“Il tempo sospeso”: Vasco Brondi, tra reading letterario e liveset, dal backstage del LMGF20. Vasco Brondi, tornato in tour dopo il lockdown con un progetto particolare, un mini tour estivo intitolato “Talismani per tempi incerti”. “Il Tempo sospeso” è il set che ha presentato al festival anconetano.
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LA MIA GENERAZIONE FESTIVAL Ancona 12/13 settembre 2020
La Mia Generazione Festival giunge alla terza edizione e, dopo il successo degli anni scorsi, torna in una veste rispettosa dei tempi che stiamo vivendo.
CONCERTI
STREAMING GRATUITI
TRASMISSIONI TELEVISIVE
PROIEZIONI SU MAXI SCHERMI
INCONTRI CON GLI ARTISTI
MOSTRA FOTOGRAFICA ON LINE
con
VINICIO CAPOSSELA
BRUNORI SAS
MOTTA
CRISTIANO GODANO
GHEMON
VASCO BRONDI
LUCIO CORSI
PERTURBAZIONE
e la partecipazione di
GUIDO HARARI
LEONARDO COLOMBATI
GIULIA BLASI
EMILIANO COLASANTI
CARLO CHICCO
Presenta
MASSIMO COTTO
Direzione artistica MAURO ERMANNO GIOVANARDI

In tempi sospesi e incerti come quelli che stiamo vivendo serve un festival che sia qualcosa di più di un elenco di artisti e performance.
C’è bisogno di anime che si incontrino, che si scambino energia e poi la distribuiscano a chi è presente e a chi guarda da casa. Questo è stato il senso che La Mia Generazione ha avuto finora e con questo stessoatteggiamento viene presentata questa nuova edizione che sarà a tutti gli effetti un festival“diffuso”.
«Il ruolo della cultura è sociale» ricorda l’Assessore alla Cultura di Ancona Paolo Marasca «la cultura crea legame, fornisce significati ed emozioni, contribuisce alla comunità e ha una capacità di reazione unica: se qualcosa impedisce il percorso consueto, la cultura ne inventa un altro. Ancona non potrebbe mai accettare di tirarsi indietro sulla cultura, come non accetta di farlo sul sociale. La Mia Generazione è un momento di grande musica, dunque un bisogno e un desiderio, un gesto di crescita».
«La Mia Generazione quest’anno suonerà ovunque perché se è vero che dobbiamo restare nei limiti numerici imposti dal distanziamento e rispettosi della sicurezza, con il festival 2020 vogliamo invece romperli questi confini, arrivando a spettatori, occhi e orecchie più lontane»Mauro Ermanno Giovanardi, direttore artistico del festival.
Il Festival è co-organizzato dal Comune di Ancona con Arci Ancona e sotto la guida artistica di Mauro Ermanno Giovanardi e quella produttiva di G-Ro Srlse coinvolge l’intero territorio. La collaborazione creativa e organizzativa di tutti gli artisti in cartellone garantisce al pubblico quattro versioni di eventi.
Quella live, alla Mole Vanvitelliana e al Teatro delle Musecon preassegnazione del posto obbligatoria. (Prenotazione online su Vivaticket/TicketOne. Eventi speciali su Eventbrite).

In diretta streaming, gratuita online sul sito della Mole (www.lamoleancona.it) e sui social ufficiali del festival (Facebook, Instagram, YouTube).
In diretta streaming su maxischermo alla Mole Vanvitelliana, in abbinamento con altre iniziative del festival per quanti non potranno essere presenti all’evento dal vivo.
Ed infine, il festival saràin ondasuèTV, un network televisivo multi-regionale (Lombardia, Liguria, Friuli V.G, Valle D’Aosta, Trentino, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria), canale 12 del digitale terrestre per le Marche.
“La Mia Generazione Festival” sarà promosso e trasmesso in diretta su tutta la rete dell’emittenza radiotelevisiva, e in streaming sui canali social dell’emittente, sfruttando la possibilità di partnership e cross posting, in accordo con la direzione artistica del Festival.
