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PhEST – festival internazionale di fotografia e arte che dal 1° settembre al 1° novembre a Monopoli! Scopri gli appuntamenti e location

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con PhEST – festival internazionale di fotografia e arte che dal 1° settembre al 1° novembre animerà le vie e i palazzi di Monopoli in Puglia. L’ottava edizione è dedicata al tema ESSERE UMANI che il direttore artistico Giovanni Troilo introduce con una domanda: «Cos’è che ci rende davvero così speciali?». Il festival proverà a rispondere esplorando i modi della rappresentazione dell’uomo e dello spazio che lo circonda e con cui deve relazionarsi. Un percorso caleidoscopico tra la complessità delle visioni e la loro interpretazione. Sono numerosi gli artisti che hanno accettato la sfida e che sono presenti a Monopoli in persona o con i loro lavori tra i luoghi della città.

Cresce il numero delle location indoor e outdoor pronte ad ospitare le mostre e gli allestimenti coordinati da Cinzia Negherbon, direttrice organizzativa dell’evento. Palazzo Palmieri si conferma cuore pulsante del Festival anche in questa edizione 2023, cui si uniscono, come ormai tradizione, il Castello Carlo V, la Casa Santa e la Chiesa di SS Pietro e Paolo. Torna anche Palazzo Martinelli, dove oltre all’androne già  usato in precedenti edizioni del Festival saranno allestite per la prima volta anche le stanze del primo piano, e si aggiungono le Stalle di Casa Santa e la Chiesetta di San Giovanni (Largo San Giovanni 16).Oltre a Chiese, palazzi e dimore storiche il festival, come consuetudine, si estende tra le vie della città di Monopoli dal Porto Vecchio alla Piazzetta Santa Maria, attraverso Via ComesVia MagnoVia Garibaldi fino al Belvedere Di Porta Vecchia.

Monopoli ospiterà alcuni tra i più quotati fotografi internazionali provenienti da Olanda, Inghilterra, USA, Australia, Israele, Germania, Belgio, Brasile e altri. Insieme alla direzione artistica, Arianna Rinaldo, curatrice fotografica di PhEST e Roberto Lacarbonara, curatore per l’arte contemporanea, hanno sapientemente coinvolto oltre 30 artisti italiani e internazionali protagonisti di ben 32 mostre: Jan Fabre, considerato, da oltre quarant’anni, una delle figure più innovative nel panorama artistico internazionale, porta a PhEST “L’uomo che misura le nuvole” con la co-curatela di Melania Rossi; il britannico Phillip Toledano propone il suo sguardo audace con “Another America”; Lisa Sorgini con “Mother”, racconta madri e figli della sua terra, l’Australia; Koos Breukel è presente con “Me We”, antologica dei sui 30 anni di carriera da rinomato ritrattista; Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni con “‘Nzìm” raccontano la loro residenza d’artista tra le vie e le contrade di Monopoli e con “RhOME” indagano le metamorfosi della capitale; Elinor Carucci con “Midlife” percorre, con grande emotività, la vita di una donna; Zed Nelson porta “The Family” progetto trentennale con il quale il noto documentarista ha ritratto lo scorrere del tempo di una famiglia inglese; Cristina De Middel con “Gentlemen’s Club” affronta un viaggio attraverso il mondo della prostituzione; Giuseppe Gallo con “Di mare in mare”, dà forma scultorea alla collettività in perpetua migrazione; Robin Schwartz presenta “Amelia & The Animals”, indagine sulla relazione tra mondo animale ed essere umani intrapresa insieme alla figlia Amelia; Marieke van der Velden & Philip Brink con “Children of the Labyrinth” raccolgono la testimonianza di alcuni genitori, costretti a fuggire dal loro Paese, che scrivono una lettera ai propri figli; Ingmar Björn Nolting con “Eviction” documentata il passaggio di un paesino della Germania da luogo di utopie a fortezza di un’azienda energetica (in collaborazione con PHMuseum);  Siân Davey con “Alice e Martha” unisce due progetti: uno sulla figlia affetta da sindrome di Down e l’altro sulla figlia maggiore alle soglie dell’età adulta; Hanne van der Woude con “Emmy’s World” entra nell’intimità di un’anziana e stravagante coppia d’artisti; Giulia Gatti con “Corazonada” ci porta tra le poderose donne di Tehuantepec in Messico; Brea Souders con “Another Online Pervert” ci restituisce la sua conversazione con una chatbot online femminile; la brasiliana Luisa Dörr con “Imilla” descrive le giovani skater boliviane tra polleras ed emancipazione; Anouk Kruithof celebra le differenze e le unicità dell’umanità al ritmo danzante di “Universal Tongue”; Noemi Comi con “Lupus Hominarius” ci conduce in un viaggio antropologico sulla figura del lupo mannaro (in collaborazione con MIA Photo Fair); Tanya Tkachova con “Motherland” si immerge nel microcosmo della sua casa di famiglia in Bielorussia; Glauco Canalis con “The Darker the Night, the Brighter the Stars” ci trasporta nell’universo giovanile di Napoli, tra tradizione e oscuro scenario sociale, tra senso di appartenenza e criminalità. Gideon Mendel con due mostre: la prima “Drowning World” sulla vulnerabilità dell’uomo, povero o ricco che sia, davanti alle catastrofi naturali che uniscono le persone con un senso di solidarietà visibile; la seconda “Burning World” come risposta dell’artista all’aumento senza precedenti degli incendi boschivi in tutto il mondo; e poi Clay Lipsky con “Atomic Overlook” che ricontestualizza l’eredità dei test sulla bomba sottolineando la cultura voyeuristica in cui la catastrofe è vista come intrattenimento per masse sempre più desensibilizzate.

Si rinnova inoltre la collaborazione con Leica Akademie Italy quest’anno partner di due mostre, quella dedicata a Tomas Van Houtryve che con “Lines and Lineage” arriva sulla frontiera tra Messico e Stati Uniti con lastre di vetro e una macchina del diciannovesimo secolo e quella dedicata a Alessandro Cinque che con “Alpaqueros” indaga gli effetti del cambiamento climatico in Perù e le devastanti conseguenze per la popolazione locale.

