Continuano i contributi su RKO, dopo l’intervento di alcuni promoter e gestori, ascoltiamo l’intervento di Cesare Veronico, direttore artistico del Medimex, Augusto Masiello presidente di Teatri di Bari e Dina Lupelli, pugliese ormai operativo da anni a Milano tra le menti più brillanti del culture entertainment nazionale. (Nella copertina foto di Gianluigi Trevisi, direttore artistico di Time Zones, alle prese con la diretta radio)
Il Medimex 2020, per ovvi motivi, è stato rinviato, ci racconta tutto Cesare Veronico di Puglia Sounds
Dino Lupelli, barese di origine ma ormai milanese d’adozione, lancia una nuova sfida, un progetto streaming per superare il momento difficile che sta subendo il mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Insieme alla Fondazione Cariplo, Nastro Azzurro insieme con Zero Milano nasce un format che potrebbe cambiare la fruizione della musica online e sopravvivere economicamente a questo momento molto difficile
Ascoltiamo invece l’intervento in studio del Presidente di Teatri di Bari, Augusto Masiello, in seguito alla conferenza stampa tenutasi nel Teatro Kismet sabato 7 marzo, un momento di incontro e confronto per capire come superare la crisi che stiamo affrontando in questo periodo
Nel Castello di Barbablù in scena al Teatro Kismet. Secondo appuntamento della Stagione Famiglie a Teatro Spettacolo adatto a un pubblico a partire dai 10 anni1 marzo
Un viaggio avventuroso dentro ciò che non conosciamo ancora, per imparare ad affrontare le nostre paure, è al centro del secondo appuntamento della Stagione Famiglie a Teatro 2019/2020 di Teatri di Bari al Kismet, a cura di Teresa Ludovico. L’opificio delle arti in strada San Giorgio martire ospita domenica 1 marzo, alle ore 18, Nel Castello di Barbablù, una produzione Kuziba Teatro adatta a un pubblico a partire dai 10 anni. Un racconto ‘di formazione’ dove si impara come a volte la disobbedienza può essere un passaggio necessario per diventare grandi.
Lo spettacolo
Kuziba Teatro NEL CASTELLO DI BARBABLÙ [da 10 anni] con Livio Berardi, Rossana Farinati, Annabella Tedone drammaturgia e regia Raffaella Giancipoli
“Ma anche tu hai paura quando sei al buio e ti senti solo e non sai dove andare?”Dentro questa storia c’è un letto a castello, dentro a questo letto c’è un sogno e nel sogno c’è un castello dove vive un uomo con una lunga barba blu. Dentro questa storia c’è un giovane sposa, un fratello, una madre e un labirinto di corridoi, porte e scale tutto da scoprire. Dentro questa storia ci sono le ombre che fanno paura, c’è la paura di lasciar andare i propri figli e c’è una chiave che apre la porta di una stanza proibita. Proibita fino a quando la giovane sposa di Barbablù, non decide di ascoltare il suo istinto e aprirla. Nel castello di Barbablù è un viaggio avventuroso dentro ciò che non conosciamo ancora di noi e del mondo che ci circonda, è un percorso dentro la curiosità che ci permette di sfidare le nostre paure e che ci racconta di come a volte la disobbedienza può essere un passaggio necessario per diventare grandi.
L’ingresso è a pagamento. Il botteghino del Kismet – Teatri di Bari è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18. Per info: mail a botteghino@teatrokismet.it, telefono 080 5797667 – 335 8052211. Il ticket è scontato del 50% ai possessori della tessera nominale Kid(s)met. Il programma completo della Stagione di prosa 2019/2020 è disponibile sul sito www.teatridibari.it
‘Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello’Al Kismet l’adattamento teatrale a firma di Michele Sinisi. Otto attori pugliesi pronti a irrompere sul palco 28-29 febbraio 2020 – Strada San Giorgio martire, 22/F, Bari
Un esperimento di metateatro che a ogni replica rivive in forma diversa grazie alle ‘incursioni attoriali’ sul palco. Non mancherà di sorprendere il pubblico del Teatro Kismet di Bari, lo spettacolo Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, in programma venerdì 28 e sabato 29 febbraio alle ore 21. Una produzione Elsinor Centro di produzione teatrale, con la regia di Michele Sinisi, che per il sesto appuntamento della Stagione di prosa 2019/2020 Teatri di Bari al Kismet, a cura di Teresa Ludovico, vedrà 8 protagonisti del panorama teatrale pugliese irrompere sul palco tra gli attori del cast: Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli venerdì e Manuela Vista, Martina Giannini, Gianfranco Marrone, Federico Angarano, Augusto Masiello e Teresa Ludovico nella serata di sabato.
