Sta per concludersi il 48° FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA 2022

Mancano gli ultimi tre appuntamenti alla conclusione del Festival della Valle d’Itria per questa ricca 48^ edizione. Martina Franca risuona di musica e bellezza per la kermesse di musica lirica e sinfonica programmata dal 19 luglio al 6 agosto 2022.

Il Festival della Valle d’Itria è un appuntamento di rilievo internazionale per gli amanti della musica lirica e sinfonica che ogni anno si svolge nello scenario barocco di Martina Franca, una delle più belle città della Puglia. Un luogo di tradizione, di ricerca e recupero, tra opere inedite e titoli riscoperti. Con questo spirito il Festival ha ospitato all’interno della splendida cornice del Palazzo Ducale di Martina Franca, ma anche tra chiostri e antiche masserie, numerosi e straordinari ospiti, di pregio internazionale, scelti dal nuovo direttore artistico Sebastian F. Schwarz.

Il programma ha visto cinque titoli d’opera, per un percorso storico che va dal Seicento alla contemporaneità, che comprendono anche la prima assoluta di Opera italiana di Nicola Campogrande (2010).

Le ultime tre date

4 AGOSTO 2022 | H 21:00 Palazzo Ducale, Martina Franca

Anna Pirozzi

Musiche di CileaDe CurtisPucciniLeoncavalloArditiVerdiFalvoGiordanoArlenMascagniCatalaniCardillo

Programma

FRANCESCO CILEA
“Io son l’umile ancella” da Adriana Lecouvreur 

ERNESTO DE CURTIS
Non ti scordar di me 

GIACOMO PUCCINI
“O mio babbino caro” da Gianni Schicchi 

RUGGERO LEONCAVALLO
“Intermezzo” e “Qual fiamma avea nel guardo” da Pagliacci 

LUIGI ARDITI
Il bacio 

GIUSEPPE VERDI
“Pace, mio Dio” da La forza del destino 

RODOLFO FALVO
Dicintencello vuie 

UMBERTO GIORDANO
“La mamma morta” da Andrea Chénier 

HAROLD ARLEN
Over the Rainbow 

PIETRO MASCAGNI
“Intermezzo” da Cavalleria rusticana 

ALFREDO CATALANI
“Ebben? Ne andrò lontana” da La Wally 

GIUSEPPE VERDI
“Ave Maria” da Otello 

SALVATORE CARDILLO
Core ‘ngrato 

Locandina

Soprano Anna Pirozzi

Quartetto Lirico Italiano
Violino Mirela Lico
Violino Leonard Simaku
Viola Luca Pozza
Violoncello Livia Rotondi

Pianoforte Francesco Rosa


 5 AGOSTO 2022 . H 21:00 Palazzo Ducale, Martina Franca

Opera italiana

Musica di Nicola Campogrande

Libretto di Elio e Piero Bodrato
Edizione Breitkopf & Härtel

Prima rappresentazione assoluta

Opera italiana, composta da Nicola Campogrande tra il 2008 e il 2010, è stata commissionata dal Comitato Italia 150 con lo scopo di dar vita a un melodramma ambientato lungo gli ultimi cinquant’anni di storia nazionale. Per questo Elio, nelle inedite vesti di librettista, ha concepito insieme a Piero Bodrato una vicenda che si svolge in tre momenti fondamentali della nostra storia recente: gli anni Sessanta e Settanta, gli anni Ottanta e il presente. Quelle di Martina Franca saranno le prime rappresentazioni assolute. La partitura è in tre atti, per una durata complessiva di circa 90 minuti. Il primo atto si sviluppa negli anni Sessanta e nei primi Settanta, con allusioni alla promessa di benessere, alla speculazione edilizia, allo scontro generazionale e rivoluzionario, alla musica beat, all’arrivo delle droghe, per arrivare a lambire gli anni di piombo. Il secondo atto è collocato in pieni anni Ottanta, con forti riferimenti all’esplosione della tv commerciale, alla cultura dell’effimero, all’edonismo sfrenato, alla “Milano da bere”. Il terzo atto è invece realizzato nel presente della finanza virtuale, del minimalismo, delle nuove forme di spiritualità, dell’individualismo, delle grandi paure e delle grandi promesse del nostro futuro.