E ancora, sopra ogni aspettativa la Pop-Up Call di PhEST, il contest internazionale promosso insieme a LensCulture e in collaborazione con Leica Akademie Italy, Cantine San Marzano, Netgear e PhMuseum. Con più di 800 application e oltre 10.000 immagini provenienti da 61 Paesi in tutto il mondo, la terza edizione di PhEST Pop-Up Open Call sul tema “Being Human” è stata un grande successo, espandendo i suoi confini ancor di più, grazie alla rete dei partner che la sostengono. Tra i vincitori, tre sono quelli i cui lavori saranno esposti in mostra. Si tratta del  vincitore internazionale Milan Gies con Composition (@milangies), del vincitore pugliese Nicola Genco con il suo Humanity Promenade (@nicolagenco) che si aggiudica il premio San Marzano Wines e della Menzione speciale con mostra anche per Irene Mattarolo con Inside (@irenemattarolo). Tra i riconoscimenti anche il Premio Leica Workshop pari merito tra Alberto Ceresa con Torpore (@alberto.ceresa) e Christian Velcich con Under the Fleece (@chrisvelcich); premio Netgear router per Giulia Degasperi con These Dark Mountains (@hollow_roads); premio Netgear cornice digitale per Valeria Puzzovio con Supernovae (@valeria_puzzovio); premio Lensculture (pubblicazione su piattaforma) per Francesco Pennacchio con Unlike Flowers (@francescopennacchio.studio); premio PhMuseum (pubblicazione su piattaforma) a Mohamed Hassan con Our Hidden Room (@mohamed_hassan.photo) e infine primo premio una macchina fotografica Leica D-Lux7 camera per Makoto Oono con Contrast A (@oonomakoto).

Nel weekend d’inaugurazione il Festival sarà aperto dalle attesissime visite guidate con gli artisti presenti a Monopoli che quest’anno saranno ben dodici: Phillip Toledano; Zed Nelson; Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni; Marieke van der Velden e Philip Brink; Giulia Gatti; Hanne van der Woude; Anouk Kruithof; Nicola Genco; Tanya Tkachova; Erik Vroons per Koos Breukel; Glauco Canalis. Alle visite si aggiungono le consuete Letture Portfolio, tutte gratuite, che porteranno a Monopoli alcuni tra i più influenti esperti del settore. Il confronto tra alte professionalità e fotografi aspiranti, emergenti e consolidati rappresenta un’attività di grande prospettiva per tutto il settore. Questi i lettori presenti:

  • Lucy Conticello, FR, Director of photography a M – Le Monde
  • Elena Boille, IT, Deputy director, Internazionale
  • Irene Alison, IT, Creative director, Der*lab
  • Michela Frontino, IT, Editor, Il Fotografo
  • Maurizio Beucci, IT, Head of the Leica Akademie Italy
  • Laura Sackett, USA, Co-founder & Creative director, Lensculture
  • Emanuela Mirabelli, IT, Photo editor, Marie Claire
  • Erik Vroons, NL, Scrittore, editor and curator freelance
  • Alexa Becker, DE, Freelance consultant and editor.

Ci saranno poi una serie di eventi, talk e incontri, proiezioni serali, tutti gratuiti, come l’anteprima assoluta di Sky Arte con il documentario FOTOGRAFE – Giulia Gatti – Corazonada, e un laboratorio di fotografia analogica per ragazzi con Guglielmo Meucci in collaborazione con Leica Akademie (sabato e domenica 10,30-12,30). Oltre a una pregiata selezione di artisti e professionisti dell’immagine, al pubblico saranno offerti diversi appuntamenti dal grande impatto acustico. Venerdì 1 settembre in piazza Palmierici sarà LARSSEN Gabriele Panico con un live set elettronico che, ispirato dal tema “Human” di questa edizione del Festival, costruirà un nuovo scenario sonoro mediterraneo dove il dub, il garage, l’ambient remixano voci arcaiche e canti di lotta, di fuga, d’amore. Sabato 2 settembre Monopoli e gli ospiti del festival balleranno sulle ritmiche di Clap! Clap!, producer toscano considerato da molti etno-musicologi un pioniere dell’etno-elettronica. A chiudere le tre giornate inaugurali il 3 settembre invece, sempre in largo Palmieri djset di Z.I.P.P.O, una personalità energica che con il suo mix eclettico si allontana da ogni tendenza e la cui creazione è impostata in base all’atmosfera della pista da ballo (programma completo al link https://www.phest.info/opening-weekend).

Maggio all’infanzia 2023, si è conclusa la XXVI edizione: oltre 10mila spettatori per gli appuntamenti del festival a Bari, Monopoli e Molfetta

Diecimila spettatori di tutte le età hanno affollato gli spazi del Maggio all’infanzia, animati per l’occasione con più di 50 appuntamenti pensati per tutte le età, tra cui 9 spettacoli di teatro ragazzi al debutto nazionale e regionale. Numeri che confermano come il festival di teatro per le nuove generazioni di Fondazione SAT sia tra le più importanti e attese vetrine di teatro ragazzi a livello nazionale. Appuntamenti organizzati dal 3 maggio al 18 giugno non solo in due degli storici comuni del Maggio, Bari e Monopoli, ma anche Molfetta, che quest’anno ha ampliato l’offerta territoriale del festival grazie all’importante supporto dell’amministrazione comunale. Grande novità di un programma che ha unito agli spettacoli anche attività gratuite all’aperto, laboratori creativi e momenti di formazione per adulti e bambini. La direzione artistica del festival è di Teresa Ludovico, la cura del progetto di Cecilia Cangelli e la consulenza di Giorgio Testa.

“Amiamo il Maggio perché ci riporta al senso originario del teatro come festa che coinvolge l’intera comunità – ricorda Teresa Ludovico – Stupore e meraviglia negli occhi di tutti per una manciata di coriandoli che scendono dal cielo, o per una finta caduta che finta non è …o forse sì? Ridere insieme e magari tenersi per mano per affrontare il viaggio nel bosco incantato”.