Dopo Miseria&Nobiltà e I Promessi Sposi, Michele Sinisi affronta un altro grande classico della letteratura. Non solo italiana. Un testo cardine che ha lasciato un solco profondo nella storia del teatro di inizio ‘900. Sei personaggi in cerca d’autore è stato infatti per il teatro quello che la Teoria della Relatività di Einstein era stato per la fisica e la Psicanalisi Freudiana per le scienze comportamentali.
Quando lo spettacolo debuttò nel 1921, al Teatro Valle di Roma, la platea contestò la pièce al grido: “Manicomio! Manicomio!”. Il pubblico si trovò di fronte a qualcosa di completamente inedito, un assalto alla forma del teatro borghese, una non-storia in cui a essere messi sotto indagine non erano solo il meccanismo teatrale e la creazione artistica, ma lo stesso rapporto tra realtà e finzione.Nel tempo, però, i Sei Personaggi sono passati da essere una pietra di scandalo a testo “classico”, da matinée per le scuole, un pezzo da museo della letteratura italiana.
Mettere in scena questo testo oggi significa muoversi in una mediasfera dove il confine tra vita privata, storytelling, informazione e manipolazione è sempre più labile. Senza contare che lo stesso concetto di “io” è profondamente mutato, moltiplicandosi e sfaccettandosi su tutti i nostri device e account social, in un’oscillazione continua tra realtà e rappresentazione.
A quasi cento anni di distanza, Sei personaggi in cerca d’autore è ancora l’opera che meglio indaga il nostro rapporto tra vita e arte, reale e virtuale. Tra incursioni meta teatrali, prove aperte e nuovi ospiti ogni sera, l’opera di Pirandello è l’occasione per confrontarsi con la grande domanda: che cosa rimane dell’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale?
Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello – il nome dell’autore in questo allestimento è diventato parte del titolo – è uno spettacolo matrioska, se così si può dire, in cui il piano meta-teatrale già presente nel testo viene portato all’estremo generando un cortocircuito dove attori, personaggi e pubblico convivono e si mescolano in un happening unico e irripetibile ogni sera. Ad ogni replica, infatti, fra gli attori del cast irromperanno sul palco altre persone/personaggi a sorpresa – protagonisti del panorama teatrale barese – che interpreteranno una scena dello spettacolo destinata poi ad essere riprodotta come in uno specchio riflesso all’infinito. In un gioco di rifrazioni che userà ogni mezzo tecnologico a disposizione per ricreare il qui e ora dello spettacolo.
Sei personaggi in cerca d’autore di luigi pirandello
aiuto regia in scena Nicolò Valandro scene Federico Biancalani assistente alle scene Elisa Zammarchi
direzione tecnica Rossano Siragusano foto di Luca Del Pia
con il sostegno di Festival Castel dei Mondi di Andria
ph Luca Del Pia
L’ingresso è a pagamento. Il botteghino del Kismet – Teatri di Bari è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18. Per info: mail a botteghino@teatrokismet.it, telefono 080 5797667 – 335 8052211. Il programma completo della Stagione di prosa 2019/2020 è disponibile sul sito www.teatridibari.it
CONCITA DE GREGORIO ‘La razza dei diamanti. Anatomia del potere’
Un tour alla scoperta delle stanze del potere, dove si svelano le meccaniche occulte e gli equilibri inconfessabili nel gioco del comando. A far da guida è la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio, protagonista del secondo appuntamento di Atlante Occidentale, la rassegna a cura di Nicola Lagioia, presidente onorario di Teatri di Bari. La nota firma de La Repubblica ed ex direttrice de L’Unità presiede così venerdì 21 febbraio al Teatro Kismet di Bari, l’incontro intitolato La razza dei diamanti. Anatomia del potere, in programma alle ore 21. Una lezione che muove le fila dal suo primo romanzo, intitolato ‘Nella notte’, dove la scrittura disvela una notte particolare, appunto: quella che precede l’elezione – sofferta – del nuovo presidente della Repubblica.