Grazie a una sinergia con gli operatori di “Marche Teatro”, e i professionisti del settore, locali e nazionali, il Festival potrà contare su un’elevata copertura.
La sinergia tra èTV-Rete 7, il Comune di Ancona e l’organizzazione del Festival viene visto come il tassello di una più ampia collaborazione che possa dare pieno riconoscimento alla promozione culturale anconetana all’interno del dibattito nazionale.
Nel rispetto delle normative vigenti tutti gli eventi prevedono la preassegnazione del posto, la prenotazione online e il blocco degli ingressi ad esaurimento dei posti disponibili.

Programma
SABATO 12
Sala Boxe – Mole Vanvitelliana
h. 12.00 Cristiano Godano
Mi Ero Perso Il Cuore
Intervistato dallo scrittore Leonardo Colombati, presenta il suo primo disco da solista, con qualche brano in acustico.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
L’intervista sarà registrata per la messa in onda di domenica 13.
h. 18.30 Vasco Brondi
Il Tempo Sospeso
Si interroga e racconta questo momento storico anomalo e irreale intervistato dal giornalista e discografico Emiliano Colasanti, con qualche brano in acustico.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
L’intervista sarà registrata per la messa in onda di domenica 13.
h. 19:30 Motta
Vivere la musica
Intervistato dalla scrittrice e giornalista Giulia Blasi, chiacchiera del suo libro Vivere la musica (il Saggiatore) con qualche brano in acustico
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
L’intervista sarà registrata per la messa in onda di domenica 13.
Mole Vanvitelliana
Massimo Cotto presenta
h. 21:30 Lucio Corsi in concerto con Cosa Faremo Da Grandi?
h. 22:30 Perturbazione in concerto con (Dis)amore
Ingresso 5€ + diritti di prevendita. Prevendite online su VivaTicket/TicketOne.
Preassegnazione del posto obbligatoria.
Diretta streaming online, e Tv.
In caso di pioggia il concerto verrà spostato al Teatro delle Muse
Mole Vanvitelliana – Lazzabaretto
h. 23:45 Carlo Chicco dj set
God Is My Dj
Ingressogratuito. Accesso fino ad esaurimento capienza.

DOMENICA 13
Teatro delle Muse
Massimo Cotto presenta
h. 20:00 Cristiano Godano – proiezione del talk su maxi schermo.
h. 20:40 Vinicio Capossela in concerto conuno spettacolo pensato appositamente per il festival, accompagnato dall’eclettico polistrumentista Vincenzo Vasi.
h. 21:30 Motta– proiezione del talk su maxi schermo.
h. 22:15 Brunori Sas in concerto conCip!
Presenta il suo nuovo disco, già̀ disco d’oro, in trio acustico.
h. 23.00 Vasco Brondi– proiezionedel talk su maxi schermo.
h. 23:35 Ghemon in concerto con Scritto Nelle Stelle
Presenta con la band al completo il suo nuovo disco.

Ingresso per tutta la serata al Teatro delle Muse 15€ + diritti di prevendita.
Prevendita online su circuito VivaTicket/TicketOne da martedì 18 agosto.
Preassegnazione del posto obbligatoria.
Abbonamento per sabato e domenica 18€ + diritti di prevendita.
Diretta streaming gratuita online e tv. Proiezioni su schermo alla Mole con preassegnazione del posto.
La Mia Generazione Festival giunge alla terza edizione! 12 e 13 settembre ad Ancona!
La Mia Generazione Festival giunge alla terza edizione
La Mia Generazione Festival giunge alla terza edizione e, dopo il successo degli anni scorsi, torna in una veste rispettosa dei tempi che stiamo vivendo.
CONCERTI – STREAMING GRATUITI – TRASMISSIONI TELEVISIVE – PROIEZIONI SU MAXI SCHERMI – INCONTRI CON GLI ARTISTI – MOSTRA FOTOGRAFICA ON LINE
In tempi sospesi e incerti come quelli che stiamo vivendo serve un festival che sia qualcosa di più di un elenco di artisti e performance.