Debutti internazionali, spettacoli aperti a tutti e grandi ritorni
Un festival pensato in primis per il pubblico, ma anche come vetrina per le più importanti produzioni teatrali per i giovani: oltre 70 operatori culturali, giornalisti e critici hanno seguito gli spettacoli al debutto messi in scena dal 24 al 28 maggio. A partire da Chuuut(e), che al Teatro Radar di Monopoli e al Teatro Kismet di Bari è stato messo in scena per la prima volta in Italia dalla Compagnia Z Art Dance, proveniente dal Lussemburgo. Debutto nazionale o regionale nella vetrina del Maggio anche produzioni che raccontavano il processo della crescita, favole da un punto di vista ‘diverso’, narrazioni pedagogiche e racconti sulla forza dei sogni: Come SeMe (Kuziba/Teatri di Bari), Piccolo Sushi (Factory Compagnia Transadriatica/Fondazione Sipario Toscana), Cento Cenerentole (inQuanto Teatro), Verso B (Teatro del piccione) Buoni | Cattivi (La luna nel letto), Essere o non essere (Koreja/Babilonia Teatro), Il bambino tra le stelle (Teatri di carta) e Pollicino show (Artemis danza/Gruppo ibrido).

Una programmazione che Fondazione SAT ha voluto rendere accessibile a tutti, nel solco della filosofia che ha visto nascere il festival 26 anni fa, non solo con appuntamenti gratuiti – laboratori circensi, spettacoli e lezioni astronomiche – in piazza e spazi all’aperto dei tre comuni, ma anche proponendo produzioni che fossero aperte a persone con imparità visive o uditive, grazie all’utilizzo del linguaggio Lis (Cenerentola across the universe) e di audioguide ((H)amleto) per gli spettatori. Una filosofia condivisa anche dalle progettualità che hanno garantito a un pubblico di giovanissimi e studenti di assistere liberamente agli spettacoli del Maggio, grazie alla generosità di famiglie, imprenditori ed enti, con ‘Affido Culturale’ – progettualità di Fondazione Con i bambini, che vede capofila Fondazione SAT in Puglia, con 9 spettacoli inseriti nella programmazione del Maggio 2023 – e ‘Invita una classe a Teatro!’, che dalla sua nascita ha visto oltre 200 classi, con 6000 bambini e bambine, vivere l’esperienza del teatro gratuitamente. Spazio poi alla formazione in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese e Casa dello spettatore di Roma, con seminari per docenti e pubblico sulla didattica e la visione del teatro, oltre a laboratori di lettura nelle scuole (Intervento strategico per la promozione e formazione del pubblico ‘Va’ dove ti porta il teatro’ inserito nell’ambito delle ‘Azioni di Valorizzazione della cultura e della creatività territoriale’ realizzate a valere sulle risorse FSC Puglia 2014 – 2020 – Patto per la Puglia, Area di Intervento IV, della Regione Puglia coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese).

La XXVI edizione del festival ha segnato poi il ritorno di due eventi attesissimi: il Corteo del Maggio che il 29 maggio ha coinvolto le scuole cittadine per ricreare tra le strade di Bari un bosco in movimento – accompagnato dalla musica dell’Associazione Bembè Arti Musicali e Performative con 200 studenti provenienti da Ruvo e Corato – e la Battaglia dei cuscini organizzata da Il Melarancio anche all’Arena Kismet di Bari, in piazza Vittorio Emanuele a Monopoli e nella Villa comunale di Molfetta, con una grandissima partecipazione di piccoli e adulti in una liberatoria – e scatenata – festa a ritmo di musica ska.

Il Maggio in Campania

Un successo condiviso anche con il Maggio all’infanzia Campania, la rassegna realizzata da Casa del Contemporaneo/Le Nuvole con la collaborazione di Agita e Casa dello Spettatore di Roma che riunisce gli spettacoli teatrali ideati e interpretati dagli studenti che partecipano al più ampio progetto ‘Teatro Scuola Vedere Fare (Tsvf)’. Giunto all’ottava edizione consecutiva, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ed insignito dell’Eolo Award 2020 come Miglior Progetto, quest’anno ha portato sul palco del Teatro dei piccoli di Napoli 49 spettacoli inediti di 1.018 studenti di 54 classi afferenti a 14 scuola campane da Castellammare di Stabia a Napoli, da Pozzuoli a Salerno.

“Attraverso il coinvolgimento del gruppo classe, di cui il docente è parte integrante insieme agli studenti, il nostro Maggio si conferma di anno in anno un momento molto intenso, emotivamente, in cui le nuove generazioni si raccontano. Attraverso una progettualità di un intero anno scolastico sul fare e vedere teatro, i nostri ragazzi e i nostri bambini riconoscono nelle arti performative strumenti familiari ed idonei con cui esprimere la propria poetica, trovando la chiave della buona riuscita nel momento dell’incontro inteso come occasione di dialogo e di recupero emotivo” spiega Morena Pauro di Casa del Contemporaneo/Le Nuvole.

“Abbiamo molto apprezzato l’ingresso di Molfetta nella grande famiglia del Maggio, che cresce di anno in anno – spiega il presidente di Fondazione SAT, Augusto Masiello – E vogliamo perciò lanciare un appello anche agli altri comuni pugliesi, perché di edizione in edizione si possa fare sempre più rete a favore delle nuove generazioni, puntando con forza sulle energie creative del territorio”.