ATLANTE OCCIDENTALE La rassegna Atlante Occidentale, a cura di Nicola Lagioia, vede protagonisti quattro grandi scrittori contemporanei che provano a raccontarci, della nostra epoca e di quelle passate, ciò che di solito non riusciamo a vedere. Dopo Melania Mazzucco, saranno Concita De Gregorio, Antonio Manzini e Antonio Scurati a condurre lezioni magistrali, focalizzandosi su temi che incrociano passato e presente. Si va dalla rilettura della grande Storia con le sue tragedie cicliche (Mazzucco) all’indagine dei lati più inquietanti della lotta tra i gangli del potere in Italia (De Gregorio), passando a scoprire i segreti delle arti visive capaci di denudare l’animo umano (Manzini) e indagare la ‘propensione al crimine’ della nostra società (Scurati).
La fragilità delle donne al centro della narrazione di Emma Dante
Sabato 22 e domenica 23 febbraio al teatro #Kismet la nuova produzione firmata da una delle autrici più seguite del teatro contemporaneo: Misericordia. Un imperdibile appuntamento della Stagione di prosa 2019/2020 Teatri di Bari
Se il tuo sogno è lavorare nel mondo dello spettacolo questa è l’occasione formativa che fa per te!
Unisco e Teatri di Bari propongono due corsi gratuiti, finanziati dalla Regione Puglia,per i candidati che presentano i requisiti descritti di seguito e che superano le selezioni previste.
Chi desidera intraprendere la carriera artistica di AIUTO REGISTA o di ATTORE avrà l’opportunità di imparare il mestiere stando a stretto contatto con le eccellenze pugliesi del settore, del calibro di Teresa Ludovico e Pippo Mezzapesa, e di lavorare nelle realtà più importanti e dinamiche del nostro territorio, come il Kismet, Oz Film e il teatroCrest e molte altre. Inoltre, per alcuni allievi è previsto un periodo di stage all’estero.
PARTNER DI PROGETTO
I progetti formativi proposti sono realizzati dai due partner in RTS: Unisco e Teatri di Bari. La ragione di tale unione sta nell’expertise e nel know how di entrambi i soggetti.
Unisco vanta un’esperienza decennale nella realizzazione di percorsi di formazione complessi, finalizzati all’inserimento lavorativo, e ha già lavorato alla realizzazione di corsi nell’ambito dello spettacolo, come il corso di formazione professionale per Burattinaio (Puparo) e il percorso di Alta Formazione in “Manager degli eventi dello spettacolo” realizzato in partnership con Teatro Pubblico Pugliese.
Teatri di Bari è una collaborazione organica tra due strutture teatrali consolidate sul territorio, il Kismet e l’Abeliano, che hanno dato vita al Consorzio Teatri di Bari e che, insieme a Coema, è riconosciuto dalla Commissione consultiva per la prosa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo come TRIC – Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Mettendo insieme queste due realtà, prima indipendenti, hanno voluto prendere il meglio della vocazione culturale di ciascuna struttura e condividere l’obiettivo di rigenerarsi nel dialogo con le nuove generazioni di artisti e compagnie pugliesi.
Accanto a questi soggetti, sono stati individuati e coinvolti dei partner di rete altamente rappresentativi del territorio regionale e specifici per ogni percorso formativo (per maggiori dettagli vai sul paragrafo “Partner di rete” presente in ognuna delle pagine dei progetti “Aiuto Regista” e “Spazio Scenico”).
DESTINATARI E REQUISITI
Ciascuno dei due corsi proposti può accogliere un numero minimo di 8 allievi e massimo di 20, che possono accedere alle selezioni se in possesso dei seguenti requisiti:
assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione o relativo proscioglimento;
fino a 35 anni di età;
stato di disoccupazione o inattività;
residenza o domicilio in un comune della regione Puglia.
Inoltre, secondo gli standard formativi delle figure professionali, i candidati dovranno essere in possesso di:
Titolo di istruzione secondaria superiore
oppure
Almeno tre anni di esperienza lavorativa nell’attività professionale di riferimento.