C’è bisogno di anime che si incontrino, che si scambino energia e poi la distribuiscano a chi è presente e a chi guarda da casa. Questo è stato il senso che La Mia Generazione ha avuto finora e con questo stesso atteggiamento viene presentata questa nuova edizione che sarà a tutti gli effetti un festival “diffuso”.
«Il ruolo della cultura è sociale» ricorda l’Assessore alla Cultura di Ancona Paolo Marasca «la cultura crea legame, fornisce significati ed emozioni, contribuisce alla comunità e ha una capacità di reazione unica: se qualcosa impedisce il percorso consueto, la cultura ne inventa un altro. Ancona non potrebbe mai accettare di tirarsi indietro sulla cultura, come non accetta di farlo sul sociale. La Mia Generazione è un momento di grande musica, dunque un bisogno e un desiderio, un gesto di crescita».
«La Mia Generazione quest’anno suonerà ovunque perché se è vero che dobbiamo restare nei limiti numerici imposti dal distanziamento e rispettosi della sicurezza, con il festival 2020 vogliamo invece romperli questi confini, arrivando a spettatori, occhi e orecchie più lontane» Mauro Ermanno Giovanardi, direttore artistico del festival.
Visita il minisito www.lamiagenerazionefestival.it

PROGRAMMA
SABATO 12 MOLE VANVITELLIANA
H. 21.30 _ CONCERTO
COSA FAREMO DA GRANDI?
Lucio Corsi
H. 22.30 _ CONCERTO
(DIS)AMORE
Perturbazione
H. 23.45 _ DJ SET
GOD IS MY DJ
Carlo Chicco (RKO)
DOMENICA 13 TEATRO DELLE MUSE
H. 20.00 _ TALK
MI ERO PERSO IL CUORE
Cristiano Godano
H. 20.40 _ CONCERTO
SPETTACOLO MUSICALE
Vinicio Capossela
H. 21.30 _ TALK
VIVERE LA MUSICA
Motta
H. 22.15 _ CONCERTO
CIP!
Brunori SAS
H. 23.00 _ TALK
IL TEMPO SOSPESO
Vaco Brondi
H. 23.35 _ CONCERTO
SCRITTO NELLE STELLE
Ghemon
Intervista con Vasco Brondi
Sono riuscito a recuperare e farvi ascoltare su RKO l’intervista con il cantautore Vasco Brondi, che dopo aver chiuso il suo progetto Le Luci della Centrale Elettrica è partito per un lungo tour solista che ha toccato molti teatri italiani, arrivando anche a Bari.
Il 17 settembre 2018 viene annunciato un singolo in uscita il 21 settembre, Mistica, il quale accompagnerà la pubblicazione di un doppio disco il 5 ottobre, la raccolta 2008/2018, tra la Via Emilia e la Via Lattea che contiene due brani inediti, Mistica e Libera. Il 3 ottobre Brondi comunica che quest’album sarà l’ultimo lavoro che porterà il nome del progetto, che vedrà la sua fine in seguito ad un tour nei teatri in tutta Italia. A novembre, in concomitanza con l’inizio del tour, esce per La Nave di Teseo il libro “2008-2018: dieci anni tra la via Emilia e la via Lattea” che contiene tra gli altri i contributi di Lorenzo Jovanotti, Francesco De Gregori, Daria Bignardi e tanti altri.
