I Popol Vuh Beyond nei nostri studi, ci raccontano questo nuovo capitolo della loro infinita carriera artistica. I Popol Vuh, la storica band tedesca, gruppo di culto che senza alcun dubbio, ha fatto la storia della musica internazionale, di infinita ispirazione per tantissimi artisti e compositori, tornano a Bari, nella nuova edizione del Time Zones Festival.
Continua la lettura di I Popol Vuh Beyond, band culto tedesca, racconta il nuovo percorso artisticoArchivi tag: Timezones
Time Zones 9 ottobre: Lisa Morgenstern, Lukas Lauermann
Time Zones continua venerdi 9 ottobre dalle 21 con la performance di Lisa Morgenstern e Lukas Lauermann.
Lisa Morgenstern
Pianista, cantante e compositrice tedesca / bulgara. Il suo ultimo lavoro, Chameleon, la trova ad espandere la sua visione, regalando il suo approccio lungimirante sia ai sintetizzatori che al pianoforte. Registrate in collaborazione con il produttore e violoncellista argentino Sebastian Plano, le nove ambiziose tracce di Chameleon mettono in mostra la sua straordinaria voce multi-ottava in una collezione che combina l’eleganza glaciale (‘Atlas’), il synth-pop barocco (‘My Boat’), la musica elettronica (“Levitation”) e l’espressività strumentale per pianoforte (“Codex”).

Lukas Lauermann
L’apertura mentale e la passione per la sperimentazione sono il tratto distintivo di Lukas Lauermann, compositore e violoncellista austriaco del 1985. Sebbene giovane, maneggia sapientemente la sua matrice classica con l’elettronica per un caleidoscopio di suoni attraente per vivacità compositiva e capacità esecutiva. A suo agio dal vivo si è esibito un po’ ovunque in EU e in Usa, India, Cina e persino in Palestina. La sua ultima preziosa impresa musicale, “How I Remember Now I Remember How” è disponibile anche on line (Col Legno).

Prevendite su Vivaticket: https://www.vivaticket.com/…/lisa-morgenstein/153069Ticket: 10€ + dp Prenotazioni +39 338 595 7238 (sms e Whatsapp)
Chiamate dalle 11 alle 13, dalle 16 alle 20.
Time Zones 2020 XXXV edizione, intervista con Gianluigi Trevisi
Nonostante le perduranti difficoltà noi abbiamo messo in piedi un festival ,a mio avviso ,unico per capacità di spaziare in ogni direzione, un reale termine di paragone rispetto al sacrosanto intrattenimento che purtroppo qualcuno continua a ritenere Cultura.
Nei mesi della quarantena generalizzata noi operatori culturali abbiamo discusso molto ed abbiamo individuato come strada maestra un percorso di rigenerazione culturale di questo mondo a cui noi apparteniamo. La qualità come leva per l’allargamento del gusto e come contributo al sistema del sapere . La musica, tutte le arti sono importanti fabbriche di emozioni,ed al contempo sono indispensabili strumenti di emancipazione delle nostre comunità. Proprio sulla scorta di queste riflessioni Time Zones 2020 si propone, oltre le musiche possibili, come un contenitore multi codice dove troveranno spazio oltre ai suoni provenienti da generi e stili differenti teatro, arte contemporanea, documentari,letteratura, un convegno sulla scuola. Abbiamo voluto iniziare con Underzones la sezione del festival che abitualmente pesca nel mondo della ricerca musicale più nascosta ,quella che con coraggio cerca anche all’interno dei generi “consacrati” nuove strade.

Quattro declinazioni diverse del “verbo rock” il 17 ed il 18 settembre tra demenziale (Tonno), la psichedelia tinta di blues con due delle migliori band pugliesi (gli Anuseye di quel vero padre nobile del rock pugliese Giuseppe Colaianni ed i Magpies di quel genio effettivamente sregolato di Pierpaolo Vitale in arte Sette) ed il cantautorato raffinato ed infingardo di Giancane. UZ si concluderà il 25 settembre al Palazzo De Mari di Acquaviva con le monografie di due dei più intelligenti e creativi solisti del nostro territorio : la eclettica e virtuosa chitarrista Simona Armenise ed il pianista sans frontieres Livio Minafra. Per tutti i motivi elencati nella premessa, in TZ 2020 ci sarà uno spazio di grande rilievo per l’arte contemporanea: una live installation art il 26 settembre nel Chiostro di Santa Chiara nel complesso di S.Francesco della Scarpa nel Borgo antico di Bari. Su un’opera dell’artista Francesco Arena (forse l’artista pugliese più noto al mondo) il violinista Davide Viterbo eseguirà le musiche composte per ANELLO l’opera di Arena collocata a fine giugno (la prima assoluta per un’opera contemporanea) nel parco Archeologico del Colosseo.Una riflessione attraverso una frase di Virginia Woolf sulla vacuità del tempo che in questa live installation rivivrà in suoni ed immagini.

