile 2022.

Venerdì 22 aprile è uscito in copia fisica e sugli store digitali Marocco Speed (Il Piccio Records / Artist First), il nuovo album dei Leda. La band è formata da Serena Abrami (voce, chitarra acustica, synth), Enrico Vitali (chitarre), Fabrizio Baioni (batteria, electribe) e Giorgio Baioni (basso), attivi da anni in differenti progetti. Il sound dei Leda rappresenta la riuscita convergenza dei rispettivi interessi e passioni sonore: overdrive, wave, trip rock e alternative, con l’efficace e personalissima giustapposizione emotiva del timbro vocale vellutato e l’abrasività dei suoni.  

Dopo l’esordio di “Memorie dal Futuro” (2019 – Il Piccio Records / Artist First), positivamente accolto sia dalla critica che dal pubblico, il nuovo album della band presenta un sound più focalizzato ed aperto, sempre nell’ intreccio tra una certa solidità ritmica e una costante fluidità melodica. 

“Post Piano Session”, l’estro creativo di Davide “Boosta” Dileo senza confini. La nostra intervista.

Dopo “LA STANZA INTELLIGENTE” e “FACILE”, Davide “BOOSTA” Dileo – cofondatore e tastierista dei SUBSONICA nonché produttore, autore, compositore e DJ – torna in veste solita con “POST PIANO SESSION”, il suo nuovo progetto discografico diviso in sei diversi capitoli, in uscita tra settembre e dicembre. Boosta ci racconta questo nuovo capitolo artistico nel suo persorso musicale.

L’intero progetto discografico “POST PIANO SESSION” è in uscita per la TORINO RECORDING CLUB, neonata etichetta dello stesso Boosta che afferma in merito: «Il Torino Recording Club è un atelier musicale. Un’officina in cui la musica è lo strumento che uso per riparare e (ri)mettere in funzione tutto quello che mi serve per affrontare questa seconda metà della vita».

In “POST PIANO SESSION” viaggiano composizioni strumentali libere che partono dal pianoforte e finiscono nell’elettronica, passando attraverso suggestioni pienamente contemporanee. Ognuna di queste suite è parte di un concept album inizialmente pensato come un’unica opera, poi ripartita in singoli Ep, e segna il ritorno di Boosta all’elettronica: se “FACILE” è stata una dichiarazione d’amore per la musica strumentale, le colonne sonore e il classico contemporaneo puro, le “POST PIANO SESSION”, portano ad una visione più inclusiva del genere musicale di cui Davide è uno dei rappresentanti più significativi del panorama musicale italiano. «Questo disco è, semplicemente, uno strumento. La colonna sonora dei pensieri di chi lo ascolta» commenta Boosta.

«“POST PIANO SESSION – Tape 1 – racconta Boosta – è una piccola suite di elettronica e pianoforte, evocativa e romantica, con inserti di energia e ottimismo, frutto di una libertà desiderata e covata. Questo è il tempo in cui celebrare questa libertà, anche quella di un artista dai propri codici. Diventa un’esigenza, in primo luogo, e un dovere subito dopo. Perché la libertà, in qualunque ambito, è un bene in prestito se non lo metabolizziamo e difendiamo».

POST PIANO SESSION – Tape 2” esce dopo il primo ep “POST PIANO SESSION – Tape 1”. L’intero progetto discografico “POST PIANO SESSION” è prodotto da TORINO RECORDING CLUB, neonata etichetta dello stesso Boosta che afferma in merito: «Il Torino Recording Club è un atelier musicale. Un’officina in cui la musica è lo strumento che uso per riparare e (ri)mettere in funzione tutto quello che mi serve per affrontare questa seconda metà della vita».

POST PIANO SESSION – Tape 3” esce dopo i primi due ep “POST PIANO SESSION – Tape 1” e “POST PIANO SESSION – Tape 2”.

L’intero progetto discografico “POST PIANO SESSION” è prodotto da TORINO RECORDING CLUB, neonata etichetta dello stesso Boosta che afferma in merito: «Il Torino Recording Club è un atelier musicale. Un’officina in cui la musica è lo strumento che uso per riparare e (ri)mettere in funzione tutto quello che mi serve per affrontare questa seconda metà della vita».

POST PIANO SESSION – Tape 3” esce dopo i primi due ep “POST PIANO SESSION – Tape 1” e “POST PIANO SESSION – Tape 2”.

L’intero progetto discografico “POST PIANO SESSION” è prodotto da TORINO RECORDING CLUB, neonata etichetta dello stesso Boosta che afferma in merito: «Il Torino Recording Club è un atelier musicale. Un’officina in cui la musica è lo strumento che uso per riparare e (ri)mettere in funzione tutto quello che mi serve per affrontare questa seconda metà della vita».