Le luci della centrale elettrica è il nome del progetto artistico/musicale di Vasco Brondi, nato nel 1984 e cresciuto tra Ferrara e l’Emilia.Un progetto le cui prime canzoni trovano una forma e una collocazione iniziale nell’omonimo demo autoprodotto nel 2007 distribuito dall’artista direttamente ai concerti. Si tratta di dieci canzoni, che mettono subito in luce una scrittura originale e una forza espressiva fuori dal comune, e per questo non passano inosservate. In una cittadina, Ferrara, in cui è difficile non conoscersi e impossibile non incontrarsi, la strada di Vasco Brondi incrocia quella di Giorgio Canali, chitarra disturbata dei CSI e musicista sui generis, ruvido e radicale nell’approccio. Nasce così “Canzoni da spiaggia deturpata”, il primo album de le luci della centrale elettrica prodotto in collaborazione con Canali e pubblicato da La Tempesta, una delle principali labels indipendenti italiane, creata dei Tre Allegri Ragazzi Morti. L’album, che sfoggia in copertina una splendida illustrazione di Gipi, ottiene ottimi riscontri, al punto da ricevere il Premio Tenco nella categoria “Migliore opera prima”, oltre alle copertine di alcune riviste specializzate (Rumore, Blow up), mentre sono più di cento i concerti del tour che presenta il disco, facendo tappa in club e festival prestigiosi. “Canzoni da spiaggia deturpata” sarà anche inserito al sesto posto nella classifica dei dischi del decennio stilata dal magazine Rolling Stone a dicembre del 2010, primo degli italiani.
Quello di Vasco Brondi è un percorso di formazione onnivoro, la cui forza è rappresentata dal confluire di linguaggi artistici diversi e complementari nel divenire degli scenari tecnologici: la musica, naturalmente, il cinema, il fumetto, il videoclip, l’illustrazione, la pittura, la danza e la scrittura da un lato. Internet, i blog, l’esplosione dei social network dall’altro. Così mentre “Per combattere l’acne”, forse la canzone più popolare contenuta sul suo album d’esordio, trova posto nella colonna sonora del film di Federico Rizzo “Fuga dal call center” (2009), non sorprende poi tanto che il successore del primo album de le luci non sia un nuovo disco ma un libro, raccolta di alcuni post scritti per il suo blog insieme ad altre pagine inedite, pubblicato in quello stesso anno a nome Vasco Brondi e intitolato “Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero” (Baldini&Castoldi).
La concomitanza tra l’uscita del libro e il momento in cui l’espressione “anni zero” assume per i media una valenza generazionale fa sì che Vasco Brondi/le luci, insieme a una schiera di nomi nuovi della scena musicale e artistica, si trovino ad essere, di quella generazione, i nomi di riferimento più immediati.Ma in verità, lungi dal sintetizzare un decennio, le luci della centrale elettrica hanno appena iniziato il loro viaggio. Nuove canzoni prendono forma e confluiscono nel secondo album, “Per ora noi la chiameremo felicità” (2010), titolo/citazione e omaggio a Leo Ferré. Il compito di illustrare la copertina dell’album tocca questa volta al disegnatore Andrea Bruno, mentre Michele Bernardi, già al lavoro sul videoclip di “Per combattere l’acne”, realizza il clip di “Quando tornerai dall’estero”, uno dei brani di punta del nuovo lavoro. L’altro videoclip del disco è per “Cara catastrofe” attualmente quasi un milione e mezzo di visualizzazioni su youtube.
All’uscita dell’album segue un tour che dura quasi un anno e mezzo, impreziosito da alcune importanti esperienze, come quella che vede Vasco Brondi aprire nel 2011 i concerti del tour di “Ora” di Lorenzo Cherubini Jovanotti, fino ad arrivare al gran finale, a luglio, nella splendida cornice dello Stadio Olimpico di Roma. Sempre a luglio, nel corso del Traffic Festival di Torino, le luci della centrale elettrica si esibiscono sullo stesso palco con uno degli artisti più stimati da Brondi, Francesco De Gregori.Prima di chiudersi, il 2011 ha ancora il tempo di regalare un paio di sorprese. La prima arriva da una canzone intitolata “Un campo lungo cinematografico”, scritta per “Ruggine”, un film del regista Daniele Gaglianone che vede tra i suoi interpreti Filippo Timi, Valerio Mastandrea, Stefano Accorsi e Valeria Solarino, presentato al Festival del Cinema di Venezia. Sempre al Festival del Cinema di Venezia di quell’anno viene presentato il documentario “Piazza Garibaldi” di Davide Ferrario che per i titoli di coda sceglie “L’amore ai tempi dei licenziamenti dei metalmeccanici”, canzone presente in “Per ora noi la chiameremo felicità”.