Inauguriamo con grande soddisfazione in questa edizione una bellissima collaborazione con il Teatro Kismet –Teatri di Bari. Il rinnovato Kismet infatti ci ospiterà per le sette giornate centrali di TZ 2020 . Un rapporto che si rinnova a distanza di un po’ di anni e che noi ci auguriamo duri nel tempo ,un rapporto che il 31 ottobre vedrà la presentazione di una coproduzione. Con la regia e la voce di Teresa Ludovico ci sarà una narrazione scenica musicata del Dio delle Piccole Cose della scrittrice indiana Arundhati Roy uno dei casi letterari più importanti di questo nuovo millennio. Per l’occasione è nata una TZ ensemble che ha raccolto musicisti disposti a mettersi in gioco come la violoncellista Nicoletta D’Auria, come il sitarista Jari Palmieri, come il tablista indiano Sanjay Banik,il percussionista Domenico Monaco e l’elettronico Francesco
Novach ,mentre le immagini saranno di quel magico visualist che risponde al nome di Pit Campanella.

Prima di questa particolare produzione, al Kismet nel mese di ottobre ci sarà un denso programma di concerti. 12 anteprime in esclusiva per il Festival. Si inizia il 2 ottobre con “il pianista dell’arte” Remo Anzovino un recital che ripercorrerà i lavori composti per le monografie di Sky arte dedicate a Monet, Picasso e Van Gogh . Nella stessa sera il piano ed una delle voci più interessanti del jazz e non solo Roberto Cherillo già compagno d’avventura di Checco Fornarelli ed ormai spedito ed originalissimo solista . Il 3 ottobre si rinnova l’esperimento di Francesco d’Orazio e Francesco Abbrescia per trovare una via nuova al violino .L’elettronica di Abbrescia s’incrocia con il violino di Francesco D’Orazio su un repertorio attinto all’avanguardia più interessante (Ivan Fedele, Steve Reich,Cresta,Corrado). Sempre il 3 ottobre il Piano rivolto al Mediterraneo del compositore ed interprete originale Massimo Carrieri. In questa edizione di TZ vi è un importante capitolo prussiano : il 9 ottobre la delicata e suadente pianista tedesca Lisa Morgenstern e nella stessa serata il giovane e raffinato violoncellista viennese Lukas Lauermann alle prese con un set modern classical intriso di elettronica.
Il 10 spazio all’elettronica d’alta scuola con l’artista italiana più stimata ed apprezzata in questo momento: Caterina Barbieri è infatti ritenuta una delle producers più influenti della sua generazione, un’elettronica
sinfonica che ha trascinato il suo ultimo lavoro tra i 10 dischi più belli del 2019. Nella stessa sera un incrocio ardito tra tradizione persiana ed elettronica estrema con il chitarrista Hassan k ingegnere ,docente esperto di relazioni interattive nello spettacolo dal vivo, straripante per vocazione. Il fulcro di TZ 2020 è tra il 16 ed il 17 ottobre .Si va dall’arcaico e le tradizioni della nostra terra rilette nello sguardo contemporaneo del progetto Folklore elettronico di Marco Malasomma e Jime Ghirlandi il 16 nella stessa sera in cui ci sarà il set di B.Fleiscmann(Morr Music) e la sua band ; un’elettronica suonata tra techno e grande nostalgia per il rock. Appuntamento centrale di TZ 2020 è sicuramente il progetto Popol Vuh Beyond –Requiem for Florian
il 17 ottobre un dovuto omaggio al grande Florian Fricke che proprio nel nostro festival fece una delle sue ultime performance in una storica live installation art che coinvolse l’intero centro storico di Molfetta . Un
concerto che vede due compagni di Florian in quella geniale avventura che furono i Popol Vuh (Frank Fiedler e Guido Hyeronimus) a cui si è aggiunta la voce balcanica di Biljana Pais. Ancora tedeschi con il duo
elettronico Josinho per chiudere sempre il 17 ottobre il capitolo prussiano. Sempre in collaborazione con la Compagnia teatrale Diaghilev Literature ,la sezione dove si incontrano musica e letteratura.Quest’ anno le voci di Paolo Panaro, Altea Chionna, Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia dal 3 al 12 ottobre in Vallisa incroceranno la musica di Luigi e Mattia Morleo sul geniale testo di Oliver Sacks “Musicofilia” . Incontri nelle scuole ,master clas con alcuni degli ospiti ed il 13 ottobre ad Acquaviva in memoria di Francisco Ferrer un convegno su la Nueva Escuela
TimeZones Festival – 34^edizione
Torna il festival tra i più prestigiosi e longevi di Puglia, Time Zones – XXXIV edizione, ricerca e contaminazione – all’insegna della grande musica internazionale dal 21 settembre al 16 novembre 2019
La XXXIV edizione di TIME ZONES – Sulla via delle musiche possibili riparte dalla contrapposizione con la musica mainstream e presenta un cartellone di ricerca e contaminazione all’insegna della grande musica internazionale.
L’anteprima intitolata “Ad Museum” si svolgerà nei giorni 21, 22 e 28 settembre. Le prime due serate si terranno nel Chiostro di Santa Chiara a Bari (inizio ore 21,00, ingresso 5 euro) e vedranno dapprima in scena la giapponese Midori Hirano e la francese Delphine Dora. Hirano è musicista, compositrice, sound artist e producer giapponese, con all’attivo sette album da solista, mentre Dora è pianista, cantante, improvvisatrice, compositrice e fondatrice del marchio Wild Silence. Domenica 22 settembre saranno invece di scena la portoghese Surma, creatrice di un mix insolito di suoni elettronici che combina con loop ed effetti, e Carmine Padula, il giovanissimo pianista e compositore italiano nato a Foggia nel 2000. “Ad Museum” si completa sabato 28 Settembre a Palazzo De Mari di Acquaviva delle Fonti (inizio ore 21,00, ingresso 2 euro) con l’Arcoiris Ensemble, in cui i due chitarristi acustici Fausto Ciotti e Andrea Moriconi e il tablista indiano Sanjay Kansa Banik propongono la loro originale miscela di world music, con atmosfere mediterranee, bossa nova e un pizzico di funky.

