Voi l’avete mai visto un UFO? Si? No? Non ci interessa minimamente. Quello che ci teniamo a sapere è piuttosto se, almeno di tanto in tanto, rivolgiate lo sguardo in alto, su nel cielo. Bisognerebbe farlo, qualche volta. Per distendere i pensieri, espandere i desideri, fare spazio alle fantasie, quelle più nobili, che hanno sempre a che fare, in un modo o nell’altro, con la libertà. Dovrebbe diventare un bisogno impellente, quello di guardare in alto. Proprio come lo era nell’anno del record di avvistamenti di oggetti volanti non identificati, il 1978. Gli UFO e il 1978.
UFO 78.
Che è il titolo del nuovo romanzo di Wu Ming, ambientato proprio in quell’anno, ma che, come ogni loro opera, parla anche al presente. Un progetto che nasce molti anni fa, e non ha mai smesso di mutare fino al giorno prima di andare in stampa. Ci troverete dentro gli UFO e gli ufologi, il femminismo e l’eroina, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo e il rapimento Moro, e tanti altri puntini da unire, fino a comporre un quadro fittissimo eppure estremamente chiaro e dettagliato. C’è un cordone ombelicale che lega Dikotomiko a Wu Ming da sempre, era quindi inevitabile per loro subire il nostro stalkeraggio immediato, e alla fine hanno dovuto cedere e arrendersi. Questo podcast è scaturito dal nostro interrogatorio. Anche se i rapitori sono loro.
Colonna sonora:
In den Gärten Pharaos – Popol Vuh (tratta da Ufo 78)
Fifth Dimension – The Byrds (idem)
Vortice – Skiantos (1978, ça va sans dire)
Socialdemocrazia – Gang (ce sta la piddue dentro)
Hallogallo – Neu! (anche questa da Ufo 78)
La Macchina Universale – Julie’s Haircut (questa ci starebbe alla grande)
Italia Mistero Kosmiko – Wu Ming Contingent (…)
Zero Zero Ufo – Ramones (la canzone giusta per pogare durante l’invasione aliena)
Ufo Robot – Actarus (questa è uscita nel 1978, è tratta dal romanzo, ed è pure liricamente affine ai Wu Ming. Chapeau, Actarus!)
Rock’n’Roll Nigger – Patti Smith (1978, e con questa non si poga: si distrugge la location)
Da domani, a partire dalle 18 su RKO Radio, e poi fino alla fine del mondo. Non per chissà quanto tempo, insomma.
Siete forti