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Su “15 minuti di celebrità” intervista a Nicola Zito della Fondazione Pino Pascali. Al via un ciclo di lezioni online sull’arte contemporanea

Nell’episodio 9 di 15 minuti di celebrità, Nicola Zito curatore alla Fondazione Pino Pascali, parla del ciclo di lezioni onlinededicato alle avanguardie dell‘inizio del ‘900 per meglio comprendere l’arte contemporanea. Tutte le lezioni si possono seguire in diretta su Facebook e su zoom della fondazione Pascali prenotandosi a info@fondazionepinopascali.it

ARTE E ARTI. LE AVANGUARDIE STORICHE – Ciclo dilezioni sull’Arte Contemporanea a curadi Nicola Zito Dal 26 febbraio al 26 marzo 2021, ore 17 Online su piattaforma Zoom e in diretta Facebook


Venerdì 26 febbraio 2021, alle ore 17, prende il via Arte e Arti. Le avanguardie storiche, ciclo di lezioni online sull’Arte Contemporanea rivolto a docenti, studenti e appassionati, un progetto didattico promosso dalla Fondazione Pino Pascali e curato da Nicola Zito. I cinque incontri in programma, dal 26 febbraio al 26marzo 2021, mirati a fornire conoscenze specifiche nel campo della Storia dell’Arte Contemporanea, si concentreranno sul rapporto tra le arti visive, la letteratura, la poesia, la musica e il cinema all’interno delle avanguardie storiche, dall’Espressionismo al Surrealismo, mettendo in risalto le dinamiche di contaminazione tra i vari ambiti. Il corso, basato su una serie di focus specifici, prenderà in esame il periodo storico, artistico e culturale che va dal 1905 alla metà del XX secolo e i movimenti che hanno rivoluzionato il modo di intendere e di realizzare non solo le opere d’arte, ma anche le modalità creative letterarie, musicali e cinematografiche. Quello tra l’arte e le arti è sempre stato un legame molto forte, che diviene ancor più stretto nel primo Novecento; esemplare è la storia del Futurismo, Dadaismo e Surrealismo, fondati non a caso da poeti e letterati, come altrettanto fondamentali risultano le figure di scrittori e musicisti come Guillaume Apollinaire, Arnold Schönberg, Vladimir Majakovskij, importanti rispettivamente per il Cubismo, per “Il Cavaliere Azzurro” e per le avanguardie russe, e il contributo nella letteratura – oltre che in ambito pittorico e musicale – di Alberto Savinio, autore alla base della genesi e dello sviluppo della Metafisica. Senza dimenticare ovviamente l’apporto della “settima arte”, il cinema, e dei suoi grandi interpreti, da Fritz Lang a Luis Buñuel. Le lezioni saranno tenute da Nicola Zito, dottore di ricerca in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e curatore presso la Fondazione Pino Pascali, con docenti, studiosi e ricercatori dell’Ateneo barese, provenienti da settori scientifici legati all’arte, alla letteratura, alla musica e al cinema: Christine Farese Sperken, Pierfrancesco Moliterni, Giuseppe Bonifacino, Lorella Bosco e Angela Bianca Saponari. Il calendario degli incontri sarà così strutturato: Venerdì 26 febbraio 2021, ore 17 – “L’opera d’artetotale” Lezione di Christine Farese Sperken e Nicola Zito Venerdì 5 marzo 2021, ore 17 – “Arte e Musica”Lezione di Pierfrancesco Moliterni e Nicola Zito Venerdì 12 marzo 2021, ore 17 – “Arte, Letteratura e Poesia (I)”Lezione di Giuseppe Bonifacino e Nicola Zito Venerdì 19 marzo 2021, ore 17 – “Arte, Letteratura e Poesia(II)”Lezione di Lorella Bosco e Nicola Zito Venerdì 26 marzo 2021, ore 17 – “Arte e Cinema” Lezione di Angela Bianca Saponari e Nicola Zito. Il ciclo di lezioni, su piattaforma online Zoom, a cui ci si potrà iscrivere suinfo@museopinopascali.it (per un massimo di 60 partecipanti), sarà inoltre trasmesso in diretta Facebook sulla pagina ufficiale della Fondazione Pino Pascali.

Per la riapertura ufficiale del Teatro Kismet intervista ad Emilio Russo e Anna D’Elia

Natale Cassano (Ufficio stampa Teatri di Bari) ha intervistato per RKO, Emilio Russo, direttore artistico del Teatro Menotti di Milano. Emilio Russo ha curato l’adattamento teatrale e la regia di “Uccelli di Aristofane” in scena sabato 8 febbraio al Teatro Kismet di Bari.

Seconda intervista, nel weekend di riapertura del Teatro Kismet (stagione 2019/2020) Natale Cassano ha intervistato anche Anna D’Elia, autrice dei testi su sui è basato lo spettacolo “Pino Pascali – L’uomo che cammina nudo”, di scena domenica 9 febbraio alle 18.