BENEFITS
Entrambi i percorsi formativi sono gratuiti per i beneficiari in possesso dei requisiti descritti e risultati idonei in fase di selezioni.
Stage garantito in Italia o all’estero.
Indennità fino a un massimo di 600 euro.
Qualifica professionale rilasciata dalla Regione Puglia previo superamento dell’esame finale, valida sull’intero territorio nazionale ed europeo e come titolo di ammissione ai pubblici concorsi.
Rimborso spese mezzi pubblici.
Materiale didattico e di cancelleria.
Lectio magistralis con docenti di fama nazionale.
SELEZIONI
Per partecipare a uno dei due corsi ogni candidato dovrà:
possedere i requisiti di ammissione richiesti;
superare un test scritto di cultura generale;
sostenere un colloquio o un provino.
Ciascun potenziale candidato può partecipare alle selezioni per entrambi i percorsi formativi proposti. In caso di superamento di entrambe le selezioni, ogni destinatario potrà partecipare ad uno solo dei due corsi.
Preziosa è la collaborazione in fase di selezione del partner di progetto AGIS Puglia (Associazione Generale italiana dello Spettacolo).
>> La domanda di partecipazione alle prove di selezione dovrà pervenire tassativamente le ore 13:00 del 24 OTTOBRE 2019 <<
In fondo alla pagina, nella sezione Download, e nelle pagine dedicate ai singoli corsi puoi scaricare la modulistica necessaria per procedere con l’iscrizione alle prove di selezione. La domanda di partecipazione alle selezioni (o le domande, se si desidera partecipare alle prove per entrambi i corsi), una volta compilata, dovrà essere presentata ENTRO LE ORE 13:00 DEL 24 OTTOBRE 2019 nelle seguenti modalità:
con raccomandata a mano presso la sede di UNISCO – Via Niccolò Piccinni, 24 – Bari – dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00;
con raccomandata con avviso di ricevimento da inviare a UNISCO Network per lo Sviluppo Locale – Via Niccolò Piccinni, 24 – 70122 – Bari. A tal fine non fa fede il timbro a data dell’ufficio postale di spedizione, pertanto saranno escluse le domande di iscrizione che, pur spedite a mezzo raccomandata a.r., non pervengano entro il termine su indicato.
tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) al seguente indirizzo unisco@registerpec.it, specificando all’oggetto “Avviso 5 – (corsi scelti) – DOMANDA – (nome/cognome)”. Si precisa che la validità legale di tale invio equiparato ad una raccomandata a/r, così come stabilito dalla normativa vigente DPR n.68 dell’11.02.2005, è subordinata all’utilizzo da parte del candidato di personale casella di posta elettronica certificata (PEC). Non sarà ritenuto valido l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria anche se indirizzata alla PEC indicata. La domanda, debitamente sottoscritta, gli allegati e la fotocopia di documento valido d’identità dovranno essere inviati in formato PDF.
L’ente si riserva di richiedere ai candidati ogni documentazione utile a comprovare il proprio status.
Le date di svolgimento delle selezioni, la sede e gli esiti delle stesse, saranno pubblicate, con valore di notifica, sul sito di UNISCO. In caso di rinuncia si procederà allo scorrimento delle graduatorie.
Produzione Festival di Spoleto 60 e Teatro Biondo di Palermo
Sabato 9 e domenica 10 marzo – ore 21, Teatro Kismet – Bari
Torna a Bari Emma Dante, con un nuovo e dirompente spettacolo con il quale ha debuttato al Festival Dei Due Mondi di Spoleto nel 2017. Si tratta de “La scortecata” liberamente tratta da una fiaba “La vecchia scotricata” presente nel “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Lo spettacolo è in programma sabato 9 e domenica 10 marzo, ore 21, al teatro Kismet – Opificio per le arti, per la stagione “Farsi Mondo”, a cura di Teresa Ludovico.
La regista siciliana, una delle più significative autrici di teatro contemporaneo, ancora una volta dà prova del suo certosino lavoro nella rivisitazione dei testi, alla regia e nella cura dei costumi e degli elementi scenici. Nella sua creazione Dante è abile nel reinterpretare e dare nuova forza al testo originale, presentando al posto delle protagoniste due uomini: Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola, in una storia senza lieto fine.