L’edizione 2019 di Time Zones si divide in sezione tematiche, che partono con “Underzones” da sabato 5 ottobre al MAT Laboratorio urbano di Terlizzi (Ba), dove sarà di scena la formazione giapponese di avant-garde noise e poetry reading Group A e la sperimentatrice tedesca Camilla Sparksss. Sabato 9 novembre triplo concerto al MAT con l’ensemble di 8 membri Al Doum & The Faryds, il producer e percussionista tunisino Dj Nuri e il compositore, percussionista e musicista elettroacustico Marco Malasomma.
Il festival entra poi nel vivo con Time Zones Teatri, che sabato 12 ottobre ad Anche Cinema di Bari vedrà di scena i tedeschi Lali Puna. La band seminale dell’indietronica, capitanata dalla vocalist Valerie Trebeljahr, presenterà la miscela di dance-culture che ha reso celebre la label Morr Music in tutto il mondo. Ad aprire la serata sarà Francesco Del Prete, eclettico violinista da anni attivo sulla scena musicale italiana in ambito jazzistico. Sabato 19 ottobre arriva ad Anche Cinema il grande Fred Frith, artista fondamentale per la storia della musica (non solo) rock e fondatore del gruppo avant-progressive rock Henry Cow. La settimana successiva, il 26 ottobre il geniale Colin Stetson presenterà le sue stupefacenti abilità tecniche e compositive, che gli hanno permesso di imporsi con album straordinari e di collaborare con artisti del calibro di Tom Waits, Arcade Fire, Laurie Anderson, Lou Reed e molti altri. L’opening act sarà di Antonio Raia, sassofonista, compositore e improvvisatore di Napoli assai noto nei circuiti avant-jazz. Domenica 3 novembre sarà di scena un altro grande nome della musica dei nostri giorni, gli inglesi The Comet Is Coming, una creatura musicale che si muove su layer psichedelici miscelando jazz ed elettronica a punte di funk e prog rock. Sabato 16 novembre spazio invece a una delle band più influenti degli ultimi 40 anni, gli Wire. Considerati delle vere icone del punk inglese e della new wave post punk, nonché autori di capolavori indiscussi come “Pink Flag”, “Chairs Missing” e “154”, saranno sul palco della Casa delle Arti a Conversano (Ba).
Anche quest’anno la sezione Piano Zones presenta artisti di indiscussa notorietà internazionale e venerdì 1 novembre l’Auditorium Vallisa di Bari ospiterà il talento dello spagnolo Marco Mezquida e l’eclettico autore (non solo) jazz Umberto Petrin. Sabato 2 novembre sarà di scena l’americano Evan Lurie, compositore e musicista già membro fondatore della band The Lounge Lizards, ma nella stessa serata saliranno per la prima volta sul palco assieme Luigi & Mattia Morleo per presentare un percorso acustico dettato dalla tecnica della musica elettronica. Piano Zones si chiude domenica 3 novembre con gli irlandesi OTWAK (Once There Was a King), che creeranno uno scenario sonoro di improvvisazione attraverso le melodie tradizionali.
La sezione Time Zones For The Future presenta venerdì 8 novembre, nella Casa di Pulcinella a Bari, lo spettacolo “Non Mi Piace Il Buio“, un lavoro col teatro dei pupi ispirato alla prigionia ed alla morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido perché figlio di un pentito di mafia. Si rinnova la commistione fra musica e testo con la sezione Literature in collaborazione con DIAGHILEV teatri. Diviso in tre parti (rispettivamente programmate per 28 e 29 ottobre, 4 e 5 novembre, 13 e 14 novembre nell’Auditorium Vallisa), l’evento Pensieri Verticali About Morton Feldman sarà dedicato al grande autore newyorchese. Per chiudere, domenica 8 dicembre è programmato un eccezionale fuori programma al Teatro Rossini di Gioia Del Colle (Ba) con la band dell’Arizona Giant Sand. Imprevedibili, sperimentali, anticipatori di tendenze e suoni, i Giant Sand hanno percorso con geniale attitudine artistica più di vent’anni di rock alternativo e marginale, rileggendo le radici e le tradizioni della musica americana con un approccio non convenzionale, visionario e rigorosamente lo-fi.“