Presentazioni e incontri | Mettiamoci all’opera

Nicola Campogrande presenta la sua composizione teatrale Opera Italiana in prima rappresentazione assoluta
Auditorium della Fondazione Paolo Grassi, Martina Franca | Sabato 30 luglio ore 19:00

Locandina

Direttore Alessandro Cadario
Regia Tommaso Franchin
Scene Fabio Carpene
Costumi Giada Masi
Luci Alessandro Carletti 

Opera Cristian Arsenova
Scellerata Candida Guida
Soldini Raffaele Abete
Mario Gurgen Baveyan
Balconi Yuri Guerra
Quello che suona Claudio Bonfiglio 

Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari

Trama

ATTO I

Balconi, il portinaio di un grande complesso di condomini, si lamenta perché nel cortile si accumulano scatoloni di elettrodomestici appena acquistati. La colpa, spiega, è di chi li vende e li installa: Mario. Mario, che arriva portando un ennesimo scatolone, si difende spiegando che il proprio lavoro è come una missione: vuole infatti migliorare la vita del condominio nel quale abita da quando è nato, ed è certo che un giorno diventerà “qualcuno”. È innamorato da sempre di Opera, una ragazza cresciuta con lui, che però ha lasciato quei palazzi ormai da qualche anno. Anche se è certo che un giorno Opera tornerà, Mario accetta di andare a ballare con Scellerata, una ragazza spregiudicata e piena di energia che vive nel condominio e insiste perché Mario dimentichi il suo sogno nostalgico e pensi a vivere il presente. Ma proprio mentre Mario è assente, Opera ritorna. È molto cambiata: adesso è la collaboratrice di Soldini, un uomo d’affari interessato a comperare il complesso dei palazzi. Opera, che vuol fare bella figura con il suo principale ma spera anche di riuscire a lasciare gli inquilini nei loro appartamenti, presenta al suo principale Balconi, con il quale Soldini stringe subito un’amicizia interessata. Quando Mario ritorna, Opera e Soldini sono già andati via. Lui e Scellerata hanno passato una giornata scatenata e allegra, che però finisce molto male: la manifestazione a cui hanno appena partecipato termina infatti con la morte di un poliziotto.

ATTO II

Qualche giorno dopo, come promesso, Soldini e Opera fanno ritorno al condominio. Mentre Soldini visita scale e pianerottoli insieme a Balconi, che ha assunto come “consulente”, Mario, impegnato ad installare antenne sul tetto di uno dei palazzi, incontra finalmente Opera. Mario si fa subito avanti, ma Opera teme di fare brutta figura con il suo principale, che ha preso Mario in antipatia, e così finge di non riconoscerlo. Mario però insiste e le dà un appuntamento per la sera stessa, sul tetto del palazzo dove un tempo si vedevano. Quella sera, però, Mario aspetta inutilmente Opera, che non viene all’appuntamento. Al suo posto si presenta invece Scellerata, decisa a sedurre Mario e a fargli dimenticare il suo amore di un tempo. Mario cede e si allontana con lei quando Opera finalmente arriva, in ritardo. Ora tocca a lei pensare che Mario non l’ama più. Il giorno seguente Mario rivede Opera e Soldini. Adesso l’atteggiamento di Mario è gelido e naturalmente Opera ricambia. In compenso Mario scopre che Soldini deve ritirare da Balconi un documento con il quale gli inquilini lo autorizzano a ristrutturare il condominio. Mario protesta, ma a quanto pare è inutile: Soldini gli spiega infatti che sul documento, falsificato dal custode, ci sarà addirittura la sua stessa firma. Ma Balconi fa ritorno al condominio infuriato e scandalizzato: è stato in banca ed ha appena scoperto che l’assegno che Soldini gli ha dato per corromperlo è scoperto. Che vergogna! Dopo aver platealmente stracciato il falso contratto, Balconi smaschera Soldini, rivelando che il suo piano non è quello di ristrutturare il condominio bensì quello di trasformarlo in un enorme centro commerciale. Anche Opera è coinvolta, benché giuri di essere stata a sua volta ingannata. È lo stesso Mario a intimarle di lasciare per sempre il condominio, per vendicarsi dell’offesa che crede di aver subito.