Qui trovate l’articolo completo sulle attività teatrali del Teatro Kismet l’8 e 9 febbraio

Il Teatro Kismet riapre! Vi aspettiamo sabato 8 e domenica 9 febbraio

Il Teatro Kismet riapre i battenti ed inizia la tanto attesa stagione teatrale, stagione che riserverà tantissime sorprese. Si parte sabato 8 e domenica 9 febbraio, un week-end di spettacoli, nella nuova sala teatro con 400 posti a disposizione degli spettatori. Ce ne parla in diretta radio Natale Cassano (ufficio stampa Teatri di Bari)

Si parte sabato 8 febbraio con ‘Uccelli di Aristofane’, adattamento teatrale a firma di Emilio Russo.

Sabato 8 febbraio, ore 21
Tieffe Teatro Milano

UCCELLI DI ARISTOFANE

Adattamento e regia: Emilio Russo
con: Camilla Barbarito, Giuditta Costantini, Nicolas Errico, Fabio Zulli, Claudio Pellegrini, Claudio Pellerito, Giulia Perosa,Daniele Gaggianesi, Alessia Pellegrino.
scene: Luca Rho
costumi: Pamela Aicardi
luci: Mario Loprevite
Interventi di Teatro d’ombre: Compagnia Controluce

“Aristofane nella Grecia del 414 A.C., mentre il suo mondo si sgretola tra guerre e scontri ideologici e generazionali, riesce a fermare il tempo, a cercare una via di fuga nell’immaginario, a disegnare un impossibile mondo possibile. Uomini e Dei accumunati da corruzione e avidità, saranno da ora in poi divisi da Nubicuculia, la città costruita sulle nuvole, e dal sogno di libertà e partecipazione degli uccelli suoi abitanti, che decideranno per una vita senza leggi e senza denaro. Sarà proprio in questo “spazio”, quello della voglia di cambiamento, quello della rivoluzione possibile, quello delle pulsioni adrenaliniche, che proveremo a raccontare il capolavoro del più grande poeta comico della commedia classica. Un racconto senza tempo, attualizzato nel linguaggio, tra Cervantes, George Orwell e Alfred Jarry, ma anche Totò, eppure con estrema fedeltà alle dinamiche e agli intrecci dei personaggi originari. In scena una compagnia di giovani interpreti tra parole e musica in uno spettacolo che restituisce la forza comica e le emozioni della straordinaria e controversa opera del grande poeta ateniese. Per il racconto/viaggio dei due “profughi” alla ricerca della città e della vita ideale utilizzeremo diversi linguaggi, dal teatro d’ombre, al canto, al movimento all’interno di una scenografia che richiama gli spalti di un teatro antico, specchio della platea reale in un gioco ad incastro tra il tempo e lo spazio”. Emilio Russo

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Domenica 9 febbraio va in scena ‘L’uomo che cammina nudo’, opera incentrata sulla vita dell’immortale artista Pino Pascali 

Domenica 9 febbraio, ore 18

L’UOMO CHE CAMMINA NUDO


adattamento teatrale Clarita Di Giovanni – Francesco Suriano
regia Clarita Di Giovanni – Francesco Suriano
interprete di Pino Pascali Mauro Racanati
musiche e suoni Stefano Gramitto Ricci
oggetti di scena Maria Teresa Padula
costumi Luigi Bonanno
video Clarita Di Giovanni
adattamento tratto dai testi “Pino Pascali, l’uomo che cammina nudo” di Anna D’Elia, edizioni Peccolo, Livorno, 2018 e da: “Pino Pascali e Carla Lonzi. Discorsi” pubblicato per la rivista Marcatrè, 1967

È il 30 agosto 1968. Il corpo di Pino Pascali giace in coma al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni a Roma. Un’ora prima il giovane artista ha subito un terribile incidente sulla sua moto. Artista eclettico, esplosivo, pittore, scultore, performer, ormai conclamato, esposto nei musei e nelle gallerie più importanti nel mondo, Pascali si era trasferito a Roma dodici anni prima, da Bari, passando per Napoli, con il sogno dell’arte in testa. Gli incontri, e a distanza le voci che affiorano, innescano il flusso di memoria conscia e inconscia con cui Pino si confronta nell’ultima settimana di vita. È lo stesso Pascali a narrare e percorrere in 8 “quadri”, senza seguire una cronologia. I quadri compongono l’esperienza dell’artista come un puzzle le cui tessere sparse, collocandosi, conducono alla visione intera e al senso della sua esistenza breve e folgorante, contenuta già tutta nella formazione adolescenziale e consumata come per tutti i grandi artisti scomparsi in giovinezza con il fervore di chi non ha tempo da perdere e deve lasciare un segno, indelebile e significante.

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