I Mundial al Rock Contest di Firenze, oggi live per la 4a eliminatoria. Intervista con Roberto Mangialardo.

Il Rock Contest prosegue con le eliminatorie e conferma il grande interesse del pubblico per lamanifestazione. In scaletta ci sono anche i “nostri” Mundial! Intervista con Roberto Mangialardo.

ROCK CONTEST: LIVE IS BETTER! OGGI VENERDÌ 4 NOVEMBRE LA QUARTA ELIMINATORIA: SUL PALCO DEL GLUE ALTERNATIVE CONCEPT SPACEDI FIRENZE:
MUNDIAL (Puglia)
ORTHOPÉDIE (Toscana)
CALLIOPE (Toscana)
DINO FLANGE (Lombardia)
LAMANTE (Veneto)
CANNIBALI COMMESTIBILI (Trentino Alto-Adige)

Accedono alle semifinali anche “Wake Up In The Cosmos” e “Androgy̆nus” e si giunge così alla quarta seratadi selezione,venerdì 4 novembre, stavolta al Glue Alternative Concept Space (Viale Fanti 20, Firenze, apertura ore 21:00, inizio live ore 21:30, ingresso libero) con sei nuovi progetti dalla Lombardia, Puglia, Veneto, Trentino e Toscana: la world music elettronica evoluta dei Mundialda Lecce, l’avant jazz elettronico di Orthopédie da Firenze, l’indie pop cangiante di Calliope da Livorno, il cantautorato onirico di Dino Flange da Brescia, la forza tribale di Lamante da Vicenza, l’hard rock venato di stoner dei Cannibali Commestibili da Trento.

La 34° edizione del Rock Contest proseguirà con un’altra eliminatoria e sei band a sera, al Glue Alternative Concept Space (8 novembre). Grazie al voto del pubblico (online sul sito http://www.rockcontest.it) e della giuriaspecializzata si qualificheranno due gruppi per ogni appuntamento (con due ripescaggi). Le 12 band selezionate alle eliminatorie accederanno alle semifinali, in programma per il 17 novembre al Glue e il 24novembre al Combo. Le migliori 6 parteciperanno alla serata finale che si terrà sabato 3 dicembre al ViperTheatre. Ospite speciale sul palco della serata finaleEMMA NOLDE, scoperta e lanciata proprio dal Rock Contest. Tra i giurati già annunciati presenti alla Finale del Rock Contest Aimone Romizidei Fast Animals and Slow Kids e gli scout di: Woodworm Label, Black Candy, Locusta Booking, GRS-General Recording Studio, Dischi Sotterranei, Picicca, Ferramenta Dischi, Pulp Dischi, Asian Fake, La Tempesta, OTR Live, RC Waves.

In palio15.000 europer registrazioni in studio, videoclip, promozione, tour e tutto quello che può favorirela crescita professionale dei progetti musicali in gara: 1° e 2° Premio Rock Contest, Premio FSE/Giovanisì,Premio Ernesto DePascale, Premio Enrico Greppi “Erriquez” in ricordo del leader della Bandabardò, ilPremio Publiacqua, Italia Music Export, il Premo Rockit Pro e, con l’iniziativa “Live is better”, la possibilità disuonare nei più importanti festival italiani. Inoltre,dalla collaborazione conFondazione Toscana Spettacoloonlus eGlocal Sound, un progetto ideato dai Circuiti Multidisciplinari di Piemonte, Marche, Toscana,Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna, Veneto, LazioePuglia, nasce un’iniziativa dedicata ai musicisti e alleloro composizioni, senza limiti di genere o stile, in una generale ibridazione e commistione di forme. Tra i 30 partecipanti al Rock Contest, infatti, saranno scelti uno o più gruppi/solisti per un’esibizione al Reset Festivaldi Torino (Edizione 2023) e potranno essere selezionati per suonare in altri eventi musicali organizzati dal Circuito. Il Rock Contest è organizzato da Controradio e Controradio Club in collaborazione conRegione Toscana–Giovanisì/Fondo Sociale Europeo, Fondazione Sistema Toscana, il contributo diRegione Toscana, Comunedi Firenze e Publiacqua, il sostegno diSIAE-Società Italiana degli Autori ed Editori, sponsorB&C Speakers. Sponsor tecnici: Audioglobe e Sam Recording Studio. È possibile seguire tutte le seratein diretta videosui canali web di Rock Contest e Controradio (Facebook,Sito, Canale YouTube) dalle ore 21:30

Mezza strega e mezza guerriera, ecco “Vesuvia”: Meg ci racconta il suo nuovo album in studio