ATTO III

Sono passati alcuni mesi e Mario è diventato il principale rivenditore di elettrodomestici del condominio. Adesso è un benestante e si è trasferito a vivere nell’attico insieme a Scellerata, che a sua volta è diventata una elegante signora, dedita alla meditazione e alla new-age. Mario dedica invece il suo tempo alla costruzione di un grande Generatore, con il quale sogna di accendere in un sol colpo tutti gli elettrodomestici che ha venduto negli anni. Il progetto va avanti da tempo ma senza grandi risultati, e Mario, deluso, confessa a Scellerata che pensa di abbandonare il condominio e trasferirsi a vivere altrove. Lei però allontana ogni volta questi pensieri tristi e dice a Mario: stiamo così bene in questo posto, e in fondo che cosa ci manca? La verità è che, anche se adesso è ricco, Mario è infelice perché ha perso per sempre Opera.
In realtà, dopo la rovina di Soldini, anche Opera è caduta in povertà ed è tornata a vivere in uno degli appartamenti ai piani bassi del condominio, il più distante possibile da quello dove vive Mario. Opera è certa che Mario non l’ha perdonata e teme di incontrarlo; così respinge le insistenze di Balconi, che invece è sicuro che lui l’ama ancora, e arriva addirittura a trascinare Opera fino all’attico. Purtroppo Mario non è presente e il custode e Opera trovano ad accoglierli Scellerata, che naturalmente non vede affatto di buon occhio il ritorno di Opera. Temendo l’incontro tra lei e Mario, Scellerata, rimasta nuovamente sola, organizza quindi un piano e quando Mario rientra lo sorprende, annunciando di aver cambiato idea: ha ragione lui, il condominio è vecchio e invivibile e devono andarsene. Scellerata si offre quindi di cercare Soldini per proporgli nuovamente di comprare l’attico. La partenza è decisa. Mario prepara tristemente le valige. Lasciare il condominio è un peccato, ma restare a progettare un Generatore che non funziona e attendere qualcuno che non tornerà è anche peggio. Mentre racconta la sua tristezza a Quello che Suona (un vicino di casa che non si vede mai, ma con il quale Mario ha fatto amicizia) Mario non si accorge che Opera è silenziosamente apparsa alle sue spalle. È Balconi che l’ha mandata per un ultimo tentativo e così lei ascolta in silenzio e con emozione le parole piene di amore e rimpianto di Mario. Infine Opera si svela e i due si abbracciano. Quando Scellerata torna all’attico insieme a Soldini trova Mario e Opera insieme ma non se la prende, anche perché, nei pochi minuti insieme, lei e Soldini hanno capito di avere molto in comune. Mario è felice di aver ritrovato Opera; tanto felice che decide di mettere in funzione il grande Generatore di energia: intuisce che adesso finalmente, funzionerà perché è la passione l’elemento che mancava e gli impediva di attivarsi. Quella di Mario è però una mossa azzardata. Il Generatore, si sovraccarica ed esplode, trasformando il povero Mario in pura energia. Tutti assistono alla scena a bocca aperta. Mario, proprio come desiderava, è diventato finalmente qualcuno: una stella nel cielo.