Il festival Maggio all’infanzia è organizzato da Fondazione SAT Spettacolo Arte Territorio, in collaborazione con Cooperativa Kismet, Le Nuvole – Casa del Contemporaneo, TRIC Teatri di Bari, Affido culturale, TRAC rete delle residenze teatrali pugliesi, Garante dei minori della Regione Puglia, Fondazione Puglia, Arpa Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. Maggio all’infanzia rientra nella rete di Italiafestival ed EFA European Festivals Association (nell’ambito del progetto Effe Label). Il festival è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia e vede l’importante contributo dei Comuni di Bari, Monopoli e Molfetta. Partner di progetto: Kismet Community, Casa dello spettatore di Roma; Apad, Biblioteca civica ‘Prospero Rendella’, Conservatorio di musica ‘Nino Rota’, Fly Laboratorio delle arti, Spazio 12 Allegra Brigata, Centro Arcobaleno di Monopoli; Cooperativa sociale I bambini di Truffaut e RKO La radio che si vede.

Maggio all’infanzia, i debutti nazionali e regionali di teatro ragazzi il 25 maggio a Bari e Monopoli: il programma del 25 maggio

Due debutti nazionali di produzioni pugliesi, ma anche racconti contemporaneità, favole senza tempo e romanzi intramontabili che si adattano al – piccolo – teatro. Giovedì 25 maggio entra nel vivo la vetrina spettacoli   della XXVI edizione del ‘Maggio all’infanzia’, il festival di teatro per le nuove generazioni organizzato da Fondazione SAT con la direzione artistica di Teresa Ludovico.

Sono otto gli appuntamenti previsti tra teatri e spazi all’aperto di Bari e Monopoli, pensati per un pubblico di tutte le età. La Chiesa del Sacro Cuore di Monopoli si fa palcoscenico per la prima messa in scena di Come SeMe, la nuova coproduzione Kuziba | Teatri di Bari con Gianna Grimaldi e Annabella Tedone, consigliata dai 2 ai 5 anni. Un viaggio poetico attraverso un racconto gestuale e ritmico, fatto di suoni e una manciata di parole: una scena essenziale e pochi elementi a comporre uno spazio che accoglie due respiri, due voci e due corpi in cerca del posto giusto dove germogliare, con il seme metafora della crescita dei più piccoli. Le repliche sono in programma a Monopoli alle 16 e alle 18.15. Il pubblico del Teatro Radar di Monopoli potrà assistere alle 19.15 a un secondo debutto nazionale: Piccolo sushi (consigliato dai 6 ai 12 anni, produzione Factory Compagnia Transadriatica | Fondazione Sipario Toscana). In scena nello spettacolo diretto da Tonio De Nitto, una marionetta a figura integrale manipolata per bocca per raccontare la storia di un ragazzino che cerca di trovare e realizzare se stesso: in un angolo del Giappone conduce la sua esistenza praticando il mestiere di famiglia, la vendita di cibo da strada, ma senza alcuna soddisfazione. Gli appuntamenti di Monopoli si completano poi alle 17 con un racconto generazionale: E la felicità, prof? (produzione Teatri di Bari con I bambini di Truffaut, consigliato a partire da 13 anni), dove Luigi D’Elia, diretto da Riccardo Spagnulo e Giancarlo Visitilli, interpreta un professore di Lettere sensibile agli stimoli che arrivano dai suoi alunni adolescenti, tra nuove paure, consapevolezze e scoperte quotidiane.

Spostandoci a Bari, ad inaugurare gli appuntamenti della giornata è alle 9 Pinocchio bambino cresciuto burattino (consigliato tra 6 e 12 anni), in scena alla Casa di Pulcinella. La produzione Iac Teatro è uno spettacolo di denuncia, dove Pinocchio, nato bambino, incontra da subito i personaggi della sua storia, della sua vita, con i quali si instaura una relazione asimmetrica: tutti vogliono dare il loro contributo alla crescita di Pinocchio e nessuno è completamente disposto ad ascoltare le sue esigenze.

Alle 10.30 e alle 12.30 ci spostiamo poi nel giardino del Teatro Kismet con Totò degli alberi – La vera istoria del barone rampicante, diretto da Bruno Soriato: ispirato al romanzo ‘Il barone rampante’, nello spettacolo una famiglia di teatranti lavora alla messa in scena del celeberrimo romanzo, senza però riuscire ad andare oltre il prologo causa inevitabili litigi famigliari. Un rifiuto del figlio maggiore Totò finisce per trascinare tutti nella storia, in un gioco in cui il teatro diventa casa, albero, bosco, sulle orme delle vicende del barone di Rondò. Consigliato a partire da 7 anni.

Il palcoscenico del Teatro Kismet accoglie invece alle 11.30 il debutto regionale di Verso Bi. Bi è un luogo misterioso, una città il cui nome sembra impronunciabile; andare Verso Bi racconta l’incedere in questi tempi bui, in cui si susseguono eventi che per molti sembravano ricordi lontani (epidemie, carestie, migrazioni, guerre) e che invece sono diventati per tutti la realtà quotidiana. Produzione Teatro del Piccione, da 6 a 11 anni.

Biglietto unico per gli spettacoli 3 euro, disponibile al botteghino dei teatri Radar e Kismet e – prima della replica – al Teatro Mariella, oltre che sul circuito Vivaticket.

Gli appuntamenti di formazione per docenti e pubblico

Il 25 maggio partono anche due degli appuntamenti di formazione inseriti nel programma del Maggio all’infanzia, realizzati in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese (Intervento strategico per la promozione e formazione del pubblico “Va’ Dove Ti Porta Il Teatro” inserito nell’ambito delle “Azioni di Valorizzazione della cultura e della creatività territoriale” realizzate a valere sulle risorse FSC Puglia 2014 – 2020 – Patto per la Puglia, Area di Intervento IV, della Regione Puglia coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese). Due i laboratori teatrali previsti fino al 27 maggio: Per guardarti meglio, un percorso guidato dentro al festival e dentro l’esperienza di essere spettatori, spazio di approfondimento pensato per i docenti attorno al teatro, all’infanzia, ai linguaggi nuovi e già sperimentati, che segue alla visione degli spettacoli del festival. È invece dedicato a bambine e bambini Che occhi grandi che hai, curato da Casa dello Spettatore e Fondazione Sat, in collaborazione con Allegra Brigata | Spazio12. Un’attività di accompagnamento e di educazione prima e dopo la visione degli spettacoli, dedicata a una comunità di spettatori e spettatrici che vivrà il festival con l’accompagnamento di un mediatore teatrale.