La seconda è la pubblicazione di un EP intitolato “C’eravamo abbastanza amati”, realizzato in collaborazione con il mensile XL (che dedica a Vasco Brondi anche la copertina del numero di dicembre) e a cui segue un’ultima ripresa del tour. L’album contiene, oltre alla canzone inedita da cui prende il titolo, anche alcune cover e versioni live di brani registrati al Teatro Romano di Verona e arricchiti dalla presenza di ospiti come Manuel Agnelli (Afterhours) e Rachele Bastreghi (Baustelle). La copertina è curata da un altro importante illustratore, Marco Cazzato. A confermare il legame stretto tra Vasco Brondi e il mondo dell’illustrazione arriva poi, alla fine del 2012, il volume “Come le strisce che lasciano gli aerei” (Coconino Press/Fandango Libri), una graphic novel incentrata sugli incontri dei tre personaggi, Micol (il cui nome omaggia la protagonista de “Il giardino dei Finzi-Contini”, romanzo di un altro ferrarese illustre, Giorgio Bassani), Rachid il nordafricano e Rico. Come spiega Brondi: “È soprattutto una storia sulle partenze, sull’ansia di andarsene che è la stessa in posti così lontani e in persone con percorsi così diversi. Come dire che a volte non c’è una destinazione chiara ma ci sono insofferenze e sogni precisi”. Il fumetto riprende la collaborazione con Andrea Bruno, e viene presentato in anteprima al Festival di Internazionale a Ferrara.
Il 2012 è, per il resto, un anno nel corso del quale Vasco Brondi viaggia molto tra Europa e Stati Uniti, dove si trasferisce per alcuni mesi vivendo tra New York e San Francisco. Parallelamente ai viaggi inizia a scrivere e a raccogliere le idee che costituiranno il primo nucleo del nuovo lavoro. Segue, una volta tornato in Italia, la fase di scrittura vera e propria del disco, interrotta soltanto dalle tre rappresentazioni di uno spettacolo intitolato “Cronache emiliane. Letture elettrificate, colonne sonore e fotografie”, una sorta di viaggio in Emilia che alterna musiche originali, cover stravolte e testi di Gianni Celati, Pier Vittorio Tondelli e Luigi Ghirri con le fotografie di quest’ultimo utilizzate come scenografia. Lo spettacolo è anche un modo di tributare un omaggio alla sua terra, l’Emilia, colpita duramente dal terremoto avvenuto un anno prima, nel maggio del 2012.
L’estate del 2013 coincide con l’inizio delle registrazioni del nuovo album, la cui lavorazione prosegue nel corso dei mesi autunnali. Il lavoro di produzione artistica è affidato a Federico Dragogna (Ministri) e allo stesso Vasco Brondi, mentre gli arrangiamenti dei fiati e degli archi portano la firma di Enrico Gabrielli (Der Maurer, Calibro 35). L’album viene registrato tra Ferrara, Bassano del Grappa e Milano, dove finisce di essere missato nei primi giorni del 2014.“Costellazioni”, questo è il titolo del terzo lavoro di studio de le luci della centrale elettrica, è stato pubblicato il 4 marzo 2014 con un artwork realizzato da un altro grande artista visuale come Gianluigi Toccafondo. Il disco ha debuttato al secondo posto della classifica FIMI/GFK, primo tra gli italiano.
All’uscita del disco ha fatto seguito un tour di sessanta concerti.Nel 2015 firma con Lorenzo Jovanotti il brano “L’estate addosso” che diventa il brano più trasmesso dalle radio nell’estate dello stesso anno.Ad aprile del 2016 viene pubblicato dalla neonata casa editrice “La Nave di Teseo” il libro “ANIME GALLEGGIANTI, DALLA PIANURA AL MARE PASSANDO PER I CAMPI”, scritto con Massimo Zamboni. Il nuovo album, TERRA, viene pubblicato nel marzo del 2017: l’album è stato votato tra i migliori dischi dell’anno nel referendum del periodico del Sole24Ore “IL” mentre la canzone “Chakra” è stata votata dal sito rockit.it la seconda canzone italiana più bella del 2017. http://www.leluci.org