6 AGOSTO 2022 . H 21:00 Palazzo Ducale, Martina Franca

Le joueur (Il giocatore)

Musica di Sergej Prokof’ev

Opera in quattro atti e sei quadri op. 24 su libretto di Sergej Prokof’ev dal romanzo omonimo di Fëdor Dostoevskij
Versione in francese del libretto di Paul Spaak
Prima rappresentazione: Bruxelles, Théâtre Royale de la Monnaie, 29 aprile 1929
Edizione Boosey & Hawkes, Londra; rappresentante per l’Italia Casa Ricordi, Milano

Nel 1915 Sergej Prokof’ev inizia la stesura del Giocatore, ad oggi considerata la sua prima partitura importante per il teatro musicale, per concluderne l’orchestrazione già nel 1916, dopo averne curato anche il libretto tratto dall’omonimo romanzo dell’ammiratissimo Fëdor Dostoevskij. Il debutto dell’opera, previsto al Teatro Mariinskji di Pietrogrado nei primi mesi dell’anno successivo, viene rimandato a causa delle proteste del cast che giudica la partitura troppo complessa. La Rivoluzione d’Ottobre del 1917 e la successiva partenza del compositore – rimarrà lontano dalla Russia per 15 anni – segnano definitivamente la cancellazione del titolo dal cartellone del Mariinskji. Tornato in Russia nel 1927, Prokof’ev ritrova la partitura del Giocatore nella biblioteca del teatro della ormai Leningrado. Ma non è cambiato solo il nome della città: l’opera viene infatti contestata dall’Associazione Russa dei Musicisti Proletari per il suo modernismo e non più programmata. Il Giocatore vede quindi le luci della ribalta fuori dall’Unione Sovietica, il 29 aprile del 1929, al Théàtre Royale de la Monnaie di Bruxelles, con una seconda edizione della partitura, il libretto in francese curato da Paul Spaak e con la conseguente traduzione del titolo in Le joueur. Sarà l’unica occasione in cui Prokof’ev vedrà la sua opera in scena. Proprio in questa rara versione sarà rappresentata al Palazzo Ducale di Martina Franca.

Presentazioni e incontri | Mettiamoci all’opera

Delitto e castigo di Dostoevskij nell’interpretazione di Giorgio Strehler, con Giovanni Soresi e la partecipazione delle scuole di Martina Franca
Chiostro di San Domenico, Martina Franca | Venerdì 15 luglio ore 19:30

Conversazione su Dostoevskij, Prokof’ev e Il giocatore, con Fausto Malcovati
Auditorium della Fondazione, Martina Franca | Lunedì 18 luglio ore 19:00

Locandina

Direttore Jan Latham Koenig
Regia David Pountney
Scene e costumi Leila Fteita
Luci Alessandro Carletti

Orchestra e Coro del Teatro
Petruzzelli di Bari
Maestro del Coro Fabrizio Cassi

Le Général Andrew Greenan
Pauline Maritina Tampakopoulos
Alexis Sergej Radchenko
La Grand-Mère Silvia Beltrami
Le Marquis Paul Curievici
Mr. Astley Alexander Ilvakhin
Blanche Ksenia Chubunova
Le prince Nilsky Sandro Rossi
Le baron Wurmerheim Strahinja Djokic
Potapytch Gonzalo Godoy Sepulveda

Au tableau de la salle de jeu
Le Directeur Andrew Greenan
Premier Croupier Dagur Thorgrimsson
Deuxieme Croupier Joan Folqué
Le Gros Anglais Strahinja Djokic
Le Long Anglais Toni Nezic
La Dame bariolée Irina Bogdanova
La Dame pâle Alessia Panza
La Dame comme ci comme ça Ksenia Chubunova
La Dame vénérable Larissa Grigoreva
La Vieille Joueuse suspecte Silvia Beltrami
Le Joueur maladif Paul Curievici
Le Joueur bossu Sandro Rossi
Le Joueur malchanceux Elcin Adil Huseynov
Le joueur fougueux Alessandro Lanzi
Le Vieux Joueur Yuri Guerra
Les six joueurs Vincenzo Mandarino,
Pantaleo Metta, Elia Colombotto, Diego
Maffezzoni, Graziano De Pace,
Dario Lattanzio


Programma completo e Ticket: www.festivaldellavalleditria.it

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