Il programma completo del festival sul sito www.maggioallinfanzia.it.

Il festival Maggio all’infanzia è organizzato da Fondazione SAT Spettacolo Arte Territorio, in collaborazione con Cooperativa Kismet, Teatro stabile d’innovazione ragazzi Le Nuvole di Napoli, TRIC Teatri di Bari, Affido culturale, TRAC rete delle residenze teatrali pugliesi, Garante dei minori della Regione Puglia, Fondazione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. Maggio all’infanzia rientra nella rete di Italiafestival ed EFA European Festivals Association (nell’ambito del progetto Effe Label). Il festival è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia e vede l’importante contributo dei Comuni di Bari, Monopoli e Molfetta. Partner di progetto: Kismet Community, Casa dello spettatore di Roma; Apad, Biblioteca civica ‘Prospero Rendella’, Conservatorio di musica ‘Nino Rota’, Fly Laboratorio delle arti, Spazio 12 Allegra Brigata, Centro Arcobaleno di Monopoli; Cooperativa sociale I bambini di Truffaut e RKO La radio che si vede.

Maggio all’Infanzia, appuntamenti del 23 e 24 maggio a Bari e Monopoli: al Radar il debutto dello spettacolo internazionale ‘Chuuut(e)’

Uno speciale debutto nazionale, spettacoli nel ‘teatrino più piccolo del mondo’ e incontri sulle povertà educative connotano gli appuntamenti della programmazione del 23 e 24 maggio a Bari e Monopoli per la XXVI edizione del festival ‘Maggio all’infanzia’, a cura di Teresa Ludovico.

Il pubblico del Teatro Radar di Monopoli potrà assistere martedì 23 maggio alle ore 18 alla prima replica in Italia del nuovo spettacolo della Compagnia Z Art Dance, proveniente dal Lussemburgo: Chuuut(e), con le coreografie del monopolitano Giovanni Zazzera (consigliato a un pubblico dai 5 agli 11 anni), con il sostegno del Cultur LX. Alexandre Lipaux, Hayato Yamaguchi, Catarina Barbosa sul palcoscenico raccontano attraverso la danza come il bambino deve imparare, ad ogni suo primo passo, ad accogliere lo squilibrio: come il funambolo, accetta di uscire da uno stato di benessere e perdere l’equilibrio per andare avanti, passo dopo passo, per crescere davanti agli ostacoli della vita, del proprio corpo e del proprio inconscio. Un viaggio coreografico che passa attraverso il reale e l’assurdo, la grandiosità e la decadenza, evidenza o ignoranza, dove lo spettatore si vedrà proiettato oltre la caduta per scoprire cosa ci fa cadere. Biglietto unico 3 euro, disponibile al botteghino del Radar e sul circuito Vivaticket.

Lo spettacolo sarà in replica mercoledì 24 maggio alle 17.15 al Teatro Kismet di Bari, con un appuntamento gratuito fino a esaurimento posti. A questo seguirà alle 19.30 l’incontro La povertà educativa fuori dalla Scena dei ragazzi: saranno presenti i coordinatori nazionali del progetto Affido Culturale, che vede Fondazione SAT capofila in Puglia, per approfondire le tematiche della povertà educativa e delle buone pratiche per contrastarla.

Dopo le repliche di domenica e lunedì, nel Giardino del Kismet si entra nuovamente nel teatro più piccolo del mondo dei Kuziba il 23 (ore 10) e il 24 maggio (ore 16 e 18.30)  con Totò degli alberi – La vera istoria del barone rampicante, diretto da Bruno Soriato: ispirato al romanzo ‘Il barone rampante’, nello spettacolo una famiglia di teatranti lavora alla messa in scena del celeberrimo romanzo, senza però riuscire ad andare oltre il prologo causa inevitabili litigi famigliari. Un rifiuto del figlio maggiore Totò finisce per trascinare tutti nella storia, in un gioco in cui il teatro diventa casa, albero, bosco, sulle orme delle vicende del barone di Rondò. Consigliato a partire da 7 anni, spettacolo a posti limitati con biglietto a 3 euro. Spettacolo consigliato a partire da 7 anni. Biglietto unico 3 euro, disponibile al botteghino del Kismet e online sul circuito Vivaticket.

Mercoledì 24 maggio gli spazi dell’Associazione FLY Laboratorio delle arti di Monopoli (via Vincenzo Cardarelli, 33) faranno da palcoscenico all’esito finale del laboratorio con i bambini tenuto da Gianna Grimaldi, intitolato Il sasso e la pozzanghera. Lo spettacolo è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, consigliato dai 5 agli 11 anni.

Il programma completo del festival sul sito www.maggioallinfanzia.it.

Il festival Maggio all’infanzia è organizzato da Fondazione SAT Spettacolo Arte Territorio, in collaborazione con Cooperativa Kismet, Teatro stabile d’innovazione ragazzi Le Nuvole di Napoli, TRIC Teatri di Bari, Affido culturale, TRAC rete delle residenze teatrali pugliesi, Garante dei minori della Regione Puglia, Fondazione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese. Maggio all’infanzia rientra nella rete di Italiafestival ed EFA European Festivals Association (nell’ambito del progetto Effe Label). Il festival è sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia e vede l’importante contributo dei Comuni di Bari, Monopoli e Molfetta. Partner di progetto: Kismet Community, Casa dello spettatore di Roma; Apad, Biblioteca civica ‘Prospero Rendella’, Conservatorio di musica ‘Nino Rota’, Fly Laboratorio delle arti, Spazio 12 Allegra Brigata, Centro Arcobaleno di Monopoli; Cooperativa sociale I bambini di Truffaut e RKO La radio che si vede.