Non è la prima volta che la regista palermitana attinge dal patrimonio delle favole, popolare e allo stesso tempo colto, come in passato aveva fatto con Biancaneve, Cenerentola, Rosaspina, ricavandone pungenti rivisitazioni e riferimenti all’attualità. Questa volta Emma Dante non usa il siciliano a lei caro, ma si misura con il napoletano arcaico di Basile, che rimanda ad un Sud ancestrale e senza tempo.
Nel cunto del Basile due sorelle vegliarde suscitano con la loro voce le fantasie di un re che abita accanto, e quando egli si presenta alla porta lo traggono in inganno mostrando attraverso la serratura un mignolo che è stato levigato e ammorbidito succhiandolo con minuziosa cura. Una delle vecchie ottiene così di passare la notte con lui, a patto di restare sempre al buio. Ma il re, insospettito, accende un lume, e vedendola così vizza e malconcia la butta nel giardino di sotto. Qui la vecchia incontra una fata che, impietosita, la trasforma in una bellissima fanciulla, e il re subito la sposa. La sorella, invidiosa, per provare a sua volta a mutare il proprio aspetto si fa invece scorticare a morte dal barbiere.
“La Scortecata” di Emma Dante si svolge in una scena vuota: due uomini, a cui sono affidati i ruoli femminili come nella tradizione del teatro settecentesco, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re. Le due vecchie, sole e brutte, si sopportano a fatica ma non possono vivere l’una senza l’altra. Per far passare il tempo nella loro misera vita inscenano la favola con umorismo e volgarità, e quando alla fine non arriva il fatidico: “e vissero felici e contenti…” la più giovane, novantenne, chiede alla sorella di scorticarla per far uscire dalla pelle vecchia la pelle nuova.
«La morale: il maledetto vizio delle femmine di apparire belle le riduce – spiega la regista – a tali eccessi che, per indorare la cornice della fronte, guastano il quadro della faccia; per sbiancare le pellecchie della carne rovinano le ossa dei denti e per dare luce alle membra coprono d’ombre la vista. Ma, se merita biasimo una fanciulla che troppo vana si da a queste civetterie, quanto è più degna di castigo una vecchia che, volendo competere con le figliole, si causa l’allucco della gente e la rovina di sé stesse ».
Note di regia
Lo cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille, noto anche col titolo di Pentamerone (cinque giornate), è una raccolta di cinquanta fiabe raccontate in cinque giornate. Prendendo spunto dalle fiabe popolari, Giambattista Basile crea un mondo affascinante e sofisticato partendo dal basso. Il dialetto napoletano dei suoi personaggi, nutrito di espressioni gergali, proverbi e invettive popolari, produce modi e forme espressamente teatrali tra lazzi della commedia dell’arte e dialoghi shakespeariani. Come una partitura metrica, la lingua di Basile cerca la verità senza rinunciare ai ghirigori barocchi della scrittura. La scortecata è lo trattenimiento decemo de la iornata primma e narra la storia di un re che s’innamora della voce di una vecchia, la quale vive in una catapecchia insieme alla sorella più vecchia di lei. Il re, gabbato dal dito che la vecchia gli mostra dal buco della serratura, la invita a dormire con lui. Ma dopo l’amplesso, accorgendosi di essere stato ingannato, la butta giù dalla finestra. La vecchia non muore ma resta appesa a un albero. Da lì passa una fata che le fa un incantesimo e diventata una bellissima giovane, il re se la prende per moglie. In una scena vuota, due uomini, a cui sono affidati i ruoli femminili come nella tradizione del teatro settecentesco, drammatizzano la fiaba incarnando le due vecchie e il re. Basteranno due seggiulelle per fare il vascio, una porta per fare entra ed esci dalla catapecchia e un castello in miniatura per evocare il sogno. Le due vecchie, sole e brutte, si sopportano a fatica ma non possono vivere l’una senza l’altra. Per far passare il tempo nella loro miseria vita inscenano la favola con umorismo e volgarità, e quando alla fine non arriva il fatidico: “e vissero felici e contenti…” la più giovane, novantenne, chiede alla sorella di scorticarla per far uscire dalla pelle vecchia la pelle nuova.