Meg ci racconta il suo nuovo album “VESUVIA“, l’intervista su Avantpop è di Carlo Chicco. Vesuvia è innegabilmente legato alle origini partenopee di MEG, e la scelta del titolo non è, quindi, una coincidenza. È lei stessa a spiegarlo: “Sono cresciuta alle falde del Vesuvio, la sua sagoma è casa e sento il suo richiamo sempre, anche quando sono dall’altra parte del mondo. Lo sogno di notte in maniera ricorrente: sin da bambina sono ossessionata da lui, è una presenza imponente nella mia coscienza ed è parte indissolubile di me. Ogni sua zolla, ginestra, sentiero, è come se fossero mia cellula, capello, ruga. È mia madre e mio padre. Da quando ho aperto gli occhi lui è il mio imprinting.”.


Le 12 tracce del disco si sono stratificate mese dopo mese e poi, a causa della pandemia, sono rimaste a lungo protette in un magma incubatore fino al momento del risveglio, quando, come in un’eruzione vulcanica improvvisa, in una manciata di mesi hanno dato vita a VESUVIA: il magma ha assunto un’identità propria, definita e forte che ha nutrito e guidato MEG con tutta la sua irruenza e potenza.
Le canzoni, pur avendo ognuna una propria ben definità personalità, sono pianeti dello stesso Sistema Solare, legati imprescindibilmente gli uni agli altri dalla stessa forza gravitazionale. ll Sole attorno al quale tutto si muove, è il sound dark ed elegante: i sintetizzatori, le batterie elettroniche distorte, gli arpeggiatori e la vocal production sono stati studiati ad hoc per creare l’habitat ideale di VESUVIA. “Una tana scura, una casa-cratere, un tempio nascosto in cui accadono riti solenni, dove si piange per un mondo che va a rotoli e dove si ride fino alle lacrime, perchè la vita è un magma di macigni di dolore e gioia leggera.”.


Il disco è stato anticipato dai singoli “Non ti nascondere” – una vera e propria poesia esistenziale, un elogio dell’unicità –  “FORTEFRAGILE” – una celebrazione dell’affascinante natura umana che oscilla tra fragilità e tenacia – e “Arco e Frecce” feat. Altea, Alice, SANO E specchiopaura dei Thru Collected – un vero e proprio “stream of consciousness” in cui la cantautrice e produttrice  ha immaginato di addentrarsi in una selva oscura.

VESUVIA” è stato prodotto dalla poliedrica MEG insieme alle preziose collaborazioni di Frenetik, Orang3, Fugazza, Suorcristona, Tommaso Colliva e David Chalmin e mixato e masterizzato da Andrea Suriani. Vanta al suo interno i preziosi feat. di Elisa ed Emma (nel brano “Aquila“), di Altea, Alice, SANO e specchiopaura del collettivo napoletano Thru Collected (nel brano “Arco e Frecce“), del nuovo talento hard neomelodic NZIRIA (nel brano “Napolide”) e della pianista francese di fama mondiale Katia Labèque (nel brano “She’s calling me“).

TRACKLIST VESUVIA
1. NAPOLIDE (feat. NZIRIA) 
2. SOLARE 
3. AQUILA (feat. Elisa & Emma) 
4. NON TI NASCONDERE 
5. PRINCIPE DELLE MIE TENEBRE 
6. SCUSA SE SONO FELICE 
7. CIGLIA 
8. ARCO & FRECCE (feat. Altea, Alice, SANO, specchiopaura) 
9. FORMICHE 
10. FORTEFRAGILE 
11. SHE’S CALLING ME (feat. Katia Labèque) 
12. GRAZIE

Il collettivo milanese Pandaclan ospite di RKO in occasione di Time Zones 2022

Intervista al collettivo Pandaclan in occasione del loro concerto a Time Zones 2022 presso il Teatro Kismet.

PANDA CLAN è un progetto musicale e culturale nato a Milano, liberamente ispirato al pensiero di Noam Chomsky. Le tematiche trattate nei testi prendono forma quindi dall’osservazione della società capitalista. La scelta musicale è di unire qualunque genere senza particolari regole.

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“Ama il prossimo tuo come te stesso”, intervista con Manuel Agnelli

Abbiamo seguito passo per passo ogni evoluzione della carriera solista di Manuel Agnelli, con i suoi trent’anni o forse più di carriera come Afterhours, ora alle prese con un disco tutto suo, lo abbiamo raggiunto durante il tour che lo vedeva impegnato in tutta l’Italia con la sua nuova band speciale dove ha proponeva già qualche anticipazione di quello che sarebbe stato “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Il disco è uscito il 30 settembre 2022.

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