XXV edizione MAGGIO ALL’INFANZIA, si concludono gli appuntamenti a Monopoli con “La grande foresta” Allo Chapiteau del Kismet arriva Johann Sebastian Circus

Si chiudono domenica 22 maggio gli appuntamenti teatrali del Maggio all’infanzia. Il festival di teatro per bambine e bambini, ragazze e ragazze fino a giugno, organizzato da Fondazione Sat con la direzione artistica di Teresa Ludovico, propone un fitto calendario di spettacoli teatrali, di circo contemporaneo, presentazioni letterarie e tante attività collaterali dedicate ai giovani. Il Maggio è realizzata in collaborazione con Teatri di Bari, Italiafestival, EFA – European Festivals Association (nell’ambito del progetto Effe Label), il Garante dei minori della Regione Puglia e le Nuvole/Casa del Contemporaneo. La rassegna, da 25 anni sostenuta dalla Regione Puglia, e il contributo dei Comuni di Bari e Monopoli

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Mercoledì 30 settembre a Monopoli (Ba) presentazione di “Wild Geese” del Gianni Lenoci Trio

“WILD GEESE” È L’ULTIMA REGISTRAZIONE DEL COMPIANTO PIANISTA E COMPOSITORE PUGLIESE GIANNI LENOCI IN TRIO CON IL BATTERISTA E PERCUSSIONISTA STATUNITENSE RA KALAM BOB MOSES E IL CONTRABBASSISTA PASQUALE GADALETA. PRODOTTO DA DODICILUNE CON IL SOSTEGNO DI PUGLIA SOUNDS RECORD, IL DISCO SARÀ PRESENTATO MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE A MONOPOLI NEL CORSO DELLA SERATA “THE LOST FRAMES” A UN ANNO DALLA SCOMPARSA DI LENOCI.

Il 30 settembre 2019 una subdola malattia spezzava l’esistenza e l’intensa attività di Gianni Lenoci. A un anno esatto dalla sua scomparsa esce, per l’etichetta Dodicilune, “Wild geese“, ultima registrazione del musicista, pianista, compositore e didatta pugliese affiancato dal solido contrabbasso di Pasquale Gadaleta e dal magistero ritmico di Ra Kalam Bob Moses, eccellente batterista e percussionista statunitense che, dagli anni ’60 a oggi, ha collaborato tra gli altri con Pat Metheny, Gary Burton, Dave Liebman, Mike Gibbs, Hal Galper, Gil Goldstein, Steve Swallow, Steve Kuhn, Sheila Jordan, George Gruntz, Emily Remler, Harold Vick, Jumma Santos, Jack Gregg, Jack DeJohnette, Roland Kirk, Larry Coryell. La track list propone nove brani di Ornette Coleman (“Job mob”, “Sleep talking”, “Latin genetics” e “The beauty is a rare thing”), Carla Bley (“And now, the Queen”, “Vashkar”, “Olhos de gato” e “Ida Lupino”) e Gary Peacock (“Moor”).

Il disco, prodotto da Dodicilune in collaborazione con l’Associazione culturale musicale Gianni Lenoci con il sostegno di Puglia Sounds Record 2020/2021 della Regione Puglia (FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro) e distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe Digital, sarà presentato mercoledì 30 settembre (ore 20:30 – posti esauriti – info@giannilenoci.com) nel corso di una serata speciale al Teatro Radar di Monopoli.

A un anno esatto da quel giorno così triste, l’associazione Gianni Lenoci e l’assessorato alla cultura della Città di Monopoli rendono un omaggio al musicista con “The Lost Frames – L’eredità umana, artistica e intellettuale di Gianni Lenoci“. Non sarà una semplice commemorazione ma, attraverso musica dal vivo e parole, una riflessione sull’esperienza sempre viva, presente e fertile di un insostituibile protagonista della scena artistica nazionale e internazionale. La serata, introdotta dal pianista Domenico De Leo, ospiterà, oltre alla presentazione del cd, con la partecipazione di Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti, direttore artistico e label manager della Dodicilune, anche “The Lost Frames”, improvvisazione in solo del sassofonista Gianni Mimmo (storico partner musicale di Lenoci) sul video realizzato per l’occasione da Andrea Montanari; l’intervento del batterista e poeta Francesco Cusa, con i suoi versi dedicati all’amico e partner di concerti e registrazioni;  The Legacy con alcune composizioni di Lenoci suonate dal vivo da Hocus Pocus Lab (Vittorio Gallo, Pasquale Gadaleta, Giacomo Mongelli, Michele Piccinno, Franco Angiulo, Pablo Montagne) e la danza di Norontako Bagus Kentus, musicista e danzatore indonesiano spesso presente nei progetti lenociani.

Gianni Lenoci è stato un musicista-intellettuale che ha lasciato un enorme vuoto nel mondo dell’arte e della cultura. In questi mesi tante iniziative lo hanno ricordato: concerti dedicati sia all’estero che in Italia, da Roma (Conservatorio di Santa Cecilia) a L’Aquila (il prestigioso festival Il jazz italiano. Le terre del sisma), da Bari a Matera, da Catania a Monopoli, città natale di Lenoci, dove il Maestro ha vissuto e ha insegnato – per oltre trent’anni – al Conservatorio Nino Rota; trasmissioni radiofoniche monografiche (Rai Radio3 e Radio della Svizzera Italiana); streaming (in occasione dell’International Jazz Day Unesco); istituzione di premi musicali per compositori di musica da film (Monopoli) e per formazioni jazzistiche (Poggiardo, Lecce). 