Emma Dante
La Scortecata. Liberamente tratto da: Lo cunto de li cunti Di Giambattista Basile. Testo e regia Emma Dante. Con Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola. Elementi scenici e costumi Emma Dante. Luci Cristian Zucaro. Assistente di produzione Daniela Gusmano. Assistente alla regia Manuel Capraro. Produzione Festival di Spoleto 60, Teatro Biondo di Palermo, in collaborazione con Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma
Tra gli ospiti Emma Dante, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Roberto Latini, Walter Malosti
In questa stagione insieme attraverseremo la porta del mondo con spettacoli che conclamano il nostro presente. Siamo popolo, moltitudine, sulle nostre spalle il tempo di una vita. Lo sguardo può abbracciare il mondo, ma per farlo dobbiamo volgere gli occhi intorno, fin dietro il capo, una torsione necessaria per uscire dal recinto, dai confini, dal nido, dal tutto conosciuto. Fa male la torsione, ma solo nel momento dell’avvio dell’azione, poi non più. Larghezza, sconfinamenti, intreccio di idiomi. La piccola Italia, la piccola Europa, la nostra piccola storia si fonde nella grande Storia del mondo. Tutto rivisto, riletto, alla luce di fatti più larghi. Un teatro risvegliante che ci riporta al presente, con tutte le nostre incertezze.
La stagione “Farsi Mondo”, a cura di Teresa Ludovico, chiude il 2018 con una tre giorni con i Leoni d’Oro alla carriera per il Teatro 2018:Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Il 27 dicembre andrà in scena “Pitecus” e il 28 e 29 dicembre ci sarà “FrattoX”.
Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono uniti da vent’anni da un sodalizio artistico genialmente folle, che spazia dal teatro al cinema alla televisione. Rezza è un attore e performer sempre alla ricerca di nuove strade espressive, divertenti e antinarrative. Mastrella ha messo al servizio del teatro il suo talento di scultrice e artista visiva e, da dietro le quinte, crea le scene e le macchine celibi degli spettacoli di Rezza.
Come di consueto, la stagione del teatro Kismet ha un focus su alcune realtà pugliesi: “Vita oscena di Brenda Wendell Paes” con Simonetta Damato (17 gennaio), “Human animal” de La Ballata Dei Lenna (18 gennaio), ispirato al Re Pallido di David Foster Wallace, e “Icaro caduto” di Gaetano Colella che introdurrà il grande tema del rapporto padre e figli (19 gennaio). E ancora “Focus Puglia” propone “La ragione del terrore” per la regia di Salvatore Tramacere (20 gennaio).
Il doppio, la costruzione di un’identità fittizia, il furto e la perdita dell’identità garantita da un ruolo sociale, sono i temi che Plauto ci consegna in forma di tragicommedia e che Teresa Ludovico restituisce al teatro contemporaneo in “Anfitrione”, produzione Teatri di Bari (2 e 3 febbraio). Il 9 e 10 febbraio “Come sono diventato stupido” di e con Corrado Accordino. Il 16 e 17 febbraio seguirà un nuovo spettacolo, impegnato in questa stagione teatrale nella sua prima tournée nazionale e frutto della co-produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri, Goldenart e Società per Attori: “La Classe“, un testo di Vincenzo Manna, per la regia di Giuseppe Marini.
Non potevano mancare i grandi testi : “Shakespeare Sonetti” con Walter Malosti e Michela Lucenti (23 e 24 febbraio), “La scortecata” da “Lo cunto de li cunti ” di Emma Dante (9 e 10 marzo). Il 23 marzo appuntamento con “Se non sporca il mio pavimento – un mélo” per la regia di Giuliano Scarpinato. Il 30 marzo Roberto Latini torna con il nuovo spettacolo “Sei. E dunque, perché si fa meraviglia di noi?” con PierGiuseppe Di Tanno. Il 6 aprile è la volta di “Vieni su Marte” della compagnia VicoQuartoMazzini e si chiude nel segno di Anton Checov: “Platonov”, commedia senza padri” con Michele Sinisi, regia Marco Lorenzi.
“Anime salve” è il titolo del progetto di quattro incontri in programma da gennaio 2019, ideati e condotti da Nicola Lagioia con: Loredana Lipperini, Goffredo Fofi, Rossella Postorino, Dori Ghezzi assieme a Francesca Serafini e Giordano Meacci.