Wild geese” è una mirabile sintesi di scienza e arte, di armonia e melodia. Ornette Coleman, le cui teorie sono qui rinnovate e applicate al pianoforte (e alla sua formula tipica e topica del trio), ha percorso un cammino riuscendo, forse suo malgrado, a indagare la ragione intima delle cose, la natura e il cosmo, in un ciclo infinito. «In musica, la materia si rivela per mezzo dei sensi, mentre all’esistenza del vuoto e dei silenzi, degli intervalli, delle attese, del non detto, si giunge con il ragionamento e l’implicazione intellettuale», sottolinea Gabriele Rampino, nelle note di copertina. «La sintassi ormeggiata è qui utilizzata con l’idea dell’uso delle partes minimae, cellule sonore in cui la dottrina armolodica si rivela e si espande. C’è tuttavia una aberrazione infinitesimale, un’indeterminazione, al centro di ogni possibile spiegazione del mondo, il clinamen, la possibilità di “une légère dérive” in grado di distruggere il sistema delle costrizioni: come la dottrina ornettiana, qui innovativamente estesa al pianoforte, elimina le differenze tra armonia e melodia, così la natura delle cose della musica è universo, una sfera infinita il cui centro è dovunque e la cui circonferenza in nessun luogo». Questa straordinaria registrazione, che il Destino ha voluto fosse l’ultimo progetto di Gianni Lenoci, rimodella i canoni del piano trio. Effettuata in totale presa diretta a Monopoli, terra del musicista, Wild Geese, citazione da una meravigliosa poesia del premio Pulitzer Mary Oliver, il cui senso (“le oche selvagge”) acquisisce un valore semantico enorme dopo la scomparsa di Lenoci per il senso di libertà espresso in un volo nell’infinito, è uno straordinario caposaldo della Musica creativa e una delle massime espressioni del Jazz pugliese di ogni epoca.

Gianni Lenoci (Monopoli, 6/6/1963 – San Giovanni Rotondo, 30/09/2019) è stato un pianista, compositore e didatta. Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e in musica elettronica al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, dove ha conseguito anche la Diploma Accademico di secondo livello in pianoforte (indirizzo solistico) con il massimo dei voti e la lode. Studia jazz ed improvvisazione con Mal Waldron e Paul Bley. Finalista nel 1993 dell’European Jazz Competition di Leverkusen (Germania) e nel 1996 vincitore di un premio della Fondazione Acanthes di Parigi (Francia). Nel 2003 la sua composizione elettronica “Notturno Frattale”, vince il Premio Internazionale della Società Italiana di Informatica Musicale. Ha collaborato con i massimi specialisti mondiali del jazz e della musica improvvisata come Massimo Urbani, Steve Lacy, Joelle Leandre, Steve Grossman, Harold Land, Bob Mover, Enrico Rava, Glenn Ferris, Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini, Don Moye, Han Bennink, Antonello Salis, Carlo Actis Dato, David Gross, Paul Lovens, Sakis Papadimitriou, Georgia Sylleou, Jean-Jacques Avenel, John Betsch, Markus Stockhausen, Steve Potts, Carlos Zingaro, John Tchicai, Kent Carter, William Parker, David Murray, Roscoe Mitchell, Sabir Mateen, Evan Parker, Marc Ducret, Charles Gayle per citarne alcuni. Ha tenuto performance con poeti, danzatori ed artisti multimediali. Oltre che come improvvisatore, Lenoci è stato attivo come interprete dal vasto repertorio, con un’attenzione particolare a compositori come Morton Feldman, Earle Brown, Sylvano Bussotti, John Cage oltre all’opera completa per strumento a tastiera di Johann Sebastian Bach. Insegnante di Prassi Esecutiva, Improvvisazione e Composizione nei corsi di jazz del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli ha ricoperto per molti anni l’incarico di Coordinatore del Dipartimento di “Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali” all’interno del quale ha realizzato produzioni e progetti didattici apprezzati a livello internazionali ed è stato Visiting Erasmus Professor (Bucharest University, Corfu University, Royal Northern College of Manchester, Conservatorio Superior de Malaga, Franz Liszt Hochschule in Weimar, Conservatorio Superior de Madrid, Conservatorio Superior de Salamanca, Yasar University di Izmir). Nel 2011 è stato composer in residence presso l’Atlantic Center for the Arts in Florida, USA. Nel 2012 il suo nome è stato inserito nel Dictionnaire du jazz di Philippe Carles. Ha suonato in tutto il mondo ed inciso più oltre 50 Cd. Nel 2015 ha vinto il Earle Brown / Morton Feldman Grant Program 2016/17 della E.Brown Foundation (USA).

Wild geese” è una produzione Dodicilune con il sostegno della Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021 della Regione Puglia FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro.

L’etichetta Dodicilune, fondata da Gabriele Rampino e Maurizio Bizzochetti è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di oltre 250 produzioni di artisti italiani e stranieri. Distribuiti nei negozi in Italia e all’estero da IRD, i dischi Dodicilune possono essere acquistati anche online, ascoltati e scaricati sulle maggiori piattaforme del mondo grazie a Believe Digital.

Annullati gli spettacoli del week-end al Kismet, Radar e Cittadella degli Artisti. Le info sui biglietti

Annullati gli spettacoli del week-end al Kismet, Radar e Cittadella degli Artisti. ‘Anfitrione’ e ‘Sworkers’ non andranno in scena a Bari, Monopoli e MolfettaLe info sui biglietti

Teatri di Bari comunica che sono stati annullatigli spettacoli in programma questo week-end al Teatro Kismet di Bari (‘Anfitrione’ il 7 marzo alle 21) di Bari, al Teatro Radar di Monopoli (‘Anfitrione’ l’8 marzo alle 18) e alla Cittadella degli Artisti di Molfetta (‘Sworkers’ il 7 marzo alle 20.30). Per tutte le info riguardo i biglietti si possono contattare i botteghini dei teatri ai seguenti recapiti:
Teatro Kismet ( Strada San Giorgio martire 22/F) Bari080.579.76.67 – 335 80 52 211botteghino@teatrokismet.it
dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.00


La Cittadella degli artisti (Via Bisceglie, 775) Molfetta080 338 70 82info@cittadellartisti.ittutti i giorni tranne il lunedì ore 17.00-20.00


Teatro Radar335 756 47 88info@teatroradar.itdal lunedì al venerdì ore 17-19.30

Maggio All’Infanzia 2019

Torna dal 16 al 19 maggio la 22° edizione del Maggio all’infanzia, lo storico festival dedicato alle nuove produzioni di Teatro Ragazzi, promosso dalla Fondazione S.A.T. Spettacolo Arte Territorio.

Una carovana di artisti nazionali e internazionali si prepara a festeggiare bambine e bambini per questa ventiduesima edizione diretta da Teresa Ludovico. Novità di quest’anno: spettacoli, laboratori, visite guidate, letture e visioni arriveranno per la prima volta a Monopoli, che sarà sede ufficiale della vetrina nazionale.

La Puglia con il Teatro Kismet di Bari e la Campania con il Teatro Le Nuvole di Napoli si uniscono, non solo idealmente, in una nuova identità, Fondazione SAT, un ente di partecipazione senza scopo di lucro che ha come scopo primario la progettazione, l’organizzazione, la promozione e la realizzazione di attività culturali, educative, creative, formative, ludiche, sociali, ricreative, sportive e spettacolari, per e con i minori (infanzia, adolescenza, giovani) e le loro famiglie.

Il festival – organizzato con il contributo di Teatri di Bari, con Associazione Italiafestival – prosegue il lavoro, cominciato ventidue anni fa di formazione delle giovani generazioni all’arte, al teatro e alla cultura con il sostegno di RKO, la webradio nata nel foyer del teatro Kismet dall’associazione Microsolco, che ogni giorno commenterà gli eventi ed intervisterà i protagonisti di questa splendida edizione. Qui sotto è possibile visionare e scaricare il programma completo..

I LUOGHI DEL FESTIVAL A BARI:

  • Cortile SCUOLA C. COLLODI
  • Via del Turco, Bari-Palese
  • TEATRO ABELIANO Via Padre Massimiliano Kolbe, 3
  • C.C MONGOLFIERA JAPIGIA Via Loiacono, 20
  • Piazza MASSARI
  • Corso VITTORIO EMANUELE II
  • Piazza FERRARESE

Si può prenotare il carnet da 10 biglietti a 20 euro (abbonamento non nominale) inviando un messaggio privato con nome, cognome e recapito telefonico: la disponibilità degli abbonamenti è limitata!

INFO E PREVENDITE

TEATRO KISMET – 335 805 2211
Strada San Giorgio Martire 22/F, Bari
Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17

TEATRO RADAR – 335 756 4788
Via Magenta 71, Monopoli
Dal lunedì al venerdì dalle 17 al 19

Tutti i punti vendita VIVATICKET

Go!Zilla live per il Dirockato Winter 2018/2019 al Kambusa Rock Bar

Era il lontanissimo 2 Aprile del 2014…
I Go!Zilla vennero al Dirockato a presentarci il loro “Grabbing a Crocodile” e ricordo ancora perfettamente il muro del suono che si alzò quella sera. Allora avevo ancora qualche capello e da quel concerto ne venni fuori perfettamente pettinato.
E niente, Mercoledì, questa band stratosferica torna al Kambusa con un nuovo album (Modern Jungle’s Prisoners) e con una nuova formazione a ricordarci che l’Italia che suona è anche ALTRO!!!

ECCEZIONALMENTE DI MERCOLEDì.
COME SEMPRE AL KAMBUSA ROCK BAR.
COME SEMPRE INGRESSO GRATUITO.
COME SEMPRE, COME SEMPRE, COME SEMPRE.

GO!ZILLA

Modern Jungle’s Prisoners, ritorno discografico dei fiorentini Go!Zilla, è l’inizio di un’avventura sonora inedita per la formazione toscana : al terzo disco il quartetto (ormai quintetto) – Luca Landi (voce, chittarra), Mattia Biagiotti (chitarra), Fabio Ricciolo (batteria), Niccolò Odori (synth, percussioni), Federico Sereni (basso) – scala le Colonne d’Ercole del garage rock alla ricerca di nuovi territori musicali da scoprire per dar vita a un concept album sulla prigionia mentale da giungla urbana : mille sfumature e sfaccettature in nove brani, che però rappresentano un unico viaggio, incrocio di percorsi diversi tra passato, presente e futuro.

Le tante anime dei “vecchi” Go!Zilla – a partire da quella acida e garage – punk di “Grabbing a Crocodile” (2013) fino ad arrivare a quella heavy psych di “Sinking In Your Sea” (2015) – si intrecciano con la voglia, naturale e spontanea, di percorrere sentieri creativi inesplorati prima dalla band: il songwriting dalle venature garage e psichedeliche, incontra la soundtrack music (“Intro”, “Interlude”) e l’afro-beat (“Evil Is Satisfying”). Speciale, quindi, la collaborazione con Enrico Gabrielli (Calibro 35), suo il sax in “Falling Down Ground”. E altrettanto significativa la copertina dell’album: uno scatto del fotografo tedesco Thomas Hoepker. Un murale di una foresta nel South Bronx, immagine che sintetizza alla perfezione “Modern Jungle’s Prisoners”, in uscita per l’etichetta francese Teenage Menopause Record.

https://www.facebook.com/gozillatheband/

Start: 22:00
Ingresso gratuito
Kambusa Rock Bar (Monopoli) – ang. via S. Quasimodo, Via Luigi Cadorna, 1
Info: www.facebook.com/DirockatoMonopoli
Mail: dirockato@gmail.com
lucianodarienzo@gmail.com

Il Dirockato Winter è supportato da RADIO KO, Bari Rock City e Radio Frequenze Pirata..

LIVE ULTRA ZOOK (FRA) AT DIROCKATO WINTER

In collaborazione con il circolo ARCI Eliogabalo di Fasano

Il Dirockato Winter 2018/2019 presenta: Ultra Zook live! Giovedì 31 Gennaio 2019, start ore 22:00, presso il Kambusa Rock Bar (Monopoli) – ang. via S. Quasimodo, Via Luigi Cadorna, 1

Ingresso gratuito

http://www.facebook.com/ultrazook

ULTRA ZOOK (Francia / Rock Jazz Tropical)

Il Dirockato Winter è supportato da RADIO KO, Bari Rock City e Radio Frequenze Pirata.

Info line:
Luciano +39 349 293 9724 ; Bruna +39 339 758 8580

Mail: dirockato@gmail.com – lucianodarienzo@gmail.com